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1974, la tripletta del Cannibale
#1
1974, la tripletta del Cannibale
Dopo una prima parte di stagione con diversi piazzamenti ma poche vittorie, Eddy Merckx compie un'impresa mai riuscita a nessun altro, vincendo in successione Giro, Tour e Mondiale mentre Gimondi e De Vlaeminck continuano a raccogliere successi e Poulidor si dimostra, a 38 anni, ancora capace di lottare.

[Immagine: merckx_winning.jpg]
Eddy Merckx vince il Mondiale 1974 - flandriacafe.com


Correva l'anno 1974, negli USA debuttava la serie tv "Happy Days" e si dimetteva il presidente Nixon, Grenada otteneva l'indipendenza dal Regno Unito, in Italia il referendum sul divorzio manteneva in vigore la legge Fortuna-Baslini e la Lazio vinceva il primo scudetto della sua storia.
Contemporaneamente nel mondo del ciclismo continuava a collezionare successi Eddy Merckx, a secco di classiche monumento ma capace di compiere l'impresa di conquistare Giro d'Italia, Tour de France e Campionato del Mondo.

L'inizio di stagione
Nel 1974 si corre la prima edizione del Tour Méditerranéen, vinta dal francese Charly Rouxel. Eddy Merckx fa il bis al Trofeo Laigueglia, andando in fuga dopo una quarantina di chilometri e battendo Enrico Paolini allo sprint, unico capace di tenere la ruota del belga per tutta la gara, mentre Joseph Bruyère vince la prima delle sue tre Het Volk. Alla Tirreno-Adriatico si impone nuovamente Roger De Vlaeminck che aveva vinto anche la Milano-Torino, mentre Joop Zoetemelk conquista la Parigi-Nizza grazie alle vittorie sul Mont Faron e sul Col d'Eze.

Milano-Sanremo
Alla partenza della Classicissima il 18 marzo non c'è il "Cannibale" Eddy Merckx, costretto al forfati dalla bronchite che lo ha colpito alla Parigi-Nizza. I pronostici sono comunque per i belgi Roger De Vlaeminck, Patrick Sercu e Rik Van Linden anche perché pure Felice Gimondi non è al meglio a causa della faringite e la giornata fredda non aiuta il campione del mondo. Sul Turchino passano con un vantaggio di quasi 5 minuti Costantino Conti e Marc Demeyer ma la discesa è bagnata e i due procedono con cautela dando al gruppo modo di recuperare. I fuggitivi vengono raggiunti da un gruppetto formato dai belgi Leman, De Vlaeminck, Maertens, Huysmans, Verbeeck, Godefroot, Swerts, Van Sweevelt, dagli italiani Gimondi, Paolini, Basso, Poggiali, Bitossi, Zilioli, Moser, Bergamo, Caverzasi e dallo spagnolo Huelamo. Si staccano Conti per una foratura e Swerts per una caduta. Gimondi passa per primo sul Capo Mele, De Vlaeminck prova un attacco rivelatosi infruttuoso sul Capo Berta e anche i tentativi di allungo di Bitossi e Moser non vanno a buon fine. A San Lorenzo al Mare scatta Gimondi, seguito dai soli Huysmans e Demeyer e ad Arma di Taggia si libera anche dei suoi compagni di fuga, transita da solo sul Poggio e arriva esultante in via Roma con 1'53" su Eric Leman, mentre Roger De Vlaeminck è terzo. Si tratta del distacco più ampio alla Milano-Sanremo tra primo e secondo classificato dal 1949, quando vinse Coppi con 4'17" su Ortelli.

Milano - Sanremo 1974


La campagna del nord
Le classiche del nord si aprono con l'E3 Harelbeke in cui si impone Herman Van Springel, che fa sua anche la Freccia del Brabante. La 58esima edizione del Giro delle Fiandre si corre il 31 marzo e a sorpresa vince l'olandese Cornelius Bal precedendo di 19 secondi Frans Verbeeck e Eddy Merckx. La Parigi-Roubaix si corre una settimana dopo, il 7 aprile. A 29 chilometri dall'arrivo provano ad attaccare Francesco Moser e Walter Godefroot. Il "Bulldog delle Fiandre" fora e non è più in grado di recuperare l'italiano, ma è De Vlaeminck che si riporta su Moser e, approfittando di una scivolata dell'avversario, può giungere da solo al traguardo con 57" su Moser e 1'24" sul gruppo regolato da Demeyer. La campagna del nord si chiude il 9 aprile con la Gent-Wevelgem con la vittoria in volata dell'inglese Peter Barry Hoban su Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck.
Tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix si era corso anche il Giro dei Paesi Baschi, con la vittoria di Miguel Maria Lasa su Jesus Manzaneque e Luis Ocana.


Parigi - Roubaix 1974

Classiche delle Ardenne, Campionato di Zurigo e Tour de Romandie
La prima delle classiche delle Ardenne, l'11 aprile, è la Freccia Vallone, vinta da Frans Verbeeck che allo sprint supera Roger De Vlaeminck ed Eric Leman (Walter Godefroot, inizialmente giunto al terzo posto, venne declassato). Due giorni dopo è la volta dell'Amstel Gold Race che vede la prima vittoria del neoprofessionista Gerrie Knetemann che va in fuga con il campione olimpico Kuiper e con il belga David per poi staccarli sul Keutenberg. Gli altri due fuggitivi vengono ripresi dal gruppo che insegue e l'ottimo lavoro dei compagni di Knetemann, cioè Vianen, Zoetemelk e Poulidor, permette all'olandese di vincere in solitaria con ben 3'21" sul gruppo. Per il secondo posto Walter Planckaert batte Walter Godefroot. La Liegi-Bastogne-Liegi del 21 aprile è vinta dal belga Ronald De Witte che viene però squalificato per doping e la vittoria viene assegnata a Georges Pintes, già secondo nel 1971, davanti a Walter Planckaert e al nostro Wladimiro Panizza.
Podio interamente belga al Campionato di Zurigo, con Walter Godefroot che vince su Gustaaf Van Roosbroeck e il solito Frans Verbeeck. Al Tour de Romandie a imporsi è Zoetemelk davanti a Panizza e al connazionale Den Hertog.

Vuelta a España
La 29esima edizione della Vuelta prende il via da Almeria il 23 aprile con un prologo vinto da Roger Swerts. Al via è presente l'intero podio del Tour de France dell'anno precedente, composto da Ocana, Thevenet e Fuente e sono i favoriti. Fuente ottiene la maglia di leader nella decima tappa e riesce a difendersi efficacemente dagli attacchi avversari andando anche a vincere la tappa con inedito arrivo al Monte Narranco. Una caduta nella penultima tappa però complica le cose perché l'asturiano perde circa un minuto dagli avversari e la cronometro dell'ultimo giorno è favorevole al suo rivale, il portoghese Agostinho. Nonostante la vittoria dell'avversario Fuente mantiene la leadership per 11", il minor distacco tra primo e secondo classificato alla Vuelta fino a quel momento (e secondo in assoluto, superato solo da quello del 1984), mentre sul terzo gradino del podio a 1'09" sale Miguel Lasa. Domingo Perurena si aggiudica la classifica a punti, mentre José Luis Abilleira quella dei GPM.


Tappa di Eibar - Vuelta a Espana 1974

Giro d'Italia
La 57esima edizione del Giro prende il via dalla Citta del Vaticano il 16 maggio con una tappa in linea fino a Formia vinta da Wilfried Reybrouck (fratello di Guido, vincitore dell'Amstel Gold Race 1969 e di tre Parigi-Tours). In questa edizione viene reintrodotta la maglia verde per contraddistinguere il leader della classifica GPM. La prima parte del Giro vede in testa il vincitore della Vuelta, Fuente, ma Eddy Merckx conquista la leadership nella tredicesima tappa per non perderla più nonostante l'attacco di un ventenne neoprofessionista, Gianbattista Baronchelli, nella ventesima e quartultima tappa. Il giovane bergamasco attacca sulle Tre Cime di Lavaredo mettendo in seria crisi il belga e alla fine del Giro il distacco tra Merckx e Baronchelli è di soli 12" (solo nel 1948 si era realizzato un distacco minore, 11"). Al terzo posto Felice Gimondi a 33". Roger De Vlaeminck si aggiudica la classifica a punti, mentre Fuente trionfa nuovamente nella classifica dei GPM.




Giro d'Italia 1974

Tour de Suisse e Campionati nazionali
Il Tour de Suisse del 1974 vede l'affermazione del "Cannibale" Eddy Merckx davanti allo svedese Gosta Petterson e allo svizzero Louis Pfenninger. Considerando anche le semitappe gli italiani si aggiudicano otto vittorie parziali, quattro Bitossi e quattro Enrico Paolini.
Nei campionati nazionali del 23 giugno si impongono Enrico Paolini in Italia, Cees Priem in Olanda, Georges Talbourdet in Francia, Vicente Lopez Carril in Spagna e Roger Swerts in Belgio.

Tour de France
La 61esima edizione del Tour prende il via da Brest il 27 giugno con una cronometro individuale vinta da Eddy Merckx. Al via non è presente il detentore Ocana e neanche Joop Zoetemelk, infortunato. Per la prima volta una tappa del Tour passa in Gran Bretagna, a Plymouth. La maglia gialla nelle tappe seguenti passa tra Merckx, Sercu e l'olandese Karstens, ma il "Cannibale" la riconquista definitivamente dopo la settima tappa. Merckx si aggiudica anche le prime due tappe di montagna, sulle Alpi, dove però la sorpresa è un attivissimo Raymond Poulidor, ormai trentottenne. La corsa varca anche i confini dei Paesi Baschi e il campione spagnolo Vicente Lopez Carril decide di non indossare la maglia di campione spagnolo per paura di diventare obiettivo dei separatisti baschi (che avevano persino piazzato bombe sulle macchine delle squadre in gara). Merckx controlla la corsa, mentre Poulidor vince la tappa pirenaica con arrivo a Saint-Lary-Soulan, ultima vittoria alla Grande Boucle per il campione francese, che nell'ultima cronometro riesce a conquistare il secondo posto in classifica generale, a 8'04" da Merckx. Terzo il campione nazionale spagnolo Lopez Carril a 8'09". Il velocista belga Patrick Sercu fa sua la classifica a punti mentre Domingo Perurena si aggiudica la classifica GPM.






Tour de France 1974


Classiche pre - Mondiale
Prima del Mondiale Franco Bitossi si aggiudica il Trofeo Matteotti, Giovanni Battaglin fa suo il Giro dell'Appennino, Francesco Moser il Giro dell'Umbria e la Coppa Bernocchi, Costantino Conti vince la Tre Valli Varesine.

Campionato del Mondo
La 41esima edizione dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada si svolge a Montreal - in Canada - il 25 agosto. È la prima volta che i Mondiali di ciclismo si disputano fuori dal continente europeo.
È un percorso duro, composto da un circuito da ripetere 21 volte. La prima parte della corsa è animata da una fuga di alcuni comprimari come il francese Campaner e l'olandese Vianen ma il loro tentativo si esaurisce al decimo giro. Al tredicesimo giro è il francese Thevenet, in gran forma, a sferrare un attacco. Costantino Conti e Freddy Maertens provano a stargli dietro ma non ce la fanno. Maertens viene ripreso dal gruppo, distante un minuto da Conti e due minuti e mezzo da Thevenet. Merckx intuisce il pericolo e comincia un forcing che sgretola il gruppo: a resistere sono solo Moser, Battaglin, Santambrogio, Maertens, Van Springel, Poulidor, Danguillaume, Martinez, Oliva, Sanchez e Perurena. All'ultimo giro Thevenet viene ripreso e con Merckx sono rimasti solo i francesi Poulidor e Martinez e il nostro Santambrogio. Merckx si libera anche di Santambrogio e Martinez sull'ultima salita e Poulidor non può nulla contro il "Cannibale" nella volata finale. Merckx conquista quindi il suo terzo Mondiale (come Binda e Van Steenbergen) davanti a Poulidor e Martinez e diventa il primo corridore della storia ad aggiudicarsi nello stesso anno Giro d'Italia, Tour de France e Mondiale.


Campionato del Mondo 1974

Corse di fine stagione
Dopo il Mondiale tanta gloria per gli italiani nelle corse di casa: Francesco Moser vince il Giro del Piemonte e il Giro dell'Emilia, Wilmo Francioni la Coppa Sabatini, Roberto Poggiali il Giro del Lazio, Felice Gimondi la Coppa Agostoni mentre il Giro del Veneto è del belga Roger De Vlaeminck. Moser si aggiudica anche la Tours-Parigi (unica edizione con questo percorso) dopo la squalifica del vincitore Karstens, la Parigi-Bruxelles è di Marc Demeyer mentre il GP des Nations viene vinto dall'olandese Rob Schuiten. La Volta a Catalunya la vince, dopo la "delusione" mondiale, Thevenet davanti agli spagnoli Oliva e Perurena.

Giro di Lombardia
La 68esima edizione del Giro di Lombardia si corre il 12 ottobre. Il cielo è nuvoloso e non promette niente di buono e per molti chilometri il gruppo rimane compatto. Sul lungolago comincia a piovere, Fabbri tenta l'allungo, ma viene poi nuovamente assorbito dal gruppo a Colico. A Porlezza iniziano le prime schermaglie importanti, si mettono in evidenza Conti, Panizza e Ritter che attaccano e transitano nell'ordine in vetta con 15" di vantaggio sul gruppo dei migliori. I tre fuggitivi vengono riassorbiti in discesa, al comando si forma un gruppetto di una ventina di unità, con tutti i grandi favoriti presenti e sulle prime rampe della salita di Schignano attacca Merckx. Il campione del mondo impone il suo forcing ma alla sua ruota resiste Conti mentre anche De Vlaeminck e Verbeeck si mantengono a poche lunghezze. In vetta transitano al comando Merckx e Conti ma il loro margine è risicato e sul tratto di falsopiano prima di Castiglione vengono raggiunti da Panizza, De Vlaeminck, Verbeeck e Perletto ma Panizza è stanco e cede. Comincia la salita del San Fermo e Merckx si porta subito in testa a forzare l'andatura; Verbeeck non resiste e perde presto terreno mentre nel gruppo degli inseguitori attacca deciso Moser insieme a Thevenet. Merckx è scatenato ma De Vlaeminck non molla e, pur soffrendo visibilmente, si mantiene a ruota in compagnia dei bravissimi Conti e Perletto. In vetta i quattro fuggitivi mantengono 1'02" su Moser, Thevenet e Verbeeck mentre il gruppo di Gimondi e Bitossi si trova a 2'. I battistrada appaiono irraggiungibili e infatti arrivano sulla pista in cemento dello stadio Senigallia a giocarsi la vittoria in volata. Perletto entra per primo in pista, alla sua ruota nell'ordine Merckx, De Vlaeminck e Conti; le posizioni non mutano fino al rettilineo opposto a quello d'arrivo quando Merckx rompe gli indugi e lancia la volata in progressione. De Vlaeminck lo tallona e lo affianca, i due lottano gomito a gomito all'ultima curva ma De Vlaeminck si dimostra più veloce ed entra in testa sul rettilineo finale, tagliando nettamente per primo il traguardo davanti a Merckx e Conti.


Giro di Lombardia 1974

Classifica Super Prestige Pernod 1974
- Eddy Merckx
- Roger De Vlaeminck
- Frans Verbeeck
- Raymond Poulidor
- Joop Zoetemelk
 
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[+] A 4 utenti piace il post di Paruzzo
#2
La mia sensazione è che Merckx questo tris storico avrebbe potuto centrarlo anche più volte, ma per tutta una serie di fattori, dovuta a percorsi, sponsor e compagni di squadra, non vi abbia mai dato troppa importanza. Discorso analogo si può fare anche per la Tripla Corona in una sola stagione, obiettivo mai raggiunto. Comunque è bello si concluda (in pratica) così la sua carriera nei GT e nel Mondiale, con il record di successi a Tour, Giro e Mondiale tutti nello stesso anno.

Per il resto non c'è molto da segnalare in una stagione "cannibalizzata", se non le due grandi speranze per l'Italia che sono Moser e Baronchelli, rispettate solo al 50%. Se Moser, appunto, da quella prima esperienza al Nord ci costruisce i successi di una prima parte di carriera, Baronchelli non ripeterà più quell'exploit (se non vogliamo considerare il Giro '78 un Giro dall'alto livello, come effettivamente è stato).
Ah, dimenticavo il Poulidor in versione Horner :D
 
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#3
Poulidor tra l'altro ha ancora un paio di cartucce da sparare dopo questa stagione.

Personaggio interessantissimo di questo decennio è Frans Verbeeck, corridore belga che sinceramente non conoscevo ma che invece ha ottenuto tante vittorie importanti, come la Freccia Vallone di questo 1974. La sua fama è purtroppo offuscata dai tanti corridori belgi di quegli anni, da Merckx a De Vlaeminck, Van Springel o Sercu.
 
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#4
Si infatti mi sono confuso, non era in quest'annata che dovevo fare la battuta su Poulidor=Horner Asd

Verbeeck non lo conosco molto. Sempre piazzato, ma non ha mai vinto una monumento...
 
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#5
Ci sono documenti sul mezzo flop di Merckx alle Tre Cime dovuto a scelte tecniche azzardate?
 
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#6
Faccio un run in rapido rapido per fare i complimenti a Paro, almeno qualcuno che si dà da fare c'è...
 
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