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Caso Riccò/trasfusione - Confermati i 12 anni di squalifica per Riccò
#1
Riccò ammette al medico di Pavullo: ho fatto autoemotrasfusione
Riccardo Riccò ha ammesso al medico dell'Ospedale di Pavullo, dove è stato ricoverato in prima battuta, di aver praticato l'autoemotrasfusione. Secondo la testimonianza del medico, il corridore modenese versava in stato di choc e ha riferito, «in presenza della moglie» (in realtà la fidanzata Vania Rossi) di «aver fatto da solo una autotrasfusione di sangue che si era procurato e conservava nel frigo di casa da 25 giorni», temendo «per la cattiva conservazione del sangue che si era rimmesso».
La Procura di Modena ha aperto un fascicolo (al momento nei confronti di persona da identificare) per sospetta violazione della legge antidoping 376/2000. Il sostituto procuratore Pasquale Mazzei ha già messo agli atti il referto trasmesso dal medico dell'Ospedale di Pavullo che domenica mattina ha prestato la prima assistenza a Ricco' e che ne ha consigliato il trasferimento d'urgenza all'Ospedale di Baggiovara (Modena).

tuttobiciweb.it


cioé: ma questo sta fuori! :O
 
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#2
Se è vero spero che si riprenda presto, non vorrei sentirmi in colpa per essere contento di quanto gli è successo
Citazione:«aver fatto da solo una
autotrasfusione di sangue che si era procurato e conservava nel frigo di
casa da 25 giorni», temendo «per la cattiva conservazione del sangue
che si era rimmesso»

e io che mi preoccupavo per aver mangiato i tortellini scaduti...
 
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#3
Questo ragazzo,se ha fatto quel che ha fatto,è evidente che ha dei problemi.(a sto punto,chiamate uno psichiatra).
Anche lontano dalla bici,come è logico che accada,se le cose dovessero rivelarsi vere,non oso immaginare che razza di vita possa,portare avanti.
E adesso,via alla macchina del fango...

 
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#4
Prima pensiamo a lui come uomo e speriamo che torni il prima possibile con buona salute.....
Poi queste confessioni per aver sentito dire non portano a nulla, ci vogliono le prove, anche perchè anch'io potrei dire che riccò si dopava, ma senza prove la mia affermazione vale tanto quanto quella del suo medico....
 
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#5
Qui non parliamo di "confessioni per aver sentito dire": qui parliamo di confessione e basta, gliel'ha detto direttamente al medico. Davanti anche agli occhi di testimoni (Vania Rossi).
Che poi potrebbe cavarsela vista la situazione (lo stato di choc appunto) e la mancanza di prove concrete ok, però la credibilità di 'sto ragazzo è tornata giù e anche di brutto. A meno che i tifosi di Riccò non riportino in auge la tesi del complotto (già utilizzata dopo la positività al Tour), dicendo che il medico era d'accordo con Torri e ha alzato tutto 'sto polverone per farlo squalificare nuovamente... Asd

Se è vero quel che ha fatto ed è un Uomo con la U maiuscola, quando tutto ciò si sa risolto dovrebbe confermare quel che ha detto al medico e assumersi la responsabilità delle sue azioni: almeno uscirà da questo sport con dignità. Sennò...... boh. Come detto, la sua credibilità, dopo quanto è uscito oggi, è di nuovo a 0, o quasi.
 
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#6
Mah, vedremo... Onestamente faccio fatica a credere a sta storia... Soprattutto dato che la testimone in questione è appena uscita da una pesante squalifica, che la metterebbe alla stregua del compagno, con il quale condividerebbe la radiazione, dato che "non si è accorta" di mezzo chilo di sangue in frigo per un mese... Ripeto, a me sa tanto di cazzata, e come ho potuto constatare per l'ennesima volta nei passati giorni, per la vicenda Kubica, i giornalisti essendo la feccia della terra, hanno reputazione ancora più bassa di Riccò...
 
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#7
Citazione:Soprattutto dato che la testimone in questione è appena uscita da una pesante squalifica
la rossi non è stata squalificata
 
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#8
ANTIDOPING: La Procura apre un procedimento disciplinare nei confronti del ciclista Riccardo Riccò
L’Ufficio di Procura Antidoping comunica che, sulla base delle notizie apparse sulla stampa, ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del ciclista professionista Riccardo Riccò.

coni.it
 
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#9
(08-02-2011, 06:29 PM)Francesco G. Ha scritto: la rossi non è stata squalificata

Errore mio, scusate ma ricordavo male, ma comunque il discorso cambia di poco, dato che comunque anche lei è "sotto una cattiva aurea".
 
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#10
ma il bollettino medico delle 17,a sto punto verrà secretato fino a data da destinarsi?
Ah ho capito,stanno aspettando le correzioni di Torri.
 
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#11
Ora che mi leggo bene l'articolo (prima ero un po di fretta) mi chiedo come possa uno in fin di vita pensare a cosa ha nel frigorifero. Di solito in fin di vita si ricordano le cose belle dell'esistenza o, se hai ucciso qualcuno, del momento di un omicidio....Qui stiamo parlando di un padre di famiglia che per quanto possa essere antipatico, fino ad ora non ha mai ucciso nessuno....

PS : Non sono un tifoso ne di Riccò ne di Contador, ma finchè non verranno fuori prove solide (e non frasi tirate fuori per aver sentito dire) li difenderò a spada tratta, perchè non sono delinquenti e sopprattutto perchè non voglio un nuovo "Caso Pantani".
 
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#12
Beh, a me pare plausibile proprio per quello: se uno sta messo male, malissimo, la prima cosa che fa è riferire al medico tutto, per aiutarlo. Non stai a pensare a eventuali squalifiche o cazzate varie, pensi solo a salvarti la pelle. E' proprio una cosa spontanea. Per questo c'è da dare tanto valore a queste parole... Lui probabilmente ha associato quel che gli è successo col sangue "vecchio" del frigo e dunque l'ha detto subito al dottore, pensando fosse un elemento importante per farlo star meglio: poi magari non ci combina nulla con quanto è successo, ma queste frasi alla fine rimangono...
 
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#13
Caso Riccò. Di Rocco duro: «Riccardo deve lasciare lo sport»
«Non ci sono mezzi termini: per il suo bene, per la sua famiglia, per il bene del ciclismo Riccardo Riccò deve lasciare lo sport agonistico, deve uscire dal tunnel perverso in cui si è infilato, deve ritrovare se stesso, come persona, prima di tutto, come uomo. Ha fatto quello che ha fatto nonostante la condanna rischiando anche la vita e questo fa venire i brividi. L’amarezza è tanta, ma il caso è così particolare e terribile da indurci a riflettere su una crisi di valori che sarebbe riduttivo limitare al ciclismo o allo sport in genere. Qui non si tratta di consiglieri sbagliati, di apprendisti stregoni, della piovra occulta che stiamo tentando di combattere e sradicare. Siamo di fronte a un ragazzo malato dentro, intossicato da falsi messaggi - visibilità e successo a tutti i costi e con ogni mezzo - che gli hanno fatto perdere il senso della realtà, di ciò per cui vale pena impegnarsi, faticare e vivere. Il danno di immagine è enorme e la Federazione farà tutti i passi per tutelarsi. Ma il disastro morale è spaventoso».

tuttobiciweb.it
 
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#14
Facepalm

Non commento finchè non starà meglio, ma lo sapete come la penso...


PS: segreto medico in italia non esiste?
 
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#15
Stracondivido il pensiero di Sarri e aggiungo che onestamente non me ne frega niente della sua salute, ha fatto da solo, basta con l'ipocrisia, è stato 2 volte stupido perché ha messo in gioco anche la sua vita. Gli è stata data una seconda possibilità, se l'è bruciata alla grande.
 
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#16
Anch'io credo che abbia confessato al medico l'autotrasfusione per evitare di rimetterci la pelle, in quel momento delle conseguenze di quella dichiarazione non gliene sarà fregato nulla.

A questo punto penso che a meno di clamorosi colpi di scena (tipo il medico che nega di aver mai detto quelle parole) per Riccò la carriera si chiuda qua, ammesso che non sia lui stesso a decidere di smettere o se sarà più in grado di gareggiare visto che deve aver preso una brutta botta sia fisica che psicologica.
 
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#17
(08-02-2011, 08:29 PM)i0i Ha scritto: PS: segreto medico in italia non esiste?

si ma è legato solo alla prognosi

siamo ancora al livello di voci, e nonostante credo anche io che sia stronzo due volte, un dopato, in questo caso vorrei una prova inconfutabile, dato che di cazzate infondate ne sono state dette a pacchi, sul suo conto
 
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#18
(08-02-2011, 08:29 PM)i0i Ha scritto: Facepalm

..


PS: segreto medico in italia non esiste?
Per quanto è emerso, le dichiarazioni di Riccò al medico di Pavullo sono state inserite nel referto che lo stesso ha inviato all'ospedale di Modena.

Per cui il medico non ha violato alcun segreto professionale, dal momento che ai sensi dell'art. 9 delle norme deontologiche mediche, "Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o che può conoscere in ragione della sua professione; deve, altresì, conservare il massimo riserbo sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano la tutela della riservatezza.

La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto, proprio o altrui, o nocumento della persona o di altri.

Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie):

a) - la richiesta o l’autorizzazione da parte della persona assistita o del suo legale rappresentante, previa specifica informazione sulle conseguenze o sull’opportunità o meno della rivelazione stessa;

b) - l’urgenza di salvaguardare la vita o la salute dell’interessato o di terzi, nel caso in cui l'interessato stesso non sia in grado di prestare il proprio consenso per impossibilità fisica, per incapacità di agire o per incapacità di intendere e di volere;

c)- l'urgenza di salvaguardare la vita o la salute di terzi, anche nel caso di diniego dell'interessato, ma previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali."

A quel punto la procura che sta indagando ha legalmente messo agli atti il referto medic
 
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#19
quoto il primo post di Akr, quoto Sarri, quoto Di Rocco

assurdoConfuso
 
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#20
Bettini: "Carognata a Sassi"
Di Rocco: "Lasci lo sport"

Durissimi i commenti del c.t. della Nazionale "Ha giocato con la morte e offeso la famiglia di Aldo" e del presidente della federazione "Ragazzo malato dentro, intossicato da falsi messaggi"

MILANO, 8 febbraio 2011 - Sgomento e rabbia nel mondo del ciclismo dopo le rivelazioni sul malore che ha colpito Riccardo Riccò. Tra i primi ad esprimere il loro punto di vista il c.t. della Nazionale Paolo Bettini e il presidente della Federazione ciclistica italiana Renato Di Rocco.

BETTINI — "Io sono sempre uno che sta dalla parte dei corridori e se uno sbaglia penso sempre che gli si debba dare la possibilità di crescere dopo l'errore fatto. Ma quello che ha fatto Riccò è grave per tante cose. Lui ha giocato con la morte e con se stesso. La vita è la sua ma così facendo ha offeso la famiglia di Aldo Sassi". Quello che indigna di più Bettini, in un'intervista all'ANSA, è che Ricco ha offeso la memoria di un uomo di ciclismo come Aldo Sassi, il cosiddetto "preparatori dei campioni recentemente scomparso dopo una lunga malattia, il quale negli ultimi mesi della sua vita aveva accettato di seguirlo. "Aldo pur nelle sue condizioni aveva accettato di dare una mano a questo ragazzo, che invece stava già programmando la stagione come voleva lui. Questa - conclude Bettini - è una grave carognata e un'offesa alla famiglia di Sassi".

DI ROCCO — "Non ci sono mezzi termini: per il suo bene, per la sua famiglia, per il bene del ciclismo Riccardo Riccò deve lasciare lo sport agonistico, deve uscire dal tunnel perverso in cui si è infilato, deve ritrovare se stesso, come persona, prima di tutto, come uomo. Ha fatto quello che ha fatto nonostante la condanna rischiando anche la vita e questo fa venire i brividi. L’amarezza è tanta, ma il caso è così particolare e terribile da indurci a riflettere su una crisi di valori che sarebbe riduttivo limitare al ciclismo o allo sport in genere. Qui non si tratta di consiglieri sbagliati, di apprendisti stregoni, della piovra occulta che stiamo tentando di combattere e sradicare. Siamo di fronte a un ragazzo malato dentro, intossicato da falsi messaggi - visibilità e successo a tutti i costi e con ogni mezzo - che gli hanno fatto perdere il senso della realtà, di ciò per cui vale pena impegnarsi, faticare e vivere. Il danno di immagine è enorme e la Federazione farà tutti i passi per tutelarsi. Ma il disastro morale è spaventoso”.

gazzetta.it
 
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