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Brixia Tour
#1
Brixia Tour
 
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#2
Dal Corriere della Sera: Debiti, accuse e sospetti, il Brixia Tour è a un bivio
Curioso destino quello del Brixia Tour, la corsa che deve correre per non smettere di correre. Servono infatti 120 mila euro entro il 15 giugno affinché la gara a tappe nata nel 2001 (e divenuta per un decennio il punto di riferimento per professionisti di tutto il globo) possa dare alla luce l’edizione numero 12. “Entro quella data – spiega senza nascondere la preoccupazione Giuseppe Bresciani da Concesio, 56 anni, presidente del Team Brixia e fondatore della gara – dovremmo presentare il programma al settore tecnico federale. In qui 120 mila euro sono compresi i debiti relativi all’ultima edizione, circa 45 mila euro e l’iscrizione per quest’anno”. C’è stato un tempo nemmeno troppo lontano in cui la cifra sarebbe stata raccolta con quattro o cinque telefonate, ma ora la crisi morde freno, pedale e tutto il resto. L’ultima speranza gli organizzatori l’hanno affidata a due agenzie milanesi incaricare di tentare l’allungo decisivo in volata, anche se i giorni passano e gli sponsor non compaiono nonostante l’appeal tecnico e commerciale che la gara si è guadagnata negli anni: trattasi di un dato oggettivo e confermato dall’albo d’oro (Evans, Astarloa, Di Luca, Rebellin, Pozzovivo) e dal consueto successo di pubblico lungo le strade della provincia. Il programma, neppur di massima, è già nero su bianco e ricalca quello delle precedenti edizioni: venti squadre, da nove atleti ciascuna, diretta Rai Sport, cinque giornate di gara, una delle quali composta da due semitappe. Si comincia (comincerebbe) sabato 21 luglio e il percorso tocca (toccherebbe) un po’ tutta la provincia. “C’è già un accordo con il comune di Roncadella – ammette Bresciani, a capo di 180 volontari – per una crono individuale a cinquant’anni dal mondiale del ’62. E poi vorremmo passare da Montecampione, per commemorare l’impresa di Pantani nel 98” Prevista anche la scalata del Maniva, un passaggio da Odolo, una tappa fra Ponte San Marco e Nuvolento. Il programma definitivo ? Ovviamente dipende (parecchio) dalle esigenze degli sponsor ancora latitanti.

Il cruccio è la città. L’idea è di un circuito notturno con scenografico arrivo sul ring, di fronte alla Camera di Commercio, ma prima c’è da risolvere (o almeno chiudere) la feroce polemica scoppiata l’anno scorso fra organizzazione e amministrazione comunale in seguito al tilt del traffico che portò all’annullamento della crono individuale pomeridiana. Volarono accuse e controaccuse sulle reciproche responsabilità, soprattutto sulla gestione degli addetti al percorso, e di fatto il dialogo non è più ripreso.

A Bresciani non è ancora andato giù l’attacco dell’assessore cittadino allo Sport, Bianchini che parlò di gravi lacune disorganizzative addossandogli di fatto la colpa del caos per la sospensione della gara. “Quest’anno vogliamo garanzie precise – attacca Bianchini – L’anno scorso fu un disastro e non vogliamo che si ripeta, solo per miracolo non ci furono incidenti seri. Purtroppo non possiamo contribuire economicamente, non ci sono soldi, ma non abbiamo preclusioni. In ogni caso io qui in Comune non ho visto Nessuno”. Replica Bresciani:” Sul caos dell’anno scorso non abbiamo nessuna responsabilità e io sto aspettando da settimane un incontro con il sindaco”. Intanto il tempo passa e il traguardo resta lassù, troppo lontano. C’è in ballo un pezzo di storia del ciclismo bresciano. Serve uno scatto immediato. Correre per continuare a correre.

Carlos Passerini
dal Corriere della Sera del 06 giugno 2012


(ciclismo-online.it)
 
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#3
Brixia Tour, Bresciani: «A malincuore rinunciamo»
E' con rammarico e con grande tristezza che ufficializziamo l'impossibilità di organizzare la dodicesima edizione del Brixia Tour.

Tanti sono i motivi che ci portano a prendere questa “amara” decisione, fra i quali certamente il più importante concerne la mancata conferma di alcuni sponsor che avevano dato la loro disponibilità e che si erano impegnati, ma che hanno rinunciato non essendo la nostra società in grado di offrire la garanzia sul reale svolgimento della manifestazione nella data stabilita. Questo a causa dell’assoluta latitanza della Federazione Ciclistica Italiana (o chi per essa) in merito all'inserimento del BrixiaTour nel calendario internazionale e quindi alla reale e concreta possibilità di svolgere la dodicesima edizione del Brixia Tour.

Ed a questo punto siamo a chiedere ufficialmente alla Federazione Ciclistica Italiana (non al C.C.P. o alla L.C.P), perché il Brixia Tour non sia stato inserito nel calendario internazionale 2012 avendo il Team Brixia, nei termini regolamentari, inviato il modulo di iscrizione UCI ( maggio 2011 ,allegato n°1), quindi ancor prima dello svolgimento dell’edizione 2011 e delle relative implicazioni?

La prima risposta che ci venne data fu alquanto evasiva: l’edizione 2012 del Brixia Tour avrebbe dovuto offrire maggiori garanzie di sicurezza ma tale motivazione si è poi dimostrata, a nostro avviso, solo una scusa ed un pretesto.
Il ciclista che si lamentò per la sicurezza sul traguardo di Brescia perse la maglia di leader non perché ostacolato dal traffico, ma perché distaccato sulla salita del Colle San Zeno e nella seguente discesa verso Pezzaze, accusando un distacco notevole dal primo classificato, che dallo stesso atleta fu pure lui accusato per traino, ma che essendo seguito per tutto il tratto in salita e nella successiva discesa da un giudice fu ritenuto incolpevolmente accusato. Perso il punto con il vincitore di Brescia, l’ex-leader se la prese quindi con l'organizzazione ed il traffico.
A tale fatto, nel pomeriggio della stessa giornata, fece seguito la sospensione della cronometro individuale, decisa da altri, anche se l'organizzazione era in possesso di tutti i permessi incluso la chiusura del traffico veicolare, poi non applicata da chi ne aveva la competenza e l’autorità (allegato n° 2).

Ultimo caso. L'arrivo di Verona dove un forte corridore (velocista) locale perse la corsa sulle strade di casa addebitando all'organizzazione alcune lacune (accuse che poi vennero dallo stesso pubblicamente ritrattate).

Nel mese di ottobre 2011 facemmo nuovamente richiesta alla Federazione Ciclistica Italiana per aver chiarimenti sul mancato inserimento il Brixia Tour nel calendario internazionale 2012.
Per risposta ci venne girata una missiva dell'Unione ciclistica Internazionale (allegato n° 3) che in sostanza chiedeva garanzie in merito alla sicurezza per l’inserimento del Brixia Tour per il 2012.
A tale nuova richiesta abbiamo risposto punto per punto.( allegato n° 4).
Nel frattempo abbiamo più volte sollecitato una risposta definitiva alla nostra richiesta, interpellando più volte, anche gli uffici dell'UCI i quali ci rimandavano alla Federazione Ciclistica Italiana.


A distanza di mesi la Fci ci richiedeva verbalmente ulteriori garanzie in campo organizzativo alle quali rispondevamo (allegato 5) in attesa di vedere reintegrato il Brixia Tour nel calendario internazionale UCI.

E finalmente, dopo tanti solleciti, ci è giunta risposta anche se nel frattempo noi del Team Brixia si siamo adoperati in tutte le direzioni per poter organizzare la dodicesima edizione del Brixia Tour.
La risposta e corrispondenza tra Uci e Fci la giriamo integrale ( in lingua inglese) come ci è giunta ( Allegato n° 6)

Dal lato tecnico-organizzativo la risposta della FCI si é recentemente spostata a quello finanziario, che sapevamo di dover sistemare prima dell’approvazione dell’edizione 2012. E, come consuetudine, alla presentazione dei programmi gara 2012 dovevamo presentare la fidejussione o garanzie bancarie per l' edizione dell'anno in corso.

Come ha intitolato recentemente un articolo al riguardo il “Corriere della Sera”, a firma di Carlos Passerini, “Debiti, accuse e sospetti”, non siamo a nasconderci: mentre qualcuno invece lo fa.
Infatti non abbiamo mai negato di avere un debito con la federazione relativo al saldo edizione 2011 che sapevamo di dover saldare prima della gara 2012.
Non abbiamo mai respinto le accuse ricevute sul piano organizzativo, ma con documenti alla mano abbiamo sino ad oggi dimostrato che tali accuse erano semplicemente gratuite.
Rimangono i sospetti.
E qui possiamo dire che di “Sospetti” sorti e nati per ostacolare il Brixia Tour ne contiamo molti.
Per primo ci chiediamo perché per il Brixia Tour abbiamo usato un parametro di valutazione, quando per altre gare – di pari livello e magari con partecipanti meno noti – non ci si accorge di nulla e tutto sembra girare alla perfezione, incluso il dispendio di risorse pubbliche – leggersi- forze dell’ordine – per garantire la disputa di ogni singola tappa? O quando un arrivo è posto a meno di cento metri da una rotatoria o di un passaggio a Livello?
Poi ci sarebbero molti altri sospetti che vanno oltre i compiti della Giuria o della Federazione, come lo scorso anno, quando ci stavamo impegnando ad allestire la conferenza stampa e qualche personaggio - e più di uno – voleva che il Brixia Tour non si facesse (se volete facciamo pure i nomi di questi personaggi che dicono di volere bene al ciclismo).

Forse facciamo questo perché non siamo normali, ma siamo convinti di fare tutto ciò per il bene ed il solo bene del ciclismo rimettendoci pure di tasca nostra.

Forse non siamo “normali” perchè non vantiamo alcun appoggio politico in quanto il Brixia Tour deve essere corsa apolitica, una corsa di tutti ma sopratutto del ciclismo.

Forse non siamo normali perchè dobbiamo attendere mesi e mesi per un appuntamento con i vari sindaci, presidenti regionali e provinciali o loro assessori senza ottenere un semplice incontro.

Forse non siamo normali perché non pubblichiamo anzitempo quanto facciamo, ma abbiamo e stiamo lavorando come nostra consuetudine anche se siamo sempre in attesa di poterci confrontare anche con i vari politici di turno, sindaci ed assessori preposti, presidenti o vice presidenti provinciali e regionali.

Forse non siamo normali perché poniamo la fiducia sulla parola ai nostri interlocutori come sindaci, assessori o sponsor privati, rimanendo, in più di una occasione, privati dei relativi contributi concordati.

Forse non siamo normali perché non rendiamo pubblici i nostri problemi.

Forse non siamo normali perchè non “spendiamo” i contributi dei vari sponsor acquistando pagine pubblicitarie su giornali, quotidiani, settimanali, mensili o spazi pubblicitari su emittenti televisive ottenendo in cambio un “silenzio” assoluto anche se la nostra gara è parte integrale di un circuito internazionale-

Forse non siamo normali perché in ogni edizione ci abbiamo rimesso soldi, ma abbiamo sempre onorato i nostri impegni (e...lo faremo anche per l'edizione del 2011).

Forse facciamo tutto questo perché - veramente - non siamo normali.
Infatti non abbiamo ricevuto nessuna prescrizione medica per organizzare il Brixia Tour, ma lo facciamo per passione, perché amiamo e crediamo in questo sport.
Ma - vi assicuriamo – i risultati delle nostre analisi risultano essere normali ed oggi essere “normali” non è più di moda, però noi vogliamo continuare a vivere la nostra vita nella normalità e con grande passione .

Ed ora siamo a chiederci il perchè di tanto ritardo nel comunicare da parte della Fci all'Uci le garanzie di sicurezza richieste?
Ma soprattutto ci chiediamo se veramente qualcuno non voleva che il Brixia Tour dovesse essere effettuato?, vuole farci perdere il Brixia Tour? o la sua data? poichè in molti oggi la appetiscono mentre quando venne stabilita, nel lontano 2000, nessuno aveva pensato (per quasi un secolo) di mettere una gara sopra le date del Tour de France.

Vorremmo delle risposte concrete anche se non faremo il BrixiaTour, crediamo e speriamo per il solo 2012..poichè siamo convinti di poter riproporre la nostra corsa nel 2013.

Giuseppe Bresciani

Presidente del Team Brixia – Brixia Tour

tuttobiciweb.it
 
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#4
Ecco la vera storia del Brixia Tour. Bresciani:"Sommariva non è nuovo a remarci contro"
La lettera che Giuseppe Bresciani ha mandato sabato mattina nella quale annunciava che il Brixia Tour edizione 2012 non si correrà non è passata sotto silenzio nell’ambiente ciclistico. Noi, più che dare contro a Bresciani come si fa al luna park con l’orso, vogliamo provare a capire cosa non ha funzionato in quella che era sicuramente la corsa italiana con il cast partenti più importante insieme allo storico Giro dell’Emilia.

Proviamo ad andare con ordine per consentire ai nostri visitatori di capire cosa sembra stare dietro a questa vicenda.

1) Il 18 maggio 2011 il Brixia Tour presenta all’UCI la regolare richiesta di inserimento in calendario dal 18 al 22 luglio.

2) Nel mese di luglio, durante il Brixia Tour, l’organizzazione è stata costretta ad annullare la prova a cronometro poiché, nonostante fosse in possesso dei permessi di chiusura strade, il Comune, attraverso la Polizia Locale non è stato in grado di garantire il rispetto dell’ordinanza.

3) Nel mese di settembre, in occasione del Mondiale danese, l’UCI non inserisce in calendario il Brixia chiedendo alla FCI di analizzare la sicurezza di questa corsa, le mancanze segnalate dai commissari e la partecipazione a questa corsa.

4) La FCI interpella Bresciani che in data 20 ottobre risponde punto su punto alle richieste dell’UCI. Nonostante questo il Brixia non viene inserito in calendario.

5) Nel mese di Maggio del 2012, dopo lunghi contatti tra Brixia e UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale comunica che il mancato inserimento in calendario dipende esclusivamente dalla FCI.

6) Il 14 maggio 2012, Bresciani scrive alla Federazione sollecitando una risposta su quanto richiesto dall’UCI, in modo da poter inserire in calendario la gara.

7) Il 15 giugno 2012, il funzionario UCI Marc Chovelon chiede a Stefano Piccolo il parere della Comissione Tecnica FCI sul piano della sicurezza del Brixia e il funzionario federale Piccolo risponde testualmente che “La nostra commissione tecnica ha esaminato l'intero "dossier sicurezza" degli organizzatori della gara che probabilmente avrà le condizioni di sicurezza. Purtroppo le garanzie economiche non sono sufficienti e siamo costretti ad annullare l'evento per quest'anno.”

Improvvisamente, quello che fino a quel momento era un problema solo di sicurezza, è diventato un problema economico.

Effettivamente, il Brixia ha un debito nei confronti della Federazione, ma questo non è una motivazione sufficiente per non inserire in calendario una gara, la gara deve essere inserita in calendario e se la società non versa quanto dovuto non viene autorizzata la gara. L’anno scorso è accaduto che la FCI abbia inserito in calendario il Brixia nonostante i debiti e che questi siano stati saldati prima della gara, riuscendo così a disputarla.

UCI e FCI non hanno messo in calendario il Brixia per presunte ragioni di sicurezza, ma una volta evidenziato che c’erano le condizioni di sicurezza sono usciti fuori i problemi finanziari.

Beppe Bresciani, il patron della corsa è un fiume in piena:” La Federazione ha voluto colpirci, perché diversi sponsor si sono detti disponibili a salvare la gara, a patto che la FCI la metta in calendario, non verrebbero che quest’ultima, una volta incamerata la somma dovuta per l’anno scorso, decidesse di non metterci in calendario per il 2012, in questo caso saremmo cornuti e mazziati.”

Perché la Federazione dovrebbe avercela con voi ?
“Non lo so, posso solo dire che anche l’anno scorso il vice presidente Sommariva non si è comportato in maniera corretta nei nostri confronti, perché con la conferenza stampa in Comune già organizzata, si è permesso di chiamare l’assessore dicendogli che il Brixia non si sarebbe fatto, facendomi così annullare la conferenza. Perché ha dovuto intromettersi in una vicenda che non lo riguardava dicendo, tra l’altro, una cosa non vera ?”

Non crede che sia giusto che le istituzioni ciclistiche esigano la sicurezza nelle corse ?
“Assolutamente si, ma dovrebbero farlo con tutti e non solo con noi”

Cosa vuole dire nello specifico ?
“A noi hanno fatto le pulci per la sicurezza, sono venuti a vivisezionarci gli arrivi, quando ad altre corse si consente di fare degli arrivi vicini alle rotatorie o in prossimità dei dossi, o ancora non si dice nulla quando una gara a tappe deve più volte cambiare percorso per evitare le manifestazioni di protesta”

Voi non siete mai stati troppo simpatici alle forze politiche, come mai ?
“Non lo so, posso solo dire che è da 6 mesi che ho chiesto di essere ricevuto dal sindaco di Brescia e ad oggi non l’ho ancora incontrato, stia tranquillo che non voglio chiedergli dei soldi, ma solo garanzie di sicurezza per una tappa serale a Brescia”

Il Brixia ce la farà ?
“Gli sponsor ci sono, se solo la FCI ci mettesse in calendario noi potremmo saldare il debito e correre l’edizione 2012”

ciclismo-online.it
 
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