Doping, nuovi guai per Armstrong
Agenzia Usa pronto a incriminarlo
Secondo il Washington Post, l'Usada sta per incriminare formalmente l'ex corridore texano: sarebbe in possesso di campioni di sangue che proverebbero il ricorso al doping ematico. La difesa: "Non mi sono mai dopato". Potrebbe perdere le sette vittorie al Tour de France
WASHINGTON - Doping, nuovi guai per Lance Armstrong. Secondo il Washington Post, l'Usada, l'agenzia anti-doping statunitese, si appresta ad inriminare formalmente il ciclista americano. L'Usada ha inviato una lettera all'ex corridore texano formalizzando nuove accuse che potrebbero costargli le sette vittorie al Tour de France. A titolo precauzionale, inoltre, ad Armstrong è stato vietato di gareggiare nel triathlon, sport a cui si è dato dopo il ritiro nel ciclismo. Secondo il giornale, l'agenzia sostiene di essere in possesso di campioni di sangue, raccolti nel 2009 e nel 2010, che proverebbero il ricorso al doping ematico.
"Non mi sono mai dopato e, a differenza dei miei accusatori, ho gareggiato per 25 anni senza cali di prestazione e superando oltre 500 test - la replica in una nota di Amstrong - L'Usada ignora questa fondamentale distinzione e accusa me anzichè coloro che hanno ammesso di aver fatto uso di doping e questo la dice lunga sulla sua mancanza di correttezza e su questa vendetta".
Armstrong ricorda anche che il procuratore federale statunitense, Andre Birotte Jr, ha annunciato lo scorso febbraio la chiusura dell'indagine aperta nel 2010 a Los Angeles e che lo vedeva sotto accusa per doping. Ma l'Usada ritiene che il texano, assieme ad altri cinque ex tesserati, tre dottori tra cui Michele Ferrari, un preparatore e il team manager Johan Bruyneel, abbia messo in piede un sistema basato sul doping dal '98 al 2011. Per il sette volte vincitore del Tour l'accusa di aver fatto uso di Epo, testosterone, corticosteroidi e trasfusioni oltre che di agenti mascheranti, fornendo gli stessi prodotti ad altri.
Scrive il Post che se le accuse contro Armstrong saranno dimostrate rischia di perdere i sette titoli del Tour de France conquistati in carriera. Nel testo della lettera dell'Usada si legge che in campioni di sangue prelevati al campione nel 2009 e nel 2010 "sono state trovate (tracce) ricorrenti di Epo e di auto-emo trasfusioni", oltre a "testosteronee corticosteroidi". L'Usada accusa oltre ad Armstrong anche cinque membri della sua squadra "nel periodo 1998-2011", tra cui, "il medico italiano Michele Ferrari e il manager Johan Bruyneel".
repubblica.it
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