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Caso Kolobnev - Tas, nessuna sanzione per Kolobnev
#1
Il sito de L'Equipe ha dato per primo la notizia: un diuretico nel sangue del russo della Katusha

Alexandr Kolobnev è risultato positivo a un controllo antidoping al Tour de France. Secondo l'edizione on line de L'Equipe, prima a dare la notizia, la sostanza trovata nel sangue del russo del Team Katusha sarebbe un diuretico, l'idroclorotiazide, mentre il controllo risale a un non specificato giorno della prima settimana della Grande Boucle.

L'analisi del campione A è stata effettuata dal laboratorio di Chatenay-Malabry, che durante il Tour è a disposizione dell'Agenzia francese per la lotta al doping.

Kolobnev, 30 anni, ha conquistato in carriera un bronzo olimpico a Pechino nel 2008, due argenti mondiali (Stoccarda 2007 e Mendrisio 2009), una tappa alla Parigi-Nizza e un'edizione della Montepaschi Strade Bianche (2007).

gazzetta.it
Mi è crollato un mito Triste
 
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#2
Ahiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Facepalm
 
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#3
Eh, una bella botta...
Personalmente ho avuto sempre molte remore verso gli atleti russi in generale, hanno una politica antidoping abbastanza leggera in quei posti: alla fine una loro positività mi stupisce, ma fino ad un certo punto...
 
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#4
Ed ecco il primo, chissà se ne spunteranno altri fino al termine
 
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#5
Eh!?!?!?:O:O
 
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#6
La cosa che mi stupisce sempre è che tante volte un corridore viene trovato positivo, ma guardando i le sue prestazioni non si può notare una crescita, questa per Kolobnev è stata una delle peggiori stagioni di sempre e qui al Tour non si è mai visto. Del doping ho sempre un'idea tipo pozione magica di Panoramix, pensiamo a Landis, lui si dopò, non ricordo quale porcheria prese, compì una vera e propria impresa, si prese la maglia gialla e poi fu scoperto con le mani nel sacco. Riccò, trovato positivo dopo un dominio incredibile in salita al Tour. Kolobnev cosa ha ottenuto? Non lo capisco, perchè non ci ho a che fare probabilmente, non mi intendo di queste faccende, se qualcuno me lo spiega...
 
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#7
forse la sostanza non da grosse prestazioni, oppure andava piano per non essere scoperto, cmq mi pare che in una tappa è andato in fuga, forse è quella la tappa incriminata
 
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#8
I diuretici sono inseriti nella lista della wada come farmaci coprenti, visto che permettono "l'espulsione" della sostanza incriminata.

Te parli di gente beccata dopo grandi imprese. Il problema è proprio quello: se ti bombi da morire e ti metti a sconquassare tutto, alla fine prima o poi ti beccano. Guarda anche Piepoli al Tour, per dire. L'unico modo per arginare i controlli è calcolare per bene le dosi e espellerle in tempo: infatti ormai nel dopo corsa non viene più beccato praticamente nessuno. I controlli a sorpresa e il passaporto biologico (che comunque le statistiche dicono che un 40% di dopati non li segnala come tali, perchè bisogna comunque cercare di scongiurare i falsi positivi) sono gli strumenti che più aiutano la lotta al doping odierna, quelli che fanno in modo che il dopato debba faticar un po' di più per cercare di farla franca...

Comunque Kolobnev non era andato così male alle Ardenne, anzi: è che JRO era capitano ed era parecchio in palla...
 
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#9
Tour 2011, Kolobnev si autosospende

Una volta giuntagli la notizia della positività, Alexandre Kolobnev ha deciso di autosospendersi dal Tour de France, in base al regolamento UCI in attesa delle controanalisi. A rendere nota la notizia è un comunicato stampa della Katusha, nella quale si precisa inoltre che Andrei Tchmil, presidente della formazione, si è recato "volontariamente insieme ai corridori Kolobnev e al suo compagno di stanza Egor Silin in Gendarmeria per fare da interprete e ribadire l’estraneità della squadra ai fatti contestati".

spaziociclismo.it
 
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#10
(12-07-2011, 02:23 AM)SarriTheBest Ha scritto: I diuretici sono inseriti nella lista della wada come farmaci coprenti, visto che permettono "l'espulsione" della sostanza incriminata.

Te parli di gente beccata dopo grandi imprese. Il problema è proprio quello: se ti bombi da morire e ti metti a sconquassare tutto, alla fine prima o poi ti beccano. Guarda anche Piepoli al Tour, per dire. L'unico modo per arginare i controlli è calcolare per bene le dosi e espellerle in tempo: infatti ormai nel dopo corsa non viene più beccato praticamente nessuno. I controlli a sorpresa e il passaporto biologico (che comunque le statistiche dicono che un 40% di dopati non li segnala come tali, perchè bisogna comunque cercare di scongiurare i falsi positivi) sono gli strumenti che più aiutano la lotta al doping odierna, quelli che fanno in modo che il dopato debba faticar un po' di più per cercare di farla franca...

Comunque Kolobnev non era andato così male alle Ardenne, anzi: è che JRO era capitano ed era parecchio in palla...

Ma Kolobnev è stato trovato positivo nel dopo-tappa, giusto?

 
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#11
pare di si,una delle prime tappe...peccato,brutta notizia..ArrabbiatoConfusoNono
 
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#12
Allora vuol dire che non è riuscito ad "espellere" in tempo Asd Sulla gazzetta leggo che è coinvolto nell'inchiesta di Padova
 
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#13
Bernaudeau: colpire chi ha aiutato Kolobnev

Jean-René Bernaudeau, manager della Europcar, è stato tra i primi a reagre alla notizia della positività di Alexandr Kolobnev.
"È incredibile. siamo in piena ricostruzione del ciclismo e c’è chi si ostina a non capire nulla. Ma sono i corridori sono pesci piccoli... I corridori non hanno cultura medica, quel diuretico Kolobnev non lo ha preso da solo, qualcuno gli ha suggerito di farlo ed è lì che bisogna andare a colpire».

tuttobiciweb.it
 
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#14
Alexandr Kolobnev si è autosospeso
Il corridore russo del Team Katusha Alexander Kolobnev, dopo la positività riscontrata ad un diuretico in un controllo effettuato durante la prima settimana del Tour de France, si autosospende in base al regolamento UCI in attesa delle controanalisi. Al momento il management del Team e il corridore non possono aggiungere altro perché non sono in possesso di ulteriori informazioni. Ricordiamo che il regolamento interno della Katusha prevede, oltre al licenziamento del corridore eventualmente non negativo ai controlli, il pagamento di cinque volte l’ammontare del compenso pattuito. Il presidente del gruppo sportivo Andrei Tchmil si è recato volontariamente insieme ai corridori Kolobnev e al suo compagno di stanza Silin in Gendarmeria per fare da interprete e ribadire l’estraneità della squadra ai fatti contestati.

(comunicato stampa)
 
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#15
Il mio eterno secondo preferito Triste
 
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#16
DOPING. Controanalisi positive per Kolobnev

Anche le controanalisi hanno confermato la positività di Alexander Kolobnev all’hydrochlorothiazide: gli esami sono stati effettuati ieri a Chatenay Malabry. Ad anticipare la notizia è L’Equipe che spiega come il corridore, per la positività alla sostanza in questione, rischi una pena che va dall’ammonizione alla squalifica per due anni.

tuttobiciweb.it
 
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#17
Katusha, Kolobnev apre una sua indagine

Malgrado le controanalisi abbiano confermato la sua positività all'Idroclorotiazide, Alexander Kolobnev continua a proclamarsi innocente cercando di chiarire meglio la sua posizione. "Viste le tecnologie a disposizione dei laboratori antidoping e la professionalità dei suoi impiegati - spiega in un comunicato uffficiale - non ci potevamo asettare un risultato diverso da quello del primo test".
In seguito a questa positività si è trovato proiettato nei media russi, che solitamente poco si interessano di ciclismo, rovinando la sua immagine e quella del ciclismo in generale, e per questo ora il corridore della Katusha, formalmente sospeso ad interim, ha deciso di dire la sua versione e di approfondire la questione.
"La sostanza è stata trovata nelle urine e non nel sangue - spiega - Si tratta di un diuretico presente in circa 140 medicine, usato in prevalenza negli anni settanta. Visto il grande controllo a cui sono stato sottoposto negli ultimi mesi e nel resto dell'anno dai medici del team, non è possibile che io abbia potuto assumere questa sostanza da solo. Si è detto che questo produtto può mascherare atre sostanze proibite ma, secondo un esperto inglese, Mike Morgan (London Sports Law Group) con quella qualità e quella struttura chimica il composto è debole e pertanto non può mascherare altre sostanze".
Inoltre il russo, che spiega come "assumere volontariamente tale sostanza sarebbe stato come mettersi da solo una corda al collo", annuncia di aver iniziato "un'indagine molto approfondita", non solo "con l'aiuto di esperti in casi di doping ma anche con la polizia".

spaziociclismo.it
 
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#18
L'ultima frase è sacrosanta dall'esterno, ma non sarebbe il primo che si è messo una corda al collo
 
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#19
(21-07-2011, 06:47 PM)Andie88 Ha scritto: In seguito a questa positività si è trovato proiettato nei media russi, che solitamente poco si interessano di ciclismo, rovinando la sua immagine e quella del ciclismo in generale

Tutto il mondo è paese.
 
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#20
(21-07-2011, 06:47 PM)Andie88 Ha scritto: Katusha, Kolobnev apre una sua indagine

Malgrado le controanalisi abbiano confermato la sua positività all'Idroclorotiazide, Alexander Kolobnev continua a proclamarsi innocente cercando di chiarire meglio la sua posizione. "Viste le tecnologie a disposizione dei laboratori antidoping e la professionalità dei suoi impiegati - spiega in un comunicato uffficiale - non ci potevamo asettare un risultato diverso da quello del primo test".
In seguito a questa positività si è trovato proiettato nei media russi, che solitamente poco si interessano di ciclismo, rovinando la sua immagine e quella del ciclismo in generale, e per questo ora il corridore della Katusha, formalmente sospeso ad interim, ha deciso di dire la sua versione e di approfondire la questione.
"La sostanza è stata trovata nelle urine e non nel sangue - spiega - Si tratta di un diuretico presente in circa 140 medicine, usato in prevalenza negli anni settanta. Visto il grande controllo a cui sono stato sottoposto negli ultimi mesi e nel resto dell'anno dai medici del team, non è possibile che io abbia potuto assumere questa sostanza da solo. Si è detto che questo produtto può mascherare atre sostanze proibite ma, secondo un esperto inglese, Mike Morgan (London Sports Law Group) con quella qualità e quella struttura chimica il composto è debole e pertanto non può mascherare altre sostanze".
Inoltre il russo, che spiega come "assumere volontariamente tale sostanza sarebbe stato come mettersi da solo una corda al collo", annuncia di aver iniziato "un'indagine molto approfondita", non solo "con l'aiuto di esperti in casi di doping ma anche con la polizia".

spaziociclismo.it
Sono le solite balle, piantiamola ce n'è gia' uno di caso cosi'.
 
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