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Caso Liegi 2010 - L'Uci apre un'inchiesta su Vinokourov e Kolobnev
#41
Comunque a parte il lato etico, immagino che sia un reato
 
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#42
Vabbe' torno alla fisica che è ben più interessante (ma non divertente) di questa discussione... un omaggio al grande Vino e al grande Kolobnev che sono stati eroici nel concludere uno scambio proficuo e altruistico e ringraziamoli per tutto il bene che hanno fatto al ciclismo regalando tantissimo spettacolo e parlando e pedalando col cuore in ogni occasione Heart
Ave
 
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#43
Certamente Vino mi sta simpatico ed Armstrong no...
Ed è altrettanto certo che io non sono nè coerente nè oggettivo come altri...
Tuttavia son d'accordo sul fatto che Vino deve pagare per i suoi errori, ci mancherebbe, semplicemente non trovo giusto che ora lo si faccia passare come uno che ha costruito tutta la sua carriera su doping ed imbrogli vari come certe persone stanno facendo...
Poi momento, c'è un po' di differenza tra quello che ha fatto Vino e quello che faceva Armstrong con la sua combriccola, io tendo sempre a difendere coloro che hanno sbagliato ed hanno pagato per i loro sbagli, ma un conto sono Vino, Valverde, Basso, Di Luca ecc... un conto è il sistema mafioso Armstrong - Verbruggen - McQuaid...
 
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#44
La differenza c'è tra quello che è venuto fuori su Vinokourov e quello che è venuto fuori su Armstrong. Io credo che finchè uno non viene trovato positivo imbroglia, o almeno trovo molto difficile che se ti beccano è per quell'unica volta che ti sei dopato. Lui è stato alla Telekom insieme a gente loschissima, poi è stato solo sfiorato dall'Operacion Puerto, ma anche lì chissà se ci era coinvolto o no, visto che la federazione kazaka l'ha sempre aiutato e probabilmente coperto. Ha vinto la Vuelta insieme a Kashechkin (andavano un po' troppo forte quell'anno direi...). Poi è stato trovato positivo, è stato di nuovo salvato dalla federazione, che gli ha pure offerto la squadra con il più grande budget della storia. L'Astana è poi stata, negli ultimi anni, una delle squadre con più casi di doping, alcuni dei quali stanno emergendo in questi mesi. E' uno che è sempre stato al limite, spesso oltre, la gente così non mi piace.
 
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#45
Ho fatto il nome di Armstrong perchè è l'altro scoppiato in questi mesi, ma non intendevo dire ci fossero analogie tra i due casi. Forse mi sono espresso male...
 
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#46
Mah, io non capisco proprio tutto 'sto casino: non dico che sia una prassi del ciclismo, ma andando indietro nella storia sai quanti se ne troverebbero..! Son discorsi di corsa. Si offriva il posto in squadra, o soldi. Capitava.
(Molto molto più brutto ed umiliante invece quando ti chiedono soldi per lasciarti vincere :-/ Roba da scendere di bici alla fine e rifilare due bei cazzotti al tizio di turno Eheh )
Solo che un tempo si faceva tutto a parole, adesso questi si son fregati chattando come due fessi.

Io non mi sento minimamente truffato. E sinceramente non capisco come qualcuno ci si possa sentire, non c'arrivo proprio... Per me una multa bella salata basta ed avanza.
Resta il fatto che se mettono pure un asterisco a quella Liegi... mah. Lasciamo perdere. Allora anch'io voglio l'asterisco sul Giro 2005, quando mezzo Sudamerica aiutò misteriosamente Savoldelli nel tappone di Plan de Corones... Dodgy Asd

ps: di doping si parla SOLO nella sezione DOPING Sisi
https://www.ilnuovociclismo.com/forum/ann....php?aid=1
 
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[+] A 3 utenti piace il post di SarriTheBest
#47
Posso accettare uno scambio di favori, oppure il discorso "Mi aiuti, ti offro un contratto l'anno prossimo", sono situazioni tattiche. Ma dare 150.000 euro a un altro per lasciarti vincere non lo accetto, non è più tattica, è una specie di associazione delinquere. Poi comunque è un reato appunto, anche perchè sugli eventi sportivi c'è chi scommette, per il calcioscommesse ci sono state squalifiche e conseguenze penali, spero ci siano anche per questo.
A parte questo, mi viene da chiedermi per quale motivo Vinokourov abbia voluto pagare 150.000 euro per vincere la Liegi. Era già praticamente a un passo dal ritiro, aveva un lavoro assicurato per anni, se non sbaglio è pure stato eletto in parlamento. Di certo non per la soddisfazione personale perchè non credo che uno che si dopa e paga gli altri per vincere abbia un minimo di stima per se stesso. Non riesco a darmi una risposta
 
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#48
Io continuo a non crederci,e Ave per Sarri,peggio quel dopato di Basso che chiede soldi a Gibo per la tappa... Asd

Ho letto che il ciclismo torna ancora una volta alla ribalta per questi fatti,forse perchè a questi giornalai fa più comodo sottolineare queste cose che non le imprese di De Gendt sullo Stelvio,quella di Contador a Fuente De,la grande Vuelta di quest'anno o la tregenda di Jro al Lombardia...
Chiederei dunque a questi giornali di occuparsi di altro,delle vere porcate che accadono in Italia ed in Europa,e ce ne sono tante,lasciando perdere il solito ed unico sputtanamento nei confronti del ciclismo...
 
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#49
Sono d'accordo con la prima parte di Gershwin sugli aiuti in corsa reciprochi, quelli ci possono stare, ma pagare per vincere è una cosa squallida, oltre che irregolare e quindi va sanzionata. Poi che è già successo mille volte non è una scusante, anche di dopati ce ne sono stati tanti, ma non per questo non va fatta la lotta al doping...
Sulla seconda no parte no. Ci sta che uno per vincere ricorra a ogni mezzo, anche nel pagare un avversario. La Liegi èun traguardo importante, è vero che per loro è solo un lavoro, ma credo che chiunque preferisca vincere piuttosto che non farlo... La gloria nel ciclismo non conterà come i soldi, ma per fortuna qualcosa conta ancora!
 
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#50
Ah occhio che ce l'ho tipo col Tgcom non con i siti di ciclismo eh!
 
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#51
"Non abbiamo nulla in mano - fa sapere all'Ansa l'addetto alle relazioni esterne Enrico Carpani - dunque non possiamo giudicare niente e nessuno. Solo avendo accesso alle prove possiamo intervenire".

Eppure pare ci siano cifre,addirittura un dialogo Asd
 
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[+] A 1 utente piace il post di Danilo M.
#52
E' che non hanno un euro per comprare il Corriere della Sera
 
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#53
Gazzetta dello Sport: Minoliti, ma secondo voi questo è uno scandalo?
Persino del più grande di tutti, il Campionissimo per eccellenza, l'immenso Fausto Coppi, si vociferava che a un certo punto del Mondiale di Lugano, quello del volo sulla Crespera, si fosse come dire, garantito dalla possibilità di sorprese (il belga Germain Derijcke, secondo, arrivò a 6'22"). E tra i suiveur che ne avevano viste tante, i clin d'oeil (occhiolini...) si incrociavano parlando di quella certa classica, o di quel Mondiale o di quella grande gara a tappe: e i nomi in ballo, beninteso, erano quelli di Hinault, Moser, Gimondi, Saronni, Argentin, Indurain, Bugno il meglio che c'era in circolazione...

Siamo stati venticinque anni dentro il ciclismo e di altri quaranta ne abbiamo ascoltato il racconto, con cadenza quotidiana, da chi li aveva vissuti: qua e là, abbiamo sempre sentito parlare di corse aggiustate. Qualche volta dai sussurri si è passati alle grida (come la frase che si lasciò scappare Astarloa, a proposito di Bettini, nel finale del Mondiale di Hamilton...), ma in genere si rimaneva nel campo dei sospetti e delle dicerie, più o meno robusti.

Il punto è proprio questo: non è il ciclismo a essere cambiato, ora che il pm Benedetto Roberti ha portato prove schiaccianti sulla compravendita della Liegi-Bastogne-Liegi 2010, che incastrano Alexandre Vinokourov e Alexander Kolobnev. Semplicemente un tempo non c'erano magistrati a caccia di mail da spulciare, estratti conto da consultare tramite rogatorie o intercettazioni ambientali. Facendo solo un passettino più in là, lo stesso vale per il doping: non è il ciclismo a essere mutato, sono i controlli a essere diventati «maledettamente» più efficaci.

Ma allora, si dirà, questo sport è solo marciume? Ci viene in mente la massima di Rino Negri: «Chi vende una corsa, lo fa perché sa di essere battuto...». Quindi il più forte avrebbe vinto comunque: l'altro ha fatto una polizza sulla sconfitta. E sul doping ricordiamo solo che anche Eddy Merckx venne trovato positivo: qualcuno se la sente di metterlo tra i campioni senza valore?

da La Gazzetta dello Sport del 4 novembre 2012 a firma Nino Minoliti
 
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#54
La tesi di quest'articolo è: lasciamo che facciano quello che vogliono, loro imbrogliano, noi ci facciamo gli affari nostri. Se uno per vincere si dopa, giriamo la testa. Se uno per vincere paga il secondo classificato, giriamo la testa. Contento Nino Minoliti contenti tutti...poi ci sono le leggi purtroppo per Vinokourov...
 
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#55
Comunque più che sentirsi truffato, io non riesco a capire come fa una singola persona a stimare i vari Vinokourov e compagnia bella...
 
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#56
Aldilà di tutto ha trasmesso grandi emozioni mettendo in campo una grinta immensa a differenza di qualcun'altro...SisiSisi
 
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#57
Kolobnev: «Quelle mail non sono mie»
Il ciclismo è sempre nell'occhio del ciclone. Dopo la clamorosa squalifica per doping dell'americano Lance Armstrong, privato tra l'altro dei sette Tour de France vinti dal 1999 al 2005, un altro campione del pedale finisce nel mirino della giustizia non solo sportiva. Il kazako Alexandr Vinokourov, campione olimpico su strada negli ultimi Giochi di Londra 2012, avrebbe versato 150 mila euro al russo Aleksandr Kolobnev per vincere nel 2010 la Liegi Bastogne Liegi, la classica più antica e anche una delle più ambite nel calendario internazionale. L'accusa viene dalla Procura di Padova, presso la quale il pm Benedetto Roberti avrebbe raccolto «prove inoppugnabili» di una combine tra Vinokourov e Kolobnev, con tanto di email e bonifici bancari fra i due corridori nei giorni e nei mesi successivi alla corsa belga. Per la cronaca, quella Liegi Bastogne Liegi vide la vittoria di Vinokourov con 6" su Kolobnev, poi giunsero al traguardo Valverde, Gilbert ed Evans con oltre 1 minuto di ritardo. La Procura di Padova, che ha scoperto la vicenda indagando sui rapporti di numerosi corridori con il medico squalificato per doping Michele Ferrari, non avendo competenza sul caso della corsa belga ha trasmesso tutta la documentazione alla Procura di Liegi, oltreché all'Uci (Federciclismo mondiale) per le eventuali sanzioni sportive.

«Avevo delle ottime chance di vincere - si leggerebbe in una delle email inviate da Kolobnev a Vinokourov -. L'ho fatto per rispetto tuo e della situazione in cui ti trovavi. Se al tuo posto ci fosse stato un altro corridore, avrei cercato la vittoria». Kolobnev invece non si oppose al successo del kazako. «Ora aspetto da te una risposta. Copia i mie dati e cancella questo messaggio, se no sono guai». In coda alla mail sarebbero riportate le coordinate del conto corrente di Kolobnev presso una banca svizzera. La risposta di Vinokourov sarebbe arrivata l'8 maggio con una email e poi con un primo bonifico di 100 mila euro il 12 luglio, seguito da un secondo bonifico di 50 mila euro in data 28 dicembre. L'ufficio stampa dell'Uci ha dichiarato ieri che attende di visionare le eventuali prove per intervenire, ma intanto si profila anche un reato di frode da valutare in sede di giustizia penale.

Kolobnev attualmente si trova con la famiglia negli Stati Uniti, dove deve farsi visitare il ginocchio reduce dall'operazione chirurgica subita lo scorso marzo.
«È una notizia assolutamente falsa - ci ha detto al cellulare il corridore russo del team Katusha - ed è anche una storia vecchia». In effetti della vicenda aveva parlato a fine 2011 un giornale svizzero, L'Illustré, e anche l'Uci era stata allertata. «Credo anche di sapere chi è che aveva messo in giro quella voce - ha aggiunto Kolobnev - e non è escluso che io e i miei legali adiremo le vie legali. Non capisco perché adesso la notizia torna fuori in Italia, che non c'entra nulla con quella corsa».

Il problema è che il pm Roberti ha scoperto le intercettazioni nell'ambito di un'altra ingagine, sul doping nel ciclismo legato al dottor Ferrari.
«Ma quale sarebbe la fonte? - si chiede ancora Kolobnev -. Chi è che mi accusa?».
Le prove sarebbero definite "inoppugnabili" dagli inquirenti. «Io non ne so nulla, nè mi è giunta alcuna comunicazione in proposito. C'è davvero un'inchiesta?». Di sicuro ci sarebbero quelle email con Vinokourov. «Io e Vino siamo amici e spesso ci sentiamo e ci parliamo anche tramite email. Ma quelle che mi state leggendo non sono mie».

La Katusha, team russo che sta cercando di divulgare sempre di più il ciclismo nel proprio Paese, per adesso resta alla finestra, ma ha già lasciato intendere che potrebbe prendere drastici provvedimenti nel caso le accuse a Kolobnev vengano confermate. «Con la Katusha non ho nessun tipo di problema e ho rinnovato l'accordo di ingaggio anche se qualcuno diceva che avevo già firmato per la Saxo Bank (la squadra di Contador, ndr). Purtroppo alcune volte vengono riportate notizie che non sono vere. Come in questo caso della Liegi Bastogne Liegi del 2010. Ripeto, è tutto falso».

Kolobnev, 31 anni, è professionista dal 2002 e in carriera ha
conquistato, fra gli altri risultati, anche un bronzo olimpico ai Giochi di Pechino 2008 e due argenti iridati, ai Mondiali del 2007 e 2009.

da la stampa.it a firma Giorgio Viberti e Gian Antonio Orighi
 
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#58
L'Uci apre un'inchiesta su Vinokourov
L'Uci ha deciso oggi di aprire ufficialmente una inchiesta nei confronti di Alexandre Vinokourov e della chiacchierata vittoria nella Liegi-Bastogne-Liegi, per ottenere la quale il corridore kazako avrebbe pagato un premio di 150.000 euro al compagno di fuga Kolobnev. Tanto Vinokourov quanto Kolobnev saranno convocati in tempi brevi ad Aigle per spiegare quanto è successo.
L'Uci fa sapere di aver seguito sin dall’inizio la vicenda di questa corsa e di aver già studiato il caso nel dicembre 2011, dopo la pubblicazione delle prime indiscrezioni da parte del periodico svizzero L'Illustré. «in quel momento - fa sapere l’Uci - gli elementi forniti dal periodico non erano sufficienti per giustificare l’apertura di una inchiesta. Oggi le autorità italiane ci hanno inviato nuovi documenti, raccolti nel corso di indagini più ampie, quindi ecco scattare l’inchiesta. Se dovesse essere accertata la colpevolezza di Vinokourov e Kolobnev, l'Uci sarebbe pronta a chiamare in causa la Commissione delle Licenze per rivalutare la posizione di Astana e Katusha». (AFP)

tuttobiciweb.it
 
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#59
Sarri scusa ma non avevo visto ce ne fosse uno già aperto sull'argomento
 
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#60
No no, tranquillo: ho spostato ieri sera tutti i post. Effettivamente la cosa stava diventando parecchio corposa... Occhiolino
 
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