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Astronomia
#1
Voi cosa ne pensate dell'Astronomia ? A me affascina un casino Sbav
È di oggi la notizia che gli anelli di Saturno sono vecchi solo 65 milioni di anni, praticamente sono nati quando i Dinosauri si estinguevano e pensare che viviamo nell'era in cui possiamo goderci questa meraviglia della natura è una figata.

Ma apparte quello chissà quanti pianeti nella nostra Galassia possono ospitare la vita e chissà come si è evoluta la vita in quei pianeti.
 
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#2
Avevo una discreta passione quando avevo 18 anni, tant'è che avrei voluto approfondire con l'università, ma alla fine per mancanza di convinzione e per non andare a studiare lontano rinunciai e da allora ho chiuso questo interesse in un cassetto. Mi piacerebbe dedicarci più tempo e probabilmente lo farò


Tra l'altro aggiungo che è uno di quegli interessi che dovevo al programma di liceo, solo 6 mesi ma quanto mi presero
 
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#3
Con strumenti sempre più incredibili l'astronomia sta facendo progressi pazzeschi, con una mole di dati impressionante, notizie interessanti quasi ogni giorno. Quasi quotidianamente occhieggio due o tre siti preferiti per leggere le ultime notizie. Purtroppo, non sempre capisco quello che leggo...  Triste  

Mi sembra assolutamente probabile che la vita (quanto meno in forme elementari) esista anche altrove, per la vita intelligente / civiltà tecnologiche è meno chiaro, ma probabilmente anche questo è probabile, sebbene molto più raro. 
L'universo non è infinito ma è bello grande.
 
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#4
Se non l'avete gia' visto, vi consiglio Cosmos, follow-up dello show condotto da Carl Sagan, probabilmente il piu' grande astrobiologo mai esistito. La narrazione e' di Neil deGrasse Tyson, allievo di Sagan ed attualmente uno dei piu' apprezzati divulgatori scientifici in attivita'.
 
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#5
L'universo è talmente vasto che noi vediamo alcuni pianeti per come erano milioni di anni fa, se non di più, a causa della distanza e della velocità della luce (che per quanto sia alta è comunque limitata). Quindi sì, è possibile che uno di quei pianeti che vediamo ancora in forma embrionale, nel frattempo abbia sviluppato delle forme di vita intelligenti. Il problema è capire che tipo di forma di vita sia. Siamo abituati a pensare la vita in maniera antropomorfizzata ma non è necessariamente così.

Un bellissimo film molto recente a riguardo è "Arrival" che vi consiglio perché è davvero molto ben pensato.

Sull'astronomia in generale, che dire, purtroppo mio padre non s'è mai troppo sbilanciato a parlare di "lavoro" a casa quindi tutto ciò che so viene dai libri di scuola (o dai libri che lui lasciava in giro per casa e che ogni tanto leggevo senza capirci molto). Però mi è rimasta, direi per discendenza genetica, una certa passione per questi temi che poi si è trasformata in una passione per la filosofia della scienza che pure è un campo molto interessante.
 
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#6
(18-01-2019, 10:54 AM)Young Signorino Ha scritto: Se non l'avete gia' visto, vi consiglio Cosmos, follow-up dello show condotto da Carl Sagan, probabilmente il piu' grande astrobiologo mai esistito. La narrazione e' di Neil deGrasse Tyson, allievo di Sagan ed attualmente uno dei piu' apprezzati divulgatori scientifici in attivita'.

Quando lo passarono su Discovery Channel in prima TV non mi persi nessuna puntata.
 
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#7
https://www.google.it/amp/www.meteoweb.e...10863/amp/
 
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#8
tre link per tenersi aggiornati sulle ultime scoperte: 

http://www.astronomianews.it/index.php?p=astro_news 

http://www.coelum.com/news

https://www.universoastronomia.com/

Il terzo in particolare, che ho "scoperto" di recente, mi sembra particolarmente interessante, più frutto di passione che prodotto editoriale. 
Tra le notizie recenti si parla di un effetto favorevole alla vita successiva prodotto dall'impatto gigante che avrebbe portato anche alla nascita della luna. 

Se non vi fosse mai capitato di vederlo, questo filmato sulla storia della Terra (per quanto pieno di teorie che risulteranno via via più o meno fondate) è decisamente interessante: 
https://www.youtube.com/watch?v=TfnbdMD2KIk
 
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#9
Tanti modi per dare una notizia, non sempre corretti, a volte fino a distorcere il senso dell'informazione. 

Due giorni fa il citato sito Universo Astronomia aveva riportato questa notizia .
Si segnala senza eccessiva enfasi il collegamento concettuale con la formazione dei pianeti (anche se "nesso mancante" non è l'espressione che avrei usato, specialmente nel titolo) e si entra nel merito del valore della scoperta, l'effettiva localizzazione, attraverso il metodo dell'occultamento di una stella, di un oggetto altrimenti troppo piccolo e poco luminoso per essere individuato, confermando l'ipotesi, per quanto ovvia e data per scontata, che la Fascia di Kuiper contenga un enorme numero di questi piccoli corpi spaziali. 

La stessa notizia viene riportata oggi dal sito di Repubblica ma, naturalmente, non può essere una notizia normalmente interessante, anche per il metodo utilizzato e per la difficoltà di individuare corpi così piccoli, bisogna che sia una scoperta roboante, completa di effetti speciali: 


Bleah...  Nene  
Sarà che mi infastidisce anche molto l'abusato termine "anello mancante", derivante da modeste e mal poste critiche ottocentesche alla teoria dell'evoluzione, da allora utilizzato in lungo e in largo nell'informazione, con l'unico pregio di far comprendere subito che si sta parlando di fossili e di evoluzione (non in questo caso, mò s'allargano pure all'astronomia...  Mazza ). 

Quanto meno l'articoletto di Repubblica non scrive poi grandi inesattezze e cita un dettaglio interessante, che per la survey gli astronomi giapponesi hanno utilizzato due piccoli telescopi da 28 centimetri, attrezzature alla portata di semplici amatori (meno alla portata l'ampiezza della campagna osservativa e la complessità delle attrezzature per raccogliere ed elaborare i dati). E' uno degli elementi di fascino per gli astrofili più preparati, la possibilità di scoprire nuovi oggetti o fenomeni (asteroidi, supernove, ecc.) o di collaborare a progetti professionali. 
Questo, per individuare tipo e dimensioni, è un telescopio Schmidt - Cassegrein da 11 pollici. 

[Immagine: cache_17877243.png?t=1387126730]
 
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#10
Ancora dal sito Universo Astronomia  un piacevole articolo  sulla Via Lattea vista con gli occhi degli antichi aborigeni australiani. 

In questo topic  di un annetto fa accennavo al fatto che, con il nostro inquinamento luminoso, non vediamo più le stelle, quanto meno non la magnificenza delle "innumerevoli" stelle di una notte davvero buia. Io non ho mai visto la Via Lattea in tutto il suo superbo splendore ma, nell'unica occasione in cui ho potuto percepirla, comunque con troppe luci notturne a disturbare, mi ha incantato, una immagine che ho in memoria. 
Varrebbe la pena di andare sul Monte Amiata (uno dei cieli meno inquinati d'Italia) già solo per questo. 
Non si può rimediare con un telescopio, serve l'ampiezza dello sguardo ad occhio nudo, passando qualche minuto al buio completo perché le pupille si dilatino al massimo. 
I primi passi nell'astronomia si fanno proprio ad occhio nudo (in un bel cielo buio, con un buon seeing si dice in astronomia), distinguendo le stelle principali e le varie costellazioni. "E quella luminosissima come si chiama?".  
"Quella non è una stella, è Giove..." risponderemo con falsa modestia (poi, se con la signorina andrà bene o male non sarà certo colpa o merito di pianeti o stelle...  :D ). 
Pian piano, osservando, la magia del cielo ci contagia, si deposita nell'anima, rendendoci uomini con una piccola esperienza, una percezione in più. 

Gli uomini di 20.000 o 40.000 anni fa non erano diversi da noi, stessi sapiens, stesse potenzialità intellettive. Dopo la caccia, in una notte estiva magnificamente stellata, sulla pianura australiana, ci fermiamo a guardare il grande emù...
 
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#11
Arrivato su Marte il 25 gennaio 2004, doveva operare per 3 / 4 mesi ma ha superato i 14 anni di onorato servizio. Senza aspettare la quota 100, il rover Opportunity ha chiuso la sua vita operativa, senza dare più notizie dal giugno 2018. Dopo diversi tentativi di contatto, la NASA ha dichiarato conclusa questa fantastica missione. 
Il gemello Spirit, "atterrato" su Marte il 3 gennaio 2004, si è comportato magnificamente, lavorando per oltre sei anni, ma Opportunity è stato leggendario. 
Su Marte resta Curiosity, rover più grande e avanzato, sul suolo marziano dal 6 agosto 2012 e pienamente operativo. 
La pagina Wiki offre molti dettagli sulla missione. 


[Immagine: Spirit_Rover_Model.jpg]

Mi piace pensare che un giorno, tra 50, o 100, o 200 anni, vedremo Opportunity e Spirit in un museo. Vorrebbe dire che avremo un futuro (... e nello spazio).
 
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#12
Marte Heart
 
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#13
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnic...d8495.html
 
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#14
Trovo ci sia un parziale dislivello tra il "sense of wonder" con cui il mondo scientifico ha annunciato e vissuto (in buona parte) la "foto" del buco nero di M87 (segnalando molti giorni prima un grande annuncio scientifico per il 10 aprile) e la percezione che se ne è avuta, abbastanza tiepida e, ovviamente, non priva di battute di medio o basso livello. 
Da un lato gli astronomi, contenti come pasque di fronte ad un risultato pazzesco, una risoluzione angolare incredibile, superando difficoltà impressionanti, utilizzando l'interferometria a livelli straordinari di complessità nel combinare i dati nell'infrarosso di 8 radiotelescopi da tutto il mondo, fino ad ottenere l'immagine, la prima in assoluto, dell'orizzonte degli eventi di uno dei più grandi buchi neri conosciuti (intorno a 6,6 miliardi di masse solari). Da notare che l'analogo tentativo di ottenere una immagine del buco nero al centro della Via Lattea (enormemente più vicino, 26.000 anni luce contro 55 milioni, ma molto più piccolo, "solo" 4 milioni di masse solari), il "nostro" Sagittarius A, non è riuscito, troppa l'interferenza del disco di polveri che si interpone fino a noi. 
Dall'altro lato, gran parte del mondo a chiedersi: "Bravi, ma a cosa serve?". Anche Zichichi, fisico che molti considerano in realtà molto mediocre, si è premurato di sminuire la notizia, considerando come l'immagine sia solo la rappresentazione di quanto sapevamo già sui buchi neri. Vero, ma il fatto è che abbiamo spinto il nostro sguardo ancora un po' più lontano, che abbiamo visto davvero ciò che non era mai stato visto prima. 

Uno degli aspetti non è il fatto che la gran parte di noi non sa cosa è un buco nero, o quanto meno non capisce cosa sia, ma è il fatto che alcuni si vantano di non saperlo... A che ci servono i buchi neri? Che gente strana questi scienziati...
Per chi non lo avesse mai visto segnalo questo filmato . In passato era disponibile sul tubo il filmato completo, che risultava più continuo ed interessante. In questa versione Piero Angela l'ha negativamente spezzettato, probabilmente per esigenze di tempo nella messa in onda, e troncato dopo il pezzo principale su Einstein. Resta un filmato a mio avviso notevole. 
A cosa ci serve andare a vedere cosa c'è oltre le montagne, o ancora più in là?
 
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#15
20.7.1969 - 20.7.2019

50 anni fa la più grande conquista della storia dell'umanità
 
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#16
(20-07-2019, 09:58 AM)Manuel The Volder Ha scritto: 20.7.1969 - 20.7.2019

50 anni fa la più grande conquista della storia dell'umanità


Se ne sta ovviamente parlando in modo industriale, 50 anni da un evento straordinario. Tutti quelli che hanno un po' di curiosità hanno modo di sapere tutto ciò che desiderano sul programma Apollo. 
Non manca un po' di enfasi, con poche analisi, senza farci mancare un pizzico di "W gli Stati Uniti d'America"...  L'impresa che ha aperto le porte dello spazio all'umanità...
E' quasi il contrario, fu una impresa ai limiti estremi delle conoscenze e capacità umane di allora (il film Apollo 13 dà una idea delle enormi difficoltà), con costi spaventosi per gli Stati Uniti, quasi un passo più lungo della gamba, non a caso il bilancio NASA è stato poco dopo così enormemente ridimensionato. 
All'epoca si prevedeva di raggiungere Marte in una decina di anni, 15 al massimo. A parte la sottovalutazione delle incredibili complessità in più rispetto alla passeggiata "vicino casa" della Luna, i costi sarebbero stati quasi insostenibili ed era venuto meno il "motivo" politico e quasi militare della competizione con l'URSS. 
L'idea di progresso crescente e quasi infinito cominciava a scontrarsi con la realtà, i mitici anni 60 stavano per tramontare. 
Credo sia vitale tornare nello spazio e forse lo stiamo per fare davvero, attraverso una visione più commerciale, con costi sostenibili. Vedremo. 

In ogni caso, pensando a quel 20 luglio 1969, prevale in me l'emozione legata al ricordo di quella notte magica. Avevo 14 anni, una fede incrollabile nel futuro, una buona passione per l'astronomia e le scienze in generale. Leggevo tutto ciò che trovavo sulle varie missioni spaziali. 
Non mi persi un attimo di quella notte, di una trasmissione necessariamente lunga e a tratti quasi noiosa se non fosse stato per la tensione costante che la pervadeva, una lunghissima ed emozionante attesa. Tutto il mondo incollato alla tv. 
"HA TOCCATO!!" 
Poi la notizia che gli astronauti non avrebbero riposato, avviando subito la procedura di sbarco. Infine il "piccolo passo" di Armstrong. 
Uno di quei rari momenti in cui sogno e realtà coincidono, una notte bellissima, una emozione straordinaria, capace di toccarmi ancora a distanza di 50 anni. 
In seguito la realtà e i sogni non si sono più incontrati, ma questo non è strano, raramente accade, è la vita, l'eccezione è che lo abbiano fatto in quella notte meravigliosa.
 
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#17
Qua a Caorle è appena finito l'intervento di Tito Stagno.
 
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#18
E' ormai abbastanza nota e accettata la teoria che la Luna sia nata da un impatto gigante tra la Terra in formazione e un altro giovane pianeta che occupava la stessa orbita, denominato Theia. Variano le simulazioni al computer, sempre più sofisticate, le dimensioni relative dei due giovani proto - pianeti, ma la teoria in sé sembra essere valida. 

Notizia che ho letto oggi quella dell'ipotesi (che appare abbastanza ben supportata e pienamente plausibile) di un impatto gigante ancora più immenso tra un giovanissimo Giove e un proto - pianeta con una presumibile massa di una decina di volte superiore alla Terra (Giove ha una massa di 317,8 volte quella del nostro pianeta). 

Qui la notizia su Universo Astronomia.

Si ipotizza che il nascente sistema solare avesse un centinaio di proto - pianeti, di impatti enormi ce ne devono essere stati diversi, insieme ad altri eventi come pianeti "espulsi" dal sistema. In generale, i pianeti più grandi si formano oltre la frost - line (a una distanza tale dalla stella da far sì che la temperatura sia già molto bassa, nell'ordine di 150 K)  e successivamente tendono ad avvicinarsi alla propria stella, con importanti sconvolgimenti di orbite. Sembra, ad esempio, che Nettuno si sia formato più vicino al Sole rispetto ad Urano, solo successivamente scambiandosi di posto!
 
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#19
Ho appena scoperto che i Pilastri della Creazione potrebbero essere stati distrutti da una Supernova 6000 anni fa, ma essendo a distanza da noi di 7000 anni luce li stiamo ancora vedendo. Triste Triste Triste

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/c...c1501a.png

https://medialab.sissa.it/scienzaEsperie...index.html
 
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#20
Oggi compie 90 anni Buzz Aldrin, secondo uomo sulla Luna.





:-/ :-/ :-/
Dodgy Dodgy Dodgy
 
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