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Cannondale Pro Cycling Team 2014
#21
Ora gli manca solo di dimostrare le sue doti da ciclista...
 
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#22
Ciclismo, maxifurto alla Cannondale di Basso
Rubati a Sesto al Reghena telai e attrezzature delle biciclette usate dalla squadra nelle gare in mezzo mondo. Bottino per 100 mila euro

SESTO AL REGHENA. Furto di biciclette da 100 mila euro, la notte scorsa, nella sede della società professionistica Cannondale Pro Cycling, che ha sede a Sesto al Reghena.

Sono stati rubati componenti per bicicletta in dotazione alla società, una delle squadre di ciclismo professionistico più importanti in Italia e nel mondo.

I banditi sono riusciti a entrare nella sede della squadra, in via Giai, nel territorio di Sesto al Reghena, a 200 metri dal confine col Veneto e la località gruarese di Giai.

I ladri hanno portato via telai, manubri e altri accessori per le biciclette da corsa utilizzate, tra gli altri, da Ivan Basso e dal campionissimo Peter Sagan.

Il general manager della squadra abita poco distante, a Cinto Caomaggiore. Si tratta di Roberto Amadio, ciclista di ottimo livello in gioventù e grande direttore sportivo.

La Cannondale fino a quasi due anni fa si chiamava Liquigas e ha mietuto successi in serie. Da quanto si è appreso, dopo aver scardinato il portone d’ingresso del magazzino i ladri hanno sottratto svariati telai e attrezzature utilizzate dal team nelle competizioni a cui partecipa in tutto il mondo.

Il personale della società sta procedendo all’inventario degli ingenti danni. Indagini in corso da parte dei carabinieri.

Il mese scorso nel Trevigiano e nel Pordenonese si sono verificati furti analoghi.

messaggeroveneto.it
http://messaggeroveneto.gelocal.it/crona...-1.8654579
 
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#23
Sojasun diventa partner della Cannondale Pro Cycling per il 2014
14 febbraio – La Cannondale Pro Cycling e Sojasun, premium brand del gruppo francese Triballat Noyal, hanno firmato un accordo di partnership per la stagione 2014 per la creazione di uno specifico programma in materia di nutrizione. L’azienda metterà a disposizione della squadra la sua esperienza e i suoi prodotti al fine di migliorare un aspetto di primaria importante nella performance come la dieta dei corridori. La nuova partnership sarà curata da Stèphane Heulot, colui che Cannondale Pro Cycling ha scelto per ricoprire il nuovo ruolo di Direttore Sviluppo della Performance e che lavorerà fianco a fianco con lo staff medico e i preparatori atletici del team.

“La passione che abbiamo per il ciclismo ci ha portato a creare una squadra capace di divertire e appassionare i tifosi, oltre che vincere le corse. Per ottenere le migliori performance è fondamentale che i corridori abbiano a disposizione il meglio, e non solo quando sono in bici” ha affermato Bob Burbank, Global General Manager di Cannondale. “Siamo felici di questa nuova partnership con Sojasun che, sono certo, ci permetterà di migliorare ancora la cura dell’alimentazione dei nostri atleti”.

“Il supporto che avremo da Sojasun ci permetterà di fare un ulteriore salto di qualità nella crescita della cura della performance” ha detto il team manager di Cannondale Pro Cycling Roberto Amadio. “La partnership metterà a disposizione del nostro staff medico e di preparazione un nuovo contributo all’ottimo lavoro svolto negli anni scorsi. Un approccio moderno e innovativo al ciclismo è la chiave per arrivare e rimanere ai massimi livelli, nonché parte integrante della nostra filosofia di gestione sportiva. Il miglioramento continuo, in termini di strutture e strumenti, è ciò che inseguiamo giorno dopo giorno”.

“L’accordo raggiunto con la Cannondale Pro Cycling è una bellissima notizia” ha detto Olivier Clanchin, Presidente del gruppo Triballat Noyal. “Per Sojasun è una grande opportunità per continuare il progetto sportivo costruito in questi anni con Stèphane Heulot, oltre che promuovere la qualità dei nostri prodotti a livello internazionale specialmente in Francia, Spagna e Italia. Cannondale e Sojasun condividono molti valori sportivi e il 2014 sarà una stagione importante per costruire una relazione solida attorno agli aspetti nutrizionali e di marketing. Non vediamo l’ora di iniziare questa esperienza che, sono convinto, ci darà grandi soddisfazioni”.

“La partnership tra la Cannondale Pro Cycling e Sojasun è un fatto molto positivo per il ciclismo” ha spiegato il nuovo Direttore dello Sviluppo della Performance del team Stéphane Heulot. “Sono felicissimo di entrare a far parte di questo progetto. Metterò l’esperienza acquista con il team Sojasun a disposizione della mia nuova squadra per aiutarla a crescere in ogni aspetto legato alla performance”.

comunicato stampa Cannondale Pro Cycling
 
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#24
Cannondale addio, una quarantina di italiani rischiano il lavoro
Una quarantina di italiani che rischiano il posto di lavoro. L’ormai annunciata fusione tra Garmin e Cannondale significa anche questo. Perché nella squadra per il 2015, che avrà matrice americana e sarà diretta da Jonathan Vaughters, ci sarà spazio per qualche nostro corridore (ma neppure tutti, come vedremo). La situazione del personale, nel senso di staff del team, è molto più complessa. Anche perché alla fine della stagione non manca poi molto e, per il 2015, sono diverse le realtà i cui posti nell’organigramma sono tutti o quasi occupati. E la Garmin il suo personale già ce l’ha. Così il rischio della disoccupazione potrebbe concretizzarsi. Guardarsi attorno, mandare curricula, proporsi è il minimo. Essere preoccupati, normale.

Atleti corridori. Basso (Tinkoff), Sabatini (Omega-Quick Step), Damiano Caruso e De Marchi (Bmc) si sono già accasati. Bettiol, Formolo, Marangoni, Moser, Villella e Viviani avevano un contratto anche per la prossima stagione e, salvo sorprese, sembrano destinati a fare parte del nuovo team. Ma cinque italiani, un terzo dei 15 attualmente in organico — Gatto, Longo Borghini, Marcato, Ratto e Salerno — devono cercarsi un’altra squadra.

Staff. L’incidenza di italiani nello staff è molto più marcata, sfiora il 90 per cento. A cominciare dal team manager, Roberto Amadio, e dai direttori sportivi: 5 (Zanatta, Mariuzzo, Scirea, Conte, Volpi) su 6. E a questo proposito, tra l’altro, alla Gazzetta risulta che Stefano Zanatta stia parlando con il Team Sky per la prossima stagione. Continuando, sono italiani 10 massaggiatori su 12, 9 meccanici su 10, un addetto stampa, una segretaria, 3 medici, 2 autisti, 2 allenatori. E così si arriva attorno al numero totale di quaranta persone — famiglie — dal futuro incerto.

Irritazione. All’interno del team non si nasconde l’irritazione per il modo in cui l’anima americana di Cannondale ha gestito la fusione. Notizie in tal senso erano già ampiamente trapelate durante il Tour de France, ma nei confronti dello staff la questione è sempre rimasta in sospeso, nel vago. Quanto di peggio ci possa essere, perché prima riesci a sapere che devi cercarti un altro posto di lavoro e più possibilità hai di trovarlo. Le professionalità all’interno dello staff sono buone, in alcuni casi elevate. Ma il tempo stringe. C’è la crisi. Niente è facile.

da «La Gazzetta dello Sport» del 25 settembre 2014 a firma Ciro Scognamiglio
 
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#25
Cannondale, una cena e un brindisi per l'addio
Il team italiano ha sciolto ufficialmente le righe

[Immagine: showimg.php?cod=73527&resize=10&tp=n]

Una cena e un brindisi per l'ultimo saluto del Team Cannondale. Ed il tweet di Elia Viviani racchiude perfettamente il pensiero comune: «L'ultima cena @cannnondalePRO, da ora in poi saremo avversari... ma AMICI ed è questo quello che conta! GRAZIE DI TUTTO».

tuttobiciweb.it
 
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#26
Cannondale, l'ultimo giorno
Si chiude l'avventura del team italiano



Sono stati tanti, oggi, i corridori, i membri dello staff e i tifosi del Team Cannondale - per tutti, abbiamo scelto l'immagine postata su twitter da Elia Viviani (Last day in "green" @RideCannondale, this color is part of my career THANKS) - che hanno voluto salutare la chiusura dell'avventura della formazione italiana. Una squadra che ha vinto tanto e che ha scritto grandi pagine di storia ciclistica, una formazione che merita l'applauso di tutti gli appassionati.

tuttobiciweb.it
 
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