Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Doping: l'Astana trema, nel ritiro c'era Ferrari
#21
Mi faccio portavoce di ei fu Auriga!

Citazione:"Quanto scrive la gazzetta è carta straccia. Non solo questa volta, ma sempre, d'altronde il suo compito è di condurre un giornale che parla di sport. E lo sport è bello soltanto quando uno lo pratica per conto suo, lontano dalla competitività, seguendo l'ideale epicureo del Λάθε βιώσας. E la gazzetta di solito tende a lanciare la merda sul ciclismo, che in realtà non è meno lercio del calcio, del nuoto, dell'atletica, o della formula1 . E quando poi si tratta di lanciare il guano sul movimento italiano ci riesce sempre benissimo. Non me ne frega niente se un ciclista è dopato o meno, quando ero giovane e stupido credevo nel ciclismo pulito, ma adesso sono dell'idea che nel "mondo di sopra" (politica, sport, cinema, musica, letteratura commerciale, ecc..) ci sia solo e soltanto malvivenza. Il ciclismo mi diverte, ma è sporco, e di questo fatto non me ne importa nulla. L'unico peccato è che ci sia sempre bisogno di trovare il capro espiatorio. Una volta era Pantani, poi Riccò, poi Di Luca, infine Armstrong. Barzellette. Adesso c'è l'Astana, dove corrono un atleta che tifo come Aru, e uno che stimo come Nibali. Continuerò ad appoggiarli anche in caso di squalifiche o radiazioni. Mi sta sulle balle il fatto che, invece, una squadra di dopati metodici come la SKY la passi liscia, che Vroome, Wiggle, Puertador, Valvpiti e Riis continuino a fare il loro mestiere, perchè sono colpevoli egualmente. Io seguo il ciclismo, e fino a qualche anno fa mi divertiva molto, mi fa molto piacere rivedere i video di quando gli atleti avevano 2 coglioni quadrati e facevano saltare il banco, rimpiango l'epoca del doping quando dominavano i Di Luca i Riccò i Pantani i Jalabert, i Bettini, Valverde... Nessuno farà crollare il castello di carte di Ferrari. L'unica entità punita sarà l'Astana, Cookson si deve parare culo e palle e punirà soltanto i colpevoli-kazako-italiani-mafiosi-brutti-e-cattivi. Ahaha. Barzellette. Venisse un cancro alla gazzetta e ai dirigenti Bizantino/Paraculesi dell'UCI, che sta diventanto sempre più ridicolo. Ciclismo è capro espiatorio dell'intero sistema-sport. E alcuni ciclisti sono a loro volta il capro espiatorio per tutto il movimento. Ciclismo è anello debole del sistema mafia-sport. Danilo Di Luca si è difeso a spada tratta incolpando anche tutti gli altri . Probabilmente aveva ragione, è che magari quelli più professionali del buon Danilo non usano EPO, ma AICAR, autoemotrasfusioni, ecc.. Un minino di intelligenza è l'unica cosa che conta (quella mancò al killer di spoltore) un buon medico e via, come dei treni, verso l'infinito e oltre. W gli anni 90! "
 
Rispondi
#22
Sapete qual è la differenza tra ora e quando era giovane e stupido? Che prima era anche giovane, ora è solo stupido Ahah
 
Rispondi
#23
Stavolta si è propio superato Sweat
 
Rispondi
#24
mah.. spero di sbagliarmi ma che in Astana ci fosse questo sistema (e qualcosa c'era viste anche le positività) e Nibali, che da due anni vola, non ne fosse coinvolto mi pare proprio strano. Ad ogni modo lo spero.
 
Rispondi
#25
Credo che questa "indagine" della Gazzetta sia la cosa più approssimativa della storia, hanno pubblicato il loro bel listone senza preoccuparsi minimamente di specificare la natura del presunto coinvolgimento della gente citata (e alcuni davvero non c'entrano assolutamente nulla, ne sono convinto), hanno scritto che ci sono foto che ormai è abbastanza chiaro che non esistono. In pratica hanno fatto più danni che altro, visto che ora non si capisce cosa sia vero, cosa sia verosimile e cosa sia inventato. Addirittura c'è chi (non gente qualsiasi) accusa Armstrong di aver fatto trovare positivo Di Luca al Giro 2013 per punirlo (ci risiamo, è sempre Armstrong)
Ferrari ha risposto molto sarcasticamente ma purtroppo non si può credere a una sola parola che esce dalla sua bocca per ovvi motivi. Di fatto, le intercettazioni pubblicate in giro possono far pensare male ma non c'è nulla di oggettivamente compromettente, almeno quelle che ho letto. Poi ci sono tante ricostruzioni che potrebbero essere tanto vere quanto inventate. Giornalisticamente, un pasticcio totale
 
Rispondi
#26
Michele Ferrari si difende dalle accuse: «Di Luca chi, quello del CERA? Attendo con ansia le foto di Montecatini...»

Michele Ferrari, dopo aver risposto alle accuse della Gazzetta dello Sport riguardo alla sua presenza nel ritiro Astana a Montecatini, nel 2013 («Cazzate», lapidario), risponde ai nuovi addebiti che giungono dal principale quotidiano sportivo italiano.
Fino ad ora ero convinto che il luogo più adatto per rispondere alle accuse fosse un tribunale, e per questo non ho mai commentato le varie notizie di stampa che per anni hanno pubblicato gli atti che dovevano essere secreti, per quanto riguarda la mega inchiesta in corso a Padova. L'ultima campagna stampa orchestrata dai miei vecchi amici de La Gazzetta e La Repubblica, definiti anche da Marco Bonarrigo come «giornalismo fuori controllo», mi ha costretto a cambiare comportamento, e ad esprimere alcune semplici considerazioni.
DI LUCA - Chi è costui? Oh... Il ciclista che è risultato positivo per CERA al Giro del 2009, che in cambio di una squalifica molto più breve s'è lasciato scappare alcune rivelazioni importanti, «disegna il sistema», parla di Sankt Moritz, in Svizzera, e del vulcano Teide, dove Ferrari ha eseguito «pratiche vietate per doping, quali l'emotrasfusione». Conosce tutto, Di Luca; un peccato che io non abbia mai incontrato il ragazzo, né che lui sia mai stato presente ai miei training camp, né, per quanto ne so, sia mai stato in quegli stessi luoghi. Di Luca, il ragazzo che, una volta che la sua squalifica ridotta era finita, è andato nelle scuole per parlare del doping nello sport, giurando che lui aveva sbagliato e non ci sarebbe cascato di nuovo, salvo risultare positivo ancora una volta per EPO, nel Giro dell'anno scorso. Signor Danilo Di Luca, mi dispiace che lei abbia a che fare con altri problemi, da aggiungere ai tanti già accumulati nella sua "vita spericolata".
SCARPONI: «Ma sei convinto che potevo vincere il Giro o no?».
FERRARI: forse «se solo avevi una sacca vincevi». Una battuta sul suo coinvolgimento passato in Operación Puerto, niente di più. Il doping, dopo tutto, è sempre stato un argomento di discussione nel mondo (non solo nel ciclismo): a pranzo, nelle camere degli atleti, al bar, senza che niente di tutto questo avesse un significato serio. «Me la feci il primo giorno»: per gli ispettori significa un sacco di sangue; più probabile che sia un'altra cosa, dato il contesto.
VISCONTI - Non ho nemmeno intenzione di commentare ciò che farfuglia La Gazzetta: sicuramente il doping ematico e l'albumina non sono mai stati oggetto delle nostre conversazioni.
KREUZIGER - Roman, se ancora non te ne fossi del tutto accorto, i tuoi problemi con il passaporto biologico sono semplicemente il prezzo da pagare per aver lavorato con me nel 2007, e poi aver dichiarato che «Ferrari mi aveva dato solo programmi di allenamento», che è la verità assoluta. A questo punto, dilla tutta, la Verità: com'è che nel 2010 ti hanno chiesto privatamente di due telefonate con me, in cui hai domandavi, per poi declinare, la possibilità di riprendere la nostra collaborazione. CHI ti ha chiesto di quelle chiamate, COME poteva esserne a conoscenza? Forse era un tecnico, un ex allenatore di Di Luca, collega, amico e vicino di casa anche (!!!) di uno dei Finanzieri agli ordini del PM Roberti, mentre conduceva le indagini di Padova?
TASCHLER - Siamo proprio sicuri che fosse EPO? Forse, ma dico forse, avrebbe potuto essere di vitamina B12: fiale Dobetin 2000u... più piccole del 5000u, da fare la metà: 1000u. Forse eh. Le trascrizioni sono datate settembre 2010, ma l'evento gara menzionata (IBU Cup) è circa 4 mesi più tardi (fine gennaio 2011)...
LA MADRE DI SCHWAZER - «Sono preoccupata per Alex». Come ho detto in passato, la signora Marie Luise mi ha contattato diverse volte al telefono, preoccupata per il grave disagio psicologico che Alex stava attraversando in quel momento, aggravato da ulteriori problemi familiari. Uno squallido esempio di abuso giornalistico (che da solo vale una causa) è la seguente affermazione dell'autore: «Con il messaggio fa capire di sapere della frequentazione con Ferrari: per doping».
PAOLO SLONGO - Avrebbe avuto, secondo gli inquirenti, «contatti frequenti con Ferrari»: sì, certo, ogni mattina, davanti al buffet della colazione all'hotel Parador del Teide, sull'argomento: «Meglio uova con pancetta o muesli e yogurt?»...
ATLETI MENZIONATI - Molti di loro, semplicemente non li conosco: Marco Marcato, Dimitri Kozontchuk, Ivan Rovny, Egor Silin...
LE FOTO DI MONTECATINI - Le stiamo tutti aspettando con molta ansia...

cicloweb.it
 
Rispondi
#27
Ma chi l'ha scritta 'sta roba? No perché non si capisce nulla.
 
Rispondi
#28
Ferrari da come parla è davvero sicuro di sè. Per dire una frase del genere o hai due palle così o sai che non hai fatto nulla...
 
Rispondi
#29
le foto finché non le tirano fuori è una diffamazione. Di certo è giornalismo da quattro soldi fatto così.
Poi mi stupirei zero se fosse tutto vero, ma questo è un altro discorso.
 
Rispondi
#30
Vinokourov: «L'Italia ci invidia e ci attacca»
Il manager punta il dito in particolare sulla Gazzetta

Alexandre Vinokourov ha deciso di dire basta e parte all'attacco, mettendo nel mirino la stampa italiana ed in particolare La Gazzetta dello Sport, in particolare per l'artico nel quale venivano accostati l'Astana e il dottor Michele Ferrari.
In una intervista concessa al magazine kazako Time e rilanciata da Biciciclismo, Vinokourov attacca: «L'obiettivo evidente è quello di distruggere la Astana. Due dei migliori corridori italiani militano nella nostra squadra e questo in Italia non è ben visto. Le accuse che ci hanno mosso sono calunnie e non ho dubbi, si tratta di una vendetta orchestrata in Italia. Ci invidiano, soprattutto gli italiani. Vogliono farci pagare il fatto che Nibali abbia disputato il Tour de Almaty e non Il Lombardia o che gli interessi della squadra pongano il Tour de France prima di ogni altra corsa».
E ancora: «Su 70 componenti del nostro team, 20 sono italiani, sono i migliori nel loro campo e hanno scelto la Astana, ma a qualcuno tutto questo non piace. Però è una reazione che non capisco: un corridore italiano ha vinto la corsa più importante del mondo e tutti danno contro alla sua squadra. Dov'è la logica? Comunque ne parlerò con i nostri legali: credo che almeno sia necessario che la stampa europea ci chieda scusa per tutto quello che ha scritto di alzo contro di noi negli ultimi mesi».

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#31
Daje Vino!!!!!!!!!!
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)