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Almeno i lavori sociali se li dovrebbero beccare, i dopati sono la vergogna dello sport, ingannano sponsor e tifosi, e neanche pagano poi...
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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I dopati sono persone che sbagliano come possono sbagliare tutti...
C'è gente che commette reati ben peggiori e non paga, nel ciclismo invece mi pare che chiunque sia stato trovato positivo sia stato squalificato, il che vuol dire niente più stipendio per un paio d'anni, mi sembra una punizione congrua al reato commesso...
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25-06-2013, 03:58 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-06-2013, 04:01 PM da Gershwin.)
(25-06-2013, 03:45 PM)Pagliarini Ha scritto: Ma cosa gli fai?
Cioè tipo Jalabert potrebbe perdere l'incarico di CT della nazionale, ma oltre a quello?
Chi ci rimette da queste storie alla fine è sempre il ciclismo...
Da c.t. si è già dimesso ad aprile se non sbaglio, ma comunque intanto è importante che restino fuori per un po' (in fondo tra 2-3 anni tutto verrà dimenticato a questi potranno rientrare con i ruoli che vorranno, quindi più o meno corrisponde a una squalifica) e che si mandi un messaggio a chi corre ora. Io fossi un neoprofessionista ora vedrei che contro di me corre gente che ha fatto le peggio cose ed è ancora lì, guadagnando cifre assurde, vedrei che l'intero mondo dirigenziale del ciclismo è composto da gente che in passato ha imbrogliato e magari neanche lo nasconde, ma non ne ha subito la minima conseguenza. La conclusione logica sarebbe che doparsi conviene ed è vero, in questo momento provarci è ancora conveniente, magari non più con l'Epo ma con altra roba.
Ullrich si faceva le trasfusioni di sangue per andare più forte, se adesso insegna ai bambini (comunque sono sicuro che continua a guadagnare un sacco di soldi, visto che ha sempre avuto diversi sponsor personali) sono affari suoi, di fronte alla giustizia questo non cambia nulla
(25-06-2013, 03:56 PM)Pagliarini Ha scritto: I dopati sono persone che sbagliano come possono sbagliare tutti...
C'è gente che commette reati ben peggiori e non paga, nel ciclismo invece mi pare che chiunque sia stato trovato positivo sia stato squalificato, il che vuol dire niente più stipendio per un paio d'anni, mi sembra una punizione congrua al reato commesso...
Sono privilegiati che hanno consapevolmente imbrogliato per anni e che dopo massimo due anni di squalifica sono tornati ad essere privilegiati come se nulla fosse successo.
Nella vita normale non è ammesso rubare per mangiare, qui si tratta di rubare per comprare la Ferrari, non so se è chiaro...
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Io sono dell'idea che se uno vuole tornare, dovrebbe essergli permesso. Però a patto che sia sincero con i tifosi, senza il quale il ciclismo non esisterebbe, e si impegni direttamente a combattere il doping, come Millar, Vaughters e probabilmente altri, anche se non è facile sbilanciarsi sui nomi
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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Finché è stato sistematico almeno si spera fossero ad armi pari...
Comunque doping è ciò che lede la salute, quindi di aiutini ne esisteranno a iosa
Privilegiati ma neanche troppo, lo sforzo non te lo toglie alcun doping...
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(25-06-2013, 04:24 PM)~Danilo Ha scritto: Finché è stato sistematico almeno si spera fossero ad armi pari...
Comunque doping è ciò che lede la salute, quindi di aiutini ne esisteranno a iosa
Privilegiati ma neanche troppo, lo sforzo non te lo toglie alcun doping...
Ci sono cose che si possono prendere e cose che non si possono prendere. L'EPO non si poteva prendere quindi il problema non si pone.
Per privilegiati intendo che guadagnano milioni facendo sport. Con la loro stupidità hanno contribuito a cacciare gli sponsor (bloccando la carriera di tante altre persone) e poi tornano, togliendo il posto ad altri che magari sono sempre stati onesti e per questo non sono riusciti a vincere.
Poi basta con questa cosa che se tutti si dopano sono tutti alla pari, è una stupidaggine. Sia perché non tutti si dopano, sia perché non tutti lo fanno allo stesso modo, sia perché non tutti reagiscono allo stesso modo
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Non è una stupidaggine, negli anni 90 lo facevano più o meno tutti, penso sia dimostrato...
E' una stupidaggine credere che gli Ullrich, gli Jalabert e compagnia senza doping non avrebbero fatto nulla...
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Magari lo facevano tutti (o quasi) quelli che conosciamo, ma di sicuro ci sono decine di persone che non accettando di imbrogliare non hanno potuto fare strada nel ciclismo. Comunque non era quello il punto.
Poi giustificarli perché erano comunque forti è come giustificare Berlusconi che evade milioni di euro di tasse perché per poter evadere tutte quelle tasse deve essere comunque ricco (sempre per rimanere in tema)
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Ma dai lo sai anche te che l'esempio di Berlusconi non c'entra nulla...
E poi dai mica erano i ciclisti che decidevano di loro spontanea volontà se doparsi o meno, tutta la Telekom, tutta la Us Postal e tutta la Festina come minimo ne faceva uso e ciò vuol dire che in gran parte dei casi i vari dirigenti ne erano a conoscenza e probabilmente erano loro a spingere i corridori a doparsi...
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Caso Jalabert, rispunta il dottor Ferrari
Le Monde cita una vecchia inchiesta italiana
E riecco il dottor Ferrari... Laurent Jalabert, accusato di aver assunto Epo al Tour del 1998, sarebbe stato in contatto con il dottor Michele Ferrari. Secondo Le Monde, il nome del corridore francese comparirebbe in alcuni documenti sequestrati dalla polizia italiana nell’abitazione del medico proprio nel 1998. Questi documenti dimostrerebbero comeil tasso di ematocrito dell’ex corridore nell’agosto del 1997 fosse passato dal 42 al 54% probabilmente dopo l’assunzione di EPO.
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strano che esca durante il Tour...
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Doping, Senato Francese rimanda la pubblicazione del report
Doveva essere reso pubblico il 18 luglio, il giorno dell'Alpe d'Huez al Tour de France 2013, ma così non sarà. Il Senato Francese, anche in seguito alle richieste di una delegazione di corridori composta da Jens Voigt, Jérémy Roy, Samuel Dumoulin, Jerome Pineau e Luis Angel Mate che si è incontrata con il Ministro dello Sport francese Valerie Fourneyron, ha deciso di ritardare la relazione dell'inchiesta sul doping dopo la conclusione della Grande Boucle, più precisamente al 24 luglio.
In particolare, è stato così ritardato il temuto annuncio riguardo eventuali positività all'EPO durante il Tour de France 1998.
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Meglio, pubblicarlo durante il Tour, oltretutto il giorno dell'Alpe d'huez, sarebbe stata una bastardata.
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«Quante polemiche per sti controlli, io neanche li avrei fatti: a certi corridori gli avrei tolto le vittorie senza nemmeno fargli l'antidoping...POSITIVI PER CERTEZZA!! punto e basta.!!
E mettiamoci anche qualche direttore sportivo POSITIVO per CONTAMINAZIONE o viceversa..mi fa venir in mente uno a caso.! E alla fine..se non era per qualche indagine quelli del UCI neanche si sarebbere mai accorti che esisteva il doping.. Sta storia non finirà mai.!!
Ale-lujaaaaa!»
Gibo Simoni
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Simoni ha ricominciato a mangiare le caramelle della zia? :O:
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23-07-2013, 11:42 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-07-2013, 11:43 PM da And-L.)
Coinvolti con il Pirata anche il tedesco Jan Ullrich e lo statunitense Bobby Julich, cioè l'intero podio della corsa francese
Marco Pantani, con Jan Ullrich e Bobby Julich, cioè i primi tre classificati nel Tour de France 1998, avrebbero fatto uso di Epo. E' quanto riporta il sito del francese Le Monde che, alla vigilia della pubblicazione del rapporto della commissione d'inchiesta del Senato francese sull'efficacia della lotta al doping, cita i risultati di test retroattivi svolti nel 2004. Coinvolti anche Laurent Jalabert ed Erik Zabel, maglia verde.
Oltre ai primi tre classificati, i corridori incriminati sarebbero Laurent Jalabert, Laurent Desbiens (maglia gialla per due giorni), Jacky Durand (vincitore di una tappa) ed Erik Zabel (maglia verde). Meercoledì dovrebbe essere il giorno decisivo, dato che saranno rivelati i risultati delle analisi effettuate nel 2004 nei laboratori di Chatenay-Malabry, sui campioni di sangue prelevati nel 1998. Le Monde non dichiara le fonti. La pubblicazione era prevista per il 18 luglio scorso, in pieno Tour de France, ma le proteste del sindacato ciclisti ha indotto a rinviarne la diffusione. La questione dei presunti dopati aveva anche fatto ventilare l'ipotesi che l'Uci potesse cancellare il nome di Pantani dall'Albo d'oro del Tour se il suo nome fosse comparso nella lista, provocando le proteste della famiglia del Pirata. Giorni fa, però, il presidente dell'Unione ciclistica internazionale, Pat McQuaid, aveva escluso tale possibilità.
http://www.sportmediaset.mediaset.it/alt...998-.shtml
eccoci qui, nessuna sorpresa per me.
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