24-12-2012, 05:07 PM
Caso Rabobank, Boogerd: non voglio fare il capro espiatorio
Michael Boogerd si trova al centro delle polemiche ma non ha nessuna intenzione di vestire i panni del capro espiatorio nell’affaire Rabobank. Succede che - in forma anonima - un ex corridore del team avrebbe dichiarato che in seno alla formazione olandese era attivo un sistema di “doping di squadra” dal 1999. E un’inchiesta pubblicata dai media olandesi accusa Michael Rasmussen, Michael Boogerd e Levi Leipheimer di aver assunto EPO negli anni Duemila.
Intervistato dalla tv NOS, Boogerd spiega: «Voglio che tutti i mie ex compagni di squadra dicano quelli che tutti hanno visto. Non posso essere io il solo a parlare e a fare da capro espiatorio».
Secondo l’inchiesta Boogerd, Thomas Dekker, Denis Menchov e Rasmussen andavano in Austria per sottoporsi a prelievi e reinfusioni di sangue.
E secondo le rivelazioni dell’anonimo, «Basta dire tutti la verità: il 90 per cento del gruppo assumeva l'EPO. A quell’epoca la squadra ci riunì tutti e ci disse che avevamo due possobilità: o smettere di doparci o continuare a farlo. E tutti abbiamo scelto la seconda».
tuttobiciweb.it
Michael Boogerd si trova al centro delle polemiche ma non ha nessuna intenzione di vestire i panni del capro espiatorio nell’affaire Rabobank. Succede che - in forma anonima - un ex corridore del team avrebbe dichiarato che in seno alla formazione olandese era attivo un sistema di “doping di squadra” dal 1999. E un’inchiesta pubblicata dai media olandesi accusa Michael Rasmussen, Michael Boogerd e Levi Leipheimer di aver assunto EPO negli anni Duemila.
Intervistato dalla tv NOS, Boogerd spiega: «Voglio che tutti i mie ex compagni di squadra dicano quelli che tutti hanno visto. Non posso essere io il solo a parlare e a fare da capro espiatorio».
Secondo l’inchiesta Boogerd, Thomas Dekker, Denis Menchov e Rasmussen andavano in Austria per sottoporsi a prelievi e reinfusioni di sangue.
E secondo le rivelazioni dell’anonimo, «Basta dire tutti la verità: il 90 per cento del gruppo assumeva l'EPO. A quell’epoca la squadra ci riunì tutti e ci disse che avevamo due possobilità: o smettere di doparci o continuare a farlo. E tutti abbiamo scelto la seconda».
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