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Chetonimania
#21
I fantomatici MARGINAL GAINS !
 
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#22
Pinot sui chetoni: https://www.cyclingnews.com/news/thibaut...d-ketones/
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#23
Assolutamente d'accordo col suo discorso sul TUE, mi sembra che ne abbiamo già parlato qui, e anche se può sembrare una posizione dura, se hai l'asma (o altre patologie croniche) a livelli che ti impediscono di correre senza trattamento farmacologico prolungato, forse dovresti pensare di lasciar stare uno sport che si basa in gran parte sulla resistenza.

Sui chetoni si è posto le stesse domande che si pone chiunque non sia accecato dalla voglia di vincere a tutti i costi. In più è davvero ridicolo che, essendo legali al momento, solo la Jumbo dice apertamente di usarli. Forse qualcuneos ha paura che in seguito a una loro messa al bando vengano revocate le vittorie?

Ho comunque dei dubbi che il personaggio Pinot sia davvero quello che traspare da questa intervista, non vorrei che fosse un po' "paraculo", o peggio ancora che parli perché abbia capito che i problemi alla schiena siano così seri da non permettergli di tornare a certi livelli
 
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#24
Sicuramente Pinot non è un santo nemmeno lui.

E, peraltro, si vede bene dall'attaccare qualcuno per la storia dei chetoni (tira giusto una frecciata agli asmatici britannici).

Oltretutto, il concetto di ciclismo a doppia velocità andrebbe contestualizzato.

Perché il vero ciclismo a doppia velocità esiste solo e unicamente nel momento in cui qualcuno ha un'esclusiva o un vantaggio sulla concorrenza (sono esistite fasi storiche del genere).

Se tutti possono usare un determinato prodotto e quel prodotto è legale (EPO pre nascita del test, chetoni oggi), tu che per motivi etici vi rinunci sei persona da lodare, ma non hai motivi concreti per lamentarti degli altri.
 
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#25
Intervista bellissima
Purtroppo ha ancora problemi alla schiena
Chissà con quelle iniezioni autorizzate quanti ritiri in meno avrebbe avuto
 
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#26
sinceramente non l'ho trovata cosi bella l'intervista,se fosse per i chetoni che si vince non credo,lui ne fa a meno per motivi etici,probabilmente non ne fa' uso perche' non sono quelli che ti fanno vincere.
Io credo che il problema si sia ancora in termini di medicina,non come 20 anni fa',ma a pane e acque non si va neanche oggi,pero' sparare nel mucchio la vedo come una scusa perche' non riesce a vincere
 
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#27
O forse non li usa perché teme di rovinarsi il fegato.

I chetoni sono tutt'oggi in fase di studio, usarli vuol dire fare un salto nel vuoto.

Peraltro....il corpo di ogni persona reagisce in modo diverso ai chetoni.

In sostanza quando prendi i chetoni prendi una sostanza che non sai quanto può darti e non sai quanto può danneggiarti sul lungo periodo (abbiamo riportato studi a riguardo nella pagina precedente).

Sui TUE fa discorsi sacrosanti imho.
 
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#28
sono d'accordo con te,sul dubbio che hai messo......infatti la paura e' quella per tanti,essendo un prodotto nuovo non si conosce che problemi potrebbe dare,mentre come benefici non sembrano cosi miracolosi.
Un conto era Epo,rischiavi magari si la salute,ma tra prendere e non prendere si cambiava la carriera,con chetoni non credo,quindi ci sta che uno possa avere dei dubbi.
Sul TUE anche io lo trovo assurdo,infatti non ho mai capito perche' uno che sta male debba correre curandosi.......si cura a casa poi quando sta bene riprende a correre,semplice
 
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#29
(09-02-2021, 10:59 PM)jan80 Ha scritto: sinceramente non l'ho trovata cosi bella l'intervista,se fosse per i chetoni che si vince non credo,lui ne fa a meno per motivi etici,probabilmente non ne fa' uso perche' non sono quelli che ti fanno vincere.
Io credo che il problema si sia ancora in termini di medicina,non come 20 anni fa',ma a pane e acque non si va neanche oggi,pero' sparare nel mucchio la vedo come una scusa perche' non riesce a vincere
????
L intervista è di 4 pagine
I chetoni una domanda
E sui tue dove è molto critico
E sui mancati controlli antidoping
 
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#30
(09-02-2021, 11:44 PM)winter Ha scritto:
(09-02-2021, 10:59 PM)jan80 Ha scritto: sinceramente non l'ho trovata cosi bella l'intervista,se fosse per i chetoni che si vince non credo,lui ne fa a meno per motivi etici,probabilmente non ne fa' uso perche' non sono quelli che ti fanno vincere.
Io credo che il problema si sia ancora in termini di medicina,non come 20 anni fa',ma a pane e acque non si va neanche oggi,pero' sparare nel mucchio la vedo come una scusa perche' non riesce a vincere
????
L intervista è di 4 pagine
I chetoni una domanda
E sui tue dove è molto critico
E sui mancati controlli antidoping

no no non dico che non mi piace solo per i chetoni,non mi piace perche' parla di cose ovvie,ma la trovo piu' un'intervista  di uno che ha capito che le prime posizioni le vede con il binoccolo e spara sul mucchio......no cosi non mi piace,vero anche che e' difficile fare nomi e cognomi in questo mondo.
Come persona comunque mi piace,credo anche nella sua buona fede,pero' purtroppo non puo' cambiare il ciclismo correndoci
 
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#31
Non ti seguo
Dove sarebbero cose ovvie?
Tu sapevi che il suo ultimo controllo antidoping..è di agosto?
Sapevi che era dovuto ricorrere ad una iniezione per alleviare il dolore a novembre?
Delle continue ricadute?
Dei primi ritiri con la fdj?
Di far capire la sua scelta di fare il giro a madiot?
 
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#32
Se son veritieri gli studi riportati nella prima pagina, allora anche i chetoni possono avere effetti miracolosi sui corridori.

La mia impressione è che rispetto all'EPO siano più "selettivi". British Cycling, quindi Brailsford, li ha dal 2011. In questi dieci anni, sostanzialmente, tra i corridori passati da quelle parti c'è chi ha avuto enormi benefici nel far parte di quel contesto e chi, invece, s'è totalmente perso.

Sull'intervista in sé: di certo è condita con la tipica retorica dei francesi e Pinot andrà ad aggiungersi ai Bassons e compagnia a fine carriera. Tuttavia, in un mondo di corridori che perdono tempo a discutere del ban della Super Tuck, preferisco un Pinot che mette sul tavolo questioni etiche sulle quali prima o poi bisognerà confrontarsi.

Il giustizialismo da quattro soldi, che vuole dividere il ciclismo in bianco e nero, mi piace zero. Trovo, però, che prima o poi questo sport dovrà rivedere totalmente sia il concetto di doping che di antidoping (da sempre strumentalizzato) basandosi, prima di tutto, su un punto di vista prettamente etico.
 
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