In questi giorni di fine luglio la mia patente compie 50 anni! Un piccolo evento per me, 50 anni che, attraverso le macchine che ho avuto, specchiano gran parte della mia vita. In realtà, non molte autovetture per un lasso di tempo così ampio, solo 6: Fiat 128 1100, Alfa Romeo GT Junior 1.3, Fiat Uno 45 Fire, Fiat Tipo 1.6, Toyota Corolla 1.6 e l’attuale Citroen C3 1.2 turbo.
Il “fichetto” GT Junior è un po' fuori dal coro: la comprai con i miei primi stipendi (nel 1982, era già fuori produzione dal 1975) ma solo per una occasione, un mio cugino appassionato ne aveva rimessa insieme una curandola in ogni dettaglio, mascherina del 1750, volante in radica, praticamente quasi nuova, un vero gioiellino.
L'aspetto era più o meno questo, era però rosso bordeaux.
Purtroppo venne gravemente danneggiata da qualcuno che gli era finito addosso mentre era parcheggiata.
Lo scarso numero totale rispecchia il mio rapporto con le automobili (e il mio portafoglio…) maturato col tempo, con un occhio al reale costo chilometrico delle diverse vetture (leggevo spesso Quattroruote) in rapporto ai miei riferimenti di comodità e prestazioni. Preferivo di gran lunga comprare una macchina nuova e non a rate, se avessi avuto bisogno delle rate significava secondo me che non avrei potuto permettermi quell’acquisto. La mia percorrenza annuale non è mai stata alta (10 / 12.000 km.) e questo rendeva poco vantaggioso cambiare la macchina ogni 2 / 3 anni, acquistavo quindi con l’idea di portare quella vettura fino alla rottamazione. Non che non sentissi il desiderio di una automobile superiore (la BMW 320 del 1990 rischiò di farmi capitolare), avendo qualche disponibilità in più rispetto a quanto mi permettevo, ma mi mantenni su quello che mi sembrava l’approccio più razionale per me.
Tra queste la Tipo è stata probabilmente la macchina meno riuscita (non per questo meno amata, la mia vecchia cara Esmeralda), la Corolla 2002 forse la migliore (guidabilità, spazi, qualità costruttiva, tutto eccellente per l’epoca, la chiamai Maddy, da Made in Japan, 17 anni senza un solo problema!).
Nessuna macchina ganza secondo l’indicazione del topic, invado impropriamente questo spazio aperto dal Paglia? Beh, intanto “ogni scarrafone è bell’a mamma soja” e per me tutte sono state sicuramente ganze! Poi, ce n’è stata una che in realtà era quanto meno “ganzina”, una automobile che ha fatto la storia, la 128. Era così, verde e 4 porte:
Fu la prima vettura con la disposizione tutto avanti (motore e trazione anteriore) con motore / trasmissione montati in modo trasversale, schema che ha preso il nome di “disposizione Giacosa” (dal progettista, l’ingegnere
Dante Giacosa) e che ha poi caratterizzato tutte le vetture compatte a trazione anteriore fino ai giorni nostri! Aveva anche le sospensioni a quattro ruote indipendenti e fu auto dell’anno nel 1970. In una visita alla Volkswagen Giorgetto Giugiaro vide una 128 completamente smontata: i tecnici tedeschi ritenevano che fosse il migliore esempio di medio – piccola moderna a cui ispirarsi!
In soli 385 cm. ci stavano tre volumi, un discreto portabagagli e una abitabilità interna sorprendente. Volante enorme per i canoni di oggi, senza servosterzo, sedile di guida che non “tratteneva”, tenuta di strada buona, stabilità rivedibile (era ovviamente una vettura familiare, da guidare tranquillamente), tante reazioni da governare in caso di frenata brusca, guida che complessivamente trovavo piacevole e divertente. Accessori inesistenti ma erano di serie tutti i superbi cigolii di casa Fiat! Ne ho un ricordo molto bello.
Era una automobile che surclassava letteralmente la concorrenza dell’epoca e che consentì alla Fiat (insieme alla 127) di diventare il primo produttore europeo. Se vi interessa,
qui un buon articolo di approfondimento.
Una piccola annotazione: ho sempre avuto uno stile di guida “sostenuto” ma in gioventù ho esagerato in non poche occasioni, in particolare nei tratti misti fuori città. Per qualche miracolo non ho avuto grossi incidenti, non mi sono ammazzato e non ho ammazzato nessuno. Se penso oggi a come guidavo da pischello mi vengono i brividi, ero a volte un vero imbecille. Ormai da decenni il mio obiettivo alla guida è la sicurezza, mia e degli altri. Consiglio probabilmente superfluo ma sapete come sono gli anziani: non correte, guidate in sicurezza, il “ruggito” del motore e lo stridio dei pneumatici non contengono nulla.