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1973, la rivincita di Gimondi
#1
1973, la rivincita di Gimondi
Felice Gimondi si prende la rivincita su Eddy Merckx dopo le varie sconfitte degli anni precedenti vincendo in volata sulla collina di Montjuic i Campionati del Mondo di Barcellona. Luis Ocaña - complice l'assenza del "Cannibale" belga già vincitore quell'anno di Giro e Vuelta - riesce finalmente a conquistare il Tour de France.

Gimondi vince la volata sul Montjuic - Gimondibike.it

Correva l'anno 1973, la Guerra del Vietnam giungeva al termine, Martin Cooper effettuava la prima telefonata con un telefono cellulare portatile, veniva aperta un'inchiesta sul cosiddetto scandalo Watergate nel quale era coinvolto anche l'allora presidente degli USA Richard Nixon ed Enrico Berlinguer lanciava la proposta del compromesso storico con la DC.
Contemporaneamente nel mondo del ciclismo la situazione rimaneva uguale a quella delle annate precedente, con Merckx dominatore ed i vari: Gimondi, De Vlaeminck, Fuente ed Ocaña che provavano mettergli i bastoni tra le ruote.

L'inizio di stagione
Inizio di stagione - come ormai da diversi anni - all'insegna di Eddy Merckx, nei primi mesi del 1973 "il Cannibale" vinse: Trofeo laigueglia, Giro di Sardegna ed Het Volk. Roger De Vlaeminck conquista la sua seconda Tirreno - Adriatico consecutiva, mentre il vecchio Poulidor si porta a casa la Parigi - Nizza.



Het Volk 1973

Milano - Sanremo
Il 19 marzo 1973 si svolse la 64esima edizione della Milano - Sanremo. "Il Cannibale" Eddy Merckx - campione in carica - è costretto a dare forfait a causa di un raffreddore. Un altro belga in grandi condizioni arriva però dalla Tirreno-Adriatico: è infatti Roger De Vlaeminck il favorito insieme al campione del mondo Marino Basso ed al campione d'Italia Felice Gimondi. Pronti via, e due inglesi, Phil Bayton e Dave Lloyd, neoprofessionisti di belle speranze, provano a misurare le loro ambizioni e soprattutto si mettono in evidenza nella speranza di un buon ingaggio. Il gruppo, che va decisamente piano, li lascia sfogare. Problemi il plotone li trova al chilometro 102, dove un cane attraversa d'improvviso la strada. Molti corridori finiscono a gambe all'aria, ma per fortuna quasi tutti riescono a rientrare, senza neppure dannarsi troppo l'anima. Intanto i due temerari britannici raggiungono un vantaggio massimo che sfiora i 6', calano ovviamente sul Turchino e vengono riacciuffati appena dopo Cogoleto: la loro azione è durata 165 chilometri. A questo punto ci provano diversi atleti, ma il gruppo riesce sempre a chiudere. Il plotone è numeroso, i velocisti già affilano le armi e sul Poggio eccoli uno dietro l'altro, in una lunghissima fila indiana: Wilmo Francioni, rinvenendo da dietro, affronta per primo la discesa, ma Roger De Vlaeminck, da grande equilibrista, s'infila alla sua destra e pare possa riuscire a prendere il largo con spericolate acrobazie. Ma il ventiquatrenne empolese agli ordini di Zandegù, ora sull'ammiraglia della GBC, non si arrende e riprende la ruota del belga a un tiro di schioppo dal traguardo. Dietro, invece, il ritmo viene spezzato da Boifava che in discesa ha sbagliato una curva. Così il furbo De Vlaeminck, che sa di essere più forte in volata, può respirare un attimo, lascia addirittura la testa all'italiano sino a quando non si accorge che dietro sta rinvenendo Gimondi. Meglio evitare un testa a testa con Felice: quando il campione italiano è a un centinaio di metri, De Vlaeminck scatta con violenza e sorprende il buon Francioni. Vince tranquillamente, il belga, alzando le braccia al cielo, su Francioni e Gimondi, forse partito troppo tardi, perché pensava di essere utile a Basso in caso di arrivo in volata.



Milano - Sanremo 1973

La campagna del nord
La campagna del nord inizia con l'E3 Harelbeke vinto da Willy In't Ven e prosegue con la Gand - Wevelgem che vede trionfatore Eddy Merckx davanti ai connazionali Frans Verbeeck e Walter Planckaert.
La 57esima edizione del Giro delle Fiandre si svolse il 1° aprile 1973. Dopo il Grammont rimangono in cinque davanti tra cui: Merckx, il campione in carica Eric Leman ed il vincitore della Sanremo Roger de Vlaeminck il quale però a causa di un cedimento si stacca dagli altri e deve rinunciare alla vittoria. La volata finale è appannaggio di Leman che vince il suo terzo Fiandre davanti al giovane Maertens ed a Merckx.
Due settimane dopo arriva la prima classica monumento della stagione per "il Cannibale", Merckx vince la 71esima edizione della Parigi - Roubaix distaccando di 2'20" i connazionali Walter Godefroot e Rogers Rosiers; il quarto arriverà ad oltre sette minuti. Corsa dominata dai belgi che occupano le prime otto posizioni.



Giro delle Fiandre 1973



Parigi - Roubaix 1973

Classiche delle Ardenne, Campionato di Zurigo e Tour de Romandie

Sempre Belgio padrone anche alle Ardenne, il 7 aprile 1973 Merckx vince l'Amstel Gold Race con oltre tre minuti di vantaggio su Frans Verbeeck ed Herman Van Springel. Alla Freccia Vallone invece "il Cannibale" deve accontentarsi della seconda posizione dietro al connazionale André Dierickx, ma davanti al solito Frans Verbeeck.
Il 22 aprile 1973 si svolge la 59esima edizione della "Decana" la Liegi - Bastogne - Liegi che vede l'ennesima tripletta belga con Merckx che arriva al traguardo a braccia alzate davanti a Frans Verbeeck ed al bulldog delle Fiandre Walter Godefroot.
Il 6 maggio al Campionato di Zurigo la musica non cambia, è ancora Belgio con André Dierickx che vince una volata a quattro davanti a: Hennie Kuiper, Lucien De Brauwere e Anthony Houbrechts.
Belgio straripante anche nelle corse a tappe con Wilfried David che vinse il Giro di Romandia davanti ai connazionali Van Impe e Pollentier.

Vuelta a España

La 28esima edizione della Vuelta prese il via da Calpe il 26 aprile 1963 con un prologo vinto da Eddy Merckx. Il belga perse la maglia nella terza frazione a favore dell'olandese: Gerben Karstens che a sua volta la cedette due giorni dopo ad José Pesarrodona. Il catalano rimase primo in classifica per nove tappe prima di essere scalzato dal Cannibale nell'undicesima frazione vinta da Thévenet. Da lì in poi la corsa sarà a senso unico con Merckx che arriverà a San Sebastian in Amarillo con cinque tappe vinte, 3'46" di vantaggio su Luis Ocaña e 4'16" su Thévenet. Il belga vincerà anche la classifica a punti mentre quella degli scalatori sarà appannaggio di José Luis Abilleira.






Tappa di Calpe - Vuelta a Espana 1973

Giro d'Italia

La 56esima edizione della corsa rosa prese il via da Verviers in Belgio con una cronocoppie vinta da Merckx e Roger Swerts. Ennesima corsa dominata dei Belgi: Merckx veste la rosa dal primo all'ultimo giorno e conquista cinque tappe; altre tre sono appannaggio del Gitano De Vlaeminck, due per Rik III Van Linden ed una ciascuno per Sercu e Gustave Van Roosbroec. Solo sei frazioni invece per gli italiani tra cui la prima al Giro di un giovane Francesco Moser a Firenze e l'ultima con arrivo a Trieste(come succederà nel 2014) vinta dal campione del mondo Marino Basso. Merckx vince il Giro con sette minuti su Gimondi secondo ed oltre dieci sul terzo, il giovane Giovanni Battaglin. "Il Cannibale" vince anche la classifica a punti, mentre quella degli scalatori vede trionfare José Manuel Fuente.









Giro d'Italia 1973

Tour de Suisse e Campionati nazionali
Il Tour de Suisse 1973, trentasettesima edizione della corsa, si svolse dal 15 al 22 giugno 1973. José Manuel Fuente prese la maglia vincendo la quinta tappa ed archiviò la pratica il giorno seguente triofando anche nella sesta con oltre cinque minuti sul secondo. Con El Tarangu salirono sul podio della corsa a tappe elvetica: Donato Giuliani e Wladimiro Panizza.
I campionati nazionali nel 1973 si svolsero il 24 giugno, in Belgio vinse Veerbeck che dopo una miriade di secondi posti finalmente ottienne una vittoria di prestigio quest'anno, in Spagna Domingo Perurena ed in Olanda Zoetemelk. In Italia la Tre Valli Varesine valida come campionato nazionale vede trionfare Enrico Paolini.

Tour de France

La sessantesima edizione della Grande Boucle si svolse in venti tappe precedute da un prologo iniziale, tra il 30 giugno e il 22 luglio 1973, per un percorso totale di 4 140,4 km.
Dopo i quattro successi consecutivi nelle quattro precedenti edizioni, al via non era presente il "Cannibale" Eddy Merckx, che tra aprile e giugno aveva preferito concentrarsi su Vuelta a España e Giro d'Italia, dominandoli entrambi (al Giro tenne la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa), mentre con la vittoria alla Vuelta diventò in ordine cronologico il terzo corridore (dopo Jacques Anquetil e Felice Gimondi) ad ottenere la "tripla corona", ossia la vittoria in almeno una edizione delle tre più grandi corse a tappe (Tour-Giro-Vuelta), traguardo successivamente raggiunto dai soli Bernard Hinault ed Alberto Contador.
Decisiva, per l'andamento della Grande Boucle 1973, fu l'ottava tappa, quella con i colli della Madeleine, del Télégraphe, del Galibier, dell'Izoard e l'arrivo a Les Orres. Nell'occasione gli spagnoli Luis Ocaña e José Manuel Fuente furono protagonisti di una fuga a due, cominciata sulla discesa del Colle del Télégraphe, che li portò a guadagnare al traguardo sette minuti su Thévenet e ben venti sugli altri uomini di classifica come Joop Zoetemelk, Lucien Van Impe e Raymond Poulidor (lo stesso Poulidor peraltro cadrà poi rovinosamente nella discesa del Colle di Portet-d'Aspet, 13ª frazione, dovendosi ritirare).
Ocaña, trionfatore nella classifica generale, fu anche il corridore che si aggiudicò più frazioni: sei su un totale di ventisette (considerando come unità le semitappe e il cronoprologo), la classifica a punti fu appannaggio di Herman Van Springel mentre quella dei GPM vide trionfatore Pedro Torres.






Luis Ocaña - Tour de France 1973

Classiche pre - Mondiale

Nel periodo antecedente al Mondiale: Roger De Vlaeminck vinse il Trofeo Matteotti, Italo Zilioli il Giro dell'Appennino, Mauro Simonetti la Coppa Sabatini, Felice Gimondi la Coppa Bernocchi ed Arnaldo Caverzasi la Coppa Agostoni.

Campionato del Mondo

La 40esima edizione dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada si svolse a Barcellona - in Spagna - il due settembre 1973.
Durante il quarto giro, in discesa, una pietra schizza da una ruota e colpisce il ginocchio sinistro di Merckx, il quale viene assistito in corsa e chiede del ghiaccio. Ha una piccola ferita e sul ginocchio viene applicata una pomata. Intanto vanno in avanscoperta Martos, Polidori (sempre passivo) e Agostinho che guadagnano 1'20" e s'arrendono al sesto passaggio. Sul percorso sono stimate duecentomila spettatori. La giuria esclude dalla competizione l'elvetico Fuchs per rifornimento abusivo. Tra il settimo e il decimo giro non succede praticamente nulla, fatta eccezione per una scaramuccia di Thevenet). Durante l'undicesimo giro (km 150) Merckx rompe gli indugi e scatta deciso: gli rispondono Perurena, Gimondi, Maertens, Ocana, Zoetemelk e Battaglin. I sette di testa al passaggio sul traguardo hanno un vantaggio di 41". E' stato il giro più veloce (media 41,402 km/h) e i sette aumentano il vantaggio al giro successivo (dodicesimo) transitando con 52" di vantaggio su Danguillaume e 1'45" sul gruppo.
Durante il quindicesimo giro attacca ancora Merckx, per ben due volte. Gli resistono solo Ocana, Gimondi e Maertens. I quattro transitano con 1'43" su Perurena, Zoetemelk e Torres e 2'34" su Battaglin che precede di poco il gruppo. Al suono della campana dell'ultimo giro i quattro di testa sembrano ormai imprendibili. Dietro ha ceduto Perurena, e con Torres e Zoetemelk troviamo Vianen. Sull'ultima salita ci prova Ocana, ma il suo tentativo ha breve durata e i quattro si giocano la vittoria allo sprint. Merckx è imballato e stanco, Ocana spento, mentre Maertens, il più giovane (23 anni), prima cerca di condurre per Merckx poi cerca di contrastare Gimondi che con una volata capolavoro è primo. Sul podio, un gradino più sotto Maertens e poi Ocana. Per l'Italia è il nono titolo mondiale e il bis, ad appena un anno di distanza dalla vittoria di Basso.



Campionato del Mondo 1973

Corse di fine stagione

Nel finale di stagione: il campione del mondo Gimondi vince il Giro del Piemonte, Domingo Perurena conquista la Volta a Catalunya, Battaglin fa suo il Giro del Lazio, Rik Van Linden trionfa nella Parigi - Tours e "Cuore Matto" Bitossi si porta a casa Giro dell'Emilia e Giro del Veneto.

Giro di Lombardia

La 67esima edizione del Giro di Lombardia si svolse il 13 ottobre 1973.
Sul Colle Balisio si forma al comando un plotone con tutti i migliori ma poco prima della vetta scatta Polidori che in discesa incrementa il suo margine e giunge a Bellano con 1'30" di vantaggio. Gli inseguitori però si organizzano presto ed il fuggitivo viene ripreso poco dopo Colico. Inizia intanto a piovere a dirotto e tutto rimane tranquillo fino ai piedi del Passo d'Intelvi quando, non appena inizia la salita, Merckx forza l'andatura. Il "cannibale" scatenato si porta in testa, il gruppo si fraziona e con lui rimangono in un primo momento soltanto De Vlaeminck, Panizza, Verbeeck e Bergamo M. mentre anche Gimondi cede e non riesce a reagire. Merckx però è irrefrenabile, attacca ancora e semina tutti gli avversari: l'ultimo ad arrendersi è De Vlaeminck il quale, nel disperato tentativo di resistere si scompone al punto di urtare con il ginocchio il manubrio della sua bicicletta, sbandando e finendo a terra. Mancano 62 km al traguardo e Merckx è solo in testa; in vetta al Passo d'Intelvi ha 12" su Panizza e De Vlaeminck; quest'ultimo si è rialzato prontamente ed è ancora in buone condizioni. A 45" passano Gimondi, Bitossi, Verbeeck, Lasa, Pollentier e Dierickx; a 1'10" Ricconi, Perletto e Martos; a 1'25" Zilioli, Motta, Polidori, Paolini e altri. Continua a piovere e la discesa su Argegno è viscida e pericolosa ma Merckx si tuffa a capofitto e quando si ricomincia a salire verso Schignano il suo vantaggio è salito a 1'40" nonostante alle sue spalle gli inseguitori si siano riuniti. A Schignano il battistrada transita con ben 2'50" su un gruppetto comprendente Gimondi, Verbeeck, Zilioli, De Vlaeminck, Bitossi, Dierickx e Panizza. La corsa non ha più storia, Merckx continua la sua fantastica galoppata senza il minimo cedimento, anzi il suo vantaggio aumenta a dismisura, il suo trionfo è assoluto. Quando si presenta allo stadio Sinigaglia la folla gli tributa una meritatissima ovazione che suggella l'ennesima impresa di un formidabile fuoriclasse mentre anche Gimondi raccoglie molti elogi conquistando il secondo posto nella volata degli inseguitori, battendo addirittura De Vlaeminck e Van Springel.
Tuttavia l'otto novembre la vittoria viene revocata al "Cannibale" a causa della positività al test antidoping a cui si era sottoposto alla fine della corsa(è la seconda positività in carriera per il belga dopo quella al Giro del 1969), essa quindi passa al secondo classificato Felice Gimondi.

Classifica Super Prestige Pernod 1973
- Eddy Merckx
- Luis Ocaña
- Felice Gimondi
- Joop Zoetemelk
- Freddy Maertens

Luca Saugo "Pagliarini"
 
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[+] A 4 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Finalmente ho letto un articolo storico :D
 
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#3
Merckx il più forte, Coppi il più grande, Gimondi il più amato...

Alla faccia tua Merckx !!! Arrabbiato
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
#4
Grande Felicione che gliel'ha messo in quel posto ai belgi, che hanno fatto di tutto per perderlo il Mondiale...

La rivincita di Gimondi, ma anche di Ocana che si riprende quello che aveva perso due anni per sfortune varie. Un Tour che lo proietta meritatamente tra i più grandi della storia.

Si è parlato più volte che negli anni '70 non esistesse specializzazione, però direi che Leman rappresenta la dimostrazione del contrario. Buona carriera, ma senza particolari acuti al di fuori delle corse fiamminghe dove era capace di battere dei mostri come Merckx e De Vlaeminck.
 
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#5
Comunque Leman era un corridore da classiche completo, arrivò sul podio anche alla Sanremo ed alla Roubaix e l'unica volta che partecipò alla Liegi fu quarto. Non ha vinto moltissimo al di fuori del Belgio anche perché si ritirò prestissimo(31 anni)...
 
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