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Caso "Bici Motorizzate" - Sette biciclette truccate tra Strade Bianche e Coppi&Bartali?
#61
Penso anch'io sia molto difficile beccare quelli che usano queste bici. Il ragionamento che sta dietro alle eventuali pene è che sarebbe nel caso la squadra la maggiore responsabile e non il singolo corridore, che da solo difficilmente può gestire tutta la situazione.

A sensazione qualcuno che lo usa c'è però io fatico che a credere che tu ci pedali di fianco e non capisci che ha il motorino.
 
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#62
LEMOND: «I MOTORINI CI SONO ED È FACILE SCOVARLI»
Ci vuole una pistola di calore, e si debellerà questa piaga

Greg Lemond, tre Tour e due monndiali, è arrivato ieri al Giro d'Italia per Eurosport, visto che l'americano è la voce tecnica di questo canale sportivo. Su «La Gazzetta dello Sport» in edicola questa mattina, c'è un bellissima intervista raccolta da Ciro Scognamiglio. Lemond parla di tutto e lo fa come è solito farlo lui, senza tanti giri di parole, andando al nucleo del problema. Come per il problema delle bici motorizzate.
«Sì. Se qualcuno dice il contrario, scherza - spiega a Scognamiglio - . Io so che esistono, ho usato una bici che ne aveva uno. Ho incontrato l’inventore e ne abbiamo parlato. Cinquanta o cento watt per un motore non sono niente. Se tu vai a quattrocento watt su una salita, l’extra di cinquanta significa minuti». Rimedi per arginare e sconfiggere questa “piaga tecnologica” che potrebbe risultare fatale per il nostro sport? Lemond in materia ha le idee chiarissime: «Ci vuole una “thermal heat gun” (una sorta di pistola di calore, ndr). I motori creano caldo e li puoi vedere. Si può usare in corsa, da metri di distanza si può valutare la differenza di calore nel bottom bracket (il movimento centrale della bici, ndr). Li raccomanderei all’Uci. E consiglierei anche di vietare i cambi di bici in gara a meno di un serio problema meccanico».

tuttobiciweb.it
 
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#63
cazz il cambio bici da vietare sarebbe un bel problema

se si sta dando tutto sto peso a sta storia una cosa è sicura allora. in gruppo si sa che c'è chi usa davvero il motorino!
 
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#64
E si scoprì che Lemond aveva un'azienda di "thermal heat gun" Asd Asd

Io continuo a vederlo come un prodotto che probabilmente sarà usato/abusato da amatori e granfondisti e forse sarà presente anche in categorie minori o in ciclismi minori: chissà... Ma da qui ai professionisti c'è un bel salto di nulla. Sese
 
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#65
Amatori, Prato-Abetone: «Ha barato! Ha vinto con il motorino»
Finale con colpo di scena per la 34 esima edizione della Prato Abetone, prova dedicata agli amatori.
Il vincitore - il poggese Gianni Ugolini - ha tagliato il traguardo a braccia alzate nel tempo di 3 ore 4 minuti ma, mentre stava festeggiando, arrivava il secondo - Marco Da Castagnori - che sotto lo striscione d'arrivo urlava di fermare il vincitore perché aveva barato. Accusa circostanziata: pare che un motorino elettrico per facilitare la pedalata. Ci sono altri testimoni, che seguivano la gara, pronti a testimoniare che al passaggio dell'atleta in questione si sentiva chiaramente il ronzio del motore.
La giuria durante il controllo non ha trovato alcuna irregolarità. In diversi però sono pronti a giurare che sul Monte Oppio Ugolini andava un po’ troppo spedito e che la borraccia montata sulla bici è un po’ troppo lunga rispetto alle misure standard e che proprio lì poteva essere montata la batteria.

Sulla salita ha scattato un'immagine il fotografo de Il Tirreno di Pistoia Lorenzo Gori ma è difficile, per un occhio non esperto però capire, se la bici è truccata. L'immagine è stata mostrata al giudice di gara e presto si sapranno gli esiti della valutazione. Intanto Ugolini è stato premiato ma la giuria si è riservata di prendere eventuali decisioni future. E sullo stesso podio Da Castagnori non ha nascosto il suo pensiero...

tuttobiciweb.it
 
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#66
[Immagine: showimg.php?cod=81414&resize=10&tp=n]

Ahah Ahah Ahah Ahah
 
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#67
Ora gli fanno un milione di euro di multa :O
Comunque sarebbe una cosa spaventosa, se è vero che dopo la gara non hanno trovato niente e è vero che ha usato un motorino vuol dire che c'è dietro una tecnologia avanzata. Non ho ben capito i dettagli comunque, ad esempio questa borraccia-batteria immagino l'abbia buttata prima della fine (in un punto preciso dove poteva recuperarla dopo). Però il portaborraccia non può buttarlo via, lì si dovrebbe vedere se c'è un collegamento.
 
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#68
Io non vedo strane tecnologie. Se il motorino c'era l'ha rimosso, mi pare strano fosse tutto nella borraccia.

Comunque EROE, lo farei anch'io alla faccia dei ridicoli amatori che fanno vita da professionisti.
 
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#69
E' quello che ho sempre detto, mi sembra strano che uno non si accorga che il collega che gli passa vicino ha il motorino.

Poi il problema è dimostrare che ce l'abbia, e quello è più complicato come abbiamo visto in questo caso. Tra gli amatori può capitare che la fai franca, tra i professionisti è molto più difficile...
 
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#70
Tour de France: Chris Froome, bici truccata? Guarda il video
Ecco il video che ha scatenato una bufera mediatica su Chris Froome, attuale maglia gialla del Tour, e sul suo Team Sky. Di cosa si tratta? Della telecronaca della tappa del Tour de France del 14 luglio 2013, quella che si concludeva sul Monte Ventoux, dove per la prima volta l’inglese azionò la sua famosa “frullinata” per staccare i rivali, in quel caso Contador e Quintana. La stessa “frullinata” usata in Francia nella prima tappa Pirenaica.

Sul video una mano anonima ha sincronizzato i dati di marcia del corridore, ricavati dal computerino montato sulla bici dell’atleta: velocità, cadenza di pedalata, battito cardiaco, potenza. Questi dati, secondo il Team Sky che ha sport denuncia, sarebbero stati hackerati da ignoti. In realtà il file è stato “passato” al fisiologo francese Antoine Vayer (pure lui, come Froome, molto discusso, nel suo caso per l’atteggiamento persecutorio verso il ciclismo) da un ex allenatore del team.

La principale anomalia del file è proprio il battito cardiaco: quando Froome attacca (in due punti, a 7,2 e a 1,5 chilometri dalla fine) e spinge la bellezza di oltre 600 watt sui pedali il cuore resta immobile attorno ai 153 bpm, un valore davvero bassissimo per un atleta che sta compiendo uno sforzo enorme. In casi analoghi le pulsazioni si aggirano tra le 170 e le 180.

Di cosa si tratta? Il file è stato modificato per incastrare Froome? Il suo cuore è completamente fuori della norma? Nella bici c’era un supporto meccanico o elettromagnetico che aiutava il corridore? Sia Sky che Froome per adesso hanno rifiutato di rispondere alla domanda.




Fonte notizia: Corriere della Sera
 
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#71
http://video.gazzetta.it/vuelta-quel-cam...afd41df726

Di solito ho sempre trovato spiegazioni alternative molto semplici, qui onestamente ho qualche difficoltà. Magari è sbagliata la traduzione, però se gli dice davvero di nasconderla è abbastanza inquietante
 
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#72
Bici di quale corridore? Valverde o Quintana?
 
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#73
Non lo so, non c'è il numero. Una spiegazione alternativa plausibile a cui ho pensato è che gli serviva uno spazio sopra per qualche motivo e gli dice "Nascondila" semplicemente nel senso di metterla da parte e non lasciarla lì in mezzo. Può anche essere che era una bici "illegale" ma per motivi più futili, tipo troppo leggera
 
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#74
Dipende dalla traduzione, può darsi pure che voglia solo dire mettila via?
 
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#75
Penso possa essere l'equivalente del nostro "fallo sparire", che spesso e volentieri non ha un'accezione losca. Sese

Più preoccupante invece quel reggisella levato... perché?? Mmm Boh
 
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#76
Be io non capisco una cosa....se la traduzione è sbagliata la Movistar può tranquillamente fare causa alla Gazzetta per diffamazione,mi sembra che sia l'unico giornale che ne abbia parlato...ne l'equipe,ne Marca o As..però posso sbagliare...Azion‌e=reazione...altrimenti non la finiamo più...oppure intervenga chi di dovere cioè l'Uci per farsi dare spiegazioni..
 
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#77
La tesi di Magrini, ripresa da altri sui social, è che essendosi rotto il reggisella l'hanno imboscata per evitare cattiva pubblicità per Canyon. Non conoscendo le situazioni che si creano nel dopo tappa intorno alle bici non so se è verosimile o no, ma immagino che lo sia. Di certo se l'obiettivo era non fare cattiva pubblicità, non ci sono riusciti molto bene
 
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#78
La storia della casa produttrice mi sembra totalmente inverosimile.

Un meccanico (della squadra e non della casa produttrice delle bici) durante una corsa importante sta li a pensare che la casa produttrice delle bici non deve fare cattiva figura?

Non credo proprio.
 
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#79
Si, sembra a strano anche a me. Cioè ci sta che la squadra tenti di non fare cattiva pubblicità alle bici, ma non in quelle situazioni concitate.

Comunque in un video così decontestualizzato si possono fare mille congetture, ma di certo si capisce ben poco.
 
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#80
Comunque un plauso alla Gazzetta che non perde occasione per buttare fango sul ciclismo per raccogliere qualche visualizzazione in più, complimenti.
 
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