Il Nuovo Ciclismo Premium
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Se per un atleta qualsiasi il tifo può nascere da un amore "a prima vista" per come pedala (o gioca, guida, ecc.) per la personalità, per la simpatia nelle interviste ed altri motivi legati direttamente a lui/lei, per una squadra invece il discorso di solito è diverso e più profondo e, magari, merita di essere raccontato con degli aneddoti.
Quindi vi chiedo: da dove è nato il tifo per le vostre squadre del cuore (che siano di calcio, NBA, basket europeo, NFL, F1 e chi più ne ha più ne metta)?
Parto io e forse sarò banale perché tifo Juventus e Ferrari

. Semplicemente la passione per la Juve me l'ha trasmessa mia madre mentre per la Ferrari mio padre perché la segue di più (invece nel calcio lui tifa Inter).
P. S. Se è un discorso più da sezione Bar spostatelo pure lì.
Utente più simpatico 2019-2020
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Il Genoa è una passione ereditaria, trasmessa da mio nonno a mio padre, da mio padre a me e, se mai avrò figli, probabilmente da me a mio figlio.
Il tifo per i Los Angeles Lakers arriva da un servizio su Kobe Bryant che avevo visto da bambino e, nel periodo in cui tutti, tifavano per i Bulls e per Jordan, io decisi di tifare per la sua squadra (ovviamente senza sapere nulla del fatto che i Lakers fossero una delle squadre più titolate).
Nel football mi sembrava "giusto" tifare per una squadra di Los Angeles ma quando ho cominciato a seguire non ce n'erano (c'erano passati i Raiders e i Rams ma in quel momento erano in altre città) e allora ho optato per altro. Dei Chicago Bears mi ha affascinato tantissimo la storia, con mille personaggi (di cui vorrei scrivere nel topic di Manuel se avessi il tempo) come "Papa Bear" George Halas, Sid Luckman, Bronko Nagurski, Dick Butkus, Mike Ditka, Walter Payton, Mike Singletary, Richard Dent, fino ad arrivare al mio preferito di sempre (che ha reso davvero ufficiale il mio tifo) Brian Urlacher.
Saggezza tardi arriva...
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Da piccolo (5 anni), mi resi protagonista di un ragionamento logico deduttivo inappuntabile: "Sono nato e vivo a Roma, quindi tifo la Roma (e la Stella Azzurra quando seppi che esisteva anche il basket). E sono italiano quindi tifo Italia e per gli italiani." Il tifo per i singoli italiani è sempre stato moderato, preferivo Gaiardoni a Maspes, ad esempio, ma l'essenziale era battere i non italiani. Meglio Taccone, Bitossi o Motta piuttosto che Adorni o Gimondi, ma fondamentale era battere Anquetil o Merckx.
Ragionamento tanto inoppugnabile che non è mai mutato. Scesa la Stella Azzurra è arrivata la Virtus (è di Roma, no?).
Poi, tutto con il tempo si affievolisce. Con una grande eccezione: per Marco Pantani.