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Cinema
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
Un film che oserei definire "perdibile".

Non c'è nulla di buono, nulla.

Stupido, inutile, brutto, inutile, insulso, di nuovo inutile, l'ho già detto inutile?

E' un film che non ha uno scopo, non ha un senso. Dobbiamo chiudere 'sta trilogia...okay facciamo 'sta roba.

J. J. Abrams cambia mestiere.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
Visto Episodio IX e ovviamente confermo, film oscenamente brutto, non solo per la trama stiracchiata e messa lì tanto per, non solo perché delude pesantemente chi ha un certo affetto per l’universo di Star Wars, brutto semplicemente di suo, scritto male, montato peggio, raffazzonato, in cui si salvano solo fotografia, trucchi e qualche momento d’azione, in ossequio ai 250 milioni di dollari spesi per farlo. 

Ho letto un commento divertente: “L’obiettivo finale di Palpatine era distruggere il franchise di Star Wars!”. 

Mi sembra di aver compreso comunque il perché sia venuto così male. Abrams, regista e coautore, è un discreto mestierante ma si è trovato di fronte ad una impresa, fallendo pesantemente, nel tentare di mettere dentro questo film tutte le parti mancanti rispetto alla narrazione complessiva prevista per i tre film del sequel. L’ascesa di Skywalker ha, in modo terribilmente amplificato, difetti simili a quelli di Episodio VII, anch’esso diretto da Abrams, dove ci si preoccupa poco di ambientare pienamente, l’essenziale è lo “spettacolo”, non tanto l’arco narrativo e la sua coerenza, la sua comprensibilità. Avevamo lasciato la Repubblica vittoriosa e ci troviamo di punto in bianco con la necessità di una Alleanza ribelle contro il potere del Primo Ordine e il suo Leader Supremo, maestro dal nulla del lato oscuro della Forza. Ma era il primo di tre film, c’era tempo per dare spazio alla storia da raccontare, lì prevaleva il piacere di ritrovare Han Solo, il Millenium Falcon, la Principessa Leia e, alla fine, Luke Skywalker. Mettiamoci una Morte Nera gigantesca, nuove figure versate nella Forza e via, spettacolo assicurato, secondo la modesta filosofia di Abrams. 
Fatto sta che il secondo film sequel (Episodio VIII) non viene affidato ad Abrams ma a Rian Johnson, che ne scrive anche la sceneggiatura, discostandosi in buona parte dallo stile di Abrams, non senza vantaggi, con qualche sfaccettatura in più sui personaggi e una uscita di scena memorabile per Luke, più una attenzione alla Forza e all’immaginario che si collegano un poco di più alla saga.
Gli ultimi Jedi non credo si discosti particolarmente dal canovaccio complessivo ma non lo sviluppa molto. Inizialmente, nel 2014, Johnson era incaricato anche di sviluppare più approfonditamente il soggetto del terzo film, una sorta di pre-sceneggiatura, tuttavia nel 2015 viene annunciato che sarà Colin Trevorrow il regista e sceneggiatore di Episodio IX. Probabilmente le idee di Johnson si discostavano da quelle iniziali e della produzione.
Dopo questo mix di autori e interpretazioni diverse della storia, Trevorrow si trova di fronte ad un compito difficile e le sue sceneggiature (vari tentativi) non convincono la produzione. L’incarico passa per poco tempo ad un altro regista ma, poco tempo dopo, viene infine affidato ad Abrams, che si trova a voler mettere dentro il terzo film tutto il resto della storia prevista, dal ritorno in scena di Palpatine, assurdamente affidato alla scritta iniziale (probabilmente nel secondo film avrebbero dovuto esserci sviluppi attinenti), all’enorme sequenza di elementi appiccicati qui e là, compresi i Cavalieri di Ren, che tanto e giustamente hanno appassionato Paruzzo! (immagino che da qualche parte nel secondo film ci sarebbe dovuto essere uno spazio per dar loro un posto nella storia, nel terzo non c’era più il tempo, ma allora perché non eliminarli?).

Perché la produzione non abbia pianificato insieme tutti e tre i film, affidandoli ad un unico team di autori, non è dato sapere (incompetenza?). Probabilmente Rian Johnson era l’unico che avrebbe potuto realizzare un terzo film coerente con il secondo e più sensato, presumibilmente abbandonando le parti del soggetto che non lo convincevano (compreso il ritorno di Palpatine?). 
Se la fedeltà al soggetto originale era così fondamentale forse l’unica via era quella di realizzare altri due film. E, nonostante tutto, era sicuramente possibile scrivere una sceneggiatura molto superiore e più godibile / contestualizzante. Nonostante la “fretta” non mancano pezzi del film ben poco fondamentali per la storia. 


Cosa è stato infine di quel bambino che alla fine degli ultimi Jedi usa la forza per prendere la scopa e sogna le stelle? 
Beh, a George Lucas il lavoro di Johnson è piaciuto, vi ha visto le tracce di una maggiore inventiva, e nel 2017 la Lucasfilm gli ha affidato l’incarico di creare una nuova trilogia.
Che Palpatine abbia fallito anche nel tentativo di distruggere il franchise di Star Wars?
 
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[+] A 3 utenti piace il post di OldGibi
Il problema è che si è iniziata una trilogia senza sapere dove si andava a parare e il cambio di regista (insensato) ha reso tutto ingestibile. La trilogia prequel ha tanti difetti ma perlomeno quale fosse l'obiettivo finale era chiaro dall'inizio.

Tra l'altro Abrams è a mio parere un regista meno che mediocre.
 
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Qualcuno (immagino di si) ha visto "C'era una volta a... Hollywood"?

Quando posso, come in questo caso, mi piace guardarli in inglese coi sottotitoli in inglese.

A me è piaciuto molto, anche se mi rendo conto che ad alcuni potrebbe perfino non piacere per niente, non avendo una vera e propria trama lineare e ben definita (e secondo me in italiano perde molto).

Sono stato piacevolmente sorpreso dal finale, mi aspettavo succedessero altre cose.

Tra gli attori spicca più Brad Pitt, che non a caso ha vinto il Golden Globe.

P.S. Belli i riferimenti a "Bastardi senza gloria" e agli Spaghetti Western
 
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L'unica cosa

C'era una volta ad Hollywood
 
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(09-01-2020, 08:05 PM)Tommeke23 Ha scritto: L'unica cosa

C'era una volta ad Hollywood

 
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(09-01-2020, 07:41 PM)Lambohbk Ha scritto: Qualcuno (immagino di si) ha visto "C'era una volta a... Hollywood"?

Quando posso, come in questo caso, mi piace guardarli in inglese coi sottotitoli in inglese.

A me è piaciuto molto, anche se mi rendo conto che ad alcuni potrebbe perfino non piacere per niente, non avendo una vera e propria trama lineare e ben definita (e secondo me in italiano perde molto).

Sono stato piacevolmente sorpreso dal finale, mi aspettavo succedessero altre cose.

Tra gli attori spicca più Brad Pitt, che non a caso ha vinto il Golden Globe.

P.S. Belli i riferimenti a "Bastardi senza gloria" e agli Spaghetti Western


Conoscendo la storia "reale" anche a me ha sorpreso il finale alternativo.
 
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Ho visto di recente un film semisconosciuto chiamato Italia Ultimo Atto di Massimo Pirri con protagonista Luc Merenda uno dei tanti volti del cinema tricolore anni 70 idolo di Tarantino tra l'altro come Di Leo, Milian, Conte, Leroy etc
Il film esce pochi mesi prima dell'omicidio Moro e la cosa stramba sono le analogie tanto che la troupe intera si troverà a che fare con la Digos, alla fine viene fuori che lo sceneggiatore era un associato delle br la pellicola in breve racconta il rapimento a Roma di un importante politico poi giustiziato...
In quegli anni sto riscoprendo tante perle noir, poliziesche, thriller, western etc da Milano Odia a Il Cerchio Rosso da Uomini si Nasce Poliziotti si muore oppure Cani Arrabbiati, Milano Calibro 9,  La Citta sconvolta Caccia spietata ai rapitori o Banditi a Milano con Volonté, Milian, Lovelock e Don Backy...
Quentin Tarantino più volte afferma di essersi dato al cinema grazie a questi titoli e a quegli interpreti.
 
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Visto 1917 ieri.
Film straordinario davvero, vale la pena andarlo a vedere se ne avete l'opportunità.
 
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(29-01-2020, 11:31 AM)Young Signorino Ha scritto: Visto 1917 ieri.
Film straordinario davvero, vale la pena andarlo a vedere se ne avete l'opportunità.

fatto curioso ci devo andare sabato a vederlo perché io e mia moglie siamo curiosi di vedere cosa è stato giudicato meglio di Joker, che per quanto mi riguarda è un capolavoro
 
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[+] A 1 utente piace il post di cyclingchronicles
Sto approfittando della quarantena e di Disney+ per un rewatch completo dei film del Marvel Cinematic Universe.

Visto con gli occhi di adesso Iron Man fa un po' sorridere ma rapportato ai film Marvel di quel periodo, tipo la trilogia di Raimi su Spiderman oppure I Fantastici Quattro, capisco perché abbia dato il via per far diventare quel franchise quello che è adesso. Tanto merito va sicuramente a Robert Downey jr. e tra l'altro ha dato anche risalto ad un personaggio come Iron Man che rispetto ad altri non era così conosciuto tra i non appassionati di fumetti.

Invece L'incredibile Hulk (che tra l'altro è solo su Primevideo) è monnezza e contiene uno dei peggiori, se non il peggiore, villain dell'MCU (e ce ne vuole, visto che il 90% sono villain inutil). Evitabilissimo anche per chi non avesse mai visto i film e volesse recuperarli tutti, non so neanche di preciso perché venga considerato nel canone.
 
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I primi 2 di Raimi sono splendidi altroche
 
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Vero, poi nonostante lo Spiderman di quei film non sia tanto fedele ai fumetti bisogna dire che Tobey Maguire per fare l'ebete è impareggiabile
 
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Che vi devo dire, riguarderò anche quelli allora. Asd

Il secondo capitolo mi era piaciuto molto in effetti.
 
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A mio parere la nuova ondata dei film Marvel predilige troppo gli effetti speciali dimenticandosi della sceneggiatura. Tutti progetti messi in mano a mestieranti, Raimi invece ha fatto il suo spiderman come giusto che sia.
 
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Di film Marvel ne ho visti pochi e distrattamente. In ogni caso vi ho trovato poco l'aspetto innovativo voluto da Stan Lee, il creatore dell'universo Marvel, che conoscevo discretamente come appassionato di fumetti in gioventù (epoca tardo Miocene, o giù di lì...). 
I supereroi della DC Comics (Superman, Batman & co) erano alquanto piatti dal punto di vista psicologico. Stan Lee, in particolare con il grande successo di Spiderman, avviò un filone di eroi tormentati, molto sfaccettati, spesso incerti, in una divisione tra il bene e il male a volte non pienamente nitida. 
Dal punto di vista dei fumetti l'acme venne toccato con il personaggio di Silver Surfer, navigatore delle stelle imprigionato sulla Terra, anche grazie alle tavole di grandissima bellezza disegnate da John Buscema. Altrettanto interessante il personaggio di Hulk, "mostro" sofferente e solitario quando trasformato, altrettanto tormentato e solitario, assediato dal "mostro", il dr. Banner. 
Molti personaggi non hanno avuto un grande successo editoriale, arrivato con i Fantastici 4 e, soprattutto, con l'Uomo Ragno, vera locomotiva della Marvel, con l'aiuto del discreto successo di Daredevil. 
Molti personaggi hanno poi ruotato intorno al gruppo dei "Vendicatori", dando spazio ad un universo più ampio. 
Nei film prevalgono di solito aspetti alla DC, superpoteri ed effetti speciali. 
Per me altri tempi. Quando ho regalato ai nipoti le collezioni delle serie originali dei fumetti per venderle sono rimasti abbastanza tiepidi, salvo poi stupirsi delle migliaia di Euro ricavati.
 
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Partiamo dal presupposto che sui fumetti io non so nulla di nulla, da un lato mi piacerebbe leggere qualcosa, dall'altro non saprei da dove iniziare (anzi, se qualcuno ha consigli, sempre rimanendo in zona Marvel, vi ascolto :) ).
 
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(17-04-2020, 07:12 PM)Paruzzo Ha scritto: Partiamo dal presupposto che sui fumetti io non so nulla di nulla, da un lato mi piacerebbe leggere qualcosa, dall'altro non saprei da dove iniziare (anzi, se qualcuno ha consigli, sempre rimanendo in zona Marvel, vi ascolto :) ).


I quindici albi di Silver Surfer se li trovi (solo quelli disegnati da John Buscema) e l'Uomo Ragno. Non ho idea di cosa si trovi in giro. 
Per parlare di fumetti mi mancano gli ultimi 30 / 40 anni, sul prima me la dovrei cavare. 
Fuori dal mondo Marvel, in Italia resterei sul buon vecchio Tex. 
Nel mondo innanzi tutto le strisce, a partire da Charlie Brown, a mio avviso magnifico connubio di comicità e qualità, godibilissimo anche oltre la gioventù.
 
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Proseguo con Iron Man 2.

Passo indietro rispetto al primo, non perché sia un brutto film ma perché per certi versi risulta quasi più utile per introdurre i personaggi che saranno poi presenti negli altri film, come Black Widow e Nick Fury (oltre a War Machine che, oltre a cambiare attore, prende un po' più di spazio) che come prodotto singolo.
 
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