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Tour de France 2014 | 7^ tappa: Épernay - Nancy
#21
bah, fossi Van Avermaet collaborerei, Sagan è più veloce ma in uno sprint a due e più facile da battere che non in un gruppo più nutrito contro per altro anche altri avversari


Rompi i cambi Danielone!


che palle sempre questa Orica!


occhio al contropiede


mannaggia Oss è chiuso


Mi sbilancio:
TRENTIN!


mi sono sbilanciato bene...
 
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#22
Che culo Trentin !!!! se lo merita ma che culo.
 
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#23
ma talansky stavolta se l'è cercata.... grande Trentin, stavolta Sagan ha corso per vincere, quindi bravo.
 
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#24
Trentin fantastico
 
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#25
Ma sacrificare Albasini per un gerrans del genere Sweat'
 
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#26
perché che culo? O_O
 
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#27
(11-07-2014, 05:14 PM)Raptor Ha scritto: Che culo Trentin !!!! se lo merita ma che culo.

Culo de che? Blink

Ha fatto una volata assurda.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#28
Ha vinto di due millimetri, se la corsa fosse stata piu lunga di 3 cm sarebbe arrivato secondo. Bravo si ma non si puo dire che non ha avuto anche culo.
 
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#29
E se mia nonna aveva le ruote era una cariola.

Tra l'altro è partito ai meno 300 eh.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#30
se la tappa fosse stata in salita avrebbe vinto Bahamontes
 
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#31
Gran vittoria di Trentin, Sagan settima top 5 in sette tappe con zero vittorie, penso sia un record
 
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#32
grande trentin....che volata, ottimo lavoro di kwiatoski...
 
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#33
Van Garderen +1'03"
Van Den Broeck +1'23" è caduto all'ultimo chilometro?
 
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#34
De Luca idolo
 
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#35
ah non è caduto VDB ma ha messo il piede a terra, dunque sarà classificato allo stesso tempo del vincitore
 
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#36
Tour de France 2014: C'è un Trentin che a Nancy brilla!
Matteo davanti a Sagan, ma serve il fotofinish

[Immagine: 2_0181372_1_thumb2.jpg]
A Nancy Matteo Trentin batte Peter Sagan © Bettiniphoto

Qualunque sia l'esito finale di questo Tour de France noi italiani possiamo già ritenerci ampiamente soddisfatti. Una considerazione forse banale e che non è figlia del naturale momento di esaltazione prodotto dalle giornate tinte di giallo da un Vincenzo Nibali che fin qui non ha sbagliato nulla. Se stiamo vivendo giornate di assoluto godimento dobbiamo ringraziare anche Matteo Trentin, che quest'oggi ci ha regalato un finale denso di un'elettricità particolare, che ci ha probabilmente detto, una volta di più, che siamo davanti ad un grande corridore che avrebbe tutto per arrivare al rango di grandissimo.

Trovateli voi in giro altri ragazzi che nelle prime due partecipazioni al Tour de France riescono a lasciare il segno in entrambe le occasioni e dopo aver speso anche l'ultima stilla di sudore per i propri capitani nelle tappe precedenti. A dire il vero uno ci sarebbe, anche se di professione non fa il gregario ma appartiene già al rango di fuoriclasse, nonostante le vittorie fin qui ottenute siano decisamente poche in rapporto al talento, vale a dire quel Peter Sagan su cui probabilmente andrebbe fatto un bel discorso a parte su come sia possibile che uno come lui riesca sempre a trovare un qualcuno in grado di batterlo.

Se però quel qualcuno è il Matteo Trentin ammirato oggi non si può far altro che gioire convintamente e togliersi il cappello per la capacità di gestire un finale così complicato e mettersi dietro, ancora una volta, avversari di tutto rispetto. Semmai se per il campione slovacco di verde vestito facciamo determinati ragionamenti, verrebbe da chiedersi che cosa sarebbe ulteriormente capace di fare il giovanotto di Borgo Valsugana se avesse maggiormente l'opportunità di poter fare la propria corsa, senza stare a macinare chilometri in testa al gruppo o a fare tirate impressionanti negli ultimi chilometri per preparare uno sprint. Eppure, se Matteo Trentin è già la bellissima realtà che possiamo ammirare, il merito è anche molto del vento in faccia preso, delle tirate allo spasimo, del fango che lo ricopre da cima a fondo dopo aver affrontato una dura giornata sul pavé. A ricordarci che un corridore italiano di classe si forma anche così, con la fatica e il sacrificio votate alla ragion di squadra e la lealtà verso capitani da cui può esserci solo da imparare.

Adesso però non consideratelo un semplice gregario, perché quelli come lui sanno avere l'istinto del killer, annusano quell'aria sanguigna da grande battaglia (in proposito: la lunga traversata verso Nancy oggi evocava tristemente le tremende giornate del primo conflitto mondiale) in cui più è elevato il livello dei contendenti, più gusto c'è nel batterli o almeno provarci. Quattordici tappe aveva impiegato lo scorso anno per realizzare un sogno, gestendo da autentico veterano il complicato finale di Lione, dove seppe avere ragione di Albasini e Talansky (l'americano, suo malgrado, era lì anche oggi ma con tutt'altro destino) che non erano certo gli ultimi arrivati. La prima vittoria da professionista proprio al Tour, che volete di più? Appunto, in un ciclismo che vuole sempre di più, Trentin quest'oggi ci ha dato ancora di più e non tanto per aver impiegato esattamente la metà delle tappe per andare a bersaglio, quanto perché il finale è stato ancor di più da uomini veri, senza che il traguardo finale si risolvesse in una tenzone rusticana tra ottimi e onesti mestieranti da fuga a lunga gittata.

Non bastassero 220 chilometri scarsi già percorsi infatti, la Cote de Maron prima e quella di Boufflers (quest'ultima a 5 km solamente dall'arrivo) erano messe lì con il chiaro intento di creare sparpaglio a profusione. Nel mentre si osservava Van Garderen finire malamente a terra, nel mentre Contador scalpitava e sguinzagliava Roche in testa al gruppo e Sagan dava l'impressione di far quel che voleva, Matteo era già lì in seconda ruota, pronto ad entrare in azione per assecondare magari le intenzioni di Kwiatkowski, che pure in un finale simile poteva sentire profumo di divertimento. Michal invece ha finito per essere l'ago della bilancia in un finale tiratissimo, con altre cadute a scombinare i metri conclusivi e con l'azione di Sagan e Van Avermaet andata ad esaurirsi proprio sulla flamme rouge.

Proprio lì aveva deciso che il momento fosse propizio Richie Porte e contro la stoccata del tasmaniano era necessaria proprio la chiusura di un passista dalle qualità notevolissime, com'è appunto Kwiatkowski, poi toccava a Teo. Partito in maniera convinta a centro strada, mentre Talansky finiva malamente a terra nel contatto con Gerrans e quell'ombra verde che minacciosamente si palesava al suo fianco. Dieci metri, poi cinque, quindi il traguardo e un colpo di reni che era più un inno alla grinta indomita che alla disperazione ma con la naturale prontezza nel congratularsi con l'avversario nella convinzione momentanea di non averla spuntata. Invece il fotofinish capovolge il responso o meglio lo sposta di piccoli, decisivi millimetri. Quelli necessari per decretare il trionfo, il secondo alla Grande Boucle a 24 anni (tra poche settimane saranno 25), con Tony Gallopin, Tom Dumoulin e tutti gli altri a far da corollario ad un pomeriggio senz'altro radioso, in cui anche il sesto posto di Daniel Oss illumina ulteriormente la scena.

Reggere un confronto simile toccando determinate punte di velocità non è cosa da tutti e tanto per gradire un'autorevolissima dimostrazione ci era giunta già a Delemont, al Giro di Svizzera il 19 giugno scorso: ok che quel giorno un Tony Martin mostruoso lo aveva portato in una posizione da stoccata che più ideale non si poteva ma anche in quella situazione c'erano pur sempre i Ben Swift e lo stesso Peter Sagan della situazione (oltre ai nostri Bennati e Francesco Gavazzi). Vittorie quindi tutte contrassegnate da un'elevata qualità degli sconfitti che dice molto sulla capacità di prendersi le proprie responsabilità quando occorre. Del resto anche la formazione ciclistica di Trentin parla abbastanza chiaro: formatosi per anni nel ciclocross, dove ha vestito il tricolore ed ha fatto anche a lungo parte della nazionale (cogliendo risultati lusinghieri), ha vissuto le annate dilettantistiche senza l'eccessiva pressione che magari ci può essere in alcuni noti squadroni e poi ha colto al volo l'occasione, quando in 2011 strepitoso, contrassegnato dalle vittorie al Gran Premio Liberazione e poi nel Campionato Italiano, andò a far parte dell'universo Quick Step già nel mese di agosto.

Boonen, Cavendish, nell'ultimo anno Petacchi, poi anche un giovane di talento come Kwiatkowski: ne ha di compagni da cui poter imparare, assecondandoli al meglio ma l'infaticabile gregario al momento si sposa meravigliosamente con un corridore i cui margini di miglioramento sono probabilmente ancora molto ampi e potrebbero consentirgli (qualora fosse possibile) di essere competitivo tanto in una Milano-Sanremo (e nella prima disputata il gran piazzamento, senza quella caduta sul più bello, era praticamente cosa fatta) quanto in un Giro delle Fiandre o una Parigi-Roubaix. Il pavé, appunto: due giorni fa ad Arenberg siamo rimasti ammaliati dalla prestazione di Nibali ma non possiamo certo dimenticare che in nona posizione, a 1'21" e al termine di una giornata complicatissima per tanti, è terminato proprio lui, che un giorno quelle pietre sogna di farle cantare a dovere.

Magari adesso, goduti i bei momenti post vittoria con quell'espressione felice e quasi incredula sul podio, a cui fa da contraltare il rammarico di Sagan, che ha imposto la sua dittatura in verde senza esser ancora potuto sfrecciare in prima posizione come lui vorrebbe, lo rivedremo presto in testa al plotone, già domani che si inizierà a salire e ci sarà senz'altro da rendere il favore a Kwiatkowski, che oggi tanto ha saputo essere prezioso per lui (come anche Martin, Petacchi ed anche Renshaw). Viene però da chiedersi se in questo mese di luglio non sia ancora il caso di tenere i tricolori appesi fuori dai balconi delle case. Che seppure avremo una nazionale di calcio uscita mestamente dai mondiali brasiliani abbiamo almeno due splendidi ragazzi (Nibali e Trentin) che stanno sicuramente trovando la miglior via per rendere un italiano realmente orgoglioso di esserlo. Lì dove la guerra stendeva il suo tetro mantello e dove italiani allegri spopolavano, tra quei francesi che una volta s'incazzavano e che oggi applaudono anche loro, con convinta ammirazione.

Vivian Ghianni per cicloweb.it
http://www.cicloweb.it/articolo/2014/07/...a-sagan-ma-

ORDINE D'ARRIVO
1 Matteo Trentin (Ita) Omega Pharma-Quick Step 5:18:39
2 Peter Sagan (Svk) Cannondale
3 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol
4 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
5 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge
6 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
7 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
8 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
9 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin Pro Cycling
10 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
11 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
12 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
13 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
14 Rui Alberto Costa (Por) Lampre - Merida
15 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
16 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
17 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
18 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
19 Richie Porte (Aus) Team Sky
20 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
21 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
22 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step
23 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
24 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky
25 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
26 Christopher Horner (USA) Lampre - Merida
27 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
28 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:00:14
29 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
30 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
31 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
32 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
33 John Gadret (Fra) Movistar Team
34 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:00:00
35 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:00
36 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:14
37 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
38 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:00:00
39 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:00:00
40 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:00:21
41 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge 0:00:00
42 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing 0:01:03
43 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
44 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling
45 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
46 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
47 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step
48 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
49 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:00:00
50 Kristijan Durasek (Cro) Lampre - Merida 0:01:03
51 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
52 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling 0:01:15
53 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:20
54 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:00:00
55 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:01:26
56 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
57 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
58 Florian Guillou (Fra) Bretagne - Seche Environnement
59 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin - Sharp
60 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
61 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
62 Michal Golas (Pol) Omega Pharma-Quick Step
63 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
64 Jens Keukeleire (Bel) Orica Greenedge
65 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
66 Marco Marcato (Ita) Cannondale
67 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
68 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
69 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
70 Brice Feillu (Fra) Bretagne - Seche Environnement 0:00:00
71 Andrew Talansky (USA) Garmin - Sharp 0:00:00
72 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team 0:01:54
73 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:00:00
74 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:00:00
75 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:02:42
76 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale
77 Markel Irizar Arranburu (Spa) Trek Factory Racing
78 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Shimano
79 Adam Hansen (Aus) Lotto-Belisol
80 Rafael Valls (Spa) Lampre - Merida
81 Jan Barta (Cze) Team Netapp-Endura
82 José Serpa (Col) Lampre - Merida
83 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma-Quick Step
84 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling
85 Simon Yates (GBr) Orica Greenedge
86 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team
87 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:02:54
88 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
89 Florian Vachon (Fra) Bretagne - Seche Environnement
90 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto-Belisol 0:03:06
91 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:03:12
92 Luca Paolini (Ita) Team Katusha 0:03:36
93 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar 0:03:39
94 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 0:03:43
95 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:00
96 Danny Pate (USA) Team Sky 0:03:46
97 Gregory Rast (Swi) Trek Factory Racing
98 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
99 Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne - Seche Environnement
100 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin - Sharp 0:03:48
101 Maciej Bodnar (Pol) Cannondale
102 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha 0:04:03
103 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:04:24
104 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 0:00:00
105 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne - Seche Environnement 0:05:16
106 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:25
107 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
108 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
109 Rein Taaramäe (Est) Cofidis, Solutions Credits
110 Andreas Schillinger (Ger) Team Netapp-Endura
111 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:05:56
112 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:06:08
113 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
114 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
115 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
116 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma-Quick Step
117 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:06:20
118 Vasili Kiryienka (Blr) Team Sky
119 Christian Meier (Can) Orica Greenedge
120 Yohann Gene (Fra) Team Europcar
121 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:07:28
122 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:07:33
123 Lars Bak (Den) Lotto-Belisol
124 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
125 Romain Feillu (Fra) Bretagne - Seche Environnement
126 Mickaël Delage (Fra) FDJ.fr 0:08:48
127 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
128 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
129 Cedric Pineau (Fra) FDJ.fr
130 Alex Howes (USA) Garmin - Sharp
131 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne - Seche Environnement
132 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne - Seche Environnement
133 Maarten Wynants (Bel) Belkin Pro Cycling
134 André Greipel (Ger) Lotto-Belisol
135 Vladimir Isaichev (Rus) Team Katusha
136 Benjamin King (USA) Garmin - Sharp
137 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge
138 Jack Bauer (NZl) Garmin - Sharp
139 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale
140 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:11:04
141 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:12:16
142 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
143 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
144 Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana Pro Team
145 Johan Van Summeren (Bel) Garmin - Sharp
146 Marcel Sieberg (Ger) Lotto-Belisol
147 Janier Alexis Acevedo Calle (Col) Garmin - Sharp
148 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar
149 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp-Endura
150 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
151 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
152 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge
153 Alessandro Vanotti (Ita) Astana Pro Team
154 Zakkari Dempster (Aus) Team Netapp-Endura
155 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin - Sharp
156 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
157 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
158 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo
159 Mathew Hayman (Aus) Orica Greenedge
160 Mark Renshaw (Aus) Omega Pharma-Quick Step
161 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
162 Ruben Plaza Molina (Spa) Movistar Team
163 Thomas Leezer (Ned) Belkin Pro Cycling
164 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
165 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
166 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano
167 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
168 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
169 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
170 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Shimano
171 Nelson Oliveira (Por) Lampre - Merida
172 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
173 Egoitz Garcia Echeguibel (Spa) Cofidis, Solutions Credits
174 Tom Veelers (Ned) Team Giant-Shimano
175 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano
176 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Shimano
177 Davide Cimolai (Ita) Lampre - Merida
178 William Bonnet (Fra) FDJ.fr
179 Jean Marc Marino (Fra) Cannondale
180 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
181 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne - Seche Environnement 0:13:28
182 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura
183 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol
184 Edward King (USA) Cannondale 0:17:15
185 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
186 Elia Viviani (Ita) Cannondale
 
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#37
c'erano due Lotto-Belisol nel primo gruppo all'ultimo km ma quello caduto dovrebbe essere Roelandts e l'altro è Gallopin, dunque Van den Broeck sembra che già fosse attardato in precedenza
 
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#38
io ho visto che metteva il piede a terra dopo la prima caduta, Roelandts mi sembrava di averlo visto staccarsi al primo GPM
 
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#39
Che corridore sta diventando Trentin! Essere lì dopo la salita finale in cui c'era stata anche una discreta selezione non è da tutti. Poi in volata è un killer, quando gli danno mezza opportunità la sfrutta. Il Sagan italiano. Fa bene a rimanere in Omega, quella è la sua dimensione e lo spazio arriverà.
Fino qua un Tour splendido per l'Italia. Non solo Nibali e Trentin, ma anche Daniel Oss sempre bene e prima della fine spero si sveglino Scarponi e Visconti.

Sagan, quello vero, invece deve sperare che il Tour passi da Lourdes. Comunque mi sta piacendo fin qua e la vittoria arriverà (almeno credo...)
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Hiko
#40
Totò!
 
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