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Davide Cassani
#61
Indipendentemente se Cassani sia buono o meno come CT, indipendentemente se lo sostituirà Martinello, Sgarbozza o Savoldelli (mi garberebbe non poco): è finita un'epoca.
 
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#62
E dopo Auro Bulba ecco che lascia anche Cassani Nene

Ora continueremo a vedere sulla Rai o Eurosport?
 
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#63
Bulbasaur non ha lasciato, è stato promosso, che è un po' diverso...
 
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#64
Non pensavo che lo avrei mai detto, ma per me Pancani batte Auro. Quindi magari anche come commentatore tecnico si riuscirà a trovare qualcuno migliore
 
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#65
Vabbé, ma Auro non era nulla di che eh...

Ok ci metteva più entusiasmo rispetto a Pancani, però nelle fasi morte della corsa era un continuo: "qua si producono buonissimi formaggi" "Questo castello della Loira apparteneva a quello stronzo" ecc... Almeno Pancani parla di ciclismo lungo tutta la telecronaca.
 
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#66
(05-01-2014, 01:27 AM)Gershwin Ha scritto: Non pensavo che lo avrei mai detto, ma per me Pancani batte Auro. Quindi magari anche come commentatore tecnico si riuscirà a trovare qualcuno migliore

Per certi versi è vero, però Auro non avrebbe confuso Gerrans con Degenkolb Nono

E davide mi mancherhà in ogni caso



 
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#67
"è veramente qui una pendenza impressionante"

"tra un po' sulla sinistra la rampa che porta al campione.. campionato del mondo"

l'italiano di Cassani mi mancherà più di ogni altra cosa Asd
 
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#68
A 'sto punto per la Coppa del Mondo 2018 voglio Beppe Bergomi CT della Nazionale di Calcio... Sweat
 
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#69
Cassani CT
Secondo me gran parte della scelta è legata alla nomea di Cassani: qui siamo tutti concordi sulla sua competenza tecnica e per le persone meno appassionate comunque la sua voce è una piccola icona. Del resto è uno che ha sempre detto apertamente e senza pensarci "non mi sono mai dopato" rispetto ad altri suoi colleghi a lui contemporanei (mi viene in mente un Chiappucci intervistato sul caso Armstrong "il punto non è se io mi sono dopato" Dodgy ). Evidentemente se lo poteva permettere. E i (non)risultati conseguiti aiutano la sua credibilità.
Ad ogni modo, fare il CT è ben diverso dall'essere un buon tecnico: da CT oltre a fare le analisi devi fare delle scelte, devi avere polso con le prime donne, devi lavorare con materiale umano diverso: non devi intrattenere telespettatori ma spronare corridori professionisti a dare il massimo!
E su questo la scelta è fatta al buio.
Tra l'altro Cassani è stato regista in corsa nell'epoca di Martini CT e non è che i risultati siano stati sempre ottimi. E anche la gestione della squadra non è stata sempre eccellente...

Commentatore Rai
L'eredità di Cassani è pesante quanto lo è stata quella di Ballerini in ammiraglia. La promozione di Martinello secondo me resta la scelta più probabile ma non la mia preferita e spiego perché: Fare il "commentatore tecnico" significa non solo essere un buon tecnico (e il buon Silvio lo è) ma anche essere un buon commentatore. E commentare è difficilissimo, soprattutto nel ciclismo: minuti e minuti senza che niente accada e dover comunque continuare a parlare in quei frangenti e dire anche cose interessanti, avere un tono di voce vario e non monotono (ed è qui che Martinello pecca) per mantenere viva l'attenzione (siamo in orario post prandiale, la gente si mette sul divano e se non fai niente per tenerla sveglia Zzz ) e preferibilmente una voce particolare, tipica, squillante ma non solo, la voce è la tua carta d'identità! E tutto questo perché bisogna raccontare alle persone non tanto il fatto in sé (per quello ci sono le immagini) ma le emozioni della corsa (o della partita o di ciò che vuoi)! Non sono qualità comuni.
Se avete mai visto una partita di pallavolo sulla Rai negli ultimi anni e avete sentito commentare Lucchetta avete sentito il commentatore tecnico perfetto Rockeggio (a mio modo di vedere ancor meglio di Cassani).
Onestamente non sono molto ottimista riguardo la possibilità di trovare nell'immediato un degno successore di Cassani. Se poi penso che a doverlo trovare sono gli stessi dirigenti che hanno scelto telecronisti e commentatori di calcio in Rai Facepalm

Qualcuno ha detto di Scarponi.. Ecco, lui potrebbe essere un degno successore
 
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#70
Ambesi e Buffa (che sono i due migliori commentatori tecnici d'Italia) non sono degli strilloni come Lucchetta, però il loro lavoro lo fanno bene, perchè sono appunto commentatori tecnici, che dovrebbero spiegare cosa succede, cosa è successo e cosa è probabile succeda.
Per raccontare le emozioni di corsa c'è il telecronista principale che, stile Puppo e Tranquillo, può mettersi a urlare oppure come Pancani mettersi a piangere in telecronaca, visto che è il responsabile del racconto della gara.
Il problema è che Martinello sarebbe un buon commentatore tecnico, però quando parla fa dormire, al contrario dei 2 citati all'inizio. Deve trovare la mezza misura tra l'essere un sonnifero umano e l'essere un giullare del 21° secolo e la cosa non è facile.

Tanto non sapete chi sono Dario Puppo e Max Ambesi... Sisi
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
#71
(06-01-2014, 02:43 PM)ManuelDevolder Ha scritto: Tanto non sapete chi sono Dario Puppo e Max Ambesi... Sisi

Da quel che ho visto sono commentatori/telecronisti (non ho capito bene) Sky o Eurosport. E non avendo la parabola non so che dirti Sweat

Comunque capisco la tua idea, io però sono un fautore di una separazione dei ruoli meno netta tra telecronista principale e commentatore tecnico, secondo me si deve creare una sorta di terreno comune ai 2 e del resto il fatto di far addormentare è proprio quello che non ti va di Martinello
 
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#72
A me piace molto Saligari con Berton..
 
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#73
NAZIONALE AZZURRA: Davide Cassani oggi negli uffici della Federciclismo
Il neo CT designato è stato ricevuto dal presidente Renato Di Rocco e dal segretario generale Maria Cristina Gabriotti

[Immagine: capodarco2013.jpg]

Roma (7/1) - È già cominciata, anche se non ufficialmente, l’avventura di Davide Cassani alla guida della Nazionale professionisti, con la visita oggi agli uffici della Federazione Ciclistica a Roma. Il neo tecnico azzurro, giunto in Federazione attorno alle 10, è stato ricevuto dal presidente Di Rocco, con il quale si è intrattenuto pochi minuti, per poi incontrare il segretario generale, dott.ssa Maria Cristina Gabriotti, per la definizione di aspetti di carattere burocratico. “Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura” ha detto Cassani. Da parte sua il presidente Di Rocco ha affermato: “Siamo veramente contenti che Davide abbia accettato con entusiasmo l’incarico. Quando si è trattato di pensare ad un sostituto di Paolo Bettini (al quale rivolgo nuovamente un affettuoso saluto, il caloroso ringraziamento e un in bocca al lupo per la sua nuova avventura), il nostro pensiero è subito andato a Cassani. L’aver incontrato da parte sua entusiasmo e voglia di mettersi alla prova ci riempie di fiducia, confermando la capacità della Maglia Azzurra di trasmettere valori positivi”.

Ufficio Stampa Fci
 
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#74
Il commento tecnico che fa il telecronista urlando per ogni ruota forata è la peggio cosa possa esistere. Come ha detto Bragagna il Caressismo fa schifo.
 
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#75
Il prossimo 3 febbraio è stata fissata a Roma una conferenza stampa nella quale Davide Cassani sarà ufficialmente presentato nelle vesti di commissario tecnico della nazionale italiana.
 
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#76
Il CT Davide Cassani torna a… scuola
Parteciperà alle sessioni per l’abilitazione a Direttore Sportivo di 1° livello (Tecnico Istruttore Categorie Giovanili T1) organizzate a Imola nei prossimi due weekend, per conseguire poi, attraverso una programmazione, il 2° e 3° livello

Il CT Davide Cassani, parteciperà al Corso di Formazione per Tecnico Istruttore Categorie Giovanili T1 organizzato a Imola (Bologna). Sabato 1 e domenica 2 febbraio ed il week-end successivo, presso l’Hotel “Il Maglio” di Imola, Davide Cassani prenderà parte alle sessioni di lavoro programmate per l’abilitazione di Direttore Sportivo di 1° Livello. Inizia così il percorso di formazione e di aggiornamento, per il neo CT, che si dice entusiasta di tornare a …scuola e che, obbligatoriamente e attraverso una programmazione, dovrà poi acquisire l’abilitazione a Direttore Sportivo di 2° e di 3° livello.
Nello specifico, il Centro Studi per il rilascio dell’abilitazione T1 ha programmato 36 ore di formazione, teorica e pratica, distribuite in tre week-end con una sessione di esami conclusivi. Un format condiviso con tutte le arterie federali presenti sul territorio nazionale per agevolare i partecipanti.
Il CT Cassani parteciperà alle prime due sessioni di lavoro curate dai docenti Diego Bragato, Maurizio Milanesi e Francesca Andina, oltre a Luigi Lucchesi (istruttore settore sicurezza), Federica Mazza (psicologa) e Patrizia Pietra (istruttore giudici di gara), che approfondiranno vari argomenti: le nuove normative di riferimento ed il regolamento tecnico, il ruolo del Direttore Sportivo nella categoria, la sicurezza in corsa, l’attività generale nei giovanissimi.

FCI - federciclismo.it
 
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#77
Presentato ufficialmente il nuovo CT della Nazionale Davide Cassani
“Il mio compito è dialogare con tutti gli atleti. A fine mese i primi raduni a Camaiore per stradisti e cronomen. Andrò a Ponferrada a visionare il percorso” - L’augurio del presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Davide Cassani è l’immagine pulita del ciclismo, una scelta eccellente” - Il presidente Di Rocco: “Da quando è stato comunicato il nome di Cassani abbiamo raccolto numerosi consensi”

[Immagine: cassani.jpg]

Roma, 3 febbraio 2014 – E’ stata ufficializzata oggi, presso la sala Giunta del Salone del Coni, la nomina di Davide Cassani al ruolo di CT della Nazionale Elite. Presenti alla cerimonia il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il segretario generale Roberto Fabbricini, il presidente federale Renato Di Rocco, il presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Vincenzo Scotti e il segretario generale della FCI, Maria Cristina Gabriotti (nella foto, da sx: Di Rocco, Cassani e Malagò).
Il presidente Renato Di Rocco ha salutato la platea, augurando al CT Cassani un buon lavoro: “Da quanto abbiamo comunicato che Davide Cassani è il CT della nazionale professionisti, abbiamo raccolto numerosi consensi e questo ci rende entusiasti. Una scelta condivisa, come sempre, anche con il presidente Malagò e con il segretario Fabbricini. Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo Paolo Bettini: la sua avventura in maglia azzurra è stata resa difficile anche da alcune scelte etiche fatte. Dopo che Bettini mi ha comunicato la sua decisione, Davide Cassani è stata la persona a cui ho pensato nel modo più naturale possibile. Sono contento della scelta fatta e Davide ha già dimostrato di voler andare oltre al ruolo di CT, attraverso la formazione ed il dialogo con gli atleti. Il CT del ciclismo ha un ruolo differente rispetto ai CT degli altri sport: si gioca tutto in un giorno, ma deve costruire la “Squadra” nell’arco del tempo e attraverso il continuo dialogo. Auguro di nuovo buon lavoro al CT Cassani”.
Il presidente Di Rocco ha menzionato, inoltre, la medaglia storica vinta da Eva Lechner ai Mondiali di Ciclocross conclusi eri in Olanda e il proprio impegno nel direttivo UCI. Un ricordo è andato anche a Teofilo Sanson, imprenditore italiano innamorato del ciclismo, recentemente scomparso.
Entusiamo anche da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò, in partenza per i Giochi Invernali di Sochi: “Sono vicino alla Federazione Ciclistica Italiana ed al suo percorso “culturale” riconoscendone i meriti. anche se il prezzo pagato è stato molto alto. La Federciclismo ha la fortuna di essere multidisciplinare, ma ciò comporta investimenti nell’attività e anche nella formazione. Di Rocco è uno di quei presidenti che veramente tifa per tutta la Squadra Azzurra e quando mi ha informato della sua scelta avevo anch’io nella testa il nome di Cassani. L’ho subito chiamato dicendogli che, visto il ruolo a cui era chiamato, a contratto doveva esserci una postilla per cui non avrebbe più potuto “pedalare” con amici come Santilli e Comanducci, per citarne due presenti oggi. La risposta di Cassani è stata perfetta: allora non firmo il contratto!” ha concluso scherzosamente il presidente Malagò.
Davide Cassani, visibilmente commosso, ha preso poi la parola: “Sono emozionato. Non trovo le parole per poter descrivere la mia emozione. Quando il presidente della FCI mi ha telefonato proponendomi questo ruolo, non ho avuto nessun dubbio. Sarò un CT non solo per un giorno ma per tutto l’anno. Andrò a vedere anche altre discipline come Mtb, pista, BMX e incontrerò altre categorie come under 23, juniores e allievi. Mi dedicherò a tempo pieno a questo ruolo. Sono di natura un ottimista: anche se non abbiamo il “fenomeno” su cui puntare, abbiamo giovani talenti che stanno dimostrando a pieno il loro valore e sapranno darci soddisfazioni. Penso a Ulissi, Modolo, Malori e a Ponzi, che ieri ha vinto a Donoratico. E’ vero, il ciclismo italiano ha bisogno di cambiamenti: è necessario avvicinare i bambini al ciclismo e non solo con l’attività su strada, sfruttando anche i grandi numeri che ha il mondo amatoriale. Inizierò il mio lavoro con una ricognizione sul percorso mondiale con gli altri CT. Lo filmerò, come è nel mio stile, per poi proseguire con due raduni, uno per stradisti ed uno per cronomen a Camaiore, iniziando così a lavorare con gli atleti attraverso una pianificazione” conclude il neo CT.
La ricognizione sul percorso mondiale di Ponferrada 2014 è in programma dall’11 al 13 febbraio. Mentre i raduni in programma a Lido di Camaiore sono due:
Dal 26 febbraio al 1 marzo il raduno dedicato agli stradisti: Valerio Agnoli, Enrico Battaglin, Ivan Basso, Eros Capecchi, Damiano Caruso, Giampaolo Caruso, Damiano Cunego, Sonny Colbrelli, Alessandro De Marchi, Francesco Gavazzi, Oscar Gatto, Vincenzo Nibali, Adriano Malori, Marco Marcato, Sacha Modolo, Moreno Moser, Simone Ponzi, Filippo Pozzato, Matteo Rabottini, Daniele Ratto, Diego Ulissi, Ivan Santaromita, Daniel Oss, Matteo Tosatto, Alessandro Vanotti.
Dall’1 al 5 marzo il secondo raduno, sempre a Camaiore, per i cronomen: Stefano Pirazzi, Manuele Boaro, Marco Coledan, Dario Cataldo e Manuel Quinziato.
Da domani il CT Davide Cassani sarà al Tour de Dubai, anche se non è una corsa di osservazione, per dare il via a quel dialogo con atleti e DS indispensabile.
Tra gli ospiti presenti, anche Giovanni Fontanini, organizzatore del GP Camaiore; Alessandro Dal Dotto, sindaco di Camaiore; Anna Graziani, consigliere Delegato in materia di Sport comune di Camaiore; Gianluca Santilli, responsabile del Settore Amatoriale della FCI, e Giovanni Grauso, procuratore della FCI.



Il saluto di Alfredo Martini e le dichiarazioni del presidente Di Rocco e di Davide Cassani

Ufficio Stampa Fci
 
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#78
Cassani: «Se vinco il mondiale vado dal Papa in bici»
Il nuovo gladiatore della Nazionale di ciclismo ha dato il «rompete le righe». Da corridore a giornalista e adesso nel nuovo ruolo di ct al posto di Paolo Bettini: è il romagnolo Davide Cassani, 53 anni, che a Lido di Camaiore ha tenuto a battesimo 24 tra azzurri e azzurrabili per il primo raduno ufficiale della nuova era, tessera iniziale di un puzzle che si completerà al Mondiale su strada professionisti del 28 settembre prossimo a Ponferrada. C’erano nomi importanti, da Basso a Nibali, da Visconti a Battaglin, da Modolo a Malori, da Moser a Ulissi...

Signor Cassani, qual è il suo stato d’animo al termine di questo primo mini-raduno?
«Sto molto meglio di quattro giorni fa».

Perché meglio?
«Perché ho avuto risposte importanti dai 24 corridori che erano presenti. Ho capito che anche loro sentono quello che sento io. E insieme potremo fare grandi cose».

Perché l’Italia del ciclismo è solitamente presa a esempio per la coesione del gruppo?
«Perché noi più di altri abbiamo il senso della maglia azzurra».

Più senso della maglia azzurra che senso della Patria?
«Non voglio fare polemiche extrasportive, ma il senso della maglia azzurra è insito nella Nazionale di ciclismo, soprattutto per il grande esempio dato dagli ultimi commissari tecnici».

Lei si ricorda della sua prima maglia azzurra?
«E come no! Giro delle Regioni ‘81, ero dilettante».

La conserva ancora, quella maglia?
«Ma certo! E’ nella cassapanca con tutti gli altri cimeli che fanno parte della mia vita in bicicletta. Non potrei mai disfarmi di simili oggetti che per me hanno un enorme valore».

Con quale criterio ha scelto i 24 corridori presenti a Lido di Camaiore?
«Ho voluto corridori giovani e altri molto esperti. Questi ultimi mi hanno aiutato a trasmettere l’amore per la maglia azzurra a quelli delle ultime leve».

Lei arriva dopo Martini, Ballerini e Bettini, tre tecnici in rima: come definisce i suoi predecessori?
«Alfredo è la saggezza, Franco il carisma, Paolino l’istinto».

E lei?
«Spero di essere il tecnico della tattica, perché vorrei una Nazionale coesa e sempre padrona della situazione. Ricordo che al Mondiale non si potranno utilizzare le radioline».

Cassani in azzurro è stato a lungo il regista della squadra: anche lei vorrà un alter ego tra i corridori?
«Sì, avrò un portavoce in corsa. Ci sono in ballo due nomi, vedremo. Il mio regista non dovrà vincere il Mondiale».

Si ricorda a Chambery ‘89, quando restò in corsa nonostante un violento attacco di dissenteria?
«Soffrii le pene dell’inferno, mi feci tutto addosso ma non potevo ritirarmi perché c’era un attacco avversario in corso. Fu un vero calvario, ma anche quello era amore per la maglia azzurra».

Il Mondiale di Ponferrada è disegnato per chi?
«Per uomini veloci, perché assomiglia un po’ a Geelongs (vinse Hushovd, ndr). Ma noi avremo la squadra giusta per evitare l’arrivo di un gruppo di 40 corridori».

Sulla carta qual è il suo podio di favoriti?
«Sagan, Degenkolb, Gerrans».

E per noi?
«Modolo, Pozzato... Proprio con loro due e con un paio di under 23 andrò a pedalare sul percorso spagnolo ad aprile. E poi a giugno la Federciclo organizzerà un secondo raduno azzurro. Sono convinto che potremo fare bene, perché quando si corre tutti insieme per un solo obiettivo si riesce a superare qualsiasi difficoltà».

Il ruolo di ct è diverso se visto dal di dentro?
«No, perché... mi ero preparato sia come corridore che come giornalista, studiando qualsiasi particolare».

Signor Cassani, in cambio della maglia iridata lei sarebbe capace di...?
«Se vinco il Mondiale pedalo da casa mia a Solarolo sino in piazza San Pietro a Roma e chiedo di poter vedere Papa Francesco!».

da «Tuttosport» del 2 marzo 2014 a firma Paolo Viberti
 
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#79
C'era Cassani oggi su Bike Channel. Rockeggio Devo dire che m'ha fatto strano risentire la su voce... Sese
 
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#80
Cassani ha dimostrato di saperne Occhiolino
 
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