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Doping, mondo amatoriale in subbuglio: denunce e arresti
#1
Doping, Mondo amatoriale in subbuglio: denunce e arresti
Indagini in corsa da parte del Comando di Pavia e Cremona

Una quindicina di perquisizioni, con denunce e arresti, in alcune provincie del Nord Italia, nell'ambito del ciclismo amatoriale, sono in corso da parte del Comando provinciale di Pavia e dei Nas di Cremona. I militari, monitorando alcuni sospetti spacciatori di sostanze dopanti, hanno scoperto un giro di farmaci proibiti e di ricette false.

Le perquisizioni, disposte dalla Procura di Pavia, che ha coordinato le indagini, sono in corso nelle province di Pavia, Bologna, Parma e Lodi e sono eseguite dai militari della Compagnia di Stradella (Pavia). Secondo quanto si è appreso, un ciclista amatoriale di 41 anni è stato arrestato a S.Maria della Versa (Pavia) perché trovato in possesso di 450 pastiglie di anfetamina. Nel corso degli accertamenti sono emersi anche quantitativi sospetti di cortisone e testosterone.

tuttobiciweb.it
 
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#2
Qualcuno di questi l'ho sicuramente incrociato per strada, in provincia.
Fortuna che non mi ha avvicinato, stile Pusher's Street proponendomi una transazione di roba di qualità a prezzi vantaggiosi.
Ma le anfe non sono roba antidiluviana da tempi de Coppi e Koblett ? Ullrich fu fermato per l' assunzione di 'sta roba; la giustificò
come una bravata sconsiderata a scopo ludico-ricreativo (ecstasy per sballo discotamarreria) se non ricordo male e non fece il Tour 2002.
A meno che non si stia creando un' intersezione congiunturale ciclo-disco-tunz-tunz-Tabbozza; misteri della sociologia, io non me ne intendo.
 
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#3
Le anfetamine ce le avevano pure ad inizio secolo.

Comunque io ho preso 26 nell'esame di sociologia Rockeggio
 
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#4
Mi incuti subito un timore reverenziale. Si è vero anfetamine, stricnina, nitroglicerina (!!!!), simpamina, caffeina ecc. sono stimolanti esogeni vecchissimi. Io ricordo di aver letto su un testo dedicato alla storia e cultura del doping, di un ciclista inglese o scozzese o forse gallese di cui adesso non ricordo il nome, che nel 1896 (mi pare), morì nel corso della Paris-Bordeaux per un dosaggio errato di stricnina. I Pellisier raccontarono a Albert Londres, che ne fece un resoconto nel " Les Forçats de la route ", assieme ad un sacco di fregnacce, anche queste loro pratiche chimico-farmacologiche da magheggio, brillanti ed efficaci ( a volte, altre volte ti procuravi allucinazioni fantozziane tragicomiche e finivi in una scarpata o in mezzo ad un branco di capre in un prato, pensando invece di rientrare in gruppo)
 
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#5
Fu praticamente il primo corridore a morire per doping quello là.
 
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#6
Si veniva presentato come tale nel libro, se non ricordo male. L'ho letto due o tre anni fa e non mi ricordo molto bene. Il nome non lo ricordo proprio. Anche se poi non so quanto attendibile sotto il profilo scientifico, sia stata l' autopsia. Su wiki all' anno 1896 da la vittoria di tale Arthur Linton, morto poi due mesi dopo la corsa però . Penso sia controverso e lo prenderei con le pinze. Comunque conferma l' esistenza della pratica. Va detto il ciclismo di quei tempi era più una forma di tortura sadica che uno sport, con strade impossibili, kilometraggi abnormi, regole demenziali, assistenza inesistente o vietata, logistica primitiva, scorrettezze da bari da saloon.
Somigliava più alle avventure dei pionieri che ad uno sport.
Anche il doping era una pratica da arruffoni ed imbroglioni da fiera in molti casi.
 
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#7
Il mondo degli amatori ha alcuni punti in comune con quel ciclismo quindi non mi stupisco ci siano questi prodotti. Zero controlli e quando ci sono lo si sa prima, quindi uno o si ritira in fretta e furia o evita di andare proprio alla gara...
 
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#8
Dovrebbero sequestrarli e distribuirli solo ed esclusivamente agli iscritti che partecipano all' EROICA.
Se si deve ripristinare l' aroma del ciclismo degli albori, certi ingredienti non possono mancare.

Sei fuori
 
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#9
Che poi, indipendentemente dai prodotti (che ovviamente ne girano anche di migliori), questa gente qui è la stessa che alla domenica se ne sta a dire "guarda che quello è pieno", "quell'altro è strapienissimo"... ipocrisia a palate, insomma. Sweat

Purtroppo le granfondo non potranno mai chiuderle (anzi, leggevo oggi che Di Rocco ha proposto di infilarci dentro pure gli juniores: mamma mia Paura ), però un annetto di "sospensione" sarebbe quanto meno da proporre: almeno per lanciare un segnale ad organizzatori e - soprattutto - partecipanti... Sisi
 
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