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Biniam Girmay
#1
Nato il 6 febbraio del 2000, l'anno scorso ha vinto tutti i campionati continentali africani e la prima tappa della Aubel - Thimister - Stavelot, nella quale è riuscito a resistere a Remco per poi batterlo in volata.

Oltretutto, ha fatto 3° alla stessa Aubel - Thimister - Stavelot, 3° al Pietro Merelli, 4° all'Emilio Paganessi, 2° al GP Ruebiland (con un 2° e un 5° di tappa) e 13° a Innsbruck.

Al terzo giorno di gara tra i pro ha messo in fila Bonifazio e Greipel.

Miglior talento africano che io abbia mai visto, al momento.
 
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#2
Davvero notevole, però i corridori africani in generale mi hanno sempre dato l'idea di essere già arrivati ed avere molti pochi margini di crescita.

Qualche team europeo interessato al giovane c'è?
 
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#3
Più che già arrivati e con pochi margini di crescita, cosa surreale se pensiamo da dove vengono, il problema è che spesso non hanno l'età che dichiarono.

Non a caso avevo scritto questa cosa qua di lui:

(13-01-2019, 07:11 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: 7) Biniyam Ghirmay: Risultati strepitosi per un corridore africano che farebbero pensare che il ragazzo ha in dotazione un motore spaventoso. Non è nato il primo gennaio è questo è un buon segno.
 
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#4
Hai detto Areruya?

Ghebreigzabhier della DD ha margine ed è bravo secondo me, oltre ad avere una data di nascita realistica.

Ghirmay aveva già dato prova durante la scorsa stagione di essere molto veloce e portato per le salite brevi, l'arrivo di oggi, al termine di 1,5 al 5% è uno di quelli che esaltano i corridori esplosivi a cui senza dubbio l'eritreo appartiene.

Nonostante il nome e le caratteristiche dei battuti non è un sprinter puro, del resto non ne possiede la struttura (è alquanto filiforme).

Non vedo l'ora di vedere come si svilupperà. HYPE.
 
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#5
2020 iniziato nel migliore dei modi.

Alla Tropicale una vittoria allo sprint e una in un arrivo che tirava all'insù dove è stato ingiocabile.

Certo la Delko non è una squadra che mi esalta, però :-/
 
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#6
Le vittorie di Biniyam alla Tropicale Amissa Bongo:






 
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#7
Veloce abbastanza da battere Manzin, Bonifazio e l'attuale Greipel, ma allo stesso tempo tiene testa a Rosa e Ciccone in una gara non banale come il Laigueglia.

Talento di altra categoria rispetto a Takle e compagnia.
 
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#8
Ha veramente tutto per diventare un gran corridore da classiche.

Oggi su un muro di 2 km al 10% era il più forte.

Da rivedere il bike handling, poi ci siamo.
 
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#9
Non ha finito la gara.

Quello alle sue spalle gli è passato sopra le gambe con la bici, spero vivamente che non si sia rotto qualcosa.
 
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#10
 
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#11
Data la concorrenza e, soprattutto, la prestazione che ha fatto, il nono posto di Bini non vale meno del secondo dell'anno scorso.

Mi ero preoccupato tra Provenza e Var perché lo avevo visto faticare, ma nell'ultima settimana è entrato in condizione. Tra Drome Classic e Laigueglia ha mostrato che su tracciati tortuosi, già oggi, ne ha pochini davanti.
 
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#12
Potrebbe essere il primo africano a vincere corse di un certo peso.

Ma non esiste il certificato di nascita per quelli nati "il primo gennaio"?
 
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#13
 
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#14


Deve crescere a livello di conoscenza empirica del ciclismo...dopodiché si leverà molte soddisfazioni.
 
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#15
Noi ridiamo e scherziamo ma...come cacchio si scrive il suo cognome  Asd


[Immagine: Fwf3Ksn.jpg]

[Immagine: SQdpaOg.jpg]

[Immagine: lTsjT4d.jpg]

[Immagine: uezjAFx.jpg]
 
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#16
un bel corridore si
 
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#17
Sparata impressionante
 
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#18
Grande Paglia, "talent scout"!
Fossero così la stragrande maggioranza de i giornalisti.....
 
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#19
(23-01-2019, 01:43 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Nato il 6 febbraio del 2000, l'anno scorso ha vinto tutti i campionati continentali africani e la prima tappa della Aubel - Thimister - Stavelot, nella quale è riuscito a resistere a Remco per poi batterlo in volata.

Oltretutto, ha fatto 3° alla stessa Aubel - Thimister - Stavelot, 3° al Pietro Merelli, 4° all'Emilio Paganessi, 2° al GP Ruebiland (con un 2° e un 5° di tappa) e 13° a Innsbruck.

Al terzo giorno di gara tra i pro ha messo in fila Bonifazio e Greipel.

Miglior talento africano che io abbia mai visto, al momento.

23-01-2019 Tsk
 
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#20
La sua squadra è sicuramente meglio diretta della defunta Liquigas, ma sta pericolosamente prendendo la strada del team italiano. Girmay non doveva correre la Gand Wevelgem, poi è fortunatamente partito e s'è visto cosa ha fatto! Ora, era giusto dargli un po' di vacanza, ma DOPO il Fiandre. Gli assi o i potenziali tali, seppur giovani, vanno fatti correre le gare veramente importanti!
Quel ritiro alla Roubaix di Sagan nel 2010, ha modificato in peggio la carriera dello slovacco. Certo, è apparentemente ingenuo per non dire stupido dirlo dopo quel che ha fatto, ma ne resterò convinto per sempre, perchè è lo sport ad insegnarmelo, non quel fanalino di coda del ciclismo. Gli assi veri si vedono presto e non vanno modificati, ma pettinati. E gli assi non devono essere proiettati a 15-20 anni di carriera, solo perchè in giro ci sono cose che fanno diventare pesche le arance. Merckx ha corso 10 anni e mezzo in pieno, non le corse rarefatti degli pseudo fenomeni di oggi che corrono su chilometraggi inferiori ai dilettanti di non molto tempo fa, su biciclette che sono bombe e su numeri di ppartecipazioni complessive annuali inferiori a quelli di un calciatore sovente panchinato. Alla fine, il signor Merckx, ha corso più di tanti longevi del trasformismo moderno, vincendo l'inverosimile. Girmay è un gran corridore che va pettinato come ogni asso che si fortifica nella misura in cui corre le prove di valore assoluto, con percorsi aspri e con una carica d'attesa monumentale a monte. Non è un Van Baarle qualsiasi che potrà giocarsi un avvenire da mulo nel tempio del ciclismo mefitico, ma una stella che, oltretutto, nell'era della cosiddetta globalizzazione, può portare in dote l'essere icona di un continente intero, affamato di ciclismo e non solo e con percentili di valore tecnico per l'intero sport, da vertici assoluti.
 
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