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Euskaltel - Euskadi 2013
#41
Ha ragione, hanno mandato a fanculo la loro tradizione solo per i punti WT...
L'avessero fatto per diventare più forti sarebbe un conto, ma hanno ingaggiato solamente dei pipponi che l'anno prossimo torneranno da dove sono venuti...
Un sentito grazie anche all'UCI per questo...
 
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#42
Hanno mandato affanculo la tradizione per poter far andare avanti la squadra. Cioè, senza WT il Tour non sarebbe stato così scontato (forse quest'anno sì, ma il prossimo? E quello dopo?!): e senza Tour... son cazzi...
Riucordatevi poi che una volta usciti dal WT è un po' difficoltoso rientrarci, se non hai la grana giusta.

Se andiamo a vedere poi l'Euskaltel è causa del suo male: cioè, il cercare di mantere viva la sua tradizione l'ha portata fino a questo punto. Non per nulla è la squadra che c'è andata giu' piu' pesante con questo "trucchetto" dei punti WT, cercando di prendere piu' punti possibile con il minor sforzo economico possibile (visto che comunque il forte del budget è stato utilizzato per il mantenimento del gruppo base di baschi).
 
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#43
Al limite avrei ampliato agli spagnoli,ma da qui a prendere ciò che han preso,roba da terzo mondo o quasi,con tutto il rispetto per i sacrifici che anche quei ragazzi fanno ed hanno fatto per ottenerli quei punti,ce ne passa
 
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#44
Eh, dovevano pensarci prima. Asd
Alla fine il solo Freire era spagnolo, libero, a costo relativamente basso e grande portatore di punti: ma ovviamente ha detto di no...

Già l'acquisto di Lobato può essere interessante in prospettiva. Vediamo se nei prossimi anni insistono anche su questa strada, sennò l'unica strada è quella che porta a far compagnia all'Orbea di Madariaga..
 
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#45
Vero,Anton continua a deludere,e Nieve ha dei limiti.Ion Izagirre è un ottimo prospetto,ma solo non basta,Intxausti e Castroviejo sono approdati in Movistar,Landa quest'anno non è andato come si attendeva,lo stesso Pello Bilbao e Gorka Izagirre...
E Sanchez comincia ad avere la sua età
 
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#46
Dai la squadra va avanti con o senza WT, alla fine le wild card per le corse che interessano ai baschi le avrebbero ricevute lo stesso, Tour compreso, dato che l'Euskaltel prendeva parte alla Grande Boucle da ben prima della creazione del WT...
Pure io ero favorevole all'abolizione della loro tradizione, ma insomma se il miglior acquisto deve essere Lobato allora non ne valeva la pena, con 9 milioni di budget almeno un nome di un certo livello lo potevano prendere...
 
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#47
La nuova Euskaltel si ritrova quest'oggi all'Hotel Seminario di Derio, nella provincia della Bizkaia, per una 4 giorni di ritiro pre-stagionale. La squadra, che per la prima volta conterà ben 10 "stranieri", fino a giovedì 29 avrà modo di conoscersi, fare i primi programmi per il calendario, allenarsi, svolgere le visite mediche di ritiro, incontrare gli sponsor ed i media e tante altre attività tipiche di queste fasi di lavoro.

http://www.biciciclismo.com/cas/site/not...p?id=57380
 
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#48
L'Euskaltel sceglie ancora l'arancione per la nuova maglia
L'Euskaltel Euskadi ha presentato ufficialmente la propria maglia per la stagione 2013: rispetto al passato la divisa ha subito evidenti modifiche nel disegno e nello stile dei loghi, ma il colore principale sarà sempre il caratteristico arancione con bande nere sulle spalle e sui fianchi. I pantaloncini, invece, saranno neri con inserti arancioni.

[Immagine: 12magliaeuskaltel13.jpg]
(immagine tratta da Biciciclismo.com)

cicloweb.it
 
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#49
poco verde ma poco male, almeno questo per fortuna Facepalm
 
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#50
E' bellissima quella di quest'anno! Ave Aspetto di veder che effetto mi fa tutto il completo perchè sto seriamente pensando di comprarmelo... Sisi
 
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[+] A 1 utente piace il post di SarriTheBest
#51
Il video della presentazione del completo Euskaltel:


Ribadisco il mio Ave
 
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#52
La nuova Euskaltel-Euskadi si presenterà al pubblico il prossimo 9 di Gennaio: l'appuntamento è fissato per le 12:30, presso 12:30 la sede dell'Euskaltel nel Parque Tecnológico di Bizkaia, a Derio (Bizkaia).

(biciciclismo)
 
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#53
Essere d'accordo con Gibo è veramente una brutta cosa,ma la maglia 2013 dei signori Baschi,è veramente bella.
Continuità ed Eleganza,nell'anno in cui devono "inventarsi" una nuova "ideologia" per stare al passo coi tempi.
 
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#54
Presentata la Euskaltel Euskadi
E' stata presentata quest'oggi in Spagna, presso la sede centrale della Euskaltel, la formazione 2013 della Euskaltel Euskadi. Una squadra rinnovata che, dopo quattro anni di licenza World Tour, vuole togliersi l'etichetta di cenerentola della serie A del ciclismo mondiale. Tanto per cominciare i baschi vestiranno una nuova maglia e potranno contare su di una rosa decisamente più ampia (29 corridori) e più internazionale.

Manager e massimo responsabile della squadra sarà l'ex pro Igor Gonzalez De Galdeano a cui faranno capo ben 52 persone, tra ciclisti, meccanici, direttori sportivi, massaggiatori, cuochi e personale amministrativo.

A lanciare il 2013 della Euskaltel è stato Alberto Garcia Erauzkin, presidente del gruppo Euskaltel "Il nostro è un modello unico, con un progetto sportivo che rappresenta un Paese e dei valori importanti come il sacrificio, lo spirito di squadra e l'umiltà" ha detto Garcia Erauzkin che, rivolto ai corridori, ha poi aggiunto "Noi ci speriamo, a voi il compito di ottenere i risultati".

Da parte sua, Gonzalez De Galdeano ha spiegato "Non dobbiamo solo confermarci ma anche crescere senza dimenticare chi siamo e da dove veniamo".

I capitani del team saranno anche quest'anno i baschi Samuel Sanchez, Igor Anton e Mikel Nieve a cui si aggiungerà la batteria dei giovani composta da Izagirre, Sicard e Pello Bilbao.

ciclismoweb.net
 
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#55
 
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#56
Euskaltel 2013. La responsabilità non è solo di Sanchez!
Il team basco è l'unico di World Tour a non aver ancora vinto

«Altri corridori della squadra avrebbero dovuto iniziare la stagione più forte e non l'hanno fatto». Samuel Sánchez non è riuscito a trattenersi e nei giorni scorsi si è così lasciato andare nell'intervista concessa al sito Vavel.com. La Vuelta al País Vasco si avvicina e per la Euskaltel-Euskadi questa corsa è tanto importante quanto il Tour de France o addirittura di più. Indossare il dorsale numero 1 e gareggiare in casa, in una terra dalla cultura ciclistica ben radicata come i Paesi Baschi, darà al team basco tanta emozione quanta pressione.

La dichiarazione di Sanchez ha le sue ragioni. Fino a una settimana fa Vancasoleil e Euskaltel-Euskadi erano gli unici team World Tour che nei primi tre mesi di questa stagione ancora non erano riuscite a vincere, ma il successo di Thomas de Gendt nell'ultima tappa della Volta Catalunia ha fatto sì che la Euskaltel sia rimasta l'unica formazione a non aver ancora rotto il ghiaccio nel 2013.

«Basta contare i risultati che abbiamo raccolto gli scorsi anni per cancellare qualsiasi dubbio sul nostro valore. Siamo una squadra molto giovane, battagliera, a cui forse manca qualcuno in grado di finalizzare, ma per vederci a braccia alzate è solo questione di tempo» prosegue Samuel nell'intervista in questione.

Gli uomini di punta del team sembrano non essere ancora in condizione per essere tra coloro che potranno regalare la prima foto trionfale della stagione alla Euskaltel. Mikel Nieve in questo periodo sta soffrendo a causa dell'allergia e Samuel Sánchez ha già fatto capire chiaramente, come il proprio manager Igor González de Galdeano, che la sua preparazione è interamente concentrata sul Giro d'Italia.

«Un anno fa era vitale vincere nella corsa di casa, per questo mi preparai a fondo per arrivarci al top. Quest'anno evidentemente non mi sento ancora al meglio perché ho svolto una preparazione completamente diversa. Ho nelle gambe solo nove giorni di corsa e al via del Giro dei Paesi Baschi ci saranno molti altri corridori con un colpo di pedale più efficace del mio. Dire il contrario vorrebbe dire ingannare per primo me stesso» ha spiegato Sánchez.

Stando così le cose sembra che sarà Igor Anton a doversi sobbarcare il peso della squadra in questa settimana cruciale per il ciclismo spagnolo, insieme agli emergenti fratelli Izagirre, che tra l'altro sono i due portacolori della Euskaltel che più hanno brillato in questa prima parte di stagione con le loro buone prove al Tour Down Under - 4º Ion, 7º Gorka nella classifica generale - e alla Parigi-Nizza, dove il minore dei due fratelli fu 10° nella cronoscalata al Col d’Eze e Gorka fu 3° nella terza tappa della stessa corsa francese.
«Se la squadra non ha ancora portato a casa una vittoria non credo sia colpa mia» si difende Sánchez sempre nell'intervista a Vavel.com.

Il suo calendario si è limitato finora alla Clásica de Almería e alla Vuelta a Murcia oltre che alla Tirreno-Adriatico, per un totale di 9 giorni di corsa.
Tutto pianificato, logicamente, per arrivare fresco e nella condizione migliore alla corsa rosa. Negli ultimi anni la responsabilità quasi assoluta di portare avanti la squadra basca è ricaduta sulle spalle dell'asturiano, che in questa stagione ha cambiato il suoi obiettivi, dal Tour al Giro, e di conseguenza raccolto meno che in passato nei primi mesi dell'anno. Questione di programmi e di conoscere se stesso.

Si potrebbero fare paragoni con gli altri favoriti per il Giro d'Italia, come Vincenzo Nibali, e il confronto sarebbe impietoso, considerato che il capitano della Astana come da sua abitudine non ha mai smesso di essere competitivo in tutte le gare a cui ha partecipato, dal debutto nella top 10 al Tour de San Luis (gennaio) fino al trionfo alla Tirreno (marzo), passando per il Tour of Oman in cui fu 7° e gli attacchi nella Roma Maxima.
Le comparazioni non sono mai piacevoli e ognuno conosce se stesso o sa cosa conviene personalmente meglio di chiunque altro. Senza contare l'evidente differenza d'età tra i due corridori.

Quello che è certo è che gli alfieri da cui la Euskaltel si aspettava determinati risultati (e soprattutto punti) sono mancati. Gli stranieri a cui è stata aperta la porta non hanno reso come si sperava e, come ha ribadito lo stesso Igor González de Galdeano a gennaio, il vero peso della squadra resta sulle spalle dei corridori baschi, ma il buon rendimento del team si avrà solo se ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

Settimana quindi di tensione per la Euskaltel prima degli appuntamenti cruciali che si avvicinano e, con al via della Vuelta al País Vasco di Alberto Contador o di Alejandro Valverde nella Klasika de Amorebieta, essendo Samuel Sánchez lontano dalla sua miglior condizione, sarà difficile brindare a breve per il primo successo stagionale della Euskaltel-Euskadi. Mette le mani avanti proprio Sanchez che avvisa: «Se riesco a conquistare la prima vittoria della squadra tanto meglio, ma se c'è qualcuno che deve essere nervoso non sono io».

servizio di Ainara Hernando
traduzione italiana a cura di Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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#57
Euskaltel, c'è bisogno di un nuovo sponsor
Galdeano conferma: la situazione è difficile

Nuove nubi nere si addensano sul futuro della Euskaltel-Euskadi: il team basco ha la licenza WorldTour fino al 2016 ma questo non basta ad assicurare il futuro visto che la crisi ha costretto le istituzioni basche a tagliare i fondi. Il team manager Igor González de Galdeano non nega il proglema: «Siamo costretti a cercare un secondo sponsor forte per assicurare un futuro alla squadra - spiega in una intervista a El Correo -. Euskaltel ci deve dare delle risposte, non riesco ad immaginare la squadra senza di loro ma tutto è possibile... Nei prossimi mesi mi concentrerò solo su questa ricerca, ma la situazione è difficile. I nostri stranieri? I loro punti sono stati preziosi, il loro rendimento molto meno ma hanno avuto grande sfortuna e accumulato tanti problemi fisici. E comunque ci aspetta un Tour importante, nel quale dovremo metterci in mostra, far conoscere la nopstra nuova realtà e provare a conquistare quelle vittorie nelle prove di World Tour che finora ci sono mancate. Punteremo alla maglia bianca con Ion Izagirre, mentre Antón e Nieve si batteranno per la maglia a pois».

(da biciciclismo)

tuttobiciweb.it
 
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#58
La Euskaltel rischia di chiudere i battenti
Serve un grande sponsor ma le trattative languono

PROFESSIONISTI | Fine agosto, fine di tutto? Se nei prossimi 45 giorni la Euskaltel-Euskadi non troverà uno sponsor di livello internazionale, non ci sarà futuro. A scrivetrlo è il quotidiano El Correo.
L’operatore telefonico Eusklatel quest’anno si è fatto carico, oltre ai 3,5 milioni pattuiti, di una cifra uguale per sopperire ai mancati versamenti da parte degli enti governativi baschi, ma di più non può fare. E per la stagione 2014 servono 9 milioni di euro. La società è in vendita, ma non ci sono compratori.
Le risposte delle aziende contattate, anche con la mediazione della Uci, sono state sempre univoche: «no, grazie» come conferma Mikel Astorkiza, direttore corpporatiovo della fondazione Euskadi.
E l’altro quotidiano spagnolo Gara spiega come Igor González de Galdeano abbia deciso di non mettere sotto contratto alcun corridore prima di avere qualcosa di concreto in mano. Al momento solo Igor Antón, Ion Izagirre e Mikel Landa hanno un contratto per il 2014 mentre Samuel Sánchez e Mikel Nieve hanno firmato fino al 2015.

Tuttobiciweb.it
 
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#59
Triste fine di un ciclo mi sa
 
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#60
Euskaltel, l'inizio della fine
Consegnata la liberatoria ai corridori

La speranza è l'ultima a morire, ma il futuro della Euskaltel sembra ormai segnato: ieri, infatti, prima di partecipare alal Clasica San Sebastian, i corridori sono stati informati delle difficoltà del team e hanno ricevuto la liberatoria per trattare con altre squadre e magari firmare un nuovo contratto dal 1° agosto, come permesso dal regolamento. Sono 14 i corridori del team basco che hanno un contratto anche per la prossima stagione, mentre tutti gli altri hanno un contratto che scade a fine stagione. Preoccupazione, attorno al team arancionero, per le tante famiglie che rischiano di soffrire di questa situazione con almeno una cinquantina di persone che rischiano di trovarsi senza lavoro, come scrive oggi il quotidiano basco Deia.

tuttobiciweb.it

Finish!!!
Corridori liberi di andare in altri team!

Quanto mi dispiace Triste
 
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