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1972, Basso beffa Bitossi a Gap
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1972, Basso beffa Bitossi a Gap
Marino Basso vince il campionato del mondo a Gap superando negli ultimi cinquanta metri il compagno di nazionale Franco Bitossi. La rivalità tra Merckx e Gimondi si arricchisce di nuovi capitoli mentre gli spagnoli della KAS capitanati da José Manuel Fuente provano a mettere i bastoni tra le ruote al "Cannibale" al Giro d'Italia. Infine Roger De Vlaeminck vince la prima delle sue quattro Parigi - Roubaix.

Basso supera Bitossi sul traguardo del Mondiale di Gap - cyclemagazine.it

Correva l'anno 1972, Bill Gates e Paul Allen fondavano la Traf-O-Data, azienda che dopo poco si sarebbe trasformata nella Microsoft, a Sopporo nel Giappone si svolgeva la XI edizione dei Giochi olimpici invernali, mentre a Monaco si tenevano quelli estivi e Vittorio De Sica vinceva il suo quarto Oscar con il film Il giardino dei Finzi Contini.
Nel frattempo nel mondo del ciclismo Eddy Merckx non sembrava intenzionato a smettere di vincere nonostante la comparsa nella scena di una nuova nemesi: José Manuel Fuente. Roger de Vlaeminck dava il via alla nascita del mito di "Monsieur Paris–Roubaix" mentre a Gap si teneva uno dei Mondiali più famosi della storia.

L'inizio di stagione
Inizio di stagione all'insegna dei fratelli De Vlaeminck con Eric che vince l'ennesimo Mondiale nel Ciclocross e Roger che conquista la prima di sei Tirreno - Adriatico oltre anche alla Milano - Torino. Comincia bene anche Marino Basso che trionfa al Giro di Sardegna mentre il vecchio leone Poulidor si porta a casa la Parigi - Nizza. Al nord Verbeeck vince l'Het Volk mentre Van Roosbroeck la Kuurne - Bruxelles - Kuurne

Milano - Sanremo
La 63esima edizione della Milano - Sanremo si svolse il 18 marzo 1972. Un bel sole accompagnava la corsa fin dalla partenza. A Voghera si registra una spaventosa caduta che vide coinvolti una quarantina di corridori. A farne le spese furono soprattutto Enrico Paolini i belgi Martin Vanden Bossche e Georges Barras, costretti al ritiro e al ricovero. Anche il medico di corsa fa gli straordinari: tra i grandi, Roger De Vlaeminck si procurò una contusione alla caviglia e anche il campione del mondo, Merckx, fece un bel capitombolo, ma si rialzò senza problemi. "Il Cannibale" cambiò un paio di volte la bicicletta e poi con l'aiuto di sei compagni di squadra rientrò in gruppo. Dopo svariati tentativi di fuga, a Silvano d'Orba se ne va Davide Boifava che sul Turchino ha un vantaggio di 2'20" sul gruppo tirato da Merckx. A Cogoleto sono di nuovo tutti assieme e da qui riprendono gli scatti a ripetizione, come quello di Michelotto che arriva ad avere 30" di vantaggio, ma si arrende ad Alassio, raggiunto dallo svizzero Joseph Fuchs e successivamente da Zilioli, Van Springel e da Willy De Geest. Cede presto Michelotto, ma anche i quattro hanno la sorte segnata e l'ultimo ad alzare bandiera bianca è il generoso Zilioli a Santo Stefano al Mare. Da questo momento non c'è più spazio per le velleità dei comprimari. All'attacco del Poggio davanti a tutti si piazza Merckx. Vuole fare selezione e alle sue frecciate per breve tratto resistono Gosta Pettersson e Motta, gli altri si sgranano. Il fuoriclasse neppure si gira dopo aver scollinato e si lancia in picchiata verso il mare di Sanremo. Dietro di lui faticano tutti: prova Wolfshohl a tenere il passo, ma sbanda a causa di un piede uscitogli dal fermo, così il risultato è scontato e la classicissima d'apertura dà il via alla stagione con il solito nome. Sono cinque ! E sul traguardo di Via Roma Merckx evidenzia il numero con le dita della mano destra bene in vista. Agli intervistatori rivela anche un piccolo retroscena: "Non volevo arrivare in volata, perché per me diventa sempre più difficile; e poi, dopo la caduta di Saint-Etienne, temo gli sprint affollati". A 9" dal belga Motta regola il gruppo dei battuti che comprendeva fior di velocisti.

La campagna del nord
La campagna del nord nel 1972 si aprì con l'E3 Harelbeke, vinta da Hubert Hutsebaut davanti a Merckx ed al "bulldog delle Fiandre" Walter Godefroot.
Seguì poi il 9 aprile il Giro delle Fiandre che vide arrivare al traguardo a braccia alzate per la seconda volta in carriera il belga Eric Leman davanti ai connazionali André Dierickx e Frans Verbeek.
Tre giorni dopo fu la volta del gregario di Merckx Rogers Swerts che sconfisse Felice Gimondi ed il proprio capitano.
La campagna del nord si chiuse il 16 aprile 1972 con la settantesima edizione della Parigi - Roubaix. Pioveva quel giorno e la temperatura era bassissima, nella foresta di Aranberg ci fu una caduta che coinvolse oltre quaranta uomini, incluso Merckx. All'uscita dal tratto di pavé più famoso della "Regina delle classiche" rimasero in 17 nel gruppo di testa mentre in fuga c'erano Willy Van Malderghem ed Alain Santy. A 50 km dall'arrivo evase dal plotone Roger De Vlaeminck che riprese i due fuggitivi e s'involò verso il velodromo di Roubaix conquistando la corsa con 1'57" su Dierickx e 2'13" su Barry Hoban.



Parigi - Roubaix 1972

Classiche delle Ardenne, Campionato di Zurigo e Tour de Romandie

La prima delle tre classiche delle Ardenne fu l'Amstel Gold Race che si svolse il 26 marzo. A vincere fu Walter Planckaert - fratello di Willy ed Eddy - che precedette in una volata a tre Willy de Geest e Joop Zoetemelk.
Quasi un mese dopo, il 20 aprile, si corse la 58esima edizione della Liegi - Bastogne - Liegi, che per l'occasione si concludeva a Verviers e non a Liegi; trionfatore fu Eddy Merckx per il terzo anno di fila davanti Verbeeck e Godefroot. Non sazio "il Cannibale" tre giorni dopo fece sua anche la Freccia Vallone battendo Raymond Poulidor e Willy Van Neste.
La sessantesima edizione dal Campionato di Zurigo si svolse il 7 maggio 1972 e venne conquistata da Willy Van Neste che precedette di 10" il duo Victor Van Schil - André Poppe.
In quegli anni un'altra corsa svizzera stava prendendo quota: il Tour de Romandie, nato nel 1947, che nel suo albo d'oro presentava nomi come: Gino Bartali, Pasquale Fornara, Vittorio Adorni, Felice Gimondi, Gianni Motta ed Eddy Merckx. Nel 1972 a vincere fu il 24enne Bernard Thévenet(di cui sentiremo molto parlare in futuro) davanti al grimpeur belga Lucien Van Impe ed al connazionale Raymond Delisle.

Vuelta a Espana

La 27esima edizione della Vuelta prese il via da Fuengirola - nella provincia di Malaga - il 27 aprile 1972, con un prologo che assegnò la prima maglia amarillo per il secondo anno consecutivo a René Pijnen. L'olandese perse il simbolo del primato il giorno seguente e da lì in poi la maglia rimarrà sempre sulle spalle di corridori della KAS. Prima la vestì Miguel Maria Lasa vincitore della frazione con arrivo a Cabra e poi Domingo Perurena che la strappò al compagno due giorni dopo vincendo la tappa di Almeria(da segnalare che entrambi già avevano indossato la maglia l'anno precedente). Perurena rimase in amarillo per ben 12 giorni vincendo anche un altra tappa fino a quando non fu costretto a cedere la maglia al compagno José Manuel Fuente autore di un impresa nella frazione con arrivo a Formigal. "El Tarangu" vinse la Vuelta - oltre alla classifica dei GPM ed alla combinata - con 6'34" sul compagno Lasa e 7'00" su Tamames. La classifica a punti venne vinta da Perurena mentre la KAS conquistò anche le posizioni dalla quinta all'ottava con: Gonzalez Linares, Perurena, Manzaneque e Pasarrodona.

Giro d'Italia

La 55esima edizione del Giro d'Italia prese il via da Venezia con una tappa di 196 km con arrivo a Ravenna vinta da Marino Basso. Nella quarta frazione, con arrivo sul Blockhaus - in Abruzzo - José Manuel Fuente attaccò da lontano e vinse con 2'30" circa su Merckx e Gimondi, conquistando così la maglia rosa. "Il Cannibale" si rifece quattro giorni dopo, nella tappa con arrivo a Catanzaro, il belga infatti attaccò da lontano insieme al vincitore dell'anno precedente, lo svedese Gosta Petterson, i due andarono di comune accordo fino al traguardo, infliggendo allo spagnolo oltre quattro minuti di distacco, con Merckx che per una volta lasciò la vittoria ad un avversario, accontendandosi della maglia rosa. Eddy si difese bene, vincendo anche una crono di 20 km, fino al tappone con arrivo sullo Jafferau dove venne attaccato da lontano da Fuente e Galdos; ma lo spagnolo fece male i suoi conti e spese troppo nel tratto di pianura che precedeva l'ascesa finale, così Merckx prima ed un giovane Wladimiro Panizza poi riuscirono a riprenderlo ed a staccarlo. Il belga vinse anche tre giorni dopo, mentre Fuente provò ad attaccarlo nuovamente insieme al solito Galdos nella tappa dello Stelvio; il belga si difese bene e non cedette troppo terreno ad "El Tarangu" mentre persero parecchio tempo sia Petterson che Gimondi e Motta si ritirò. Merckx sigillò la "corsa rosa" conquistando anche la crono di Arco, dopo di lui tre corridori della KAS: Fuente secondo a 5'30", Galdos terzo ad oltre dieci minuti e Vicente Lopéz Carril quarto. Quinto posto per la rivelazione del Giro Wladimiro Panizza, mentre Petterson e Gimondi furono solamente sesto ed ottavo. Roger De Vlaeminck - vincitore di quattro tappe - si portò a casa la maglia ciclamino, mentre il solito Fuente trionfò nella classifica a punti.
Per la prima volta nella storia sul podio del Giro non salì nemmeno un italiano.















Tappe Giro d'Italia 1972

Tour de Suisse e Campionati nazionali
La trentaseiesima edizione del Tour de Suisse, si svolse dal 15 al 23 giugno 1972, a vincere fu Luis Pfenninger con 26" di vantaggio sul vincitore del Tour del 67 Roger Pingeon. Lo svizzero si difese bene sia in salita che nelle due crono vinte dal portoghese Joaquim Agostinho. Gli italiani furono i veri dominatori con ben sei vittorie di tappe di cui due di Dancelli, due di Polidori, una di Giuliani(che fu anche leader della classifica generale per tre giorni) ed una di Michelotto.
Per la prima volta nella storia i campionati nazionali dei paesi più importanti si svolsero nello stesso giorno: in Spagna vinse Ocana, in Belgio Godefroot, in Francia Berland ed in Italia Gimondi trionfò nel Giro dell'Appennino valido quell'anno per la maglia tricolore.



Giro dell'Appennino 1972

Tour de France

La cinquantanovesima edizione della corsa, si svolse in venti tappe precedute da un prologo iniziale, tra il 1º luglio e il 23 luglio 1972, per un percorso totale di 3 846,6 km. Doveva essere il Tour del duello Merckx - Ocana che l'anno prima fu interrotto quando lo spagnolo sembrava avviato verso la vittoria finale, ma la proverbiale sfortuna di quest'ultimo si ripresentò sull'Aubisque dove egli cadde e più avanti - nella 15esima tappa - fu costretto a ritirarsi per problemi polmonari. Ci provò allora Cyrille Guimard a mettere i bastoni tra le ruote al "Cannibale", il francese strappò la maglia gialla al belga in due occasioni e vinse quattro tappe prima di essere costretto a ritirarsi nella penultima tappa per via di una tendinite. Alla fine Merckx arrivò in giallo a Parigi davanti ai rivali di sempre Gimondi e Poulidor staccati di oltre 10 minuti. Il belga vinse anche sei tappe e la maglia verde mentre la classifica dei GPM, per il secondo anno consecutivo, fu appannaggio di Lucien Van Impe.



Tappa di Briançon Tour de France 1972

Classiche pre - Mondiale

Nel periodo antecedente al Mondiale: Giacinto Santambrogio vinse la Tre Valli Varesine, Mauro Simonetti la Coppa Agostoni e Michele Dancelli il Giro delle Marche.

Campionato del Mondo

La 39esima edizione dei Mondiali di ciclismo su strada si svolsero a Gap, in Francia, in sei agosto 1972. Il circuito sembrava adatto più che mai a Merckx, con lunghe salite e lunghe discese che si alternavano a dei falsopiani stroncagambe. E invece alla fine fu un velocista italiano, Marino Basso, che dopo aver marcato per tutta la gara Eddy Merckx, a superare in volata un altro azzurro, Franco Bitossi, in quella che verrà ricordata come una vera tragedia sportiva.
Bitossi, soprannominato "cuore matto" per un'aritmia cardiaca che non gli impediva di certo di competere con i più forti di allora, schizzò via dal gruppo a tre chilometri dal traguardo e con uno sforzo disperato riuscì a mantenere un vantaggio di appena trenta metri sul gruppo. Dietro di lui come avvoltoi ci sono Merckx, Guimard, Zoetemelk ma anche quattro italiani che tentano in tutte le maniere di frenare gli inseguitori.
Bitossi è sempre primo, a duecento metri dall'arrivo si volta per un attimo e gli inseguitori, a dieci metri, capiscono che è allo stremo. Merckx e Guimard tentano l'ultimo scatto per riacciuffare il fuggitivo. Marino Basso, ancora fresco, quando si accorse che Bitossi stava per essere inghiottito dal gruppo, operò uno scatto fulminante che colse di sopresa Guimard e Merckx. Basso superò Bitossi ed andò a vincere il titolo mondiale mentre "Cuore matto" riuscì a conservare, al fotofinish, la seconda posizione davanti a Guimard e Merckx. Sul podio ci sono lacrime di gioia per Basso e di dolore per Bitossi superato quando ormai sentiva la maglia iridata addosso. Mai la storia del ciclismo aveva previsto un finale così emozionante per un campionato del mondo.



Mondiale di Gap 1972

Corse di fine stagione

Nel finale di stagione: De Vlaeminck vinse la Coppa Placi, Gimondi la Vuelta a Catalunya, Eddy Merckx il Giro del Piemonte, il Giro dell'Emilia ed il Trofeo Baracchi insieme al compagno Swerts, Enrico Paolini il Giro del Veneto e Van Tyghem la Parigi - Tours. Inoltre il Cannibale quell'anno fece anche il record dell'ora.



Record dell'ora di Merckx

Giro di Lombardia

La 66esima edizione del Giro di Lombardia si svolse il sette ottobre 1972.
Via alle 8.20 e fuga iniziale di Zandegù, alla sua ultima corsa, che ad Erba ha un vantaggio di 3'30", ridotti a 1'25" in vetta alla salita di Sormano. Zandegù desiste e a Barni viene raggiunto; la corsa si riaccende solo sul lungolago dove se ne vanno Conti e Spruyt i quali transitano a Taceno (km 125) con 3'40" di vantaggio sul gruppo che però, trascinato da Ritter e Bitossi, si sveglia. A Colico infatti i due attaccanti vengono ripresi da una trentina di corridori guidati da Merckx, Gimondi e De Vlaeminck mentre a 1'30" si trova il resto del plotone comprendente Guimard, Poulidor, Zoetemelk e Verbeeck. Il gruppo di testa si trova la strada sbarrata da numerose auto che hanno invaso la stretta carreggiata che costeggia il lago; le forze dell'ordine hanno perso il controllo della situazione e l'ingorgo che si è creato costringe i battistrada a fermarsi per alcuni istanti. Gli inseguitori in questo modo recuperano terreno ed a Menaggio (84 km all'arrivo) si riportano sui primi. Si ricomincia a salire ed a Porlezza scatta Dancelli che si trascina dietro Simonetti, In't Ven e Van Neste; all'inizio del Passo d'Intelvi i quattro hanno circa 30" di vantaggio ma comincia a scandire il ritmo Merckx. Gimondi è in difficoltà e perde leggermente contatto; con Merckx rimangono soltanto Lazcano, Poulidor, Ritter, Verbeeck, De Geest e G. Pettersson. Il quartetto di testa viene presto ripreso e superato da questi corridori che in vetta al Passo d'Intelvi (58 km alla conclusione) transitano con 15" sul gruppo di Gimondi che in discesa si scatena e promuove il ricongiungimento. Ad Argegno si ritrovano al comando in 19 e poco prima dell'inizio della salita di Schignano Merckx chiama l'ammiraglia e cerca di alzare la sella della sua bicicletta, ma proprio in quel momento scatta Gimondi ed il gruppo dei battistrada si spezza. Merckx riparte velocissimo, riprende Gimondi e si scatena deciso al contrattacco. Soltanto Lazcano e Ritter riescono a seguirlo, Verbeeck tenta di accodarsi ma cede di schianto, Gimondi arranca, De Vlaeminck non prova nemmeno a reagire. Merckx insiste e scatta a ripetizione finché anche gli ammirevoli Lazcano e Ritter devono arrendersi. Il vantaggio del battistrada aumenta rapidamente e sul lungolago il ritardo degli inseguitori oscilla sui 2'. Houbrechts e Guimard tentano l'inseguimento e trovano la collaborazione di Gimondi, Verbeeck, Zotemelk e Delisle ma al primo passaggio da Como il fuggitivo ha ancora 1'40" di vantaggio. Sul San Fermo Merckx controlla la situazione permettendosi addirittura di rallentare negli ultimi km e di percorrere il giro di pista allo stadio Senigallia in scioltezza. Il suo è un trionfo strameritato, con l'ennesima impresa, un'ulteriore dimostrazione di superiorità in una gara che vede all'arrivo solo 17 atleti su 158 partenti (quasi il 90% di ritirati).

Classifica Super Prestige Pernod 1972
- Eddy Merckx
- Raymond Poulidor
- Cyrille Guimard
- Yves Hezard
- Joop Zoetemelk

Luca Saugo "Pagliarini"
 
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[+] A 5 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Altra grande stagione di Merckx, come ormai siamo abituati a leggere nei tuoi articoli. Però anche qui si vede quello che ho scritto in precedenza, cioè che Merckx soffriva un po' gli scalatori spagnoli. Il cannibale non ebbe particolari problemi a vincere il Giro, però qualche attacco di Fuente (che era comunque meno dotato di Ocana) lo mise in difficoltà: ad esempio Bardonecchia, dove El Tarangu sbagliò completamente i calcoli, oppure lo Stelvio.
Fuente miglior corridore dell'anno dopo l'hors categorie Merckx.

Altro corridore autore di un'ottima stagione è Guimard, colui che sarebbe divenuto più famoso come direttore sportivo della super Renault di Hinault che come ciclista. Non sono tanto le 4 vittorie di tappa a stupire per uno che era discretamente veloce in volata, ma soprattutto la competitività nell'arco delle tre settimane, visto che non era propriamente corridore da corse a tappe.

Sul Mondiale di Gap si è detto e scritto di tutto. Anche ieri ho letto un'intervista a Bitossi che è ancora amareggiato per quello che è successo 40 anni fa. E' difficile dire cosa sia successo veramente: a Merckx andava bene la vittoria di "cuore matto" perchè lo stimava, ma si dice che qualcuno lo abbia provocato (forse Basso stesso) e ha così deciso di riprendere con tutto il suo gruppetto il suo "amico"
Di certo è un peccato che Franco non lo abbia vinto, nel suo ricco palmares manca praticamente solo l'iride.

Da segnalare anche che Merckx il 25 ottobre 1972 ha battutto il record dell'ora a Città del Messico, battendo il precedente record din Ole Ritter datato 1968.
 
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#3
Per me Fuente in salita era sui livelli di Ocaña, poi pagava dazio a crono...

Bitossi era esploso, Basso ha fatto bene al di là di tutto, non era detto che "Cuore Matto" sarebbe riuscito a resistere al ritorno del gruppo...

Poi lì per lì ovviamente non gliene fregava nulla di Bitossi e voleva solo vincere il Mondiale, ma piuttosto che Merckx o Guimard meglio lui...
 
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#4
Non so paragonarli non avendo vissuto quel periodo, però sicuramente Ocaña era più completo e un campione vero, Fuente no ed oltre ad aver limiti sul passo, era adatto prevalentemente a tappe con una sola salita.

Basso ha fatto bene, ma umanamente mi dispiace per quello che è successo Franco, se lo meritava...

Non avevo visto che avevi scritto del record dell'ora, hai pure messo il video Facepalm
 
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#5
Almeno di Basso in maglia iridata non si ricorda niente. Una piccola cosa positiva in questa faccenda c'è...
 
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#6
Ha comunque fatto meglio di Gilbert da campione del mondo...
 
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#7
Nibali si pianta e arriva da dietro Pozzato e lo beffa Sese
 
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[+] A 1 utente piace il post di Danilo M.
#8
In questo caso sarebbe l'ultima volta che Pozzato lo rivedete intero... Sese
 
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#9
"Volevo chiedere a Merckx e Guimard se con quella tirata vincono il Mondiale"

Ennesimo dominio di Merckx, diciamo che per spunti un po' più interessanti bisogna aspettare ancora qualche anno, quando non ci sarà più un dominatore così netto. Sul Mondiale di Gap è già stato detto tutto: Basso ha fatto quello che doveva fare ma rimane l'amaro in bocca per il povero Bitossi.
 
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#10
Pozzato è vicentino come Basso, attenzione Shifty
 
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#11


 
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