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Avvicinamento al Giro 2017
#1
Topic per raccogliere, confrontare e discutere i risultati conseguiti in questa prima parte di stagione dagli attesi protagonisti del prossimo Giro.

Di seguito metto vittorie e piazzamenti ottenuti fino ad oggi.

Nairo Quintana

Vincenzo Nibali

Fabio Aru

Steven Kruijswijk

Thibaut Pinot

Mikel Landa

Geraint Thomas

Ilnur Zakarin

Tom Dumoulin

Bauke Mollema

TJ Van Garderen

Domenico Pozzovivo

 
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#2
Iniziamo da un primo dato che riguarda Nibali... ha fatto 12 giorni di ritiro sul Teide,ed è rientrato...mancano 9 giorni al giro di Croazia...curioso di sapere dopo il Croazia dove andrà a fare il dietro moto...Dolomiti suppongo,approfittando per fare la ricognizione dei due tapponi,ammesso che sullo Stelvio si possa già transitare.
 
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#3
Al di là dei numeri provo a dare anche qualche mia sensazione:

Su Aru, Nibali, Kruijswijk e Landa non mi esprimo perchè sono corridori che abitualmente sono invisibili nelle corse "minori" e poi nei GT possono far bene come far male. Quindi non trovo che i loro risultati pre-Giro siano indicativi in alcun modo.

Quintana benissimo, inutile aggiungere altro. Era il favorito già prima e i risultati di questo inizio 2017 stanno confermando in pieno la cosa. Non si vede da un po' perchè ha scelto  la solita preparazione made in Colombia, magari non sarà brillantissimo nei primi giorni ma poi dovrebbe ingranare e saranno dolori per tutti.

Anche Pinot non si vede da un po' ma il suo inverno 2017 è stato buono, seppur senza particolari acuti. Diciamo che è un rendimento abbastanza simile alle corse di preparazione dei Tour 2015-2016, nelle brevi corse a tappe fa sempre bene ma poi il grande appuntamento è un'altra cosa.

Thomas ha scelto le corse a tappe piuttosto che le classiche per entrare ancora più in ottica Giro. Il suo rendimento è stato buono ma secondo me ha palesato i suoi limiti soprattutto al Catalunya, cioè la corsa con più salite. Secondo me resta più corridore da corse di un giorno che da GT.

Zakarin in regresso rispetto alle ottime stagioni precedenti. Il piazzamento nel caotico Abu Dhabi non deve ingannare, se stava bene doveva far podio alla Parigi-Nizza senza se e senza ma. E poi quel ritiro in Catalogna...

Dumoulin sempre tra le prime posizioni degli ordini d'arrivo, sia nelle classiche che nelle gare a tappe. I suoi progressi in salita magari non sono appariscenti ma ci sono. Più che altro mi convince sempre meno a cronometro: a volte stecca totalmente ed è una cosa inconcepibile per uno con le sue qualità.

Mollema male o almeno io mi aspettavo di meglio. L'ho sempre visto come uno che fa fatica a reggere le tre settimane, ma che sulla settimana singola può competere quasi con tutti, ma finora non è andata così (gennaio escluso che conta molto poco). E' anche vero che spesso ha dovuto fare il gregario a Contador.

Su Van Garderen penso che stia confermando di essere un corridore pressochè finito. Giudizio tranchant ma la penso così.

Pozzovivo molto bene e se ne parla forse troppo poco. Chiaro che il podio è quasi off-limit, però per un regolarista come lui è ottimo presentarsi con una forma buona. Vediamo alla Liegi.
 
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#4
E uno è andato.

A questo punto davvero non vedo come si possa uscire da Quintana - Nibali.

Cioè pure prima lo vedevo difficile, ma avevo più fiducia in Aru(per via dello storico) che negli altri rivali dei due sopra.
 
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#5
Sinceramente non vedo come si possa uscire da Quintana e basta, ovviamente al netto di cadute e simili.
Lo stesso Nibali l'anno scorso senza la caduta di Kruiscoso non avrebbe mai vinto e lo stesso Chaves con un po' di esperienza in più probabilmente avrebbe potuto tenere la maglia rosa.

Chiaro che Nibali, per lo storico e per il talento mostrato negli anni, sia il secondo favorito per la vittoria ma per me c'è molto più solco tra lui e Quintana che tra lui e quelli dietro.
 
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#6
Pure io percorso alla mano non vedo come si possa battere Quintana, ma a Nibali un 5% di possibilità di vincere il Giro glielo do perché è Nibali.
 
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#7
concordo su tutto quanto letto sopra.
in generale attenzione che il Giro porta sempre soprese nelle prime 2 sett. di corsa, come fu per Wiggins, per Porte, per Landa. Quintana poi nel primo GT dell'anno soffre sempre un po' anche se quest'anno sembra volare.

quindi concordo con Quinty superfavorito ma per fortuna il ciclismo e' imprevedibile e se deve vincere, magari anche dominando, che ci regali qualche perla delle sue
 
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#8
Intanto Slongo sviscera un pò di numeri:11 giorni netti di allenamento,1425 km percorsi in 50 ore e 28924 m di dislivello.
 
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#9
Si comincia...
 
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#10
Un dato: negli ultimi 13 GT (dalla Vuelta 2012) solo due volte c'è stato un vincitore diverso da Contador, Froome, Nibali e Quintana. Penso che non ci sia mai stato un'oligarchia così marcata nella storia del ciclismo.
Non vedo all'orizzonte grossi cambiamenti, soprattutto per questo Giro dove è difficilissimo si esca da Quintana e Nibali. Poi sì Nibali, un po' come Contador, mi sembra abbastanza al barolo chinato ma non per questo riesco a preferire altri nomi al siciliano.
 
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#11
Intanto da segnalare oggi la caduta di Kruijswijk al Tour de Yorkshire. Pare niente di particolarmente grave ma sicuramente qualche fastidio in più per l'olandese; da notare comunque che è l'unico dei contendenti al giro che corre allo Yorkshire, scelta che aveva fatto anche gli anni scorsi.
 
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#12
Nibali è parso contento della crescita della propria condizione al Tour di Croazia. In altre occasioni l'avevo sentito più "vago". 
Il Giro del Trentino ci consegna Thomas, Landa, Pinot e Pozzovivo in ottima marcia di avvicinamento (e subito Scarponi torna alla mente...). 
Zakarin e Mollema finora non hanno dato grandi segnali ma questo non significa che non arriveranno con la gamba giusta. Adam Yates si è appena intravisto alla Liegi (almeno, se non ricordo male). Quintana arriverà dalla sua solita preparazione colombiana. 

Alla fine le indicazioni non sono molte ma è lecito attendersi che tutti o quasi i protagonisti annunciati si presentino in grado di far bene, poi la strada ci racconterà le storie di questo Giro 100. 

E' difficile fare valutazioni dopo le prime tappe, figuriamoci una settimana prima della partenza. Ma, tanto per chiacchierare... 

La chiave di volta non può che essere la tappa di Bormio. Oltre 220 km. tra Mortirolo, Stelvio e quasi uno Stelvio bis con l'Umbrailpass, peraltro ascesa con pendenze anche più difficili. 20 km. all'arrivo, quasi tutta discesa, ma in quella tappa si possono comunque fare grandi differenze. Se finisci la benzina lì... Due passaggi non solo oltre i duemila, ma oltre i 2500 (e dopo il Mortirolo, sia pure dal versante meno aspro). 
Tappa per fondo, altezze e pendenze adatta a Nibali ma, ancor più, adatta a Quintana. 
Come penseranno il Giro i vari corridori in relazione a questo appuntamento martedì 23 maggio (ho già prenotato il giorno di ferie e ordinato il maritozzo con la panna per colazione, bisogna prepararsi :D ). 

Chi aspira più alla zona podio / top ten potrebbe cercare sé stesso e le proprie certezze lungo la strada, gli impegni severi prima non mancano. Poi sullo Stelvio si vedrà. Potrebbe in particolare essere così per gli scalatori che possono sperare di resistere a Quintana, in particolare penso ad Adam Yates, a Landa e a un Mollema senza crisi, passando per le verifiche del Blockhaus e della crono (a Oropa non mi aspetto grandi sussulti). 


A parte Nibali c'è qualcuno che correrà pensando di poter battere Quintana? Non so se la fantasia di Kruijswijk e Dumoulin arrivi a tanto ma è probabile che attendano la crono per cercare un vantaggio e poi vedere cosa accade sulle Alpi. Thomas avrà pensieri analoghi o tenterà qualcosa prima? 

L'ipotesi che Quintana possa crescere nella terza settimana è logica, altrettanto logico potrebbe essere attaccarlo prima, ma è possibile? E qualcuno ci proverà? Difficile a dirsi, dipenderà anche dalla strada, giorno dopo giorno. 

La tappa dell'Etna potrebbe prestarsi, bisognerà vedere se qualcuno avrà il coraggio di provarci. Fare corsa dura sin dalla salita precedente e vedere come va su una salita lunga ma dalle pendenze non proibitive, una salita dove si può stare discretamente anche a ruota o a darsi i cambi. Se si sganciassero in due o tre e Quintana non riuscisse ad agganciare il treno potrebbe essere un bel tentativo. 
Non ci credo molto, però, immagino in realtà il gruppetto dei migliori andare su con circospezione, "il Giro è ancora lungo". 
Il Blockhaus viene prima della crono, sarebbero passati altri giorni, le pendenze sono più dure, staccare Quintana la vedo difficile (magari il contrario, Nairo potrebbe decidere di accantonare un minutino prima della crono). Poi i 39 km. di Montefalco (buono il Sagrantino!), le eventuali insidie lungo la strada (a Bagno di Romagna, forse, in particolare) e poi Bormio. 
Dopo Bormio la situazione si sarà definita ma non mancheranno altre salite e chance per dare battaglia. Se si dovesse lottare sull'orlo dei secondi la corsa potrebbe diventare esaltante (bella lo sarà già, penso). E crono finale come dessert, anche se sarà difficile che diventi decisiva. 
Insomma, difficile battere Quintana, ma questo non vuol dire che sia impossibile e che il Giro non sia tutto da vedere!

Per lo Stelvio mi è tornata in mente la presentazione del Giro 1980, con Bruno Raschi che evidenziava il ritorno della "Grande montagna". La tappa prevedeva lo Stelvio come unica salita, a tantissimi chilometri dall'arrivo di Sondrio e io pensavo che l'enfasi posta da Raschi fosse fuori luogo per una tappa disegnata male, cosa che penserei anche oggi di fronte a quel percorso. Poi Hinault fece l'impresa che tutti conoscete. Bernard aveva pensato anche di fermarsi in cima allo Stelvio per mettere dei fiori in memoria di Coppi ma il vantaggio accumulato in cima (tre minuti, credo) lo dissuase per il rischio di sprecare quanto realizzato. 

E' tanto chiedere tappe così leggendarie, ma spero che sia un Giro fantastico, degno del numero 100 di una storia di grandissima bellezza.
 
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#13
Se Quintana viene per vincere e non ha problemi di sorta batterlo mi pare proprio impossibile. Ma mettiamo pure il caso che perda non si sa come cinque minuti nelle prime due settimane, magari in modo un po' tragicomico tipo Porte due anni fa. Già nella Rovetta - Bormio può stravolgere tutto volendo.

Il Giro è su misura per lui, ancora di più rispetto a quello del 2014(dove peraltro nella sola terza settimane diede su per giù un cinque minuti a tutti i rivali), il versante dell'Etna sulla carta ricorda quel Terminillo che è diventata la sua salita e anche il Blockhaus gli calza a pennello, nella prima crono può limitare i danni e poi la terza settimana, che è il suo regno, è durissima e perfetta per uno con le sue doti.

Un problema grossetto poi per i suoi avversari è che tra le prime dieci tappe non ce n'è una tipo La Spezia 2015 o Pescara 2013 in cui è possibile fargli un imboscata, l'unica frazione collinare è quella con arrivo a Tortolì, ma dal disegno non mi pare abbastanza nervosa. Quella di Bagno di Romagna si presterebbe a qualche attacco inaspettato, ma dopo dieci giorni di corsa metterlo in difficoltà in una tappa del genere è molto più difficile che dopo tre.

A me Nibali è piaciuto zero al Croazia e in passato ha dimostrato che la dote di saper vincere anche quando non è il più forte non ce l'ha, al contrario di Contador.

Geraint Thomas ha tutte le carte in regola per farsi una prima parte di Giro a ridosso di Quintana, complice anche un percorso favorevole. Etna e Oropa mi sembrano adattissime a lui, un po' meno il Blockhaus. Dalla terza settimana però cambia tutto, ci sono tappe che non ha nemmeno la più pallida idea di cosa possano essere, tipo quella di Bormio e qua verosimilmente sarà costretto a giocare sempre sulla difensiva. Landa al contrario potrebbe emergere proprio nella terza settimana, il che rischia di limitarlo visto che potrebbe finire per essere sacrificato sull'altare di Thomas.

Considerando che Aru al Giro ha sempre fatto podio e Yates allo scorso Tour ha dimostrato di essere superiore al sardo ecco che non possiamo non considerare il britannico un serissimo candidato per una delle prime tre posizioni, non è forte come Quintana e probabilmente neanche come Nibali, ma anche se lo fosse gli manca l'esperienza del siciliano. Tuttavia in caso debacle dei due favoriti è il nome più credibile per la rosa al momento.

Pinot mi pare stia diventando un Garzelli 2.0(con un motore di base migliore probabilmente), forte in salita, ma non abbastanza da pensare di vincere un GT staccando tutti, forte a crono, ma non abbastanza da pensare di poter vincere un GT à la Indurain dominando le corse contro il tempo, forte in volata, ma non abbastanza da pensare di poter vincere un GT con gli abbuoni(anche perché con gli abbuoni da 10-6-4 è quasi impossibile).

Kruijswijk è il più grande punto di domanda del Giro, se è quello dell'anno scorso può tranquillamente lottare per il podio.

In casa BMC mi sono bastati quei timidi segnali dati da Van Garderen al Romandia per considerarlo un candidato più serio alla top-10 rispetto a Dennis.

Per Dumoulin sarebbe un ottimo risultato già solo riuscire a fare classifica, mentre uno che stuzzica parecchio è Jungels che alle Ardenne aveva una gran gamba.

Zakarin arriva dalla peggior primavera degli ultimi tre anni, dire che a parte Bormio e Ortisei tutte le altre tappe sarebbero adatte a lui, però ci credo meno rispetto a qualche mese fa.

Mollema nome da top-10, al massimo 4°/5° posto, ma il talento per fare di più non lo ha mai palesato. Discorso simile per Pozzovivo che non credo possa andare oltre il 7°/8° posto se va bene.

Rui Costa faccio fatica a considerarlo e poi in casa UAE ho occhi solo per Ravasi.

La Cannondale con diecimila mezze punte che as usual combineranno zero. Qualche segnale di ripresa da Rolland che però non dovrebbe fare classifica, mentre Dombrowski ormai è una delle ultime occasioni per far fruttare almeno in parte il suo potenziale.

Formolo, Hirt, Konrad, Foliforov, Kangert, Grossschartner quei nomi che vagheranno attorno alla 15esima posizione, magari per qualcuno ci scappa l'alta top-10.
 
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#14
In un Giro del genere, con tante tappe dure ma poche tappe mosse e insidiose, sarebbe stato difficile anche per il miglior Nibali battere Quintana, figuriamoci ora. Avere uno così superiore agli altri rischia di "compromettere" lo spettacolo anche se pure l'anno scorso si pensava così, in misura minore.

In caso di flop clamoroso di Nibali c'è il rischio di non avere italiani in top 10.
 
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#15
Nibali fuori dalla top 10 sarebbe clamoroso.
 
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#16
Sicuramente in top 10 ci saranno almeno un paio di nomi che adesso non stiamo considerando ma che faranno un Giro sopra le aspettative. Non credo sopra il quinto posto però perché pare un Giro dalle poche sorprese come premesse.
Viceversa qualche big fallirà, qualcuno si dovrà ritirare. È fisiologico in una corsa da tre settimane e per fortuna che non è tutto scritto dall'inizio
 
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#17
Ad ogni modo immaginare un dominio netto e assoluto come fu quello di Contador nel 2011 francamente mi pare utopia...anche perchè Quintana è bravo nell'affondare il colpo al momento giusto,ma non lo vedo scattare ad ogni occasione per guadagnare.
Detto questo secondo voi per vedere un bel Giro,come svolgimento nelle singole tappe,è meglio Quintana già in rosa prima di Bormio,oppure con qualcosina da recuperare?
 
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#18
Quintana l'anno scorso alla Vuelta è scattato su ogni salita fino a Formigal praticamente. Considerando che qui a fine Giro c'è una crono piatta e non una cronoscalata come nel 2014 sarà costretto a muoversi un po' di più a meno che non riesca a dare cinque minuti a tutti in una tappa(roba abbastanza impensabile).

Per vedere un bel Giro c'è bisogno del miglior Nibali, perché gli altri sono tutti corridori che non vedo sacrificare una buona posizione in classifica al Giro per provare ad attaccare a fondo la maglia rosa. Pure Landa e Pinot che sono gli unici oltre ai due big ad avere un podio nei GT si terrebbero ben stretto un terzo posto viste le stagioni da cui arrivano.
 
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#19
Mi aspetto un dominio totale di Quintana, è nettamente il più forte, probabilmente controllerà la situazione senza strafare fino alla terza settimana dove darà minuti a tutti (ragionando anche in ottica Tour). Nibali lo vedo in declino, è da parecchi anni ad alti livelli e già nel 2016 l'ho visto ridimensionato, solo se fosse nelle migliori condizioni potrebbe sperare di impensierire Nairo, comunque dovrebbe almeno finire sul podio..

Curioso di vedere Geraint Thomas al primo GT da capitano (e già capiremo molte cose), mi aspetto faccia due grandi settimane di Giro per poi subire nella terza settimana, vedremo se basterà per una top 5 che sarebbe comunque un ottimo risultato...
 
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#20
(29-04-2017, 08:06 AM)Hiko Ha scritto: Sicuramente in top 10 ci saranno almeno un paio di nomi che adesso non stiamo considerando ma che faranno un Giro sopra le aspettative. Non credo sopra il quinto posto però perché pare un Giro dalle poche sorprese come premesse.
Viceversa qualche big fallirà, qualcuno si dovrà ritirare. È fisiologico in una corsa da tre settimane e per fortuna che non è tutto scritto dall'inizio

Per fortuna ha ragione Hiko, la corsa è sempre da scrivere. 
E' interessante però mettere a fuoco la percezione che abbiamo dei corridori e le nostre attese, fino a osare qualche pronostico, cercando nel frattempo nei meandri del percorso le caratteristiche che la corsa potrà prendere. 

Molti corridori possono ambire al podio come crollare rovinosamente, direi quasi tutti i protagonisti. Farei eccezione solo per Quintana e Adam Yates, che mi danno una idea di continuità e che mi aspetto comunque nelle alte sfere (1° Nairo e almeno in top 5 il gemellino) salvo incidenti o malanni ovviamente. 
Lo scattino di ieri postato da Pagliarini risponde già a molte domande: Quintana sarà Quintana. E' il miglior scalatore del mondo e dubito che lo stesso Froome potrebbe resistergli in una tappa come quella di Bormio. Ci vorrebbe il miglior Pantani... 

I dubbi su Nibali vengono dalla sensazione di declino, o meglio, di usura, come ha scritto più volte er Paglia. Il crollo iniziale al Tour 2015 potrebbe essere spiegato dalla tensione, dai due minuti persi in pianura per il buco, dalla pressione di avversari temuti come più forti. Ancor più, però, pesa a mio avviso la tappa di Corvara 2016: Nibali si sentiva bene, ha attaccato Valverde, ma poi non ha tenuto lo scatto di Kuijswijk. Il crollo del giorno dopo si spiega con la tensione, con il mancato recupero di un probabile riposo insufficiente, ma è anche questo un dato. Poi la caduta di Kruijswijk (che ha onestamente detto che in cima era già al limite, la caduta potrebbe essere anche derivata dalla minore lucidità), il calo di Chaves e i formidabili apporti di Scarponi e Kangert. 
La speranza, piccola però, è che tale usura non sia ancora vistosa e che il clima fuori dall'Astana (che credo abbia influito in modo considerevole) aiuti Nibali a correre al suo meglio: non basterebbe a battere Quintana ma potrebbe esaltare il ciclismo e noi appassionati riuscendo a dare battaglia e a conquistare il podio. Purtroppo, ci spero ma non me lo aspetto. Sul podio immagino Quintana, Yates e Kruijswijk, verificando come andranno Landa, Pinot e Mollema, oltre a Nibali. 
Poi, ovviamente, corsa tutta da scrivere!
 
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