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Amstel, bis di Gasparotto. Italiani in grande spolvero: sul podio anche Colbrelli, piazzati Ulissi e Visconti
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News 
Amstel Gold Race, Enrico Gasparotto firma il bis. Italiani in grande spolvero: sul podio anche Colbrelli, piazzati Ulissi e Visconti.

Enrico Gasparotto dedica la vittoria allo sfortunato Demoitié - © BettiniPhoto
Enrico Gasparotto dedica la vittoria allo sfortunato Demoitié - © BettiniPhoto


Nel ricordo di Arnaud Demoitié, suo compagno di squadra ed anche di stanza, il friulano Enrico Gasparotto (Wanty-Group Gobert) si è aggiudicato l'Amstel Gold Race, dopo essersi reso protagonista sul Cauberg ed aver superato in volata il danese Michael Valgren Andersen (Tinkoff Team).
Si tratta del settimo successo di un italiano alla corsa della birra, il secondo per quanto riguarda Gasparotto. Gasparotto che non vinceva proprio da quel 15 aprile 2012, quando riuscì a battere il belga Vanendert e Peter Sagan.

Lo svolgimento della 51a edizione è stato abbastanza particolare, battuto dal solito vento olandese e vissuto tra la tranquillità data dal sole e da un ritmo sempre molto regolare scandito in testa al gruppo e il nervosismo dovuto all'improvvisa pioggia ed a qualche caduta di troppo (coinvolti, tra gli altri, anche big del calibro di Joaquim Rodriguez).

La corsa vera e propria si è accesa solamente nell'ultimo giro del circuito finale, che prevedeva Geulhemmerberg, Bemelerberg e soprattutto Cauberg. Ed è stata animata soprattutto dal belga Tim Wellens (Lotto Soudal): partito in contropiede dopo un attacco telefonato di Roman Kreuziger (Tinkoff Team), Wellens ha provato a sorprendere il gruppo negli ultimi 5 chilometri di gara. Il suo vantaggio, nonostante il forte vento contrario, è arrivato a toccare i 20 secondi: non sufficienti però a tenere a distanza i big, una volta giunti sul Cauberg.

Il vento però ha frenato le velleità di molti, tanto che nello storico tratto decisivo dell'Amstel si è assistito ad un solo scatto: quello di Enrico Gasparotto (Wanty-Group Gobert). Più che uno scatto, è stata una lunghissima e potente trenata che ha staccato, uno per uno, chiunque avesse intenzione di tenere la sua ruota. L'unico in grado di riuscirci è stato il sorprendente danese Michael Valgren Andersen (Tinkoff Team), che, dopo aver concesso pochi metri sul finale di Cauberg, è riuscito a rientrare una volta spianata la strada.

La coppia di testa, dopo un paio di veloci occhiate, è riuscita a trovare l'accordo. Anche perché per Valgren si trattava di un'opportunità irripetibile, visto che il suo palmares era fermo al successo nel Giro di Danimarca datato 2014 e quest'anno non aveva ottenuto neanche un piazzamento tra i dieci. Il danese si è anche fin troppo sacrificato nell'ultimo pianeggiante chilometro, tanto che la volata di Enrico Gasparotto (Wanty-Group Gobert) si è rivelata quasi una formalità. Un secondo posto, quello di Michael Valgren Andersen (Tinkoff Team), però che vale quanto una vittoria.

Alle loro spalle, 3 secondi più tardi, la volatina per l'ultimo gradino del podio. Il più veloce è stato Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), bravo a tenere sul Cauberg ed a battere allo sprint il francese Bryan Coquard (Direct Energie) e il favorito Michael Matthews (Orica-GreenEdege). A seguire Julian Alaphilippe (Etixx-Quick Step), i due italiani Diego Ulissi (Lampre-Merida) e Giovanni Visconti (Movistar), Loic Vliegen (BMC Racing Team) ed il coriaceo Tim Wellens (Lotto Soudal) a chiudere la top ten di giornata.


Il video del finale della Amstel Gold Race 2016


La sorpresa - Le sorprese stanno tutte sopra il podio. Mettendo da parte Gasparotto, che già aveva vinto un Amstel nel 2012, i nomi di Michael Valgren Andersen (Tinkoff Team) e Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF) erano pronosticati da pochi: se non da nessuno. Il 24enne danese è stato lesto ad intuire la pericolosità dell'azione di Gasparotto sul Cauberg, e l'unico a riuscire a tenerne la ruota. Una volta scollinati, ha collaborato (fin troppo) con lo scopo di ottenere un secondo posto che dà lustro al suo palmares. Sonny Colbrelli invece, nonostante la giovane età, ha un passato di maggior pregio: due top ten alla Milano-Sanremo, piazzamenti di tappa al Giro d'Italia, diverse vittorie e podi nelle più prestigiose corse del calendario italiano. Il bresciano è stato bravo a stringere i denti sul Cauberg, per poi fulminare in volata corridori ben più quotati come Coquard e Matthews e regalare a sé stesso ed alla propria squadra un terzo posto inaspettato.

La delusione - Il quinto posto di Michael Matthews (Orica-GreenEdege) è di fatto una delusione, anche se l'australiano ha disputato un finale in linea con le sue caratteristiche. Al limite è mancata la squadra, la Orica-GreenEdge, ed in particolare il Simon Gerrans di turno, che lo avrebbe dovuto scortare dal Cauberg fino al traguardo. E' anche vero che farsi battere in volata da Colbrelli e Coquard non è di certo un comportamento da principale favorito. Che gli australiani abbiano risentito delle sbornie post-Roubaix?

Gli azzurri - Finalmente una grande giornata in casa Italia, dopo le vacche magre raccolte nelle classiche finora disputate. Enrico Gasparotto (Wanty-Group Gobert) è riuscito a riportare a casa l'Amstel Gold Race, a quattro anni dall'ultimo successo; accanto a lui, sul podio, un sorprendente Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), che è riuscito a vincere la volatina per il terzo posto sorprendendo sprinter del calibro di Coquard e Matthews. Abbiamo inoltre completato la top ten di giornata con i piazzamenti di Diego Ulissi (Lampre-Merida), 7°, e Giovanni Visconti (Movistar), 8°. Buone anche le prove di Niccolò Bonifazio (Trek-Segafredo), in fuga nel finale di corsa, e di Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo) e Matteo Trentin (Etixx-Quick Step) a sostegno dei propri capitani. Nota stonata la caduta, prima del chilometro zero, di Fabio Felline (Trek-Segafredo), nella quale ha riportato una frattura al setto nasale.

 
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