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Campionati Europei Ciclismo - Plouay 2020
#1
Si svolgeranno dal 24 al 28 agosto 2020 a Plouay

Questo il tracciato della crono

[Immagine: 20altimetriaeuitt-640x360.jpg]


Questo invece il circuito della corsa in linea (177.5 km per gli Elite)

[Immagine: 20altimetriaeurr.jpg]


Percorso nervoso ma senza strappi duri, sempre nell'ordine del 4/5 % (non è identico a quello del GP Plouay)
 
#2
 
#3
Sapete se ci sarà la diretta tv delle corse degli juniores e u23 ? Inoltre vorrei chiedere se qualcuno sa chi partecipa per la Danimarca nella prova a crono degli uomini elite
 
#4
Da quel che vedo ora, non ci sarà diretta delle corse under e junior.

Mentre nella startlist della crono elite non vedo proprio la Danimarca (almeno per ora), che abbia deciso di non partecipare?
 
#5
(21-08-2020, 10:58 AM)Lambohbk Ha scritto: Da quel che vedo ora, non ci sarà diretta delle corse under e junior.

Mentre nella startlist della crono elite non vedo proprio la Danimarca (almeno per ora), che abbia deciso di non partecipare?

La diretta tv sarà solo delle prove in linea e a crono uomini e donne elite e della mixed relay.

La Danimarca non dovrebbe prendere parte alla crono e nemmeno alla prova in linea.
 
#6
Nazionale Uomini Elite

Edoardo Affini - Mitchelton Scott
Davide Ballerini - Deceuninck Quick Step
Manuele Boaro - Astana
Davide Cimolai - Israel Start Up Nation
Jacopo Guarnieri - Groupama FDJ
Giacomo Nizzolo - NTT Pro Cycling
Matteo Trentin - CCC Team
Diego Ulissi - UAE Team Emirates
 
#7
Avevo cominciato a nutrire questo dubbio non vedendo nessun nome danese . Peccato con asgreen e bijerg potevano portarne due facilmente sul podio
 
#8
Solo un grande risultato da parte di nomi di culto come Miltiadis, Reis o Barta può riabilitare questi campionati della mestizia a crono.

Ci manca solo che canti l'inno Mariottide.
 
#9
Le Lapierre hanno ricominciato a performare ed è subito 2016 :)
 
#10
Lekne avrebbe portato a casa un solido quarto posto tra gli élite, che anche al cospetto di una concorrenza non di primo livello vale comunque di più di un successo tra gli U23.
 
#11
(24-08-2020, 05:13 PM)Albi Ha scritto: Lekne avrebbe portato a casa un solido quarto posto tra gli élite, che anche al cospetto di una concorrenza non di primo livello vale comunque di più di un successo tra gli U23.

Non sono d'accordo , vincere un titolo è sempre più importante di un 4 posto in una rassegna mondiale o europea. Diverso quando si tratta di una gara in linea qualsiasi dove l'impatto di una corsa u23 qualsiasi ha bassa importanza rispetto ai prof.
 
#12
Quindi, ricapitolando, arrivare 4° in una competizione open, da neopro 21enne, battuto solo dal campione francese in carica, dal primatista dell'ora e da un plurivincitore di crono WT, e mettendosi dietro, tra gli altri, il 5° dell'ultimo mondiale e il bronzo europeo 2019, per te vale comunque meno di una vittoria in una competizione con limiti d'età, contro due neo pro (di cui uno che non ha ancora esordito ufficialmente) e una batteria di continental e dilettanti, per la maggior parte più giovani.

Perché? Perché la seconda assegna una maglia che Leknessund in quanto professionista probabilmente non indosserà mai? Perché Bissegger e Van Wilder sono future stelle del ciclismo? Aiutami a capire il tuo punto di vista.
 


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#13
L entità del vento
Non era la stessa
Tra gli under e i pro
 
#14
(24-08-2020, 08:06 PM)Albi Ha scritto: Quindi, ricapitolando, arrivare 4° in una competizione open, da neopro 21enne, battuto solo dal campione francese in carica, dal primatista dell'ora e da un plurivincitore di crono WT, e mettendosi dietro, tra gli altri, il 5° dell'ultimo mondiale e il bronzo europeo 2019, per te vale comunque meno di una vittoria in una  competizione con limiti d'età, contro due neo pro (di cui uno che non ha ancora esordito ufficialmente) e una batteria di continental e dilettanti, per la maggior parte più giovani.

Perché? Perché la seconda assegna una maglia che Leknessund in quanto professionista probabilmente non indosserà mai? Perché Bissegger e Van Wilder sono future stelle del ciclismo? Aiutami a capire il tuo punto di vista.
Perchè questa non è una competizione qualsiasi possiamo paragonarla ai mondiali . Le prime  corse che si osservano ogni anno delle categorie inferiori sono i mondiali e gli europei (ovviamente per chi nasce nel continente ) .
 Facci caso perché ogni anno vediamo corridori neoprofessionisti ad esempio higuita nel 2019 che fanno tutto l'anno nel WT e poi nei mondiali gareggia negli u23 .
 Perché qui può giocarsi la vittoria , piuttosto che puntare a un piazzamento nei big . Lo abbiamo visto negli anni precedenti anche nel ciclocross con pidcock e iserbit che potevano tranquillamente fare una top 10 ai mondiali o europei dei big . Invece hanno scelto di lottare per la vittoria negli u23 . Altri atleti in mtb per lo stesso motivo. 
In sintesi quasi tutti preferiscono lottare per la vittoria in una categoria per limiti di età piuttosto che fare una comparsa nei 10 tra i prof. 
Uniche eccezioni che ricordo in questi anni sono VDP e Wva nel cross e EVenepoel . Questi corridori però sono fuoriclasse quindi il discorso è un po' diverso rispetto alla maggior parte degli atleti
 
#15
Higuita l'anno scorso ha fatto quasi tutta la stagione in Euskadi, per la verità.

Comunque Pidcock ha fatto il Mondiale coi grandi già quest'anno, nonostante avesse davanti, potenzialmente, altri due Mondiali da U23.

Mi sembra più una questione di scelta del singolo, piuttosto che di prestigio in sé della manifestazione.

Comunque di eccezioni, per la verità, ce ne sono tante. Solo che non saltano all'occhio perché non fanno risultato.

La prima che mi viene in mente: Sivakov che a Innsbruck corre con i grandi quando poteva andare a fare risultato con gli U23.

Dipende dagli standard che uno ha.
 
#16
Abbastanza ridicolo il chilometraggio della prova dei professionisti..
 
#17
(24-08-2020, 08:54 PM)kekko46 Ha scritto: Perchè questa non è una competizione qualsiasi possiamo paragonarla ai mondiali . Le prime  corse che si osservano ogni anno delle categorie inferiori sono i mondiali e gli europei (ovviamente per chi nasce nel continente ) .
 Facci caso perché ogni anno vediamo corridori neoprofessionisti ad esempio higuita nel 2019 che fanno tutto l'anno nel WT e poi nei mondiali gareggia negli u23 .
 Perché qui può giocarsi la vittoria , piuttosto che puntare a un piazzamento nei big . Lo abbiamo visto negli anni precedenti anche nel ciclocross con pidcock e iserbit che potevano tranquillamente fare una top 10 ai mondiali o europei dei big . Invece hanno scelto di lottare per la vittoria negli u23 . Altri atleti in mtb per lo stesso motivo. 
In sintesi quasi tutti preferiscono lottare per la vittoria in una categoria per limiti di età piuttosto che fare una comparsa nei 10 tra i prof. 
Uniche eccezioni che ricordo in questi anni sono VDP e Wva nel cross e EVenepoel . Questi corridori però sono fuoriclasse quindi il discorso è un po' diverso rispetto alla maggior parte degli atleti

Io di solito guardo Europei/Mondiali per ultimi anche se fortunatamente negli ultimi 2/3 anni non hanno rappresentato un corpo estraneo rispetto all'andamento dell'intera stagione.

A parte questo, per il corridore U23 spesso è più importante la vittoria nella propria categoria che il piazzamento in quella superiore, è vero. Bjerg ne è il massimo esempio.

Però io, in quanto osservatore esterno, mai mi sognerei di dire che una vittoria ad Europeo/Mondiale U23 è più importante di un piazzamento in top 5 nella gara elite.
 
#18
Ah, quasi dimenticavo, incide tanto anche la federazione.

Per tante fare risultato è importante, non importa chi lo fa.

Danimarca e Norvegia sono tra queste, così come la Colombia che tiene tantissimo all'Avenir.
 


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#19
(24-08-2020, 09:40 PM)winter Ha scritto: Abbastanza ridicolo il chilometraggio della prova dei professionisti..

Immagino tu ti riferisca sia alla crono che, soprattutto, alla prova in linea.

Per quanto mi riguarda una gara che assegna una maglia non può mai essere meno di 220 km, avrei di gran lunga preferito la corsa di domani come Europeo.
 
#20
E comunque diciamolo, a distanza di 4 anni dalla prima edizione, degli Europei elite non se ne sentiva la mancanza, in particolar modo con una corsa di 180 km come piatto forte.

Gli unici belli sono stati quelli divisi del 2018.
 
  


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