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Doping, Greg Van Avermaet assolto nell'inchiesta su Chris Mertens
#1
Doping, anche Greg Van Avermaet coinvolto nell'inchiesta su Chris Mertens. Ma la BMC non lo ferma
Dopo i crossisti Tom Meeusen, Laurens Sweeck e Bart Wellens ed il calciatori Karel Geraerts, l'inchiesta belga sull'attività del dottor Chris Mertens, sospettato di praticare terapie illegali (ozono terapia) con diversi sportivi, si allarga e coinvolge anche Greg Van Avermaet. La Federazione Ciclistica Belga ha confermato ieri alla BMC che il suo corridore dovrà essere ascoltato dal tribunale antidoping su fatti relativi alla stagione 2011: dal canto suo la squadra ha avviato un'indagine interna ma, pur confermando il legame tra Van Avermaet e il dottor Mertens, non ha riscontrato alcun motivo per sospendere il corridore dall'attività agonistica. Van Avermaet oggi sarà regolarmente al via dell'Omloop Het Nieuwsblad ma per il prossimo futuro rischia una squalifica di due anni.

cicloweb.it
 
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#2
Ma meno male che non lo fermano: o me lo sospende la federazione o l'UCI, oppure - visto che lo pago regolarmente - lo faccio correre e poi vedremo. Come mi stan sulle scatole 'ste cose delle autosospensioni... Boh
 
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#3
Man mano non lo faranno più correre
 
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#4
Mah, dipende anche dagli sviluppi che prende la vicenda.
Proprio alla vigilia del pavé comunque: visto che è il mi uomo forte per 'ste corse, prima di fermarlo vorrei avere una marea di certezze. O appunto un obbligo da parte della federazione o dell'UCI. Già loro poi son stati scottati dai casi Ballan e Santambrogio in passato (che si sono protratti per anni ed anni), non penso possano essere così "arrendevoli" stavolta... Boh
 
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#5
BELGIO. CHIESTI DUE ANNI DI SQUALIFICA PER VAN AVERMAET
Il corridore coinvolto nell'inchiesta sul dottor Mertens

Greg Van Avermaet è nella bufera: il corridore della BMC è stato interrogato oggi dalla commissione antidoping della Ligue Vélocipédique belge (RLVB), la federazione belga, circa la sua implicazione nel dossier dell'inchiesta che ruota attorno al dottor Chris Mertens. Il medico di Rotselaar è accusato di aver utilizzato ozonoterapia e due medicinali che aprono la porta al sospetto doping, vale a dire il Diprophos, un corticosteroide che non è proibito fuori competizione e ammesso dall'Uci dietro presentazione di autorizzazione medica, e il Vaminolact, che invece favorisce il recupero e e che permette di mascherare eventuali altri pordotto dopanti.

Al termine dell'audizione, il procuratore federale Jaak Fransen ha chiesto per Greg Van Avermaet una squalifica di due anni e una ammenda pari a 262.500, oltre alla cancellazione di tutti i risultati acquisiti dal corridore dal 2012 ad oggi.

tuttobiciweb.it
 
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#6
Tutti i suoi sudati piazzamenti Nene Triste
 
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#7
Il lato positivo è che non gli tolgono nessuna vittoria
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Gershwin
#8
Da altre parti c'è scritto che gli verranno tolti solo i risultati 2012, ma ritengo che sia più verosimile questo, che gli vengano cancellati i risultati dal 2012 ad oggi.

Comunque a parte questo, il problema vero è che ora Greg rischia di star fermo per due anni (che diventerebbero quattro nel caso di squadra appartenente al MPCC) per fatti che risalgono a quattro anni fa. Praticamente tra "reato commesso" e fine squalifica passano 6 anni di carriera per una frequentazione con un medico e francamente mi sembra esagerato.
 
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#9
Certo che è troppo, però, come al solito, le regole sono scritte prima e come in ogni campo il corridore ha il dovere di conoscerle. Poi non so quali sono i dettagli, nel caso dei corridori che andavano da Ferrari c'erano molte ambiguità (formali). Comunque immagino che a questo punto rischino la squalifica anche Meeusen e Sweck
 
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#10
Van Avermaet: «Sono un corridore onesto»
«Sono un corridore onesto e non ho mai fatto niente di male. Solo una volta ho usato il cortisone e avevo una ricetta che ne giustificava l’uso». È sotto choc, Greg van Avermaet, dopo la richiesta di due anni di squalifica presentata dalla procura della Federciclismo belga.
«Il procuratore federale dice che ho assunto cortisone il 29 marzo, tre giorni prima del Giro delle Fiandre, ma non è vero, l’ho utilizzato solo una volta, il 12 aprile 2012, il giorno dopo la Freccia del Brabante, per curare un problema al tallone. Il dottor Mertens? Se non ci sossi andato non sarei qui, ma insisto nel dire che lui non ha fatto nulla di sbagliato con me. E' un buon medico, non si può dire il contrario. Il Vaminolact? Ho una ricetta per questo farmaco, ma non l’ho mai né acquistato in farmacia. Non è stato facile continuare a correre in queste condizioni, non è stato facile restare concentrati: ora spero che la commissione utilizzi il buon senso e giudichi in maniera giusta».

tuttobiciweb.it
 
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#11
VAN AVERMAET E GLI AMINOACIDI PEDIATRICI: MA CHI CONSIGLIA CERTI CORRIDORI?
Una stangata: due anni di squalifica e 256 mila euro di multa. Questa la pena richiesta per Greg Van Avermaet da Jaak Fransen, il procuratore della Royale Ligue Vélocipédique Belge. Si parla di doping, si parla di uno degli atleti di punta della corazzataBMC: fiammingo, 30 anni, uomo da podio a Fiandre e Roubaix. Van Avermaet non è stato sospeso dal suo team e il processo si svolgerà il 7 maggio, quando l’atleta saprà se la sua carriera verrà compromessa o meno. Il Belgio è ancora uno di quei paesi in cui il ciclismo giudica se stesso.
Il caso, ancora parzialmente oscuro, è complicato e coinvolge una ventina di professionisti belgi di buon lignaggio, grazie a un’inchiesta penale partita nel 2012. Al centro, tanto per cambiare, c’è un medico: il misconosciuto Chris Maertens, che opera nella cittadina di Rotselaar e di cui sappiamo poco o nulla, salvo che fuori dal suo studio pare ci fosse sempre la fila di sportivi di alto livello.
Che giovane faceva Van Avermaet da Maertens? E che titoli aveva questo dottorino per sedurre così tanti ciclisti, all’insaputa (almeno così pare) dei dottori delle loro squadre? Maertens è prima di tutto uno specialista in ozonoterapia, una pratica (discussa, discutibile e poco efficace salvo alcune specifiche patologie) di iniettare ozono nel sangue, procedendo prima a una trasfusione e poi a un’infusione. Dal 2010 in poi, questa pratica era molto diffusa tra gli sportivi e ha inguaiato anche Alessandro Ballan, la cui odissea giudiziaria è da poco terminata Ci voleva poco per capire che togliere una sacca di sangue, insufflarla di ozono e poi rimetterla in circolo (senza per giunta annotare la cosa sulla scheda sanitaria) era una pratica potenzialmente dopante, ma molti corridori non l’hanno capito.
Nel caso di Van Avermaet, però, c’è qualcosa di diverso e di più. C’è il solito corticosteroide (Diprophos) assunto però (così almeno sostiene il fiammingo) fuori competizione e c’è una ricetta per un farmaco chiamato Vaminolact, un aminoacido per uso endovenoso utilizzato nei bambini con problemi di crescita. Van Avermaet si è fatto prescrivere il prodotto da Maertens ma dice di non averlo mai preso, al contrario ad esempio della star belga del ciclocross Tom Meuseen nel cui camper la polizia ha trovato Vaminolact e le siringhe per iniettarlo. A cosa capita serve una roba del genere a un corridore?
Insomma, una questione complessa (Van Avermaet non è mai stato trovato positivo) e piena di ombre. Una questione che ci sconcerta per motivi diversi dal doping. Possibile che ancora oggi atleti di altissimo livello si rivolgano privatamente a medici discussi per ottenere trattamenti o prodotti (ozonoterapia, aminoacidi pediatrici) off label che non servono a nulla e li possono metterli in guai seri? Possibile che questo accada anche nel contesto di team importanti e super seguiti dal punto di vista sanitario e nell’ambito del World Tour?

http://blog.cyclingpro.it/2015/04/17/van...corridori/
 
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#12
Caso Mertens, Van Avermaet assolto
«Non c'è alcuna prova di attività fraudolenta»

Greg van Avermaet assolto. La Commissione Disciplinare della Federciclismo belga ha assolto il corridore della BMC con una sentenza chiara: «Non c’è alcuna prova di implicazione in attività che vanno contro il regolamento antidoping».

Il nome di Van Avermaet era stato accostato a quello del dottor Chris Mertens - indagato per pratiche di ozonoterapia - e la procura feerale aveva chiesto per lui due anni di squalifica.

«Finalmente questa brutta pagina si chiude e posso concentrarmi sul mio mestiere e sui prossimi traguardi che mi aspettano» ha detto il corridore belga commentando la sentenza.

tuttobiciweb.it
 
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