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Caso Armstrong - L'UCI cancella tutti i titoli di Armstrong dal '98 in poi
#61
(14-06-2012, 08:02 PM)Gershwin Ha scritto: E con quale criterio scelgono di fare analisi sui vecchi campioni di sangue di Armstrong e non su quelli di Merckx, Anquetil o Longo Borghini?

Ma spunta sempre fuori Longo Borghini ??? Chissa come gli fischiano le orecchie AsdAsd
 
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#62
Longo Borghini fa da termine di paragone standard, a fine carriera lo espongono al museo delle unità di misura a Parigi
 
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#63
Di tutto questo polverone,quelli che si stan cacando addosso più di tutti,non sono certo nè Armstrong nè il suo entourage,bensi' tutti quelli della cricca Uci al comando,nel periodo di dominio di Lanza.
L'inchiesta è portata dall'Usada,che è un organismo totalmente agli antipodi col sistema antidoping avvallato da Aigle.
Difatti oggi è arrivata subito una dichiarazione dal quartier generale svizzero,dove si afferma che questa indagine non può che far del male al ciclismo.

Non vorrei stravolgervi la vita ma che il buon Lance fosse pericolosamente "contagiato" non è che vi può sorprendere più di tanto.Ha vissuto nel periodo giusto per fare tutto quello che ha fatto.La stessa cosa l'han fatta almeno altri centinaia di "campioni"...
 
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[+] A 4 utenti piace il post di Akr
#64
Raga sinceramente c'è qualcuno che davvero crede che Armstrong ad inizio anni 2000 fosse una delle poche verginelle in un mondo di troie? Secondo voi è possibile che un corridore, che prima del cancro era riuscito solo una volta a concludere il Tour, riuscisse a vincere sette Tour da pulito contro avversari dopati? Andatevi a guardare le top-10 dei Tour vinti da Armstrong, in ognuna almeno la metà dei presenti è stata coinvolta in casi di doping. Se escludiamo Armstrong e gli altri corridori coinvolti in casi di doping i vincitori dei Tour dell'americano sarebbero: nel 99 Escartin(3°), nel 2000 Moreau(4°)(nel 2000 solo tre corridori presenti in top-10 non sono stati coinvolti in scandali doping), nel 2001 la memoria di Kivilev(4°), nel 2002 Igor Gonzales De Galdeano(5°), nel 2003 Zubeldia(5°), nel 2004 Kloden(2°) e nel 2005 Leipheimer(6°). Davvero secondo voi Armstrong, che fino a prima della malattia, nelle corse a tappe di 3 settimana non aveva fatto nulla, era in grado di dare 6 minuti a dei dopati senza prendere nulla?
 
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#65
Un sacco di corridori sono passati dall'essere "solo" corridore da classiche, a uomo GT, ultimo di questi Wiggo, addirittura ex velocista in pista, quindi due specialità ciclistiche agli antipodi. Io non mi sorprendo neanche più di queste trasformazioni oramai...
Più che altro Lance, quando vinceva i 7 Tour, era faccia pubblicitaria dei grandi colossi Americani, come la Nike, la Trek ecc. ecc., e i maligni potrebbero pensare che finchè queste pagavano, non poteva e doveva essere trovato positivo, pena le rescissioni dei contratti di sponsorizzazione...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
#66
Ma sarà stato dopato, però non l'hanno trovato, è stato più bravo di loro. Tutti prendevano qualcosa, andassero a fare i test antidoping sul sangue invecchiato di Moser, gli fa esplodere i macchinari. Armstrong ha cambiato il ciclismo, l'ha fatto evolvere, in un certo senso l'antidoping si è dovuto adeguare, se hai un nemico più forte devi crescere. Comunque, la possibilità che non fosse dopato sulla carta esiste. E' stato il primo ad allenarsi in modo diverso, a interpretare il ciclismo in un modo tutto nuovo. Tra i metodi di Wiggins e i vecchi metodi c'è lui. Si allenava in modo completamente diverso rispetto a tutti i rivali, faceva solamente il Tour, niente picchi (anche se rispetto a Wiggins la sua condizione fisica oscillava di più), ogni gara era un allenamento. Doping o meno, era più bravo degli altri e ha capito prima di tutti come si sarebbe evoluto il ciclismo
 
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#67
Nessuno ha detto che la sua trasformazione fosse una cosa strana, nelle brevi corse a tappe se l'era sempre cavata egregiamente prima della squalifica, ci stava che prima o poi sarebbe diventato competitivo per le corse a tappe, la cosa strana è che passo dall'essere staccato da trenta corridori in salita a staccare tutti con facilità irrisoria ed a crono prima del cancro non andava, dopo stracciava Ullrich, questa è la cosa strana, lui non si trasformò da semplice corridore da classiche a corridore da corse a tappe, si trasformò in un dominatore paragonabile giusto giusto a Merckx e Hinault...
 
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#68
la quesdtione non è facilmente affrontabile. prove certe non ce ne sono. Secondo me Armstrong era pieno come tutti, come per esempio lo era anche Pantani secondo me. Come lo era Basso prima del 2006.
Spiace dirlo ma è quello che penso. Tutti grandissimi campioni che in un ciclismo 100% clean sarebbero stati comunque in prima linea.

Per dire, prendete Basso. Nel 2006 a crono era tra i big.. ora è mediocre tra gli scalatori. Eppure la storia insegna che invecchiando gli scalatori tendono a migliorare a cronometro. Prendete Purito, Pantani, Chiappucci, chi vi pare. Basso a 28 anni volava, vinceva le crono, a 34 è anonimo. Secondo voi cos'era?

In mente poi me ne vengono uno dietro l'altro. Berzin, Luttenberger, Leblanc, Virenque e tutto il clan Festina.. nel 97 fecero classifica in 4-5 e già Leblanc non c'era più. Le liste dei corridori 100% sospetti (e poi beccati oppure no) è infinita. Gotti pure ha avuto noie. In generale comunque al Tour dove molti erano anche i soldi in ballo come facevano notare in qualche msg precedente è sempre stato un casino con le classifiche riscritte.

Non ho detto praticamente nulla sugli anni 2000 per pietà. Sugli anni ancora più indietro meglio non pensarci nemmeno, diciamo che cmq tutti avevano le stesse possibilità. Lo stesso Moser ha fatto il record dell'ora riccorrendo ad autoemotrasfusioni. era legale.

Su Armstrong la metarfosi ci sta, era ancora "giovane" nel 93-96 quando correva in Motorola, probabilmente non pensava neppure a far classifica. e poi c'è tutto il discorso allenamenti e Tour obiettivo unico. Alla fine per me se correvano tutti puliti magari avrebbe vinto uguale. Forse non proprio 7 Tour.

Poi cmq tirare fuori queste cose dopo tutto questo tempo.. mah.

ps. sul doping 2009-2010 non ci credo molto, sarebbe ridicolo rischiare di macchiare una carriera così
 
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#69
La trasformazione secondo me ci sta ampiamente... in salita vabè, è questione di tante cose, peso, grinta (la malattia in questo senso probabilmente l'ha spinto molto), poi non ha avuto fenomeni a sfidarlo. A cronometro il "dominio" era frutto dell'agilità di pedalata, sua caratteristica peculiare che ora tutti imitano, ma è stato il primo. Se c'è rimasto solo Grabsch ad andare coi rapporti impossibili un motivo ci sarà, l'agilità ti avvantaggia. Lui l'ha capito prima e ci ha marciato
 
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#70
Ma è ridicolo solo pensare che sia cosi fesso da doparsi al rientro delle corse.
 
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#71
Io non la trovo una cosa così ridicola, se lui si è sempre dopato prima del ritiro, perchè poi non avrebbe dovuto farlo? Come dice Akr, l'inchiesta non è portata avanti dall'UCI, ma dall'Usada, l'UCI non ha mai avuto alcun interesse a far fuori Armstrong, dato che il texano era una grandissima macchina da soldi, loro lo hanno sempre tutelato, ecco perchè queste cose non sono mai venute fuori quando Armstrong correva...
Comunque mi spiegate perchè pensare che Armstrong dopo il rientro si sia dopato è ridicolo, mentre pensarlo di un Riccò o di un Frigo no?
 
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#72
Riccò è Frigo avevano solo quello, ora sono due coglionazzi qualsiasi ma non avevano nulla da perdere. Armstrong è ricco, se fosse condannato la sua fondazione andrebbe in culo esattamente come le sue speranze di governare il Texas
 
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#73
Ma poi chi lo dice che sia dopato Armostrong nella sua era d'oro?
 
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#74
comunque anch'io ci credo 0

non metto in dubbio che Lance sia un dopato però che sia anche scemo non ci credo, in pratica:
s'è dopato per tutta la carriera, ha vinto 7 Tour, si è ritirato, è tornato a correre per fare il Giro..alla fine è finito al Tour e ha avuto la grande idea di doparsi per ottenere un terzo posto? (conquistato soprattutto perché nessuno attaccava se ricordate quel Tour)
ma mi facciano il piacere

se poi hanno finalmente le prove chapeau
 
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#75
Dai, non scherziamo... qua c'è proprio qualcosa a cui si gira attorno che non esiste: è il solito scherzo patetico. Armstrong è pulito fino a prova contraria, quelle accuse sono una serie di cianfrusaglie campate per aria mentre si era alle prese con una forte diarrea, non c'è altra spiegazione! Poi mi chiedo quale sia il divertimento a fare 'ste cose, se dopo 500 controlli non è stata rilevata alcuna positività, perché spacciarlo per dopato?? E cosa sono 'ste accuse, che in realtà non ci sono? Perché allora io posso accusare Evans di aver cagato nel mio giardino nonostante gli avessi chiesto di non farlo, ma proprio non ha senso... insomma secondo me i due casi non sono proprio incomparabili Asd

Per concludere, se non ho capito male, si sarebbe tirato la zappa sui piedi nel 2009-2010, anni in cui ha fatto qualche mezza comparsa (considerando quello che ha fatto globalmente)? Ma che senso ha? bha..
 
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#76
Anche a me queste cose che spuntano fuori dopo anni mi convincono poco.
 
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#77
Caso Armstrong, adesso tremano anche Leipheimer e Hincapie
Non ci sono nomi di testimoni, per proteggerli; non ci sono luoghi. Soltanto un elenco molto asettico, ma terribile, di accuse per smantellare il sistema costruito da Lance Armstrong e cancellare un'era del ciclismo. Doping di squadra dall'Us Postal in poi, dal 1998 a oggi: ecco quanto vuole dimostrare l'Usada, l'agenzia americana antidoping, nelle 15 pagine della lettera con cui ha messo sotto indagine per doping il texano, icona della lotta al cancro e inserito nel 2008 dalla rivista Time tra le cento persone più influenti della Terra. Lo chiama «conspiracy UsPs», complotto Us Postal: dirigenti, atleti, medici.

Grazie Italia. Chiara la strategia espressa nel documento, di cui la Gazzetta dello Sport ha preso visione: non mettere tutte le carte sul tavolo, non fornire tutti i dettagli dell'inchiesta sportiva nata durante quella penale (poi archiviata) e decollata in primavera dopo le nuove informazioni su Armstrong e il medico Ferrari ricevute dalla Procura di Padova.
Perché il punto è proprio questo: gran parte delle testimonianze sulle presunte pratiche dopanti negli anni di Us Postal (1996-2004), Discovery Channel (2005-2007), Astana (2009) e RadioShack (2010) erano ben note già dalla primavera 2010, quando Landis vuotò il sacco all'Uci (la federciclo mondiale). Poi ha parlato un altro ex postino, Tyler Hamilton. L'Usada ha incontrato oltre 10 persone, tra corridori e membri dei vari team, per raccogliere le loro parole su come veniva distribuito, e incoraggiato, il doping: anche i trucchi per evitare le positività.
Alcuni esempi? Per l'Usada, Bruyneel, il preparatore Pepe Martì e il medico Ferrari avevano elaborato piani di allenamento basati sull'Epo e sulle trasfusioni di sangue dal 1998 al 2007, e istruito i corridori a farle. Le iniezioni venivano gestite pure dai medici Garcia del Moral e Celaya. Lo stesso Armstrong, dal 1998 al 2005, distribuì Epo, e fu visto dal 2000 al 2005, anche durante il Tour, re-iniettarsi il sangue. Il dottor Ferrari, si legge nelle carte, «dal 1998 al 2007 sviluppò un metodo per mischiare il testosterone all'olio di oliva e somministrarlo per via orale» e così non farlo rilevare ai test. E pagine su testosterone, soluzioni saline per abbassare l'ematocrito e ingannare i controlli, ormone della crescita.

Esami. C'è poi la parte dei valori dei campioni di sangue di Armstrong nel 2009 e 2010, che per l'Usada sono «perfettamente in linea con la manipolazione del sangue». Con quale certezza? Non risulta che l'Uci abbia concesso all'Usada i campioni prelevati ad Armstrong dopo il ritorno in bici (dal 2009) per riaprirli e analizzarli con altri metodi. Più probabile che l'Usada abbia raccolto propri campioni di sangue del texano (e ha diritto di farlo su un atleta americano, come il Coni in Italia) e comparato quei valori con l'andamento del passaporto biologico. I suoi consulenti avrebbero dato l'assenso per una procedura antidoping, come in altri casi:
Pellizotti, per esempio. Adesso, infine, rischiano grosso corridori che, come Levi Leipheimer e George Hincapie, hanno corso nelle squadre di Armstrong e sono ancora in attività. Sarebbe in arrivo una nuova comunicazione dell'Usada che li riguarderebbe: in dubbio la partecipazione al Tour de France e ai Giochi di Londra.

da «La Gazzetta dello Sport» del 16 giugno 2012 a firma Luca Gialanella
 
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#78
Caso Armstrong, Filippo Pozzato e quella intercettazione
Ci sarebbe anche lui, Pippo Pozzato, nel lungo elenco di coloro che hanno fatto ricorso in tempi non lontani alle “cure” di Michele Ferrari. Il medico attualmente coinvolto nell’inchiesta doping dell’Usada (l’agenzia americana), che ha al centro Lance Armstrong.
Anche lui, “Pippo il bello”, l’uomo della Sanremo 2006, del mondiale da capitano azzurro nel 2010, del secondo posto al “Fiandre” di quest’anno, della Ferrari sotto casa, della residenza a Montecarlo. La passione per i social network (12.036 followers su Twitter), per tatuaggi, donne, motori e motocross, sarebbe stato cliente del medico più chiacchierato d’Italia. A confermare i sospetti, una registrazione nota anche agli inquirenti italiani che in questi ultimi anni hanno indagato sul medico messo all’indice dal Coni. E che, dunque, a norma di regolamento, non dovrebbe essere frequentato dai nostri atleti.

Su Ferrari in Italia c’è la mega inchiesta aperta dai Nas di Firenze, partita sulle tracce di Popovic, il russo all’epoca compagno di Armstrong, e poi allargata da Nas e Finanza di Brescia e Padova. «Ascolta: mi da Ferrari ghe so andà perché ghe l’ho domanda mi», dice il bel Pippo con accenti dialettali inconfondibili. «Da Ferrari ci sono andato perché gliel’ho chiesto io». L’ammissione è clamorosa. Nel dialogo si fa cenno alla vicenda di Emanuele Sella, positivo al “cera” nel 2008, poi squalificato solo una stagione, fino al 2009, perché collaborativo con la Procura Coni. E Pippo si schiera contro il collega che ha parlato. Lui – si evince dalle parole – si trattasse di testimoniare su Ferrari, lo difenderebbe perché «se te che vien a casa mia quindi se te responsabile», ovvero: «sei tu che vai a cercarlo a casa sua quindi sei tu che sei responsabile». E ancora: «Non hai la pistola puntata alla testa. Con Ferrari volevo andarci io. Siamo maggiorenni, no?». Nella registrazione emerge anche una cifra: 40.000/50.000 euro l’anno solo per essere “seguito” dal medico. Si fa cenno con disinvoltura alla necessità di fare come tutti, perché «sei hai in camera compagni che prendono qualcosa è logico che anche tu la prenda».
Insomma: lo spaccato di una mentalità e di un ciclismo in cui la farmacia è parte integrante dell’attività sui pedali, come l’allenamento, l’alimentazione e la vita da corridore. Un ciclismo dove, alla fine, cede anche un atleta dalla classe riconosciuta. Compromettendo una carriera cominciata nel 2000 con i giovani della Mapei, saltando perfino la gavetta del dilettantismo e la relativa pressione dei risultati da fare ad ogni costo. Ed è un tragico esempio. Il colloquio risale all’estate del 2009; la voce registrata è quella di Pippo, senza ombra di dubbio, e ora, con le Olimpiadi alle porte, per il corridore di Sandrigo, tornato alle gare in Slovenia dopo la frattura al polso al Giro, potrebbe scattare una pesante squalifica in grado di fargli perdere Londra: dipenderà dalla celerità con cui si muoverà la Procura Coni.

da «La Repubblica» del 16 giugno 2012 a firma Eugenio Capodacqua
 
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#79
Non mi sorprende...è cosa logica
(14-06-2012, 08:35 PM)Gershwin Ha scritto: Ma sarà stato dopato, però non l'hanno trovato, è stato più bravo di loro. Tutti prendevano qualcosa, andassero a fare i test antidoping sul sangue invecchiato di Moser, gli fa esplodere i macchinari. Armstrong ha cambiato il ciclismo, l'ha fatto evolvere, in un certo senso l'antidoping si è dovuto adeguare, se hai un nemico più forte devi crescere. Comunque, la possibilità che non fosse dopato sulla carta esiste. E' stato il primo ad allenarsi in modo diverso, a interpretare il ciclismo in un modo tutto nuovo. Tra i metodi di Wiggins e i vecchi metodi c'è lui. Si allenava in modo completamente diverso rispetto a tutti i rivali, faceva solamente il Tour, niente picchi (anche se rispetto a Wiggins la sua condizione fisica oscillava di più), ogni gara era un allenamento. Doping o meno, era più bravo degli altri e ha capito prima di tutti come si sarebbe evoluto il ciclismo

hai una visione un po' distorta delle cose...
 
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#80
il bello, il brutto e il cattivo, suvvia...
lo sbarco sulla luna è avvenuto?
 
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