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Ciclismo italiano in crisi: la salvezza può arrivare dall'estremo oriente
#1
Ciclismo italiano in crisi: la salvezza può arrivare dall'estremo oriente
Il ciclismo professionistico italiano sta soffrendo come non mai: sempre meno squadre e sempre meno gare. Esclude le prove World Tour, la partecipazione alla gare storiche è sempre meno qualitativa, la copertura televisiva inesistente e gli sponsor sempre meno.

Vista la condizione attuale della nostra economia è impensabile che questa situazione possa cambiare. Senza una politica dell’UCI mirata a creare un calendario Europeo del tutto simile al World Tour (diritto-dovere di partecipare da parte delle Professional) nelle gare 1.1 in Italia troveremo sempre meno formazioni WT, qualche Professional e tante Continental. Insomma, poco più di gare dilettantistiche.

In questi giorni, dopo il Tour of Utah si sta correndo la US Pro Challange (ex Giro del Colorado) e gli sportivi italiani possono vederla in diretta sui canali satellitari. Sebbene il cast dei partenti non sia eccezionale (comunque meglio delle gare italiane) il gradimento degli italici appassionati è buono poiché queste gare, per un gioco del fuso orario, si corrono in seconda serata e quindi ad un’ora congeniale al grande pubblico.

Se per le gare in USA l’Europa è, dal punto di vista televisivo, un’ottima platea, per le gare italiane il mercato a cui guardare è quello dell’oriente.

Ecco che una possibilità di salvezza potrebbe arrivare proprio da questi nuovi mercati. Non solo le gare italiane trasmesse in Cina, Giappone, Indonesia, ecc. potrebbero risultare più appetibili agli sponsor italiani desiderosi di esplorare quel mercato, ma potrebbero anche riuscire, sicuramente con un po’ di tempo, a coinvolgere partner orientali.

Il lavoro da fare non è dei più semplici, ma si può fare. Ovviamente non ognuno per conto suo come siamo sempre stati abituati, ma in modo sinergico e professionale. Gli organizzatori dovrebbero investire nella produzione TV in diretta (circa 20.000 €) e poi, attraverso soggetti specializzati, commercializzare (anche a basso costo) i diritti televisivi all’estero che potrebbero rendere più appetibile la gara ad alcune importanti squadre.

E’ fantaciclismo ? Alla luce di ciò che avviene anche in altri sport, no. Certamente però non è l’attuale Lega Ciclismo il soggetto in grado di dare vita a questo progetto. Servirebbe una Lega dinamica, con mentalità imprenditoriale e soprattutto al servizio degli organizzatori e non solo una sorta di ufficio federale aggiunto.

Provarci ne vale la pena, chissà se gli organizzatori capiranno mai che una Lega così non serve a nessuno ?

ciclismo-online.it
 
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#2
Ok mi va bene ma le corse devono essere comunque riprese, commentate e trasmesse. Lo fa la Rai? Loro fanno quello che stanno già facendo, certo possono pubblicizzare un po' di più il prodotto in Oriente ma sinceramente non credo che abbiano alcun interesse a farlo. Le corse americane comunque non hanno certo un pubblico di massa, poca gente appassionata che si collega in streaming la sera quando tutte le occasioni di copulare sono andate a farsi friggere. E stiamo parlando di un servizio streaming gratuito che da noi non ci sarà mai (e che comunque non ha la qualità delle riprese italiane, non è tutto oro ciò che è americano). Mi sembra un'analisi un po' ingenua
 
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#3
Concordo con te ma della qualità a volte poco importa, l'importante è vederla una corsa ma spesso abbiamo solo differite col commento di "Sgalbozza"... Asd
 
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#4
Mi sembra un'ipotesi molto irrealistica. Innanzitutto è normale sia così perchè si è voluto globalizzare il ciclismo portandolo fino a Pechino o in America, ma la coperta è sempre quella e qualche parte si deve scoprire. Non si può fare confronti con gli anni passati, gli anni '80 ad esempio, dove i migliori italiani correvano le corse del calendario italiano, ora tutto è cambiato.
Continuo a sostenere che il problema principale sia quello delle squadre: se hai poche squadre di livello della tua Nazione le corse sono le prime a risentirne. Ma questo lo si deve al Sistema Paese più in generale, come vediamo Spagna e Italia sono quelle più colpite, mentre Francia e Belgio, con un'economia un pochino più solida, riescono a salvarsi in calcio d'angolo.

Il circuito europeo di squadre professional non è male come idea, ma queste squadre vivono sull'invito al Grande Giro, non tanto sulle gare 1.1. Inoltre va bene avere tutte le Professional europee, ma rinuncio volentieri a tutte queste per avere al via Contador alla Milano-Torino...

Confermo quello che dice Gersh sulle corse americane, attenzione a non considerare tutto oro ciò che luccica. Quanto sarà stato visto il Giro di Colorado in Europa? 400mila esagerando? E in Italia? E' un prodotto di nicchia e non può essere diversamente.
Invece non concordo sulla diretta streaming, quella per me è il futuro. Alla fine non penso sia un costo esagerato perchè le corse italiane producono già le immagini per cederle alla RAI, se fa la diretta streaming (e un sito decente) è una spinta in più verso l'internazionalità. Non tanto in oriente, dove hai successo se porti i nomi delle star (cosa che le corse italiane non possono fare in questo momento), ma almeno negli altri paesi europei.
 
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#5
Son d'accordo con Dani: è inconcepibile che nel 2014 stiamo ancora dietro alle differite. Tanto tanto poteva essere tollerata fino a 4-5 anni fa, ma adesso tutto è praticamente in tempo reale, e pensare di avere un buon riscontro quando mostri le immagini due o più ore dal termine della corsa (con Sgarbozza che, tra un impappinamento e l'altro, ti sputtana di fatto il nome del vincitore) è veramente fuori dal mondo. Sisi Se fossi un organizzatore, la diretta tv/streaming sarebbe la prima cosa con cui bisogna fare assolutamente i conti... Sese

(27-08-2014, 09:14 AM)Gershwin Ha scritto: Le corse americane comunque non hanno certo un pubblico di massa, poca gente appassionata che si collega in streaming la sera quando tutte le occasioni di copulare sono andate a farsi friggere.

Su Eurosport poco dopo la diretta c'era la differita, quindi se te la sbrigavi in un'oretta potevi fare questo e quello. Sese Sese Asd
 
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#6
Il Tour of Colorado dopo il sesso proprio no, è come ascoltare Emanuele Filiberto e Pupo dopo la Royal Philarmonic Orchestra di Londra
 
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[+] A 1 utente piace il post di Gershwin
#7
Sempre meglio di Marzullo... Asd
 
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