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Andrea Guardini
#41
Guardini: «Non ho più paura di allenarmi»
Dopo il Langkawi Flash correrà la Classicicissima

Andrea Guardini è in viaggio per la Malesia, dove lo aspetta il Tour de Langkawi, la corsa che lo ha lanciato nel 2011 nel mondo del professionismo. Il 25enne veronese iniziò con il botto e da lì mise in cantiere due stagioni costellate da 21 successi, con la perla della tappa al Giro d'Italia 2012 vinta su Cavendish in maglia iridata.
Il salto nel World Tour e nell’Astana l’aveva però destabilizzato: i successi diminuivano e i dubbi (valore complessivo, tenuta in salita, squadra senza un gruppo per lui) aumentavano. Flash quest’anno fin dalle prime corse ha dimostrato di aver ritrovato il colpo di pedale dei tempi migliori e soprattutto di aver superato una crisi che era senz’altro più mentale che fisica.

Dove ti eri perso Guardia?
«Ho passato un periodo difficile, non lo posso negare, ma ora è totalmente superato. La scorsa stagione mi è mancata continuità, ho accumulato un susseguirsi di problemi che mi hanno fatto perdere sicurezza nei miei mezzi. Quando perdi l'abitudine alla vittoria fai fatica a ritrovarla. Sono passato dall'essere sempre lì davanti a lottare a non capire cosa ci facessi in uno sprint».

Chi ti è stato vicino?
«La famiglia e gli amici sono stati fondamentali, in più ho conosciuto persone che mi hanno cambiato la vita come il mental coach Roberto Re. Ho trovato l'amore, ciò che mi mancava e mi ha reso un uomo completo. Sono andato a convivere a Fumane, piccolo comune della Valpolicella, e il 17 ottobre sposerò Justine, che ho conosciuto sul finire del 2013. Mi sono "tirato fuori" da questa situazione soprattutto grazie a lei. Mi sprona, mi sta vicino e mi dà una grossa mano in tutto e per tutto».

E in squadra?
«Martinelli, che mi ha voluto in squadra nel 2013 e si è speso per confermarmi. Dal primo all'ultimo momento non ha mai perso la fiducia in me, me l'ha fatta sentire, me l'ha trasmessa. Beppe mi ha capito. Per me è stato ed è fondamentale. Anche se capita di non vedersi per tanto quando ci sentiamo sa sempre cosa dirmi, come prendermi, che parole usare».

Com'è il nuovo Guardini?
«Non ha più paura di allenarsi, di prendere quattro gocce d'acqua. Ci pensavo proprio il giorno che sono tornato dall'Oman, sono uscito 2 ore e per più di metà allenamento ho pedalato sotto la pioggia. Tra me e me, dopo un mese al caldo, pensavo "ma guarda te se devo inzupparmi anche facendo scarico..." ma ora so che è giusto così, può essere duro ma è il mio lavoro. Se devo fare una cosa ora la porto a termine, anche se si presentano delle condizioni difficili. Dopo il periodo del cavolo che ho dovuto affrontare vedo i problemi più piccoli, ma soprattutto ho imparato che per arrivare bisogna fare fatica e i risultati non si vedono nell'immediato. Ho imparato ad ascoltarmi e ad allenarmi, capendo quali sono i lavori fondamentali per il mio fisico, tipo il dietro-motore».

Ora ti aspetta un banco di prova importante: la Milano-Sanremo.
«Sì, ci arriverò dopo il Tour of Langkawi quindi spero il tempo sia più clemente delle passate edizioni. Lo sbalzo termico dai 40° della Malesia si farà sentire, se capitasse una giornata da tregenda sarei già out. L'obiettivo è accumulare esperienza e fare meglio dell'anno scorso. Ci vuole poco in effetti... Chi mi aspetto davanti? Kristoff ha dimostrato di pedalare già bene negli Emirati, ma la Classicissima è una corsa strana e affascinante per la quale non si può mai dire un favorito secco o scommettere che qualcuno sia tagliato fuori dai giochi a priori».

Poi cosa prevede il tuo calendario?
«Volerò in Belgio per la Gand Wevelgem, La Panne e Scheldeprise e poi andrò al Giro di Turchia».

Grandi giri?
«Al momento in programma ho solo la Vuelta ma mi piacerebbe molto correre anche il Giro. Non vorrei escludermi a priori, anche se ora come ora la squadra non mi ha considerato nemmeno tra le riserve. La decisione non dipende ovviamente da me ma, per quanto in mio potere, voglio dimostrare di andare forte. Nelle prime due settimane la corsa rosa offre tante possibilità per i velocisti... Se la squadra non mi schiererà comunque non sarà un dramma, parteciperò al Giro del Belgio e a giugno mi concederò una settimana di ferie».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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#42
Guardini ha ritoccato il suo record di successi al Langkawi: 23
 
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#43
E' la 18esima tappa del Giro 2012: arrivo a Vedelago, vince Guardini su Cavendish... sei felice e non lo sai.

Ciao Andrea Ciao
 
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#44
Sarebbe stato bello vederlo chiudere al Langawi a gennaio. Fossi stato in lui negli ultimi anni (ma la situazione Covid non ha aiutato) mi sarei concentrato maggiormente con le corse in Asia.
 
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#45
le gare in Asia non valgono nulla,alla fine giusto ritirarsi perche' non credo avesse chissa' quale bel contratto......peccato perche' ultimo anno da Under23 era il migliore ( superiore per dire a Nizzolo o Colbrelli) poi qualche difficoltà subito con i prof anche se una tappa al Giro l'ha poi vinta,ma certamente si pensava molto di piu' visto il talento.
Credo che abbia dipeso il fatto che soffrisse troppo in salita e che poi i risultati non siano arrivati come credeva ed a quel punto anche la testa e motivazione sono andate un po' scemando durante la carriera
 
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#46
La sua parentesi WT è durata 5 anni, ben 4 in Astana.

Di certo l'Astana non era la squadra giusta per provare ad emergere, essendo totalmente improntata sulle corse a tappe.
 
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#47
Ha proprio sbagliato ramo del ciclismo a cui dedicarsi.
 
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#48
Lavreysen vince solo perché Guardini e Mareczko fanno strada
 
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#49
Mareczko, imho, è poca roba.

Ma il primo Guardini, quello che correva da Scinto, aveva delle punte di velocità pazzesche.

Poteva essere un Nicholas Paul.
 
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#50
Ovviamente la mia una una battuta.

Ma secondo te uno come Guardini se si fosse affacciato alla velocità quando aveva 20/21, avrebbe dovuto diventare una sorta di Body builder per costruirsi il fisico adatto?
 
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#51
Questo è Nicholas Paul, ad oggi un top-5 al mondo della velocità.

[Immagine: RI2VVfHl_400x400.jpg]

Stessa altezza di Guardini, da misurazioni che si trovano in giro pesa 6/7 kg in più rispetto a Guardini.

Considerando che, probabilmente, Guardini a vent'anni pesava di più rispetto ad adesso, non credo che avrebbe dovuto snaturarsi troppo.
 
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