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Doping, anche Rujano coinvolto nell'indagine riguardante il ciclismo amatoriale
#1
Doping: anche José Rujano coinvolto nell'indagine riguardante il ciclismo amatoriale
Cade anche il venezuelano José Rujano nella rete dell'antidoping. Secondo Repubblica uno scalatore venezuelano in forza alla Vacansoleil (e francamente non vediamo altri venezuelani nella formazione olandese oltre a Rujano) sarebbe coinvolto nell'indagine denominata "Amateur" e coordinata dalla Procura della Repubblica di Massa, in cui sono indagate 25 persone, per la maggior parte ciclisti amatoriali. L'unico professionista sarebbe appunto Rujano che, come riporta ancora La Repubblica, sarebbe uno dei dieci destinatari di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

cicloweb.it
 
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#2
La Vacansoleil è pronta a muoversi per vie legali contro le accuse rivolte al proprio corridore, visto che La Repubblica - una volta contattati dal proprio avvocato - non ha voluto rivelare la fonte della propria notizia.
I dirigenti della squadra hanno poi ricordato che il "Caso Amateur" risale al 2009, quando Rujano ancora non correva per la Vacansoleil, e che comunque, da quando è stato istituito il passaporto biologico (2008), i dati del corridore non hanno mai mostrato niente di sospetto.

http://www.biciciclismo.com/cas/site/not...p?id=60437
 
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#3
È José Humberto Rujano Guillén, 31 anni, il ciclista professionista coinvolto nell’inchiesta Amateur. Per lui il gip Laghezza ha disposto l’obbligo della firma. A inguaiarlo una telefonata con il suo massaggiatore Josè Cardenas Jurado alla vigilia del Giro del Trentino.

http://iltirreno.gelocal.it/montecatini/...-1.6761807
 
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#4
Rujano e quel sogno mondiale difficile da realizzare
Per il venezuelano c'è una ordinanza con l'obbligo di firma

[Immagine: showimg.php?cod=59288&resize=10&tp=n]

Minimizza e rilancia. «Correrò il mondiale di Firenze». Facendo finta di non sapere che prima dovrebbe essere convocato e poi, caso mai, sbrigare alcune formalità “tecniche”. Ma andiamo per ordine.
Come ben sapete, Josè Rujano non ha disputato il Giro d’Italia perché fermato dalla sua squadra, la Vacansoleil DCM, in quanto coinvolto in una inchiesta sul mondo del doping promossa dalla giustizia italiana, risalente all’anno 2010 quando il corridore militava in una formazione toscano-ucraina (contratto per altro rescisso il 20 maggio prima di tornare alla Gobiernacion del Zulia).
«Posizione marginale», sostiene il team olandese. Ed il corridore rilancia: «Disputerò Tour e Vuelta per poi correre il mondiale di Firenze», ha dichiarato nei giorni scorsi.
Il problema è che, se corresse davvero il mondiale, Rujano rischierebbe di essere il primo corridore a firmare due volte nello stesso giorno: sicuramente prima in questura e poi, forse, il foglio firma della corsa in questione.
Rujano ed il suo massaggiatore Josè Gerardo Jurado Cardenas, infatti, sono stati raggiunti da un’ordinanza della Procura della Repubblica di Massa che li obbliga a recarsi ogni giorno presso l’autorità giudiziaria per firmare l’apposito registro, come misura cautelare personale.
In altre parole, la posizione del corridore è decisamente più seria di quanto lui non sostenga e l’ipotesi di vederlo al mondiale è perlomeno remota. Almeno qui in Italia.

tuttobiciweb.it
 
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