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Colnago - CSF Inox 2011
#1
 
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#2
La Colnago CSF pronta a ripartire per una nuova avventura
Con la conferma arrivata lo scorso martedì della licenza Professional per la prossima stagione, è iniziato a tutti gli effetti il secondo anno di vita della Colnago-Csf Inox, formazione che permetterà al team manager Bruno Reverberi di toccare quota 30 anni di ininterrotta attività agonistica professionistica.

La settima stagione con bici Colnago, e la seconda che vedrà la storica azienda di Cambiago (Milano) come main sponsor del team, vedrà in maglia biancoazzurra 16 corridori come nell'anno passato. Ai dieci confermati Domenico Pozzovivo, Marco Frapporti, Federico Canuti, Gianluca Brambilla, Sacha Modolo, Stefano Pirazzi, Manuel Belletti, Simone Stortoni, Filippo Savini e Alberto Contoli si aggiungono sei nuovi arrivi: quattro neoprofessionisti e due innesti.

I già annunciati quattro neopro' saranno i classe '88 Angelo Pagani (proveniente dalla Trevigiani Dynamon Bottoli) e Andrea Pasqualon (dalla Zalf Désirée Fior) e i classe '89 Paolo Locatelli (dalla De Nardi Colpack Bergamasca) e Omar Lombardi (dalla Lucchini Ski Maniva Ecovalsabbia), che portano in dote ben 15 vittorie complessive in gare nazionali ed internazionali per élite e under 23.
I due ingaggi provengono rispettivamente dalla Zheroquadro Radenska e dalla Carmiooro NGC: il ligure classe '86 Manuele Caddeo si è messo in luce alla Settimana Lombarda dopo aver colto lo scorso anno il 2° posto al GiroBio e la vittoria in una tappa del Giro della Valle d'Aosta, mentre l'ultimo arrivo è il trentino classe '87 Andrea Piechele, che ha colto ottimi piazzamenti in classiche veloci come il GP Costa degli Etruschi, la Ronde van Drenthe e il Circuito de Getxo.

«Gli obiettivi - segnala il direttore sportivo Roberto Reverberi, che sarà coadiuvato in ammiraglia da Giuseppe Lanzoni - sono rappresentati sicuramente dal far bene nelle corse storiche italiane, sperando di ricevere l'invito dopo le buone prestazioni dello scorso anno. I tanti arrivi in salita del Giro d'Italia sembrano fatti su misura per uno scalatore come Domenico Pozzovivo, un corridore che nelle ultime due stagioni ha raggiunto un livello di maturità ed una continuità che solo un grave infortunio durante la corsa rosa non ci hanno permesso di vedere all'opera già nel recente Giro d'Italia. Inoltre - continua Reverberi - il vincitore della tappa del Giro d'Italia a Cesenatico Manuel Belletti e Sacha Modolo sono pronti a confermare quanto di buono hanno fatto vedere lo scorso anno a partire dalla Tirreno-Adriatico, appuntamento fondamentale verso la Milano-Sanremo. Ricordiamo che nella Classicissima dello scorso marzo il trevigiano ha conquistato il 4° posto al primo anno da professionista».

Il debutto agonistico della Colnago-Csf Inox 2011 dovrebbe avvenire il prossimo 23 gennaio sulle strade della Malesia con il Tour de Langkawi, mentre l'esordio italiano è previsto il 29 gennaio al Giro della Provincia di Reggio Calabria-Challenge Calabria.

tuttobiciweb.it
 
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#3
Scatta domani la stagione della Colnago CSF
Si svolgerà a Reggio Emilia i prossimi 17 e 18 dicembre il primo ritiro della Colnago-Csf Inox. L'appuntamento sarà l'occasione per radunare i 16 atleti diretti da Bruno e Roberto Reverberi e Giuseppe Lanzoni in vista della stagione 2011. Il Dottor Manari, coadiuvato dal medico sociale Dottor Benini, effettuerà le visite mediche e i test attitudinali a Pozzovivo, Belletti, Modolo e compagni presso il centro Sport Monitoring Service di Reggio Emilia, che seguirà gli atleti durante tutto l'arco della stagione. Visite e test che saranno fondamentali al management per pianificare i programmi di ogni singolo corridore.
La giornata del 17 dicembre proseguirà con la consegna delle nuove bici Colnago C59 Italia presso lo store Maxent di Albinea (RE), dove un tecnico Colnago potrà verificare ed assettare i ragazzi sulle nuove fuoriserie da corsa della casa di Cambiago.
Il 18 dicembre invece spazo alle foto di rito presso la sede di Montecchio Emilia (RE) della CSF Inox, mentre la presentazione ufficiale della squadra è fissata per il prossimo 12 gennaio presso la sede della Colnago a Cambiago (MI).

tuttobiciweb.it
 
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#4
La Colnago CSF ha "scoperto gli SMS"
Il primo sms fa già sorridere la nuova Colnago Csf: capitan Pozzovivo denuncia un consumo di ossigeno degno di chi vuol vincere il Giro d'Italia. Sms sta per Sport Monitoring Services, il centro nato per valutare e seguire l'attività degli atleti di ogni livello, dai professionisti agli amatori.
Promossa da facce note come Sisto Fontanili, dirigente di successo con la Reggiana di trent'anni fa, dotata di sistemi di misurazione esclusivi in regione, la struttura è affidata a Danilo Manari, cardiologo che così corona il sogno di dare anche alla sua città una sede per la preparazione sportiva, settore in cui vanta una lunga esperienza di successo. Per intenderci: niente da invidiare al rinomato Centro Mapei, diventato con gli anni la casa
di molti campioni.
Da quest'angolo di Reggio dove medicina e sport vanno a braccetto (accanto a Sms, nel centro direzionale Volo, c'è Cuore e Salute, dove l'attività fisica e scientifica hanno invece il compito di migliorare la qualità della vita di ogni cittadino), riparte la Colnago Csf. Con qualche faccia nuova: dei sedici ciclisti che ieri mattina hanno effettuato i test medici, dieci c¹erano anche nella stagione scorsa (Pozzovivo, Belletti, Modolo, Stortoni, Savini, Canuti, Brambilla, Contoli, Pirazzi e Frapporti), due arrivano da altri team (Caddeo e Piechele) e quattro mettono per la prima volta il naso tra i pro (Locatelli, Lombardi, Pagani e Pasqualon). Ma con la stessa filosofia di squadra giovane e italiana, che nel 2010 alla premiata ditta Reverberi ha portato qualche buon successo (una tappa al Giro, la Bernocchi che all'albo d'oro di famiglia ancora mancava) e tanta simpatia.
Per non macchiare questo buon clima con sospetti fin troppo di moda nel ciclismo e aiutare questi ragazzi a crescere sotto tutti gli aspetti, la Colnago Csf sposa adesso il progetto Sms, partner anche sulla divisa di gara. «Seguiremo la squadra nel nostro centro e anche sulla strada - promette Manari - con l'orgoglio di chi inizia la sua avventura mettendo al petto la medaglia di una squadra reggiana. Medaglia che brillerà di più se i Reverberi saranno invitati al Giro d'Italia: resta questo, da sempre, l'appuntamento che più conta. Come resta immutata la mentalità da college dei tecnici del Ghiardo, diventati ormai una delle poche società in cui il ciclismo è davvero scuola.
Di tradizionale, in casa Reverberi, c'è anche l'abitudine a portare a spasso per le strade del mondo la reggianità: la Sms è soltanto l'ultima di una lunga serie di marchi locali ai quali il team si è legato in questi anni. Un altro continua ad essere la Csf, l'azienda di Montecchio dove stamattina gli atleti della squadra, che ieri pomeriggio hanno ritirato le bici per il 2011 da Maxent ad Albinea, si ritroveranno per le foto ufficiali. Sperando che col tempo diventino un calendario di successo.

di Angelo Costa
da Il Resto del Carlino
 
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#5
Colnago Csf: la squadra più giovane e più italiana
Prendete i migliori dilettanti delle ultime stagioni, trasportateli tra i professionisti, create un ambiente ideale per la crescita graduale di questi ragazzi e avrete la Csf Colnago.

La squadra della famiglia Reverberi, finita sotto i riflettori di Roberto Bettini e Gianfranco Soncini, è la più giovane e la più italiana del panorama professionistico mondiale: un leader in grado di trascinare i propri compagni con la forza dell'intelligenza come il lucano Domenico Pozzovivo ed una schiera di giovani dal futuro decisamente interessante come Manuel Belletti, Sacha Modolo, Gianluca Brambilla, Emanuele Caddeo, Andrea Pasqualon, Alan Marangoni, Simone Stortoni, Filippo Savini, Andrea Piechele, Stefano Pirazzi, Angelo Pagani, Marco Frapporti, Paolo Locatelli, Alberto Contoli e Federico Canuti.

Questi i nomi e i volti dei ragazzi in maglia bianco-azzurra pronti a lottare per un'altra stagione da assoluti protagonisti: la squadra che ha meritato il titolo di "formazione simpatia" del 2010, ha raddoppiato la scommessa puntando in maniera ancora più decisa sui giovani del panorama nazionale. Una scelta coraggiosa quella fatta dagli uomini di Ernesto Colnago che dopo aver incassato una conferma importante lo scorso anno, hanno deciso di ripartire da dove avevano lasciato.

Con la partecipazione al Giro d'Italia praticamente in tasca, Belletti, Pozzovivo e compagni hanno tutti i motivi per sorridere alla nuova stagione: dal giro di Reggio Calabria in poi sarà la strada a dover dare le conferme sperate dall'entourage bianco-azzurro.

L'organico della Colnago Csf 2011:
Domenico Pozzovivo, Manuel Belletti, Sacha Modolo, Gianluca Brambilla, Emanuele Caddeo, Andrea Pasqualon, Alan Marangoni, Simone Stortoni, Filippo Savini, Andrea Piechele, Stefano Pirazzi, Angelo Pagani, Marco Frapporti, Paolo Locatelli, Alberto Contoli e Federico Canuti.

ciclismoweb.net
 
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#6
Una bella galleria di foto degli atleti della Colnago '11:
http://www.bettiniphoto.net/index.php?&f...categ=3275
 
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#7
Presentata la Colnago-Csf Inox 2011
A Cambiago (MI) il battesimo della nuova stagione

È stata presentata stamattina a Cambiago (MI), presso la storica azienda produttrice di biciclette, la Colnago-Csf Inox 2011, la squadra diretta dalla famiglia Reverberi. Patron Bruno festeggerà proprio nel 2011 i 30 anni ininterrotti di attività professionistica da direttore sportivo e team manager, iniziata nel lontano 1982. Al tavolo degli invitati, oltre al padrone di casa Ernesto Colnago, il presidente onorario della Federazione Ciclistica Italiana Alfredo Martini, il presidente Renato Di Rocco, il commissario tecnico dell'Italia Paolo Bettini e il "Leone delle Fiandre" Fiorenzo Magni, che ha appena festeggiato i 90 anni. Gran cerimoniere è stato il giornalista e commentatore Rai Marino Bartoletti.

Assente soltanto lo scalatore faentino Alberto Contoli, causa influenza, tra i 16 atleti della Colnago-Csf Inox 2011: accanto a capitan Domenico Pozzovivo splendevano le stelle di Manuel Belletti e Sacha Modolo, chiamati alla stagione della conferma. Sei le facce nuove: Piechele, Caddeo e i quattro neopro' Locatelli, Lombardi, Pagani e Pasqualon. La direzione tecnica sarà affidata come da ormai due anni a Roberto Reverberi e Giuseppe Lanzoni: «Stiamo continuando con la nostra filosofia improntata sui giovani italiani - spiegano i ds - che nell'ultima stagione ci ha dato tantissime soddisfazioni. Oltre a Pozzovivo, Belletti e Modolo, infatti, sono cresciuti ragazzi come Stortoni, Brambilla, Frapporti, Canuti e Pirazzi, mentre Savini e Contoli avranno la possibilità di riscattare un'annata per loro decisamente sfortunata».

L'esordio della Colnago-Csf Inox 2011 è previsto per il 23 gennaio sulle strade malesi del Tour de Langkawi, mentre il debutto italiano è programmato per il 29 gennaio al Giro della Provincia di Reggio Calabria. Oltre alla Colnago-Csf Inox, sono state presentate anche le altre quattro formazioni sponsorizzate dal costruttore lombardo: la francese Team Europcar, la belga Landbouwkrediet, la statunitense Team Type 1 e la formazione di mountain bike e fuoristrada Colnago-Arreghini-SüdTirol.

comunicato stampa Colnago-CSF Inox - www.colnagocsf.com
 
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#8
Reverberi: ecco la mia Colnago CSF "da spettacolo"
Per illustrarvi la Colnago CSF Inox targata 2011 abbiamo chiesto un aiuto a chi l’ha ideata, a chi ci ha messo impegno, passione ed esperienza per costruirla, chi ne conosce le vere possibilità e i limiti, i segreti e le curiosità.
Roberto Reverberi, team manager della giovane formazione italiana, ci presenta i ragazzi su cui ha deciso di puntare per la prossima stagione e che promette «daranno spettacolo!».
La carta vincente della sua formazione? «L’entusiasmo dei giovani, tutti italiani, la loro voglia di far bene, le stimolanti sfide tra loro e allo stesso tempo il lavoro di squadra che nasce spontaneo tra coetanei che condividono le stesse aspirazioni».

Manuel Belletti: «Esce da una stagione eccezionale in cui ha vinto la tappa del Giro con arrivo a Cesenatico e la Coppa Bernocchi battendo gente come Ca­ven­dish, Bennati, Far­rar. Ha dimostrato di potersela giocare con i velocisti più forti al mondo: non è uno sprinter da grandi volate di gruppo, ma tiene bene quando la strada sale e quando arriva lì davanti con i velocisti puri, che risentono un po’ la salita, con la sua scaltrezza e un aiuto dei compagni ha buone possibilità di imporsi».
Gianluca Brambilla: «Da dilettante era una promessa, al suo primo anno tra i professionisti non ha deluso, anzi. Non ha potuto correre per i primi tre mesi della stagione scorsa per problemi fisici, ma la sua prima vera occasione, il Gp Nobili Rubinetterie, l’ha subito centrata. Quest’anno è uno dei nostri corridori per il Giro d’Italia, lo immagino già in qualche fuga. È un combattente nato e allo stesso tempo si mette a disposizione dei compagni».
Manuele Caddeo: «Proviene dalla Zheroquadro Radenska, nel 2010 ha potuto correre pochissimo perché la squadra ha spesso preferito far correre i suoi compagni sloveni. Con una stagione più continua potrà ottenere qualche piazzamento interessante ed essere utile ai velocisti: è un buon passista che si difende in salita, nel 2009 ha rischiato di vincere il Giro Bio (leader di classifica fino alla penultima tappa, alla fine ha chiuso in 2^ posizione, ndr)».
Federico Canuti: «È l’“eterna promessa”. È fortissimo, ma pecca in concentrazione. Ha un potenziale enorme, ma come si suole dire gli manca la testa. Ha raccolto dei piazzamenti, ma può fare molto di più. Deve rendersi conto dei suoi mezzi ed essere più attento in corsa per non perdere l’attimo giusto. Non si è ancora espresso ai livelli che gli competono, ma spero proprio si sblocchi e riesca a far vedere a tutti quanto vale».
Alberto Contoli: «Può essere ancora considerato un neoprofessionista perché quest’anno ha corso davvero poco per un problema al ginocchio. Nelle poche gare in cui l’abbiamo visto in azione si è comunque messo in luce. Riesce a leggere bene la corsa e non gli manca la grinta necessaria per far bene, quindi lo aspettiamo per un 2011 in cui potremo scoprirlo a tutti gli effetti».
Marco Frapporti: «Come Canuti ha grandi mezzi, ma gli manca la convinzione che serve a non sprecare occasioni importanti. Nel 2010 ha vinto una tappa al Giro d’In­ghil­terra. Si presta volentieri ad aiutare la squadra, ma questo non basta. Lui è uno che deve fare la corsa. È veloce e in salita va di­scretamente, quindi nelle volate a gruppo ristretto ci può essere, anzi con l’esperienza acquisita in queste ultime stagioni, quest’anno ci deve essere».
Paolo Locatelli: «Nel 2010 ci ha colpito vincendo con una fuga da lontano la sesta tappa del Giro Bio. Proviene dalla Bergamasca Colpack ed è molto giovane, è un “passistone”, sembra un corridore da classiche, da Roubaix. Ovviamente anche lui avrà bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi nella categoria massima. Per quest’anno farà esperienza e darà una mano ai velocisti, col tempo vedremo di che pasta è fatto e cosa può fare nelle corse adatte a lui».
Omar Lombardi: «Arriva dalla Luc­chini Maniva Sky e sembra un buon corridore. Aveva già firmato un contratto con la Lampre, ma non è potuto entrare a far parte della corte di Saronni perché, con l’accordo stretto tra Lam­pre e ISD, la squadra ha dovuto prendere parecchi ucraini e, essendo un team Protour, ha dovuto limitare il numero di neoprof. Noi lo abbiamo accolto volentieri nelle nostre file perché ci sembra un ragazzo che merita una possibilità».
Sacha Modolo: «È stata la bella sorpresa del 2010. Ta­glian­do il traguardo quarto alla San Remo ci ha re­galato una grande emozione. Io, a differenza dei più, dopo averlo vi­sto alla Tirreno - Adria­tico credevo potesse ar­rivare da­vanti, tanto che l’ho mandato con Poz­zo­vivo a provare il percorso. Se fosse stato un poco più deciso sarebbe riuscito anche a salire sul podio, impresa che credo nessun neoprof sia mai riuscito a sfiorare. Per il 2011 sono certo farà anche meglio, mi auguro anche alla San Remo».
Angelo Pagani: «Avevamo già firmato un contratto con lui l’anno scorso in vista del 2011; quest’anno con i colori della Trevigiani Dynamon Bottoli per un brutto incidente capitatogli in corsa a Cafasse non ha avuto modo di correre molto. Nonostante sia stato costretto a stare fermo per qualche mese, gli abbiamo riconfermato la nostra fiducia. L’in­cidente non dovrebbe aver compromesso le sue qualità, ma il suo vero talento (come quello di tutti i nuovi arrivati) lo scopriremo solo correndo».
Andrea Pasqualon: «Arriva dalla Zalf Désirée Fior ed è un ciclista tutto da scoprire. Corre in bici solo da quattro anni, prima faceva lo sciatore (ha il fisico più da Tomba che da ciclista), ma ha dimostrato di avere un grande po­tenziale e di sbagliare davvero poco. Nelle corse in cui nel finale era davanti, nove volte su dieci ha vinto. Sa sfruttare le occasioni e legge bene la corsa. Sembra un vincente».
Andrea Piechele: «Con la Car­miooro al suo primo anno da professionista ha ottenuto diversi piazzamenti. È molto veloce e si difende bene in salita, ha le stesse caratteristiche di Modolo, tra i dilettanti lottavano tra di loro nelle volate. Visto che il team in cui militava chiude e sembra un buon corridore, abbiamo voluto investire su di lui piuttosto che su un altro dilettante».
Stefano Pirazzi: «È un combattente nato, uno da mandare sempre all’attacco, che però non sa ancora dosare bene le proprie forze. Deve prendere meglio le misure, ma la voglia che ha di essere sempre in fuga è un buon segno. Ha bisogno di accumulare ancora un po’ di esperienza tra i professionisti. Quest’an­no avrà senz’altro occasioni per andare all’attacco e provare ad arrivare all’arrivo a braccia alzate».
Domenico Pozzovivo: «Finalmente si è espresso al suo me­glio, nonostante i media sembra non se ne siano accorti. È stato uno dei corridori più continui durante tutta la stagione e ha portato a casa quattro successi. Al Gi­ro d’Italia 2010 è stato sfortunato, ma al prossimo, con il percorso duro che presenta, sono sicuro ci divertiremo parecchio. Ci sono ben sette arrivi in salita, noi puntiamo a portarne a casa uno o due. Non abbiamo l’assillo della classifica, ma un pensierino ce lo facciamo: se “Pozzo” sarà sempre lì davanti negli arrivi in salita, la generale lo premierà di conseguenza».
Filippo Savini: «Quest’anno ha passato più giorni in ospedale che in bicicletta: è caduto due volte, si è rotto il bacino, ha battuto la testa... Davvero un macello! Per fortuna ora si è ripreso totalmente, quindi lo aspettiamo in gruppo per un buon 2011. Quando è “in giornata” è uno che può fare dei numeri incredibili, il suo problema è che non si sa mai quando è “in giornata”».
Simone Stortoni: «Quest’anno ha dimostrato di essere un uomo da fughe al Giro (2° al Terminillo, ndr) e si è confermato spalla perfetta per il capitano. È il vero punto di riferimento per Pozzovivo, è con lui nei momenti decisivi e di difficoltà, tra l’altro hanno anche la stessa misura di telaio quindi anche in caso di problemi meccanici la sua presenza è fondamentale. Quando poi ha la possibilità di giocarsi le sue possibilità difficilmente sbaglia».

da tuttoBICI di gennaio a firma di di Giulia De Mai
 
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