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Cannondale Pro Cycling Team 2014
#1
in arrivo
 
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#2
Tinkov: dal 2014 partirò con un nuovo grande progetto
«Il mio impegno sarà almeno di cinque anni»

Oleg Tinkov non si ferma, anzi riparte. Dopo l’annuncio della separazione a fine stagione da Bjarne Riis, il magnate russo scrive sulla sua pagina facebook e racconta i progetti per il futuro: «La decisione di interrompere il rapporto con Riis Cycling ha due ragioni: i pochi risultati raccolti quest’anno e il desiderio di partire con un nuovo progetto. Da gennaio 2014 cominceremo a costruire la nostra squadra: sarà un grande progetto, con un impegno di almeno cinque anni».

tuttobiciweb.it
 
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#3
Oleg Tinkov prenderà una decisione sul da farsi nella prossima settimana, quando ritornerà dalle vacanze e farà un salto alla Vuelta a España. Ogni strada rimane aperta (anche la possibilità che possa riappacificarsi con Rijs), anche se l'opzione più calda rimane quella dell'acquisizione della licenza World Tour della Euskaltel. Il progetto di Tinkov però sarebbe totalmente indipendente da quello basco: potranno essere mantenuti i contratti dei corridori più interessanti, di alcuni direttori tecnici, massaggiatori o autisti ecc, ma la sua intenzione è quella di creare un progetto distinto dalla durata di almeno 5 anni. La base operativa della nuova squadra di Tinkov dovrebbe collocarsi in Italia, probabilmente in Toscana.
 
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#4
Mi aspetto già i tweet deliranti, con le accuse a Lobato che non fa vita d'atleta perchè non riesce a battere Cavendish in volata Eheh
 
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#5
Che personaggio sto Tinkov Asd
 
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#6
Oggi sulla Gazzetta c'è scritto che Tinkov potrebbe sponsorizare la Cannondale nel 2014 e quindi portare nuovi soldi....
 
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#7
Di sicuro come prima cosa prenderebbero Flecha, Gatto e Marcato
 
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#8
CANNONDALE AMERICANA, PAOLO ZANI SALUTA. ARRIVA TINKOV
Il magnate russo non si sa ancora se sarà primo o secondo nome

La Cannondale diventa completamente americana. La notizia, per il momento non è ufficiale, ma fonti molto vicine al colosso americano ci confermano che l'azienda statunitense abbia acquistato la società di gestione Brixia Sport di Paolo Zani (nella foto, ndr). La società di gestione resterà in Italia, anche per onorare contratti che sono già stati firmati, per la stagione 2014.

Cannondale ha anche sottoscritto un accordo con Oleg Tinkov che si affianca come sponsor: nelle prossime settimane i responsabili del team decideranno se Tinkoff sarà il primo o il secondo sponsor della formazione che, con l'arrivo del magnate russo, trova quindi nuove importanti risorse per rilanciarsi e rafforzarsi.

Si chiude così la parentesi - durata poco più di un anno - di Paolo Zani che ha traghettato la società da Liquigas a Cannondale. Un grande appassionato del ciclismo, che il mondo delle due ruote deve in ogni caso ringraziare. Pare infatti, che Zani, al momento di cedere la società di gestione, abbia chiesto espressamente garanzie ai dirigenti Cannondale sul personale che attualmente gestisce il team.

tuttobiciweb.it
 
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#9
Per dirla in modo fine: bella merda...

Ora ci resta solo una squadra nel WT Triste

WT che tra l'altro ha ammazzato le squadre italiane...
 
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#10
Cannondale-Tinkov, la firma si allontana...
Mancava solo l'ufficialità, ma il russo vuole il pieno controllo

La trattativa tra Oleg Tinkov e i vertici Cannondale sembrava avviatissima. Era così avanti che sembrava ormai fatta, mancava solo l’ufficialità e dal 2014 il team di Basso, Moser e Sagan sarebbe diventato Tinkoff-Cannondale. Invece le cose si sono complicate a tal punto che ora è davvero difficile che dai propositi si passi ai fatti.

Giusto una settimana fa, Paolo Zani e Paolo Papetti, che avevano garantito di tasca propria la transizione dopo la chiusura della passata sponsorizzazione, avevano firmato a Milano la cessione delle quote, circa 6 milioni di euro, alla Cannondale. Quote che a loro volta sarebbe dovute essere acquisite dal russo. I problemi sorti, però, sono più di uno. Il primo è che non si capisce bene con quale capitale Tinkov dovrebbe entrare. In più, vorrebbe il controllo pieno della gestione della società. Gli americani su questo punto non ci sentono, così si è arrivati al muro contro muro. Non è ancora rottura, ma a questo punto, considerando il gioco delle parti, le possibilità di accordo sono poche.
Che cosa potrebbe succedere ora? Nel caso l’accordo non venisse firmato, Cannondale si troverebbe nella difficile situazione di doversi accollare tutto il budget, che nel 2013 è stato di circa 10,5 milioni, ma che salirà a quasi 12 con gli aumenti a Sagan e Moser. E per l’azienda di bici non sarebbe agevole, visti i problemi della canadese Dorel, la holding alla quale fa capo .

da «La Gazzetta dello Sport» del 19 ottobre 2013 a firma Claudio Ghisalberti
 
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#11
Tinkoff-Cannondale fa proprio schifo, spero davvero non vada in porto Asd
 
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#12
Cannondale conferma: basta trattative con Tinkoff
La società statunitense ha acquistato la Brixia Sports

In un momento chiave del mercato, Cannondale esce allo scoperto. In un comunicato ufficiale, l’azienda statunitense conferma di aver acqusito, con la casa madre Dorel, la maggioranza della Cannondale Pro Cycling e la società Brixia Sports chiarendo l’intenzione di proseguire il lavoro portato avanti finora con Peter Sagan e tutti gli altri giovani talenti del team.
Tramontata la trattativa con Oleg Tinkov: «Con questo nuovo investimento, Dorel accresce ulteriormente il proprio impegno in seno alal squadra. Le trattative con il gruppo Tikoff pertanto possono considerarsi concluse».

tuttobiciweb.it
 
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#13
Cannondale, confermata la licenza italiana

Con il comunicato stampa emesso ieri dalla Unione Ciclistica Internazionale, cala il sipario su uno dei più grossi interrogativi di questa pausa invernale. La Cannondale, che doveva dal prossimo anno "emigrare" negli Stati Uniti d'America, sembrerebbe infatti destinata a correre con licenza italiana, malgrado la cessione delle quote di patron Paolo Zani all'azienda nordamericana. Malgrado il cambio di sede avrebbe probabilmente permesso di risparmiare in base alla tassazione, la decisione è stata sostanzialmente forzata in quanto un cambio riguardante la società di gestione avrebbe portato alla ridefinizione di ciascun contratto siglato con i corridori, dando così l'opportunità alle squadre rivali di porter ingaggiare Peter Sagan che, allo stato dei fatti, ha invece ancora un altro anno di contratto. Da non dimenticare, anche se probabilmente non primario vista la situazione attuale con 18 squadre per 18 posti, che la licenza viene assegnata in base alla nazionalità, quindi in questo caso assegnata all'Italia e non agli Stati Uniti. Il cambio di nazione avrebbe dunque automaticamente fatto passare la squadra nuovamente per la Commissione delle Licenze, un passaggio che è stato così evitato almeno per il prossimo anno.

spaziociclismo.it
 
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#14
La Cannondale Pro Cycling annuncia la squadra per la stagione 2014
La Cannondale Pro Cycling è felice di poter ufficializzare la formazione che affronterà la stagione 2014, la seconda della sua storia. La squadra è composta da 27 atleti ed è stata costruita cercando di dare nuovo impulso alla crescita di giovani talenti e al proprio carattere internazionale con tre nuovi acquisti, quattro promettenti neoprofessionisti e venti riconferme dal 2013. Ripetere i 35 successi conquistati nella stagione appena conclusa non sarà facile, ma l’obiettivo della Cannondale Pro Cycling sarà comunque quello di vivere un nuovo anno da protagonista.

Gli esperti italiani Marco Marcato e Oscar Gatto saranno due importanti pedine in vista soprattutto della delle classiche e dei grandi giri. Il ventinovenne Marcato, proveniente dalla Vacansoleil-DMC, si è messo in luce per la grande generosità e le attitudini sulle strade del nord, doti che ne faranno un elemento chiave in supporto a Peter Sagan. Gatto, 28 anni, è stato uno dei capitani della Fantini Vini. Nel 2014 giocherà sia il ruolo di supporto ai capitani della Cannondale Pro Cycling sia di cacciatore di successi. Il terzo nuovo innesto è ventitreenne neozelandese George Bennett, proveniente dal team RadioShack. Scalatore, vicecampione nazionale in linea nel 2013, Bennett si aggiungerà al gruppo dei giovani e promettenti talenti sui quali la squadra punterà per costruire il proprio futuro.

La Cannondale Pro Cycling, come già annunciato ad Agosto, ha messo sotto contratto anche quattro nuovi talenti: il campione del mondo in carica under 23, lo sloveno Matej Mohoric, e i tre italiani Davide Villella (già stagista nel 2013), Alberto Bettiol e Davide Formolo.

Infine, i venti corridori che continueranno a vestire la maglia verde dal 2013 saranno: Peter Sagan (Slovacchia), Ivan Basso (Italia), Moreno Moser (Italia), Elia Viviani (Italia), Damiano Caruso (Italia), Ted King (USA), Maciej Bodnar (Polonia), Guillaume Boivin (Canada), Alessandro De Marchi (Italia), Michel Koch (Germania), Kristijan Koren (Slovenia), Matthias Krizek (Austria), Paolo Longo Borghini (Italia), Alan Marangoni (Italia), Daniele Ratto (Italia), Fabio Sabatini (Italia), Juraj Sagan (Slovacchia), Cristiano Salerno (Italia), Josè Cayetano Sarmiento (Colombia) e Cameron Wurf (Australia).

comunicato stampa
 
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#15
In Val di Fassa il primo ritiro stagionale della Cannondale Pro Cycling
La Cannondale Pro Cycling si appresta ad iniziare il percorso che la porterà al 2014 con due ritiri collegiali. Domani, martedì 26 novembre, la nuova squadra si ritroverà a Moena, in Val di Fassa, per tre giorni di meeting e attività di team building. Insieme al management del team, i corridori avranno l’occasione di incontrarsi per la prima volta in vista della nuova stagione. Per i sette nuovi atleti sarà anche l’occasione per prendere confidenza con il nuovo ambiente.
Da lunedì 2 dicembre, fino a giovedì, i 27 corridori saranno sottoposti alle visite mediche ufficiali, coordinate dal medico sociale della Cannondale Pro Cycling dottor Roberto Corsetti. Da venerdì 6 dicembre avrà invece inizio il secondo ritiro collegiale a Riotorto, in Toscana. Per tredici giorni gli atleti si dedicheranno all’allenamento in bicicletta per preparare nel migliore dei modi i lavori specifici che da gennaio scandiranno le loro giornate.

comunicato stampa
 
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#16
Cannondale, arriva la Sojasun con alcuni suoi uomini
L'Equipe scrive: accordo valido dal 1* gennaio

La Sojasun diventa uno sponsor della Cannondale di Peter Sagan e Ivan Basso e porterà in dote alcuni uomini dello staff.
Scrive infatti L’Equipe in edicola oggi che i termini del contratto sono ancora in via di definizione, ma l’accordo scatterà il prossimo 1° gennaio.
Nel dettaglio, al team guidato da Amadio dovrebbero approdare il manager Stephane Heulot, il diesse Lylian Lebreton, il corridore Jean-Marc Marino, un meccanico, un massaggiatore e un addetto alle pubbliche relazioni.
Al momento la Cannondale ha un organico di 27 corridori.
Il Team Sojasun aveva annunciato il 30 settembre scorso la cessazione dell’attività a causa dell’assenza di sponsor.

tuttobiciweb.it
 
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#17
World Tour 2014: Uno per tutti, tutti per Sagan
Nella Cannondale anche Moser, Basso, Viviani e il talentuoso Mohoric

Cannondale, o per meglio dire Sagannondale: già, perché il fenomenale slovacco ha cantato e portato la croce, conquistando ventidue delle trentacinque vittorie della squadra. Elia Viviani, con sei trionfi, ha contribuito a rimpinguare il bottino dei ragazzi di Amadio in cui Daniele Ratto, autore di una stagione positiva, ha aggiunto la ciliegina della tappa alla Vuelta, ricordata anche per il ritiro di Ivan Basso dalla corsa spagnola in seguito ad un principio di assideramento. Assieme al varesino anche Moreno Moser ha deluso le aspettative, nonostante avesse iniziato la stagione con la bellissima vittoria delle Strade Bianche. Una vittoria, la prima in carriera, anche per Damiano Caruso il quale non ha fatto il salto di qualità auspicato nei grandi giri.

Come d'abitudine la formazione subirà un ricambio significativo con ben sette innesti, tutti quanti assai attesi a ben figurare: Matej Mohoric, campione del mondo Under 23, proviene dalla squadra slovena Sava e pare poter ripercorrere, almeno nelle previsioni, il percorso fatto da Peter Sagan. Per supportare il leader nella campagna del Nord sono stati ingaggiati due fra i migliori italiani sulle pietre, ossia i veneti Oscar Gatto dalla Vini Fantini e Marco Marcato dalla morente Vacansoleil-DCM: avere a disposizione i vincitori, rispettivamente, dell'ultima Dwars Door Vlaanderen e della penultima Paris-Tours non è cosa da tutti. Dalla Radioshack arriva il promettente scalatore neozelandese George Bennett, elemento in cerca di continuità. Gli ultimi tre arrivi giungono dagli Under 23 dove sono stati i talenti più in continui nel panorama italiano: si tratta di Alberto Bettiol della Mastromarco, di Davide Formolo della Petroli Firenze e di Davide Villella della Colpack.

Saranno otto i partenti, con la "diaspora" aperta da Stefano Agostini, licenziato in estate a causa di una positività ad un controllo antidoping (si trattò di una leggerezza del veronese). Federico Canuti, Mauro Da Dalto e Tiziano Dall'Antonia non hanno avuto la proposta di rinnovo e sono ancora senza un contratto per il 2014, situazione condivisa col giapponese Nariyuki Masuda e col danese Brian Vandborg. Il polacco Macej Paterski lascia la squadra dopo quattro stagioni per conquistare maggiore libertà nella CCC Polsat. Infine l'argentino Lucas Sebastián Haedo sarà parte della neonata formazione emiratina Sky Dive Dubai in compagnia, fra gli altri, di Francisco Mancebo.

Esperti per tappe e gare in linea
Oscar Gatto, dopo un inizio di stagione ad altro livello con, oltre alla già citata vittoria nella semiclassica fiamminga, un piazzamento nei primi 20 anche alla Milano-Sanremo ed alla Ronde van Vlaanderen; dal Giro d'Italia in poi ha corso in maniera abulica, senza spunti degni di nota (con la parziale scusante del non perfetto calendario della Vini Fantini). Nel 2014 il trevigiano tornerà a militare in una squadra World Tour dopo sei anni, quando lasciò la Gerolsteiner: a lui i dirigenti chiederanno di supportare capitan Sagan nel finale delle classiche e, in contumacia dello slovacco, di portare a casa piazzamenti. E perché no, arrivare a successi di prestigio. Marco Marcato è stato costretto a saltare la stagione delle pietre a causa di un problemino fisico ma, nelle altre corse a cui ha preso parte, non ha mantenuto lo stesso rendimento della stagione precedente; nel 2014 le sue prospettive collimano grossomodo con quelle del corregionale Gatto, ossia aiutare Sagan quando presente e via libera nei casi contrari. Alessandro De Marchi ha saputo cogliere la prima, meritata vittoria in carriera al Critérium du Dauphiné a Risoul (località che ospiterà un arrivo di tappa al prossimo Tour de France); dal Rosso di Buja si aspettano ulteriori conferme e, perché no, miglioramenti. Il colombiano Cayetano Sarmiento formava all'Acqua&Sapone un'intrigante coppia di scalatori assieme al connazionale Carlos Alberto Betancur: ebbene, se il secondo sta mantenendo le attese, il boyacense sta invece deludendo le speranze che su di lui erano riposte, avviandosi, a quasi ventisette anni, ad una carriera di secondo piano rispetto all'ex compagno di team.

Giovani per tappe e gare in linea

Peter Sagan, che altro su può dire di lui? Lo slovacco, forte delle ventidue vittorie del 2013 (cinquantotto in quattro anni in maglia verde, tra Liquigas e Cannondale), continuerà il consueto programma di corse con un occhio particolare a Milano-Sanremo e Ronde van Vlaanderen, classiche terminate in seconda posizione nella stagione appena conclusa. Moreno Moser è chiamato a mantenere un rendimento costante per tutto l'arco della stagione, cercando di prendere ad esempio l'illustre compagno di squadra per quanto riguarda la fame di vittorie; sarà interessante vedere come il trentino si comporterà nelle classiche vallonate, sulla carta adattissime alle sue caratteristiche. Daniele Ratto, conosciuto negli anni passati come velocista, si è sempre più indirizzato verso le gare maggiormente impegnative altimetricamente (come esempio valga l'ultima Liège-Bastogne-Liège conclusa ad 1' dal vincitore assieme a Froome e Samuel Sánchez): la vittoria finalmente riassaporata dopo due stagioni di digiuno (ci sarebbe un altro successo da contare, ma fu retrocesso in maniera esagerata nella quarta tappa della Vuelta a Burgos) lo pone, a ventiquattro anni compiuti, nelle condizioni di ritagliarsi uno spazio interessante nelle gerarchie del team. Lo sloveno Matej Mohoric vivrà, presumibilmente, un anno di apprendistato nel World Tour prima di cominciare a mostrare il talento di cui è provvisto: in ogni caso sarà obbligatorio tenerlo d'occhio, per non perdersi i primi, possibili successi di un predestinato. Il neozelandese George Bennett aveva debuttato con la Radioshack con una serie di attese sulle sue spalle, non sempre rispettate: il passaggio alla Cannondale verosimilmente gli permetterà di godere di più possibilità e, in un team abile come pochi nella maturazione delle promesse (valga per tutti Nibali), di maggior attenzione alle proprie necessità.

Corridori da GT
La stagione di Ivan Basso è stata a dir poco travagliata col problema al soprasella a minarne la prima metà; nella seconda, incentrata sulla Vuelta, è stato l'improvviso freddo pirenaico a rovinare la corsa spagnola disputata, sino a quel momento, in modo più che positivo da parte del varesino. A trentasei anni di età Basso tenterà uno degli ultimi assalti al podio del Giro d'Italia il cui percorso sembra ben adattarsi alle caratteristiche del lombardo. Damiano Caruso, vincitore dell'ultima tappa della Settimana Coppi e Bartali, continua nel processo di miglioramento ma, almeno nei grandi giri, è ancora carente dal punto di vista del recupero; nel 2014, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe debuttare alla Grande Boucle puntando, chissà, alla maglia à pois. Il lombardo Davide Villella ha già mostrato nelle prime prove disputate come stagista (terzo sia alla Coppa Sabatini che al Giro dell'Emilia) di essere uno, se non il migliore, fra i prospetti italiani; capace di far bene sia nelle gare di un giorno che nelle corse a tappe, con la vittoria dell'ultimo ed impegnativo Giro della Valle d'Aosta. Medesimo discorso vale per Davide Formolo che, stando a quanto sinora mostrato da dilettante, è maggiormente adatto alle salite più ripide. Non c'è che dire, la Cannondale con queste due promesse ha già programmato il dopo Basso.

Esperti gregari
Lo sloveno Kristijan Koren, passista dotato anche nelle cronometro, è uno dei punti fermi della squadra italiana per quanto riguarda classiche e Tour. A Paolo Longo Borghini, Alan Marangoni e Cristiano Salerno, infaticabili gregari, spetterà come sempre il compito di lavorare per tutta la stagione, con la consueta abnegazione che è a loro riconosciuta. Lo statunitense Ted King e l'australiano Cameron Wurf completano la rosa ed avranno anch'essi compiti prettamente di supporto.

Giovani gregari
Il tedesco Michel Koch ha lasciato intravedere delle doti potenzialmente interessanti ma, per la verità, in maniera molto sporadica. Altrettanto non si può dire per l'austriaco Matthias Krizek e per il fratello d'arte Juraj Sagan, impiegati come gregari nelle prime battute di gara.

Esperti da volata
Il toscano Fabio Sabatini, velocista nei primi anni di carriera, è ormai diventato un validissimo ultimo uomo per il Sagan o il Viviani della situazione: le ambizioni personali del simpatico ventottenne di Pescia sono ridotte ma, quando chiamato ad agire in prima persona, raccoglie risultati di valore.

Giovani da volata
Elia Viviani, ciclista a tutto tondo (un pistard come lui, in paesi più moderni non solo ciclisticamente, sarebbe ben più celebrato) ed ancora giovane, è già uno dei migliori velocisti in circolazione ma, in diverse occasioni, non ha avuto il fiuto per trovare la ruota buona da prendere nell'ultimo chilometro. Avendo in squadra Sagan, favorito naturale per la maglia verde del Tour, il veronese sarà quasi certamente al via del Giro, dove cercherà di raccogliere il primo successo in un GT, di poco mancato nella tappa partenopea di maggio. Nel primo anno in un team World Tour il canadese Guillaume Boivin ha trovato qualche difficoltà di troppo, non riuscendo a ripetere le buone prestazioni mostrate in maglia Spidertech: per il corridore francofono l'anno che verrà deve essere di netta svolta rispetto a quello da poco concluso.

Cronoman
Il polacco Maciej Bodnar, più che un cronoman vero e proprio, è un passistone estremamente regolare nel ritmo impresso, visto che è capace di mantenere la medesima andatura per un lungo tratto di gara: nella tappa dell'ultimo Tour di Saint-Amand-Montrond, dove la Saxo Bank creò quell'insperato buco, fu proprio Bodnar ad aiutare gli uomini di Riis nel buon esito dell'azione. Il giovane Alberto Bettiol è un potenziale all-rounder del ciclismo italiano ed internazionale con qualità a tutto tondo; da Junior è stato anche un valente cronoman con l'alloro di campione continentale nel 2011, disciplina purtroppo un po' trascurata nell'ultimo biennio. Classe '93, il senese (provincia poco rappresentata nel panorama nazionale) ha tutto per poter emergere nel mondo professionistico.

Alberto Vigonesi- cicloweb.it
 
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#18
La Cannondale Pro Cycling annuncia i suoi programmi per il 2014
I 27 atleti della Cannondale Pro Cycling hanno concluso oggi il primo ritiro atletico a Riotorto, in Toscana, per preparare l’inizio della nuova stagione. Oltre ad allenamenti, test, palestra e massaggi, il ritiro collegiale è stato il momento in cui il management del team ha discusso obiettivi e calendario gare con tutti gli atleti. Come consuetudine, sono stati definiti i programmi dettagliati per la prima parte della stagione, fino alla fine del Tour de France.

Peter Sagan

La grande novità nel 2014 per il campione slovacco sarà la sfida sulle pietre della Paris-Rouabaix. Sagan ha già corso nell’Inferno del Nord nei suoi primi due anni da professionista (2010 e 2011) ed entrambe le prove le cadute hanno condizionato il risultato. Anche se tra i prò non ha ancora lasciato il segno, può vantare il secondo posto nella classica dedicata agli Junior (2008). La Paris-Roubaix sarà l’ultima classica di primavera per Sagan e arriverà dopo la Milano-Sanremo, Harelbeke, Giro delle Fiandre (dove nel 2013 ha sempre concluso al secondo posto) e Gent-Wevelgem, dove cercherà di bissare la vittoria. Il secondo obiettivo di stagione sarà la conquista della terza maglia verde consecutiva al Tour de France, oltre che incrementare il bottino di tappe, ora arrivato a cinque. Sagan debutterà a gennaio al Tour de San Luis (come nel 2013) e proseguirà con Dubai Tour, Tour of Oman (2 tappe vinte nel 2013), Strade Bianche (2° posto nel 2013) e Tirreno-Adriatico (2 tappe nel 2013). Tra le classiche e il Tour de France affronterà il Tour of California, dove in ogni edizione corsa dal 2010 ha vinto la maglia a punti e conquistato l’impressionante numero di 10 tappe. L’approccio finale alla Grande Boucle a giugno verrà deciso durante la stagione.

“Sono molto contento di poter tornare a correre la Paris-Roubaix” ha affermato Sagan. “E’ una corsa unica, dura e imprevedibile, e per questo mi ha sempre affascinato. Non mi sento di parlare di ambizioni o fare previsioni sul risultato che potrò ottenere. Nelle due volte che l’ho disputata da professionista, una volta non l’ho conclusa e nell’altra sono arrivato con un gruppetto lontano dai primi. Credo sia una corsa dove serve esperienze e fortuna. Non sento la pressione e neanche l’esigenza di dover fare risultato. Sarà un’esperienza che mi aiuterà a crescere e migliorare. Corridori come Cancellara e Boonen, per fare due esempi, sono veri e propri specialisti. Io posso solo assicurare che correrò dando il cento per cento per ottenere il miglior risultato. Avrò modo di fare dei test quando ci avvicineremo alla corsa, anche perché le pietre richiedono un modo di correre differente rispetto ad altre prove. Prima della Roubaix ho altri obiettivi importanti e, in questo momento, più alla mia portata. Per me si tratta di una nuova ed elettrizzante sfida”.

Ivan Basso

L’espero capitano della Cannondale Pro Cycling cercherà innanzitutto di riscattare una stagione difficile caratterizzata da tanta sfortuna. Sarà leader per la classifica generale al Giro d’Italia e, visto l’amore tra lui e il popolo rosa, oltre che le due vittorie del 2006 e 2010, si presenterà al via con fortissime motivazioni. La prima gara di Basso sarà il GP Costa degli Etruschi, poi Trofeo Laigueglia, Tour of Taiwan, Volta Ciclista a Catalunya, Giro del Trentino e Tour de Romandie. La Vuelta a Espana potrebbe essere per Ivan il grande obiettivo della seconda parte di stagione.

Elia Viviani

Il velocista azzurro dividerà la leadership con Basso al Giro d’Italia, che sarà il più importante appuntamento della stagione. Sulle strade italiane Viviani cercherà la definitiva consacrazione in un grande giro, dopo il debutto nella corsa rosa nel 2013 e 24 vittorie da professionista. Il debutto avverrà in Australia, al Tour Down Under, mentre poi disputerà il Tour of Qatar. A fine febbraio volerà a Calì, in Colombia, dove parteciperà ai campionati del mondo in pista. Dopo un periodo di riposo, Elia tornerà in scena al Giro del Trentino e Tour de Romandie prima del Giro d’Italia, mentre appena dopo correrà il Critèrium Dauphinè (una tappa nel 2013).

Moreno Moser

Il ventitreenne talento italiano affronterà la sua terza stagione da professionista con l’obiettivo di rilanciarsi. I risultati nel 2013 non sono stati quelli attesi (ad eccezione della bellissima vittoria alle Strade Bianche) a causa di problemi di salute. La fiducia della squadra nel suo potenziale non è comunque mai stata in discussione. Dopo il Tour de San Luis (prima corsa del 2014), Dubai Tour, Tour of Oman, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Moser affronterà la prima classica, la Milano-Sanremo. Concluso questo primo blocco di gare, Moreno e la squadra decideranno se correre il Giro d’Italia oppure optare per un altro grande giro. Sarà invece sicura la sua presenza alle classiche delle Ardenne, quelle più adatte alla sue caratteristiche: Amstel Gold Race, Flèche Wallonne e Liege-Bastogne-Liege.

Damiano Caruso

Dopo l’inatteso cambio di programma del 2013, Caruso nel 2014 sarà al via del Tour de France con l’obiettivo di essere competitivo nelle tappe di montagne e di cercare il miglior risultato in classifica generale. Il calendario inizierà al Tour de San Luis e proseguirà con Dubai Tour, Trofeo Laigueglia, GP di Camaiore, Paris-Nice, Milano-Sanremo, Vuelta Pais Vasco e le tre classiche delle Ardenne, obiettivo della prima parte di stagione. Tour of California e Tour de Suisse saranno l’approccio per il Tour de France.

Classiche e brevi corse a tappe

Al fianco dei capitani gli altri 22 corridori affronteranno il 2014 con l’obiettivo sia di supportare le ambizioni della squadra sia di lottare per la vittoria. Per la classiche del pavè Sagan sarà aiutato da un gruppo di corridori affidabili come Oscar Gatto, Maciej Bodnar, Kristijan Koren, Ted King, Paolo Longo Borghini e Alan Marangoni, mentre nelle Ardenne Moser e Caruso correranno con Marco Marcato, Alessandro De Marchi, Daniele Ratto e i giovani Matej Mohoric e Davide Villella.

Alla Tirreno-Adriatico Gatto e Ratto correranno con Sagan e Moser. Alla Paris-Nice Mohoric, Villella, De Marchi e Marcato con Caruso. Per il Tour of California la squadra include anche King, Bodnar, Boivin e Sabatini.

Se per i grandi giri la Cannondale Pro Cycling ha già individuato i suoi leaders, il resto della squadra sarà decisa durante la stagione in base alle caratteristiche dei percorsi, alle performance e al livello di condizione. Un programma specifico sarà poi studiato per giovanissimi Mohoric, Bettiol e Formolo al fine di garantire loro un inserimento graduale nel professionismo e assicurare una crescita costante.

comunicato stampa
 
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#19
REPORTAGE: Cannondale, il 2014 è rock!
E' stata presentata al Canyon Club di Los Angeles, ieri notte, la rosa 2014 del Team Cannondale. Nel corso della notte che ha riservato alcune performance musicali e diverse sorprese, i capitani del team Peter Sagan, Ivan Basso, Elia Viviani, Moreno Moser, Damiano Caruso e l'intera rosa 2014 è stata svelata ufficialmente al pubblico.

[Immagine: sagan_cannondale.jpg]

La presentazione, che ha fatto rivivere i successi più belli del 2013 e ha gettato uno sguardo su quello che potrà essere il 2014, si è chiusa con un concerto della band The Green Machine, un gruppo speciale composto appositamente per la Cannondale da alcune leggende del rock a stelle e striscie come Curt Schneider al basso (Five For Fighting e Richie Sambora), Jared Shavelson alla batteria (BoySetsFirst e Purelove), Michael Ward alla chitarra (Gogol Bordello e The Wallflowers), John Rubano ai microfoni (Jim Belushi e The Blues Brothers) e Matt Rollings alla tastiera (Fiona Apple e Richie Sambora).

Non sono mancati i fuori programma con uno scatenato Moreno Moser che ha dimostrato al pubblico il proprio talento musicale interpretando al meglio "Molly's Lips" dei Nirvana accompagnato dalla Green Machine. A duellare sul palco con il trentino è stato il general manager della Cannondale, Bob Burbank che ha cantato "It's my ife" di John Bon Jovi.

Ai tifosi, per il 2014, la Cannondale ha promesso una stagione indimenticabile: il gruppo che compone il team italo-americano, infatti, comprende 28 elementi tra cui spiccano alcuni campioni affermati e diversi talenti che avranno il tempo di crescere gradualmente.

"Tutto il team si sta preparando per fare grandi cose" ha spiegato Peter Sagan "Io mi sto bene in questa squadra e il livello dei miei compagni è ottimo. Vogliamo far felici i nostri fan, tenere alto il nome del Cannondale Pro Cycling Team e divertirci lungo la strada".

La presentazione americana del team è stata inserita in un collegiale di preparazione che ha impegnato la squadra per quattro giorni a Los Angeles. Sulle strade americane è proseguita la preparazione in vista del debutto stagionale "Con le migliori bici al mondo e i talenti più promettenti in squadra guardiamo avanti, verso un 2014 che sarà indimenticabile" ha commentato l'americano Ted King "Dare il via alla stagione in questo modo non è niente male davvero!"

ciclismoweb.net
 
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#20
avevo letto da qualche parte che anche Cameron Wurf ha dimostrato doti non indifferenti di chitarrista, sempre più idolo l'australiano Rockeggio
 
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