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Damiano Cunego
#1
 
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#2
Damiano Cunego ha già ripreso a pedalare
Il secondo appuntamento con il Giardino d'Inverno blue-fucsia è dedicato a uno dei pezzi pregiati del Team Lampre: gli appassionati scopriranno infatti come sta trascorrendo la stagione invernale Damiano Cunego, corridore ormai legato in maniera inscindibile al team del general manager Saronni.

La tua stagione 2010 è terminata in anticipo rispetto alle annate passate: questo ha comportato una ripresa precoce degli allenamenti?
"Effettivamente ho corso l'ultima gara il 26 settembre, partecipando al Giro di Toscana, mentre solitamente la mia stagione si concludeva a metà ottobre con il Giro di Lombardia. Di conseguenza, mi ritrovo già ora in bicicletta, avendo ripreso a pedalare nei primi giorni di novembre".

Quali attività hanno contraddistinto il tuo periodo di riposo?
"Ho riposato in maniera totale per alcuni giorni, dedicandomi in pieno al mio ruolo di padre: oltre a Ludovica, quest'anno ho potuto godermi anche il mio secondogenito Cristian, nato ad agosto. Devo dire che alla fine di una stagione intensa, durante la quale sono stato in giro per il mondo, non c'è niente di meglio che ricaricare le energie passando momenti tranquilli in famiglia. Sempre con mia moglie e i miei figli ci siamo concessi anche un periodo di vacanza ad Ortisei".

Niente esercizio fisico, quindi?
"Ho mantenuto inizialmente il contatto con lo sport grazie ai motori, ovvero frequentando da spettatore alcune gare di rally e dilettandomi in qualche occasione sui kart. Successivamente ho ripreso a svolgere in maniera blanda l'attività fisica: un po' corsa a piedi nei dintorni di Cerro Veronese, piscina a Ortisei con mia figlia Ludovica, ma soprattutto palestra presso il centro Body Energy di Villafranca. Ritengo quest'ultima attività molto valida in vista della ripresa della stagione agonistica: ho svolto principalmente lavori di ginnastica di riequilibrio ed esercizi per le spalle e la schiena".

Quali sensazioni hai avvertito in occasione della prima uscita in bicicletta?
"Come accade ogni anno, il primo giorno in cui torno in sella dopo la pausa invernale, mi sembra di non essere mai stato un ciclista: la bicicletta pare essere un corpo estraneo, la sensazione è quella di aver perso completamente il feeling con il mezzo, la schiena si mantiene rigida e le gambe sembrano dure. Già alla seconda uscita, però, tutto cambia, rientrando nella normalità, così la bicicletta torna a essere quella amica con la quale mi accompagnerò a lungo durante la stagione".

Che tipo di allenamenti hai svolto fino a ora?
"Semplici uscite di circa 2 o 3 ore, utili per allenare la resistenza. Nessun lavoro specifico al momento".

In che modo ti difendi dal freddo invernale durante gli allenamenti?
"Per quest'anno sono stato fortunato, non avendo dovuto affrontare temperature glaciali: ho potuto così limitarmi a coprirmi indossando calzoncini corti con l'aggiunta di gambali, maglia a maniche lunghe, guanti e naturalmente il casco".

In occasione della festa dei tuoi Fans Club, tenutasi domenica 7 novembre, la domanda che i moltissimi tuoi sostenitori presenti ti hanno rivolto con più frequenza è stata proprio quella sulla tua preparazione invernale e sul tuo rapporto di collaborazione con il Centro Mapei: come hai risposto?
"A tutti i miei amici e sostenitori, ai quali rivolgo ancora un grande rigraziamento per l'affetto che sempre mi dimostrano, ho spiegato che sto svolgendo i normali allenamenti di riavvicinamento all'attività fisica dopo la pausa invernale. Ho anche spiegato che quest'anno ho avuto la grande opportunità di effettuare test presso il Centro Mapei e di confrontarmi con i responsabili del Centro: tutto questo è certamente servito, e servirà moltissimo, per pensare alla prossima stagione in maniera precisa e vincente. Certamente è per me un grande piacere vedere che i miei tifosi mostrino interesse nei confronti del mio approccio alla stagione 2011, anzi li invito a continuare a farmi conoscere le loro opinioni in merito".

comunicato stampa Lampre Farnese Vini
 
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#3
Cunego deciso: "Punto alle classiche"
Nel 2010 non ha vinto per la prima volta da quando, nel 2002, è passato al professionismo. Damiano Cunego rimane, comunque, uno dei corridori più importanti del ciclismo nazionale e mondiale. Essere fermo alle 43 vittorie in carriera di fine 2009 è solo uno stimolo in più per tornare grande nel 2011.

Intervenuto presso la redazione dell'Arena di Verona, il principe di Cerro V.se ha parlato un pò di tutto, senza nascondersi, ma soprattutto ha fatto sapere di aver scelto la propria strada, finora troppo divisa tra classiche e grandi giri a tappe "Sarei corridore da entrambi, ma con le grandi classiche a ridosso del Giro o ti alleni per le une o per l'altro. Farlo per tutte e due è difficile perché il livello è talmente alto che non ti permette di essere presente sempre. Nel 2011 penserò alle classiche. Ma un grande Giro, in ogni caso, dovrò farlo. Vedremo dopo le classiche".

La sua stagione inizierà a Febbraio poi "Tirreno-Adriatico, alla quale non ho mai partecipato. Non so se farò la Sanremo, è una bella corsa, ma rischi di farla in modo anonimo se non ti muovi sul Poggio. Farla all'attacco? Se nessuno si muove... Ci fosse Riccò, magari...".

C'è un 2010 opaco da riscattare, con qualche paura di troppo "Cerco di non pensarci. Mi sono accorto che, se non vinci, tutti aspettano sempre un'altra mossa falsa. Se ci pensi, diventa tutto ancora più duro e diventi... matto. Poi capita l'anno in cui ti va tutto bene e le opinioni cambiano. E' proprio vero: gli amici li hai quando vinci, ma credo sia così dappertutto, nel ciclismo ancora di più. Poi basta una prestazione mezza positiva e le cose cambiano."

ciclismoweb.net
 
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#4
Cunego: «Sarò alla Tirreno, poi Ardenne e forse Giro d'Italia»
In un'intervista concessa a L'Arena Damiano Cunego ha parlato dei suoi programmi per la prima parte della prossima stagione.
«Nel 2011 il mio grande obiettivo saranno le classiche delle Ardenne alle quali ho sempre fatto bene, salendo sul podio di tutte e tre le corse e vincendo l'Amstel nel 2008. Per prepararmi comincerò a correre prima del solito e per la prima volta sarò al via della Tirreno-Adriatico e probabilmente anche della Milano-Sanremo. In ogni caso dovrò disputare un grande Giro e dopo essere uscito dalle classiche deciderò se tirare dritto e andare al Giro o preparare il Tour».

cicloweb.it
 
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#5
Cunego salterà il Giro d'Italia per disputare Ardenne e Tour
Parziale cambio di programma rispetto alle ultime stagioni per Damiano Cunego. Al termine della seconda tappa della Tirreno-Adriatico, il corridore veronese ha dichiarato a Cicloweb.it che non prenderà parte al Giro d'Italia dei 150 anni, per poi disputare il Tour de France. In primavera, invece, mente rivolta alle classiche che più gli si addicono, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.
Come percorso di avvicinamento agli appuntamenti niente Vuelta al Pais Vasco, appuntamento irrinunciabile nelle ultime annate del veronese che in quel periodo, dopo aver preso parte alla Settimana Coppi e Bartali, rifinirà la condizione in altura. Il Giro dell'Appennino sarà l'ultima corsa prima della trasferta sulle Ardenne che verosimilmente concluderà la prima parte di stagione di Damiano che però potrebbe, condizione permettendo, essere al via anche del Giro di Romandia.
Fido scudiero dell'alfiere della Lampre-ISD sarà Leonardo Bertagnolli che ricalcherà esattamente lo stesso programma del suo capitano.

cicloweb.it
 
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#6
ha ragione per me, deve focalizzarsi sulle classiche, e poi al tour tentare di vincere qualche tappa, come fedrigo e voeckler per esempio
 
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#7
Avete notizie??
Sapete se correrrà il Tour de France?? Con che squadra è ora???
 
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#8
(29-05-2011, 02:14 PM)King_88 Ha scritto: Avete notizie??
Sapete se correrrà il Tour de France?? Con che squadra è ora???

Corre ancora con la Lampre e farà il Tour da capitano, solo che penso che come negli ultimi anni cercherà di vincere qualche tappa invece che curare la generale.
 
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#9
Cunego: "Crono inadatta a me
Ma vado al Tour senza limiti"


Il veronese, che ha perso il Giro di Svizzera all'ultimo giorno per l'inezia di 4": "Era una prova più adatta a Leipheimer. Ma ho dimostrato di andare ancora forte nelle corse a tappe: in Francia correrò sia per i successi parziali che per la classifica". Il ds dell'americano: "Ci abbiamo sempre creduto"

SCHAFFHAUSEN (Svizzera), 19 giugno 2011 - Leipheimer beffa Cunego. Levi Leipheimer, autore di una cronometro eccellente (terzo dietro a Fabian Cancellara e Andreas Kloeden), ha rifilato 4" a chilometro a Damiano Cunego, infliggendogli un ritardo di 2’03" e recuperato l’1’59" che lo separava in classifica dal veronese. Poi ha dribblato i giornalisti e si è precipitato all’aeroporto per non perdere il volo. All’addetto-stampa della squadra ha affidato queste parole: "Che corsa fantastica. Non sapevo veramente quanto fossi vicino a Cunego. Tutto quello che sentivo era il mio direttore sportivo che mi urlava, nell’ultima curva: ’Sprint! Sprint!’. E dalla sua voce capivo che era davvero una questione di secondi. Il Giro di Svizzera è stato durissimo, quest’anno. Ho avuto qualche giorno buono, ma anche qualche giorno negativo, ma senza la squadra non avrei mai potuto vincere. Sono molto contento di non avere mollato. Adesso riposo un po’, poi mi dedico al Tour de France. Ieri ho ricevuto un’email da Andy Hampsten (il vincitore del Giro d’Italia 1988, ndr), che qui ha vinto due volte. E sono orgoglioso di aver seguito le sue tracce".

URLA DECISIVE — Dirk Demol, direttore sportivo di Leipheimer: "Ho quasi perso la voce a forza di urlare. A Levi piace essere spinto a parole e oggi era veramente necessario. All’inizio avevo seguito Nelson Oliveira, che aveva fatto una grande crono (quarto a 25" da Cancellara, ndr). Dopo aver visto il percorso, ho detto a Levi che ci avrebbe dovuto credere. E lui ci ha creduto. Levi sarà pronto per il Tour, dove è già salito sul podio. Non credo che sia entrato in forma troppo presto. In Francia farà bene. E qui ha anche risparmiato le forze. Devo dire la verità: Cunego e i suoi hanno controllato la corsa. Mi dispiace per Damiano, perché so che cosa significa perdere una corsa l’ultimo giorno e per pochi secondi. Ma questo è lo sport".

DAMIANO SERENO — Cunego, sereno comunque: "Mi dispiace moltissimo, ma già la mattina, quando sono andato a visionare il percorso, ero perplesso perché ho capito che non era adatto alle mie caratteristiche: troppi rettilinei lunghissimi. Ho dato tutto. Non ho rimpianti. Ed è un miracolo che sia arrivato sul podio. Nella crono Leipheimer ha dimostrato di essere il più forte. E io ho dimostrato di poter fare tutto quello che voglio: classiche di un giorno e grandi giri. Spero che adesso non si ricominci a discutere sui miei obiettivi. Affronterò il Tour esattamente come ho fatto qui: tappe e classifica, dipende da come si metterà la corsa". Roberto Damiani, direttore sportivo di Cunego: "Dopo il primo intermedio ci credevamo. Ma nel secondo l’azione di Damiano si è appesantita. E alla fine non è riuscito a recuperare. Peccato. Peccato per lui, peccato per i compagni di squadra, oltre che per i meccanici, i massaggiatori e i tecnici, perché avrebbero meritato la vittoria dopo nove giorni corsi con intelligenza e generosità".

TRENO SVIZZERO — Cancellara è soddisfatto per la seconda vittoria di tappa: "Ho dato il 100%, Kloeden correva come test per il Tour, Leipheimer per la classifica. Adesso salto il campionato nazionale, riposo un po’ a casa con la mia famiglia, poi preparo il Tour. In squadra sappiamo come sta Andy Schleck e siamo tranquilli. Da fuori potrebbe sembrare che non vada forte: ha avuto una giornata-no, ma la tappa successiva è stato in fuga dall’inizio alla fine, gli è mancata solo la vittoria, ma fra attacchi e contrattacchi era stata una lotteria. Per Andy è più difficile perché ha gli occhi di tutti addosso. Ma saremo pronti: Andy ha programmato la stagione per vincere il Tour, non vuole arrivare secondo o terzo". Bauke Mollema, arrabbiato: "Non per il quinto posto in classifica, comunque buono. Ma per come sono stato attaccato ieri quando ho forato. E ad attaccare è stata proprio la squadra di Andy Schleck, che al Tour, un anno fa, aveva neutralizzato la corsa per le scivolate sotto la pioggia. Me ne ricorderò. E proprio al Tour".

Gazzetta.it
 
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#10
Onore a Levi, ma Damiano ha dimostrato agli scettici che la sua non è una mancanza di talento (per me secondo solo a Gilbert e Contador), ma una mancanza psicologica. Azioni come quella di Grindenwald non si vedono spesso. Ora deve dimostrare che anche quando le pressioni aumentano, è capace comunque di grandi numeri. Guardo fiducioso al Tour....
 
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#11
cunego nella prima settimana ha 3 tappe a disposizione per vincere, gilbert permettendo, ma ce ne sono un paio nelle due successive per partire da lontano
 
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#12
Nella prima settimana Cunego va sempre malissimo, poi fà il boom di condizione nell'ultima, ormai è un classico :)
 
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#13
Ieri ha fatto pena...Confuso
 
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#14
Ma va ?! Non devi dircelo te che ha fatto pena, ma se volete sempre sottolineeare ogni corsa che sbaglia Ok ! Asd
Tra l'altro bisognerebbe sapere il perchè si è staccato da 40 corridori. Questa cosa del "mi son mancate le gambe" è un po affrettato come motivo, tra l'altro venendo da un Giro di Svizzera corso come ha corso, mi sa tanto che non è stato bene...
 
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#15
Ma potrebbe provare a vincere la prima tappa del tour e prendere la maglia gialla?Rolleyes
 
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#16
Dal suo facebook personale, Damiano Cunego fa sapere le corse di inizio stagione a cui ha gia deciso che prenderà parte...
"Ciao . Ne approfitto qui per dirvi che le corse saranno: reggio calabria , forse laigueglia e parigi nizza! Poi valuteremo"
E' ancora indeciso invece se fare Giro o Tour...

Tra l'altro è molto cordiale con i suoi fan, non me l'aspettavo così, pensavo fosse uno che se la tirasse un pochino, e invece...
 
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#17
(26-06-2011, 04:16 PM)Micheliano59 Ha scritto: Ma potrebbe provare a vincere la prima tappa del tour e prendere la maglia gialla?Rolleyes

Tour de Suisse o France?

Credo tu intenda Tour de France e la risposta è no... Confusoleepy:
 
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#18
(08-02-2012, 07:29 PM)ManuelDevolder Ha scritto: Tra l'altro è molto cordiale con i suoi fan, non me l'aspettavo così, pensavo fosse uno che se la tirasse un pochino, e invece...

Se, è anche troppo cordiale! Io me lo ricordo a Laigueglia (2008) attorniato da un sacco di gente, e uno per uno si faceva fa le foto con tutti: credo che sia ancora lì ad accontentare gli ultimi fan (è per questo che partecipa all'edizione 2012, visto che si trova già in zona Asd ).
 
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#19
Se è veramente lui che commenta nel suo profilo è un grande
 
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#20
Oggi intervista a Cunego sulla Gazzetta. In sostanza:
- nonostante i 30 anni è sempre contento del suo soprannome (Il piccolo principe) e annuncia che, dopo Facebook, è sbarcato pure su Twitter: "è un modo per tenere più contatti con loro";
- lui si sente completo, ma dice di esser portato più per le classiche (magari a suon di dirlo prima o poi se ne convincerà Asd );
- punta sulle Ardenne e sul Mondiale di Valkenburg, tra le quali metterà il Tour; no a Giro ("puntando ad Amstel, Freccia e Liegi non potrei esser troppo competitivo") e Olimpiade ("non è adatta a uno come me");
- una volta finita la carriera cercherà di seguire più da vicino i rally e l'automobilismo in generale, sue grandi passioni, e non nasconde un certo interesse per la figura del telecronista.
 
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