Venerdì 24 Maggio 2013

19a Tappa
Ponte di Legno - Val Martello
(138 km)

Presentazione

La tappa delle mille domande: Gavia e Stelvio, per la prima volta insieme, basteranno a produrre qualcosa a livello spettacolare, malgrado siano seguiti da un ampio tratto di recupero e da una salita conclusiva che non è certo trascendentale, quanto a pendenze? La brevità della frazione, 138 km, avrà ricadute di che tipo sullo svolgimento della corsa? Come la mettiamo se nevica, con due passi over 2500? Visto che la frazione è schiacciata tra la cronoscalata e un altro tappone l'indomani, ci sarà voglia e soprattutto forza per tentare qualcosa? Le salite, che non necessitano di presentazioni: il Gavia da Ponte di Legno prevede praticamente 22 km di scalata, comprensivi della breve discesa dopo il bivio del km 5; da lì in poi la salita è veramente dura, quasi 17 km all'8% medio ma con punte che vanno oltre il 15%. E se nella prima metà di ascesa c'è qualche tratto con pendenze più morbide su cui rifiatare un attimo, nella seconda metà non troviamo nemmeno questi sprazzi di "umanità". Ai 2618 metri si scollina e si prende la strada per Bormio, 26 km di picchiata per metà abbastanza ripida e per metà molto più dolce. Dal crocevia valtellinese, al km 48, si inizia lo Stelvio, altri 21.5 km di mito assoluto. Le pendenze sono più dolci del Gavia (la media è comunque superiore al 7%), ma in compenso le fatiche iniziano a sommarsi, e gli ultimi 3 km all'8% secco potranno far davvero male. 2758 metri s.l.m. è la quota della Cima Coppi del Giro 2013, e la successiva discesa fino a Prato allo Stelvio misura 25 km in gran parte tecnici, su cui qualcuno potrebbe tentare un colpo gobbo. Approdati alla pianura, al gruppo spettano 10 km in altopiano, quindi un altro pezzetto di discesa fino a Coldrano, per un totale di poco più di 20 km favorevoli a chi insegue. L'ascesa finale (22 km) è irregolare, non delle più toste ma al termine di una simile cavalcata potrebbe scavare solchi in classifica. Primi 6 km all'8%, quindi breve contropendenza e un'altra decina di chilometri più leggeri (tra il 6 e il 7); un muretto ai 6 km precede una spianata su cui i corridori dovranno raccogliere le forze per dare tutto negli ultimi 2 km al 9%.

(cicloweb.it)

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