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Ciclocross 2019-2020 - 23/02 Oostmalle
#41
Diretta del Polderscross dalle 13:30






Esordio stagionale per Pidcock e Merlier, non sono tra i partenti invece Soete, Van der Haar e Van Kessel.
 
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#42
Worst vanderpoeliana, ha mandato tutte a casa dopo mezzo giro.

Anna Kay è la più giovane tra le prime ma è l'unica a fare in bici le tavole Campione
 
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#43
Doppietta delle 777: prima Worst e seconda Kastelijn. Terza la Alvarado e quarta Anna Kay.

La Arzuffi per un paio di giri sembrava avviata verso il secondo posto ma a inizio dell'ultimo ha finito di botto la benzina e ha dovuto accontentarsi della quinta piazza. L'inizio stagione si conferma comunque il periodo in cui, storicamente, si esprime meglio.

Cant ritirata :mah:
 
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#44
Ne ho visti tanti di stupidi, ma Vanth li batte tutti... ma cosa voleva fare lì?
 
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#45
Il ritmo di Iserbyt è insostenibile per gli altri, non dà un attimo di respiro. Manca più di mezz'ora alla fine ma la terza vittoria stagionale pare una formalità.

Contrariamente a quanto uno si potrebbe aspettare vista la sua stazza, cioè che lo scatto sia il suo punto forte, è sul passo che fa la differenza.

Molto bene Hermans e Pidcock finora.
 
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#46
Iserbyt è ingiocabile.

Oggi Toon non ha speso energie a cazzo, ma se lo è levato di ruota lo stesso senza troppi patemi.
 
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#47
Toon ha fatto qualche giorno a Girona per rifinire la condizione, ma qua, più che migliorare lui, deve sperare che cali Iserbyt.

Per ora comunque lo sta tenendo sulla dozzina di secondi, se c'è stato un passo in avanti dovremmo vederlo nella seconda mezz'ora di corsa. Negli USA era lì dove faceva più fatica.
 
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#48
Qualche passo in avanti da parte di Toon, ma al momento Iserbyt resta nettamente superiore.

Bene Hermans, Pidcock, invece, è durato 30 minuti.
 
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#49
Diamo un occhio anche agli altri cross di ieri:

nella terza tappa della Toi Toi Cup è arrivata la vittoria di Boros sul connazionale Paprstka, campione del mondo junior nel 2010 davanti ad Alan.

Dopo 4 stagioni in Belgio, equamente divise tra le squadre di Geert Vanhoof e dei Roodhooft, Boros ha deciso di tornare laddove ha cominciato, al Cez Cyklo Team Tabor, nella speranza di rilanciare la sua carriera.

Per il momento si sta rivelando una scelta felice: è in testa alla Toi Toi Cup e ieri, dopo tre anni, ha vinto una gara che non fosse il campionato nazionale ceco.

Nella gara junior terza vittoria consecutiva in stagione per Zatloukal, tutte con distacchi dai 25'' in su, mentre Bittner Brenner hanno fatto rispettivamente terzo e quinto.

Interessante notare come per ora i rapporti di forza tra i due  si siano invertiti rispetto alla stagione su strada.

Sempre in tema di junior che non staccano mai, Sheffield al ritorno in patria s'è preso subito il Charm City Cross, in un cross quasi 10' più lungo rispetto a quello dei coetanei in Repubblica Ceca (ho letto di gare U23 durate meno).

Werner in volata su White tra gli elite.

Da segnalare anche il ritorno al successo di Katie Compton nella prova femminile del primo giorno dello US Open of Cyclocross e l'affermazione di Haidet di stretta misura su Hecht in quella maschile.

Oggi comincia pure la Coppa di Francia!
 
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#50
Dimenticavo, nella gara junior di Kruibeke di ieri, Jente Michels ha fatto volare i minuti: i tre che si sono giocati il podio si sono beccati più di 2'.

E' al primo anno nella categoria e sembra molto più piccolo dei suoi 16 anni compiuti a febbraio, nel 2018/19 tra gli allievi ha vinto un ventina di cross tutti in solitaria e su qualsiasi percorso, incluso il campionato nazionale.

Sono giù sul carro di Mr.Potato (guardatelo in faccia, è lui).
 
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#51
Benoist la prima della Coppa di Francia a La Meziere sull'eterno Chainel, sull'ultimo gradino del podio, a sorpresa, ci va Kevin Ledanois. Primo risultato di rilievo della carriera crossistica, in verità intermittente, del 26enne dell'Arkea.

La Clauzel continua la sua striscia di imbattibilità stagionale tra Francia e Svizzera, seconda la sedicenne (!) Burquier, seguita da altre giovanissime francesi, nell'ordine Fouquenet, Duraffourg e Onesti (18, 17 e 16 anni).

Gara U23 a Jarno Bellens della, ma va, Pauwels-Bingoal e gara junior a Ugo Ananie. 

Ci spostiamo a Steinmaur, in Svizzera, dove Loris Rouiller ha rotto il ghiaccio tra i grandi a soli 19 anni, dietro di lui l'esperto Zahner e il campione svizzero elite Timon Ruegg. 4° Boros.

Giornata da ricordare tra le donne elite per Zina Barhoumi, anche lei al primo centro nella categoria, seguono anche qui due adolescenti: Noemi Ruegg (sorella del Timon di cui sopra) e Nicole Goldi.

Lars Sommer 1° nella prova riservata agli junior, 2° il classe 2003 Nils Aebersold (figlio dell'ex pro Niki) e 3° Timo Muller.
 
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#52
Agostinacchio vince anche a Corridonia nel giro d italia ciclocross
 
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#53

Probabilmente si aspettava un rientro alle competizioni meno traumatico  :D
 
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#54
Oggi si corre il Kermiscross ad Ardooie, peccato che sia l'unica (dopo che Gullegem va su PlaySports) internazionale in Belgio a non avere copertura televisiva.

Esordio stagionale di Merlier, il quale è contento che non lo veda nessuno in tv, meno stress dice.

Ricordo che il campione belga su strada d'inverno non corre con la maglia della Corendon ma con quella della Creafin di Vermeersch.
 
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#55

IDOLO
 
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#56

1° Vermeersch, 2° Pidcock, 3° Merlier, 4° Tes Aerts e 5° Cleppe.

Incredibile ma vero, è la prima vittoria da elite di Vermeersch in un cross su suolo belga (a dirla tutta è la prima nel vecchio continente).

Tra le donne ha vinto Kim Van de Steene, forse vi ricorderete di lei per le vittorie a Boom e al Koppenbergcross l'anno scorso, prima di chiudere anzitempo la stagione a causa di un esaurimento psicofisico.
 
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#57
 
 
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#58
Non mi pare una grandissima trovata.

Voglio proprio vedere chi le farà tutte Mmm
 
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#59
Mettici che è un draft e che non ho nemmeno controllato la fonte di cc24. Però mi sembra un tentativo di avere una wc che non penalizzi per niente chi a settembre sta ancora per strada (2 nomi a caso).
 
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#60
La cosa più curiosa di tutte comunque è che l'UCI abbia affidato tutti gli aspetti organizzativi della nuova CdM a Flanders Classic, fino alla fine di questa stagione un suo competitor diretto.
Di fatto il ruolo dell'UCI nella prossima CdM riguarda solo la forma e non la sostanza.

Per il resto, da questa bozza mi sembra che non ci sarà spazio per le gare americane, a meno che siano le prime due date in programma.
Se così fosse, significherebbe ridurre all'osso i tempi di recupero dei corridori in vista di un fine ottobre/inizio novembre molto pieno, non una gran pensata.

Un calendario che strizza l'occhio a MvdP e WvA, per come la vedo io, è fondamentale affinché l'intero carrozzone resti a galla.
In un'ottica imprenditoriale, come quella in cui è abituata a ragionare Flanders Classic, sono imprescindibili, soprattutto grazie al'interesse generato dalle loro prestazioni su strada.

Parliamo di due che ormai sono conosciuti da tutto il mondo del ciclismo, magari a qualcuno viene voglia di vederli anche d'inverno.
 
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