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Amstel Gold Race 2015
#81
Al Mondiale ha vinto di intelligenza, oggi non ha fatto nulla, semplicemente è andato su più forte che poteva e poi ha tirato fuori la volata della vita, tra l'altro preparata decisamente male. Non credo che abbia fatto grandi ragionamenti sul Cauberg in quei 30 secondi del genere "vado su del mio passo tanto davanti rallentano visto che c'è Matthews". Se l'ha fatto bravissimo, ma non credo
 
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#82
A questo punto deve puntare solo ed esclusivamente sulle grandi classiche, inutile per lui tentare una top 10 o ben che vada top 5 in un GT, anche Sanremo e Roubaix..
 
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#83
La Roubaix non l'ha mai fatta, io aspetterei prima di dire che sarà competitivo lì. Poi è oggettivamente chiuso.
 
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#84
Assolutamente, anzi lo dico praticamente da sempre (Zelk testimone). Purtroppo da Campione del Mondo dovrà andare al Tour, però che lo faccia in seconda fila, poi a tutta al Mondiale e al Lombardia. Alla Vuelta avrebbe ottime possibilità di podio con la stagione centrata su quell'obiettivo (o comunque senza Tour e con un lungo riposo in mezzo) però la Vuelta non interessa a nessuno.
 
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#85
(19-04-2015, 07:22 PM)Hiko Ha scritto: La Roubaix non l'ha mai fatta, io aspetterei prima di dire che sarà competitivo lì. Poi è oggettivamente chiuso.

Sulle pietre comunque se la cava Sese
Poi chiuso... oddio: quest'anno la Quick Step ha dimostrato di avere diversi buoni/ottimi corridori, ma nessun fenomeno. Quindi Kwiat potrebbe anche ritagliarsi il suo spazio nella prima parte della campagna del nord. Certo, è una scelta coraggiosa e che va calcolata bene, perché non puoi proprio sbagliare... Nono

Comunque anch'io son d'accordo nel vedere Kwiat come uno dei pochi che possa conquistare tutte e cinque i monumenti, almeno sulla carta. Poi ovvio che mettere in pratica 'sta impresa è tutto un altro paio di maniche. Sese
 
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#86
Lo si diceva anche di Sagan che avrebbe potuto vincere tutte le classiche monumento: intanto vediamo se ne vince una, poi alle altre quattro ci penserà.
 
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#87
Un errore che ha fatto anche Valverde, come caratteristiche non li vedo molto distanti (altro stile certo), piuttosto della Vuelta punta tutto su Mondiale, Lombardia, ecc... 

Per la Roubaix si vedrà ma per le altre monumento lo vedo assolutamente portato, certo è quasi impossibile correre al massimo dalla Sanremo alla Liegi..


(19-04-2015, 07:38 PM)Paruzzo Ha scritto: Lo si diceva anche di Sagan che avrebbe potuto vincere tutte le classiche monumento: intanto vediamo se ne vince una, poi alle altre quattro ci penserà.
Sagan un Mondiale ed un Amstel non li aveva in saccoccia però, si vedrà..
 
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#88
(19-04-2015, 07:39 PM)Micheliano59 Ha scritto: Per la Roubaix si vedrà ma per le altre monumento lo vedo assolutamente portato, certo è quasi impossibile correre al massimo dalla Sanremo alla Liegi..

Vabbè, mica devi vincerle tutte in un anno Asd

(19-04-2015, 07:38 PM)Paruzzo Ha scritto: Lo si diceva anche di Sagan che avrebbe potuto vincere tutte le classiche monumento: intanto vediamo se ne vince una, poi alle altre quattro ci penserà.

Mah, anche prima su Sagan ero un po' scettico: soprattutto in ottica Roubaix mi ha sempre detto poco, e anche per la Liegi sarebbe dovuto un po' maturare (però il tempo era dalla sua, ovviamente). Adesso meglio lasciar perdere, va'... Asd
 
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#89
Lampre, Rui vicinissimo al podio: 4° nella prima Classica delle Ardenne
Rui Costa non delude mai e, ogni volta che attacca il numero sulla schiena, c'è la sicurezza che possa lottare fino all'ultimo metro per un gran risultato. Non importa se il percorso favorisca altri corridori, come accaduto al Giro dei Paesi Baschi, o se gli appuntamenti prioritari siano altri (leggasi Liegi-Bastogne-Liegi)

L'ennesima dimostrazione della professionalità e generosità del corridore portoghese è stata data nell'Amstel Gold Race (258 km): Rui Costa, nonostante una caduta senza conseguenze a 40 km dal traguardo, è arrivato a giocarsi le possibilità di successo in una volata ristretta di 18 corridori.
Sul traguardo di Valkenburg, il capitano della Lampre-Merida ha colto un ottimo 4° posto, preceduto da atleti veloci come Kwiatkowski (1°), Valverde (2°) e Matthews (3°).

Corsa dallo svolgimento lineare, con una fuga di 6 corridori nata dopo pochi chilometri di gara: con Bono e Polanc, attaccanti infallibili, alla partenza tra le fila della LAMPRE-MERIDA, i ds Mauduit e Pedrazzini potevano essere sicuri di avere almeno un corridore nella sortita di giornata e infatti è stato il giovane sloveno a portare i colori blu-fucsia-verdi in avanscoperta fino a 26 km dal traguardo (200 km totali di fuga).

Neutralizzata la fuga e annullato un contrattacco di altri 8 atleti, il gruppo si è presentato ancora numeroso ai piedi del Cauberg e solo un deciso attacco di Gilbert è riuscito a sgranare il plotone, lasciando 18 corridori in testa alla corsa a lottare in volata per la vittoria. Rui Costa era in questo drappello e ha sfiorato il colpo di salire sul podio.

Oltre all'indomito Polanc, buone le prove di Ulissi e Valls, preziosi nel pilotare Rui Costa all'approccio del Cauberg; Durasek, Mori, Conti e Bono si sono mossi nelle fasi centrali della corsa per supportare il capitano.

"Oggi ho avuto buone sensazioni e, ben spalleggiato dai miei compagni, ho potuto affrontare al meglio tutte le insidie del percorso: in una gara dal tracciato complicato come l'Amstel Gold Race, questo è un fattore molto importante - ha spiegato Rui Costa - Peccato per la scivolata prima della salita delle Antenne, che mi ha costretto a spendere energie per rientrare in gruppo: nell'imbocco di una strettoia, due corridori che mi precedevano sono caduti e, pur riuscendo a schivare il primo, non ho potuto fare nulla per evitare il secondo. Non ho avuto conseguenze fisiche e sono riuscito comunque a riagganciarmi al gruppo e a risalire fino alle posizioni di testa per affrontare i chilometri finali.
Non c'è stata grande selezione, lo scatto di Gilbert è stato deciso ma non risolutivo e di conseguenza il gruppetto con il quale ho scollinato il Cauberg è riuscito a rientrare sul belga.
Sapevo di avere ancora forze per disputare una buona volata, purtroppo in fase di impostazione mi sono trovato un po' chiuso e ho dovuto frenare, perdendo una frazione di secondo che, probabilmente, mi è costata il podio, che sarebbe stato un gran risultato.
Il quarto posto è comunque un riscontro molto valido per la mia prestazione, considerando anche il valore degli avversari, e un ottimo modo per iniziare una settimana importante".

comuicato stampa Lampre-Merida
 
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#90
In casa Lampre una nota lieta e un problema grosso. La nota lieta è la buona prestazione di Rui Costa in una corsa che comunque non è adatta a lui, suonerà strano ma è la prima volta che entra nei 5 in una delle 3 Classiche delle Ardenne (aveva solo un nono posto alla Liegi prima). Domenica prossima sarà uno dei favoriti, in seconda fila ma può anche convenirgli.
Il problema è Ulissi. Era difficile aspettarselo subito competitivo, ok, ma altri nella sua situazione al rientro hanno cercato di spaccare il mondo, magari senza riuscirci ma ci hanno provato. Guardate quello che ha fatto Henao (e veniva da un infortunio terribile, non da una squalifica) oppure Valverde al primo Tour Down Under, Contador sul Grammont all'Eneco Tour, ma anche Basso nel 2009 (e non ho fatto i nomi di Di Luca, Vinokourov, gente con un carattere molto più "aggressivo"). 
C'è scritto che ha "pilotato Rui Costa all'ingresso del Grammont" ma onestamente non ci credo neanche se lo vedo, si sarà messo in coda come al solito e appena davanti hanno accelerato ha mollato (è una supposizione basata sull'esperienza, magari mi sbaglio ma non credo). In Ulissi rivedo l'apatia di Cunego, uno che potrebbe chiudere la carriera senza essersi mai sacrificato per un compagno. In più rispetto a Cunego è anche molto meno audace in corsa, quando non è al massimo si mette in coda e non lo vedi mai. 
Quanto fa male a un corridore passare professionista da predestinato, guardate le differenze tra i cammini di Ulissi e Nibali, che invece era molto forte e aveva sulle spalle un sacco di aspettative, ma è dovuto passare dalla gavetta, lavorando per Di Luca, Garzelli, Pellizotti, Basso. Questo è uno dei compiti di Cassani secondo me: mettere i Moscon, i Consonni, i Velasco a tirare in testa al gruppo e a portare le borracce, quando toccherà a loro saranno pronti.
Dopo questo sbocco di retorica rischio di vomitare quindi passo e chiudo.
 
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#91
Mah, per me - come già detto prima - c'è da tener conto di fattori collaterali: in primis gli obiettivi personali e di squadra. Alle Ardenne Ulissi non è nessuno, e comunque hai Rui Costa; Giro e campionato italiano invece son due appuntamenti da non fallire. Quindi è consigliato puntare ad un miglioramento alla distanza piuttosto che puntare su una campagna delle Ardenne in cui - a cose normali - avrebbe ancora da dimostrare tutto. Direi di aspettare almeno i tricolori prima di tirare un po' le somme su questo ritorno di Ulissi... Sese
 
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#92
(19-04-2015, 05:15 PM)Des Ha scritto: Steallato Matthews @16 venerdì su WH con El Elefantino, in cima al Cauberg giá saltellavo e invece...cetriolo!
ecco, considera che io lo avevo preso a 20 il 7 aprile... Sul Cauberg mi brillavano gli occhi, ma poi i rallentamenti hanno fatto rientrare troppi corridori .-.
Comunque eccezionale la crescita di Matthews, straordinario. Kwiatek conferma la totale perdita di smalto in salita ma oggi gli è andata bene, scommetto che non farà altri podi nei prossimi 7 giorni


(19-04-2015, 06:50 PM)Hiko Ha scritto: Nibali enorme, c'è qualcuno che lo immaginava protagonista all'Amstel? Peccato che quella fuga con anche lo strepitoso Rosa sia stata un po' sfigata sul nascere... Comunque tutto questo è incoraggiante per Freccia e soprattutto Liegi.

Ma sbaglio o è sceso giovedì da 1 mese di ritiro in altura?? Se oggi aveva ancora le gambe imballate dal Teide non voglio immaginare domenica... Wub


(19-04-2015, 07:09 PM)Micheliano59 Ha scritto: A questo punto deve puntare solo ed esclusivamente sulle grandi classiche, inutile per lui tentare una top 10 o ben che vada top 5 in un GT, anche Sanremo e Roubaix..

Sarebbe una scelta sacrosanta visto che già quest'anno il miglioramento a crono gli ha fatto perdere esplosività e resistenza in salita. Oggi nemmeno il cambio a Caruso riusciva a dare...e non parliamo di salitelle come Arrate in cui non regge più nemmeno 15-20 persone.
E' un fenomeno delle classiche, già campione del mondo...si dedicasse a quelle, così torna a correre come lo scorso anno Sisi
 
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#93
Tutti voi giocatori avete dimenticato di considerare un fattore fondamentale

(18-04-2015, 11:00 AM)Gershwin Ha scritto: ***** Gilbert, Matthews
 
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#94
ho visto solo gli ultimi 10 km, ma veramente Nibali e' sembrato cosi' forte?
 
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#95
Ma no, Nibali è andato in fuga con Tanner e Clarke. Ha fatto un attacco intelligente, ma gambe modestissime al di là di quello che devono scrivere i "giornalisti"
 
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#96
Ma no dai, non si può dire che abbia gambe modestissime.

E' ovvio che andare in fuga è diversissimo andare in fuga o giocarsi il finale, però io dopo un periodo intensivo di Teide mi sarei immaginato un Nibali a fondo gruppo che si lascia lentamente staccare sul Cauberg...
Invece è andato all'attacco, ha collaborato alla grande nonostante tutto ed ha animato un po' l'Amstel, una corsa che non è proprio nelle sue caratteristiche. E' presumibile che era ancora un po' imballato, ma durante la settimana può migliorare, anche se non mi aspetto che vinca la Liegi, ma per dire è un Nibali migliore rispetto a quello nullo di 12 mesi fa.
 
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#97
(19-04-2015, 05:11 PM)Gershwin Ha scritto: Corsa forse non bellissima ma piena di spunti. La BMC ha corso con un'idea unica e va anche ben, ma un'idea stupida. Avevano Van Avermaet e Hermans competitivi e li hanno messi a stoppare tutti tentativi con gente che avrebbero battuto su una gamba sola. Poi Gilbert era forte e senza il "sacrificio" di Matthews avrebbe vinto, però potevano metterlo in conto che almeno uno avrebbe resistito tra tutti quelli che c'erano. 

Come alla Liegi dello scorso anno con Sanchez, nelle classiche non si può correre sempre con un solo e unico piano e con un solo e unico capitano ma alla Bmc si sa, comanda Gilbert
 
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#98
Riguardando il Cauberg, vedendo le posizioni di partenza, Valverde c'ha una gamba pazzesca...e tanto per cambiare l'ha presa in quel posto...
 
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#99
Eh si super gamba e l'anno che ha chiuso sugli attaccanti dietro sono rientrati!

Caruso si è ricordato del mondiale di Firenze probabilmente e in virtù di questo ha fatto anche bene...
 
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Nibali ha destato una buonissima impressione secondo me... se fosse un vincente nelle Classiche a Liegi sarebbe il favorito
 
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