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Ciclismo & Incidenti
#21
Incredibile, ma non ho capito come aveva fatto questa macchina ad entrare nel percorso di gara.
 
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#22
Credo sia una macchina dell'organizzazione, o dell'assistenza tecnica: se noti ha il portabici sul tetto. Un'ammiraglia delle squadre non mi pare, ad occhio; anche perchè Nissan ce l'ha solo la Radioshack mi pare, e davanti c'era solo Freire...
 
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#23
urca, ha rischiato parecchio, ma come ha fatto a cadere in quel punto, stava prendendo qualcosa da quello della macchina, altrimenti cadere in quel modo da solo non me lo spiego.
 
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#24
Grande spavento e soprattutto gran c.lo! Lo trova un sellino capace di contenerlo?

Nella bergamasca, zona di ciclisti, sulla strada che va verso il paese di Gimondi e che poi prosegue verso il paese di Gotti :D come arriva la bella stagione eccoli tutti lì in fila con le loro divise tutte uguali, le squadre che si allenano e in macchina li si sorpassa pianino perchè sono strade strette e si cerca di evitare situazioni tipo quella della foto. Ma mi è capitato di vedere, pochissime volte per fortuna, scene del tipo: non in fila uno dietro l'altro ma uno di fianco all'altro, ad occupare la carreggiata. Scusate! Disturbiamo? Attenzione, da tutte e due le parti.
 
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#25
Lutto: travolto da un furgone, muore Roberto Toffoletti
Era nato a Salt di Povoletto, in provincia di Udine, il 15 novembre del 1963. Ieri sera è morto Roberto Toffoletti, ex ciclista dilettante di buon livello che per cinque stagioni aveva corso nela Bata di Rino Baron. Alla famiglia e a quanti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare Roberto, giungano le condoglianze della redazione di tuttoBICI e tuttobiciweb unitamente a quelle della famiglia Baron.

Articolo tratto da http://www.ilgazzettino.it

[Immagine: showimg.php?cod=41982&tp=n]

Il bambino di nove anni sfiorato da un furgone pirata, il padre centrato in pieno e ucciso. È successo ieri sera in via XXIV Maggio a Reana del Rojale attorno alle 19 quando la corsa in bicicletta di Roberto Toffoletti e del figlio si è trasformata in una tragedia.

Tutto si è svolto in pochi secondi all'uscita di un sottopasso stradale che da Remugnano porta verso Reana. S.A., elettricista 27enne di Udine, era alla guida di un Transit e stava probabilmente rientrando a casa.

Secondo le prime ricostruzioni, Toffoletti e il figlio stavano procedendo a ridosso del ciglio della strada con le bici da corsa. Il bambino avrebbe sentito lo spostamento d'aria del mezzo che arrivava alle spalle e che qualche frazione di secondo dopo ha falciato il papà, davanti ai suoi occhi. Quell'ombra si è materializzata in un mezzo di colore bianco con una scala appoggiata sul tetto, che - secondo le prime ricostruzioni - non si sarebbe fermato.

Sulla strada, è rimasto un bambino che non sapeva ancora di aver perso il genitore. Gli abitanti della via hanno sentito un botto fragoroso: sono stati loro ad occuparsi del bambino e a chiamare il 118, intervenuto con un'ambulanza e l'elicottero. Per Toffoletti, titolare di una galleria d'arte a Udine nei pressi dell'Hotel Astoria, non c'era più nulla da fare. Toffoletti viveva ad Adegliacco con la moglie Silvana Treppo e i tre figli, due dei quali nati dal primo matrimonio di lei.

E proprio la moglie è arrivata subito sul luogo dell’incidente. Una scena straziante, le urla di dolore e quel bambino al quale gli zii, Maurizio e Gino, hanno spiegato che il papà non ce l'aveva fatta. Il
figlio che ha assistito alla tragedia ha chiesto più volte perché il padre non si muovesse. Nel frattempo un cittadino aveva inseguito quel furgone, riuscendo a bloccarlo alla rotonda di Ribis.

La Polizia stradale intervenuta in forze ha provveduto a prelevare S.A. e a riportarlo sul luogo dell'incidente.
Alle 21 le onoranze funebri Mansutti hanno recuperato il corpo di Toffoletti, che è stato coperto da un lenzuolo e steso vicino alla sua bicicletta. Poco lontano, la piccola due ruote del figlio. Toffoletti
era molto attaccato al mondo del ciclismo, come hanno riferito i fratelli. Aveva un passato da ciclista non professionista ma con all'attivo performance importanti, come il giro del Cile. Il pensiero dei parenti di Toffoletti è andato ai suoi genitori, che risiedono a Salt di Povoletto e soprattutto al modo in cui sarebbe stato meglio informarli della tragedia. La loro avanzata età e le già precarie condizioni di salute hanno portato i figli a dare loro la tragica notizia con l'assistenza di un medico.

Dopo l’incidente, la strada è rimasta chiusa al traffico per circa due ore e mezza, gli agenti della Stradale hanno lavorato a lungo alla presenza dell'ispettore Efrem Degano. S.A. attorno alle 20.45 è stato accompagnato nella sede di Viale Venezia e sarebbe stato trattenuto per le accuse che gli verrebbero contestate.

tuttobiciweb.it
 
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#26
(27-05-2011, 07:28 PM)SarriTheBest Ha scritto: Nonostante abbia guardato tutto il Giro di California, questo fatto me l'ero proprio perso.

Curiosport - Stefan Denifl, 'scampato' per un pelo
http://it.eurosport.yahoo.com/27052011/4...-pelo.html

[Immagine: 128d76da0b336c212047d821ec6af242.jpg]

Mamma mia... Blink
Non ci riesco a credere, non so come abbia fatto a scamparla ma un altro Leopard ha rischiato grosso, veramente grosso. Come DIAVOLO fanno ad accadere queste cose? Dodgy
 
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#27
TRAGEDIA. Auto falcia ciclisti a Caravaggio, una vittima
Tragedia della strada nella Bassa Bergamasca. Un'auto ha falciato un gruppo di sei-sette ciclisti, uno dei quali è morto sul colpo. Il pauroso incidente è accaduto attorno alle 12,30 a Caravaggio lungo la strada Rivoltana.
Una Nissan Primera stava percorrendo la ex strada provinciale che da Calvenzano porta a Caravaggio. Quasi all'altezza della rotonda, l'auto - per cause imprecisate - ha investito il gruppo di ciclisti (tutti attorno ai 50-60 anni). Nell'urto, uno di loro - un 49enne di Bresso - è morto sul colpo.
L'auto, dopo l'incidente, è capottata. Sul posto sono state chiamate immediatamente le ambulanze del 118 che hanno portato i feriti (sembra cinque) negli ospedali più vicini. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e gli agenti di polizia locale.

da http://www.ecodibergamo.it
 
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#28
Tragedia nel comasco. Muore il 18enne Valerio Zeffin investito da un furgone
Lutto nel mondo degli Juniores e del ciclismo. Stamattina nei pressi di Lomazzo (Como) ha perso la vita il 18enne Valerio Zeffin (Club Ciclistico Canturino 1902). Valerio era nato a Garbagnate Milanese ed era residente a Senago. Le cause dell'incidente non sono ancora del tutto chiare ma certo è che Valerio si stava allenando quando è finito con una ruota fuori dalla carreggiata, sullo sterrato. Ricaduto sull'asfalto è stato investito da un furgone che sopraggiungeva proprio in quel momento e che non ha potuto evitare l'impatto fatale.

La redazione di Cicloweb esprime la più sentite condoglianze alla famiglia ed a tutte le persone più prossime.

cicloweb.it
 
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#29
Martedì l'ultimo saluto a Valerio
Il ciclismo si prepara a dare l'ultimo saluto a Valerio Zeffin, il corridore del Canturino che ha perso la vita in un incidente d'allenamento. Domani sera alle 21.00 sarà recitato il rosario in chiesa a Castelletto di Senago, mentre il funerale sarà martedi 17 luglio alle ore 14.30 sempre nella chiesa di Castelletto di Senago.
Ora il corpo riposa nella camera ardente all'ospedale di Como Sant'Anna.

tuttobiciweb.it
 
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#30
Auto sul percorso della gara Allievi colpisce l'abruzzese Diego Masciarelli. Il ragazzo è in coma farmacologico
Un'auto nella gara degli Allievi, l'impatto ed un 16enne che finisce in coma farmacologico. Accade questo, secondo quanto riportato da Abruzzoweb.it, nella Sarnano-Recanati, gara allievi disputatasi ieri nelle Marche. Vittima dell'incidente il 16enne di Ortona (Chieti) e residente a San Martino Sulla Marrucina Diego Masciarelli, promettente portacolori della Nocciano-Cepagatti. Masciarelli dopo circa 20 km di gara è uscito da una curva ritrovandosi davanti un'automobile. L'impatto, violentissimo, è stato impossibile da evitare. Masciarelli è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Ancona dove è in coma farmacologico. I medici non si pronunciano ma considerando la gravità dell'incidente e dell'ematoma cerebrale si attenderanno altre 24 ore prima di valutare le condizioni di Masciarelli, ricoverato nel reparto di rianimazione. Resta da capire il motivo per cui l'auto fosse lungo il percorso durante la gara, visto che il mezzo era stato fermato dai Vigili urbani all'altezza di Abbadia di Fiastra per consentire il passaggio della corsa. I Carabinieri di Tolentino stanno indagando sulla dinamica dell'incidente.

cicloweb.it
 
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#31
Non è possibile,più si scende di categoria e minore è la sicurezza...
 
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#32
Speriamo che ce la faccia. Molte norme di sicurezza non sono rispettate in queste gare, non capendo che i ragazzi rischiano anche la vita.
 
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#33
BUONE NOTIZIE. L'allievo Diego Masciarelli sta meglio
In questi giorni tra le tante notizie negative per il nostro sport, siamo lieti di comunicarvene una che non non vedevamo l'ora di scrivere. Diego Masciarelli, ha riaperto gli occhi dopo quattro giorni di coma farmacologico, e migliora di giorno in giorno. Il giovane ciclista di San Martino sulla Marrucina (Chieti) vittima una decina di giorni fa di un grave incidente durante una gara per Allievi nelle Marche si sta rimettendo e promette di voler tornare il prima possibile in sella. All'uscita di una curva il 16enne si era trovato davanti una macchina ferma, l'impatto è stato inevitabile: per lui un grave trauma cranico e il ricovero nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Ancona (sulla vicenda i carabinieri di Tolentino, Macerata, hanno aperta un'inchiesta per accertare l'accaduto, ndr). Oggi Diego, come riferisce Il Messaggero, è in Neuropsichiatria infantile al centro pediatrico di Salesi, sempre nel capoluogo marchigiano. Al suo fianco i genitori, papà Antonio e mamma Loredana, a cui continua a ripetere che vuole ricominciare a correre. Una forza di volontà incredibile la sua, che sicuramente gli renderà meno complicata la fase di riabilitazione e di ritorno alla piena funzionalità.
Buona guarigione Diego e grazie per questa bella notizia!

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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#34
Bene!
 
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#35
Inquietante a che livelli siamo
 
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#36
INCIDENTI. L'esordiente Angelo Serlini è ancora in coma
Il giovane bresciano di Rodengo Saiano Angelo Serlini è ancora in coma. Dopo la caduta in mountain bike durante una seduta di allenamento con i compagni, dove ha picchiato violentemente la testa, le condizioni dell'esordiente della Ronco sono ancora gravi. Serlini, che domenica prossima compirà 14 anni, è ricoverato in rianimazione all'Ospedale civile di Brescia. La squadra della Ronco Maurigi è vicina allo sfortunato corridore e ai familiari del ragazzo e segue con apprensione l'evolversi della sua situazione medica.

tuttobiciweb.it
 
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#37
Speriamo si riprenda...
E speriamo che sia per lui che l'altro ragazzo ci sia anche la squadra a supportarli soprattutto nella fase della ripresa,nel mio caso sono spariti tutti...
 
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#38
BUONE NOTIZIE. Angelo Serlini esce dal coma
Buone notizie arrivano da Sergio Perani del GS Ronco Maurigi: Angelo Serlini è uscito dal coma dopo settimane: il giovane ciclista di Rodengo Saiano (Bs), caduto in mountain bike durante una seduta di allenamento con i compagni, dove aveva picchiato violentemente la testa, è ora cosciente e in grado di comunicare con i genitori, ha poi stretto anche la mano della madre al suo risveglio. "Siamo davvero felici dei progressi di Angelo - ha dichiarato Perani della società Ronco-. E' stato sempre nei nostri pensieri, ma questo è secondario. L'importante è che ora stia bene e abbia le migliori cure".

tuttobiciweb.it

i ciclisti c'han la pelle dura, c'è poco da fa... :)
 
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#39
Ciclista e diabetico muore sotto un camion in Messico
Mauro Talini da anni affrontava questo tipo di viaggio. Da solo, in bici, per migliaia chilometri. Il cordoglio del presidente della Regione

Massarosa (Viareggio), 15 maggio 2013- E' morto in seguito alle ferite riportate dopo un incidente in Messico Mauro Talini, il ciclista diabetico di 40 anni, versiliese, che stava affrontando una solitaria in bici per tutto il continente americano. La notizia e' stata pubblicata dal sito di informazione locale Ariete Caborca e confermata dall'Associazione che curava i viaggi di Talini, Padre Kolbe.

Talini da anni affrontava questo tipo di viaggio. Da solo, in bici, per migliaia chilometri. Con lui solo una bicicletta e l'insulina. Mauro Talini voleva dimostrare che il diabete non e' un limite. A fermarlo non e' stata la malattia, ma un camion che lo ha travolto mentre pedalava ai confini col Messico, nella zona di Trinceras.

"Nell'anno dei mondiali di ciclismo che si correranno in Toscana a settembre, la Toscana ha perso un ciclista sui generis: un ciclista per passione che viaggiava in solitaria per il mondo, per dimostrare che il diabete, la malattia di cui soffriva, non era un limite e che lo sport puo' aiutarti superare le sfide della vita''. Così il presidente della Toscana Enrico Rossi esprime alla famiglia il proprio cordoglio per la morte di Mauro Talini

GUARDA IL DIARIO DI MAURO TALINI

http://www.lanazione.it/viareggio/cronac...sico.shtml
 
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#40
Anche qui ti passano sopra, uno mi ha toccato due mesi fa, non fa che schifo sta gente Sick
 
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