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Caduto, ferito e bloccato al traguardo: Stef Clement arriva in ritardo all'antidoping e rischia una squalifica
#1
Caduto, ferito e bloccato al traguardo: Stef Clement arriva in ritardo al controllo antidoping e rischia una squalifica
Giornata assolutamente da dimenticare per Stef Clement oggi al Giro d'Italia: il corridore olandese della IAM Cycling è caduto rovinosamente nella discesa di Crosara riportando ferite e contusioni all'anca e ad un gomito. Nonostante questo incidente Clement è riuscito a tagliare il traguardo a più di 17' da Gilbert ma qui il corridore olandese è stato protagonista di una nuova disavventura che rischia di costargli carissima: Clement era stato infatti sorteggiato per il controllo antidoping ma è arrivato in ritardo e questo potrebbe costargli fino a due anni di squalifica.

In serata Stef Clement ha raccontato l'accaduto attraverso i social network: tagliato il traguardo, bagnato, infreddolito e sanguinante, Clement si è attardato per ricevere le medicazioni necessarie e poi ha trovato la strada bloccata dai tanti tifosi presenti in zona non riuscendo a raggiungere in tempo la zona del controllo. Il corridore della IAM Cycling ha spiegato lui stesso di rischiare due anni di squalifica ma che si augura di trovare clemenza nelle autorità competenti considerando le condizioni estreme di questo caso.

cicloweb.it
 
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#2
Beh se dovesse esserci una squalifica saremmo alle comiche
 
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#3
Clement, Un altro caso che non esiste nato su twitter
Anche questo "caso" (leggi la notizia precedente cliccando qui) è nato su twitter per merito/colpa del corridore protagonista. L'olandese Stef Clement ieri sera con un cinguettio aveva espresso la sua preoccupazione per essere arrivato in ritardo al controllo antidoping, dopo che ieri era caduto in gara. In realtà, nonostante quanto dichiarato dal team IAM, che stamane affermava che l'atleta non aveva tagliato il traguardo, possiamo confermare che ha tagliato la linea a 17' dal vincitore Gilbert e il fantomatico caso non esiste. La notifica del controllo antidoping è avvenuta dopo l'arrivo quando il giudice deputato all'antidoping ha chiamato il direttore sportivo della formazione svizzera e 31 minuti dopo l'atleta si è sottoposto regolarmente al controllo. Il minimo ritardo (1' per la precisione), di cui ripetiamo ha dato notizia lo stesso corridore sul popolare social network, è stato compreso dai commissari (la strada dopo la tappa era affollata di gente e praticamente bloccata dall'area bus ai locali dove si svolgeva il controllo) che hanno permesso a Stef di svolgere il controllo, annotando come di consuetudine l'orario in cui sono stati raccolti i campioni. L'atleta, come è stato confermato da giudici e responsabili antidoping, non rischia alcuna sanzione per il ritardo.

tuttobiciweb.it
 
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#4
Ormai questi di tuttobiciweb si prendono per il culo da soli. Comunque il vittimismo del ciclismo sta raggiungendo nuove vette di eccellenza
 
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