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Eurobasket 2017 - Neanche stavolta vinceremo noi
#1
Qua il live del sorteggio dei gironi:


 
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#2
Ecco i gironi:

Girone A: Polonia, Grecia, Francia, Finlandia, Islanda, Slovenia
Girone B: Ucraina, Israele, Lituania, Georgia, Italia, Germania
Girone C: Croazia, Repubblica Ceca, Spagna, Montenegro, Romania, Ungheria
Girone D: Gran Bretagna, Russia, Serbia, Lettonia, Turchia, Belgio

Noi con un girone veramente semplice, il D ampiamente il più duro.
 
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#3
Non sottovaluterei girone A
 
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#4
Il nostro è "semplice" ma si va ad incrociare con uno un po' più tosto, per gli ottavi possibile scontro Vs Grecia/Slovenia/Polonia
 
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#5
Grecia sempre meglio evitarla, le altre sono da battere, senza se e senza ma.
 
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#6
Intanto Gallinari molto probabilmente salterà Eurobasket.

Giustamente peraltro.
 
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#7
Dipenderà anche dal fatto di fare i play-off o meno (vabbè che poi i Nuggets usciranno al primo turno).
Forse questa è l'ultima spiaggia per questo gruppo ma avere un gallo in meno nel pollaio potrebbe anche essere positivo.

Secondo me poi alla fine ci sarà
 
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#8
Fanno schifo con Gallinari, figurarsi senza.

Comunque se testa la free agency imho non viene.
 
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#9
Questi europei non qualificano alle olimpiadi, come gli ultimi, quindi le presenze dei giocatori NBA saranno certamente minori
 
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#10
Non esistono più Europei che qualificano le Olimpiadi da quello che ho capito. Gli Europei qualificano i Mondiali che qualificano le Olimpiadi ora.
 
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#11
Mi sono informato è la situazione dovrebbe essere questa:

- gli Europei 2017 non qualificano a niente

- le qualificazioni ai Mondiali 2019 si giocheranno in 6 finestre durante la stagione da novembre 2017 a febbraio 2019 e si qualificheranno 12 squadre europee (http://www.fiba.com/basketballworldcup/2019/qualifiers)

- i Mondiali 2019 poi qualificheranno per le Olimpiadi 2020
 
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#12
Intervista alla Gazzetta, Gallinari: «Sono pronto per l’Europeo: mai pensato di tradire l’azzurro. Voglio vincere»
 
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#13
Ma Gallinari lo commentiamo?
 
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#14
A me è stato sempre sulle palle vedere un giocatore che vuol per forza dimostrare di avere carattere e lo fa mettendo le mani addosso agli altri.

Certamente l'olandese aveva fatto una bastardata con quel gomito sulla gola ma in un'amichevole del cavolo non mi sembra necessario cercare di dargli un pugno in faccia.

Metacarpo della mano rotto, addio europei, perdiamo la nostra stella. Da uno di quasi 29 anni mi aspetto molto di più mentalmente.

Si profila un europeo stile 2013, con varie assenze per l'Italia, tiriamo fuori le palle a questo punto! Ritenevo questo europeo l'ultima spiaggia per la generazione Gallinari/Belinelli ecc ma il Gallo non ci sarà. Qualcuno ha maledetto questa nazionale  Facepalm

ANCHE QUEST'ANNO VINCIAMO L'ANNO PROSSIMO (Non che col Gallo avremmo vinto l'europeo)


P.S. Per chi non conoscesse l'episodio



 
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#15
Quasi meglio così, almeno giocheremo in un assetto simile a quello delle future qualificazioni, confrontandoci un po' di più con la realtà, modesta purtroppo, del nostro basket. 
Tanto, non si sarebbe vinto nulla. Gallinari è parso più volte perdersi nei finali di gara, è di gran lunga il nostro miglior giocatore ma non è cresciuto come ci si aspettava, specialmente a livello mentale. Incide poco e non mi sembra un "vincente", si è adagiato sui milioni del suo ruolo in NBA. 

Il treno è passato con il declino di Bargnani, senza che riuscissimo mai a giocare con tutti e tre gli NBA in grande condizione, tra infortuni dell'uno o dell'altro, i tortellini di Belinelli e un legame con l'azzurro mai abbastanza forte (la NBA sempre sullo sfondo, forse partecipo forse no, e quando partecipo gareggio in una competizione minore). 
Anche la diversità del basket NBA ha dato il suo contributo a non far crescere pienamente in ottica nazionale i tre "gioielli". 

Strano anche il grande dislivello tra l'aver prodotto tre giocatori da piano di sopra e il decadimento del livello medio dei giocatori italiani. Annotando in particolare il nulla nei due ruoli fondamentali di play e pivot. 

Un basket colmo di problemi che pure mantiene diverse realtà grandemente appassionate e che ha radici. 
Magari è la volta che un personaggio come Petrucci si toglie finalmente dalle... Servono idee, spirito innovativo. Il primo problema non è la nazionale ma la sopravvivenza di tante realtà del basket.
 
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#16
Del Basket Italiano non son per niente preoccupato. Finchè in Serie A si continua a puntare agli scarti degli scarti dell'NBA invece che far giocare i giovani Italiani meritiamo (meritano) questo ed altro. Nel Basket, come negli altri sport di squadra, è necessaria una regolamentazione più stretta riguardo al tesseramento degli stranieri.
 
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#17
La storia degli stranieri sta diventando una porcata anche nelle nazionali, basti pensare che Anthony Randolph giocherà per la Slovenia
 
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#18
(31-07-2017, 09:42 AM)Manuel The Volder Ha scritto: Del Basket Italiano non son per niente preoccupato. Finchè in Serie A si continua a puntare agli scarti degli scarti dell'NBA invece che far giocare i giovani Italiani meritiamo (meritano) questo ed altro. Nel Basket, come negli altri sport di squadra, è necessaria una regolamentazione più stretta riguardo al tesseramento degli stranieri.

Il problema è che i giovani italiani sono impresentabili al giorno d'oggi.

È un problema che inizia prima dell'approdo in serie A.
 
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#19
E' un problema estremamente articolato. 
Il nostro movimento sopravvive ancora perché ha radici profonde, c'è un discreto numero di società minori che lavora benino con i giovani, ci sono realtà territoriali dove il basket è molto seguito. Però... 
A livello di Federazione si fa poco, senza idee e senza analizzare i problemi per cercare soluzioni. La grande preoccupazione di un Petrucci è quella della nazionale e delle Olimpiadi. In Italia se non vai alle Olimpiadi e non hai chance di medaglia conti poco e nulla: una magnifica idea dello sport e del suo valore...  Nene 

Nel frattempo, tante società storiche soffrono, quando non svaniscono. E le normative sportive sembrano stare lì apposta per aiutarle a svanire. 
La VIRTUS Roma Wub  (che per ovvi motivi conosco meglio), dopo essersi autoretrocessa ( :O ) per insostenibilità economica della massima serie ( Triste ), ha rischiato di sparire lo scorso anno per alcune ore di ritardo nel pagamento dell'iscrizione al Campionato di A2... La Federazione l'ha subito esclusa (nessuna clausola di salvataggio, nessuna previsione di multa, cancellazione e via  Arrabbiato ), vincendo però il ricorso che l'ha riammessa (un po' di pastrocchi della stessa Federazione nello stabilire le scadenze). 

Le due storiche bolognesi (Basket City...) hanno attraversato mille traversie, ripartendo dalle serie minori. L'abbandono di Benetton ha messo al tappeto Treviso, che solo pian piano sta provando a risalire. Siena è crollata tra le magagne del Monte Paschi e i magheggi del solito dirigente sportivo italico integerrimo e moooolto competente (nel gioco delle tre carte, oltre che, obiettivamente, anche nel basket). Realtà storiche come Cantù e Varese, che mantengono un grande seguito di appassionati, sopravvivono a fatica. 
Tante le società svanite nel nulla: tradizioni, memoria, cultura del territorio e dello sport, valori sociali alla fine... Più nulla. Alla politica tutto ciò non interessa, evidentemente, nonostante si tratti di investimenti irrisori (detassazioni, fruibilità di impianti, piccoli fondi di salvaguardia) e di valori sociali che avrebbero un forte ascolto, a livello di percezione cittadini (tifosi, in questo caso) - istituzioni e, in fondo, anche a livello di voti. 
Tanti i problemi, a partire dalla mancanza di buoni impianti a costi sostenibili per le società (in Italia manca la cultura della polivalenza degli impianti, così da favorire lo svolgimento di molte manifestazioni e quindi il ritorno economico). 

La crescita dei giovani è affidata alle singole società, spesso con mezzi scarsi, senza validi supporti, né norme che aiutino. la Federazione interviene di fatto solo con le nazionali giovanili e anche questo non è molto, si va per giocare e vincere il più possibile, la crescita dovrebbe essere un corollario. Un esempio di idea? Un training camp annuale organizzato dalla Federazione per i giovani lunghi (ne abbiamo sempre pochissimi che sembrano promettere qualcosa), fortemente mirato sulla crescita tecnica e atletica. Si potrebbe persino trovare uno sponsor. 
In Italia non si sa quasi cosa sia il gioco spalle a canestro, ai lunghi si insegna a tirare da tre o quattro metri e a passare la palla (e prendi i rimbalzi che ti riesce di acchiappare). 
Non ci sono regole che salvaguardino la società formatrice: alla fine del contratto il giovane va dove vuole, chi ha qualche soldino in più lo ingaggia e via. Questo è un ambito dove pensare qualcosa, ad esempio, creare maggiori interessi intorno alla formazione. 

La maggior parte degli appassionati è contraria alle norme "salva Panda" (i giocatori italiani :D ). Tra l'altro, le regole si dibattono tra realtà diverse, quella europea (che non ne ha, puoi pure schierare 12 giocatori di nazionalità diversa da quella del club), quella Bosman (cittadini comunitari tutti uguali) e quelle nazionali (tutte le Federazioni hanno clausole che impongono un minimo di giocatori di "formazione sportiva" della propria nazione, concetto che aggira la Bosman). 
Uno dei punti è che quasi sempre lo scarto dello scarto del basket USA, che abbia anche una nazionalità acquisita da comunitario o meno, è molto più forte del giocatore italiano medio. Le pochissime eccezioni, i giocatori italiani da quintetto a livello europeo / serie A1 o almeno da rotazione vera in A1 chiedono ed ottengono ingaggi decisamente maggiori del loro effettivo valore. E i migliori, come Datome o Melli, questi soldi li ottengono all'estero che in Italia ne girano pochi (giusto l'Olimpia di Armani potrebbe permetterseli). 
Così i panda trovano il loro contratto sovradimensionato e giocano anche poco. Non è un meccanismo valido. 

Non si analizzano queste tematiche e non si pensa in termini di nuova società globale, anche in relazione alle diverse opportunità multimediali. La A2 prevede sì un abbonamento via internet per le varie partite, ma è una cosa buttata lì, non ben pensata e non promossa. 

Una idea potrebbe essere quella di rivedere completamente i campionati professionistici, collegandoli agli obiettivi europei e di media, cercando di creare realtà dove i giocatori italiani giochino davvero a livelli via via maggiori, adeguati ala loro crescita. A parte i rari talenti, che arrivano a giocare davvero in A1, tanti giovani che potrebbero crescere marciscono in panchina... Non giocano in A2 per i contratti che ottengono e perché i loro 5 minuti a partita
servono alle squadre di A1, non giocano in realtà nemmeno in A1... Non giocano e basta. 

Gallinari in tutto questo è un oggetto strano, uno che saprebbe giocare davvero a basket... E che tira un cazzotto e si rompe una mano alla seconda amichevole...  Arrabbiato 
Ma sarebbe cambiato poco.
 
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#20
Molto bella pure sta cosa che l'Europeo 2017 venga giocato in paesi dalla grande tradizione cestistica come Finlandia e Romania...

PS: Luca Vitali ancora in nazionale a far l'Europeo...LUCA VITALI, panchinaro in nazionale da 10 anni abbondanti e pure nel club.
 
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