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KBC Driedaagse van De Panne - Koksijde
#41
Insomma, è rimasto ai Nirvana e agli Smashing Pumpkins... cresci Ossino, cresci :)
 
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#42
Senza dubbio non è "lento"...AsdAsd
 
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#43
Semitappa del mattino,con vento e pioggia.
Non partono:Devolder, Pozzato, Sagan, Ballan, Paolini, Helminen, Dall'Antonia.Molti i ritirati dopo la prima parte di corsa.

Come tradizione,è una corsa ad eliminazione,solo quelli che puntano alla classifica finale rimangono a prendere dei rischi.
 
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#44
Conclusa la semitappa del mattino:Guarnieri su Galimzyanov!!!
Saranno arrivati al traguardo circa 40 corridori.

Nel pomeriggio,a meno di sorprese,legate sopratutto al meteo,Westra dovrebbe far sua la generale.
Diciamo pure che i primi 5,saranno quasi certamente:
1 Westra
2 Rosseler
3 Flens
4 Murayev
5 Grivko
 
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#45
Ho visto solo gli ultimi metri, che ci faceva Vaitkus là davanti?
 
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#46
Ha tentato l'allungo all'ultimo km,è stato ripreso ai 500 mt.
Sicuramente,dal punto di vista tattico e viste le sue caratteristiche,più giusto cosi,piuttosto che partire lungo e tirare la volata a quello che lo segue.
Grazie ad un traguardo volante,de Backer passa momentaneamente al comando della classifica.
 
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#47
TRE GIORNI LA PANNE. Volata vincente di Jacopo Guarnieri
Tappa dura, durissima e volata vincente per Jacopo Guarnieri che coglie così la prima vittoria stagionale, la quarta in carriera, nella tappa mattutina dell'ultima giornata de La Tre Giorni di La Panne (oggi promeriggio la crono). Bert de Backer (Skil-Shimano) è il nuovo leader della classifica generale.
«E' una grande vittoria. Non ero al meglio della condizione, ma oggi mi sono sentito molto meglio dopo i tanti acciacchi che ho avuto in questo inizio di stagione. Sono felice per me e per la squadra», ha detto a caldo il 24 enne velocista della Liquigas-Cannondale.
Da segnalare nel finale un'ottima azione di Federico Canuti (Colnago CSF) che è scattato tutto solo a 16 chilometri dal traguardo e si è visto riprendere quando ormai lo striscione dell'arrivo si cominciava a vedere... tuttobiciweb.it

Ordine d'Arrivo
1. Jacopo Guarnieri (Liquigas-Cannondale) 2:32:11
2. Denis Galimzyanov (Katusha) m.t.
3. Jimmy Casper (Saur Sojasun) m.t.
4. Kenny Van Kummel (Skil-Shimano) m.t.
5. Alexander Kristoff (BMC) m.t.
6.Gerald Ciolek (Quick Step) m.t.
7. Michal Kwiatkowski (RadioShack) m.t.
8. Mirco Lorenzetto (Astana) m.t.
9. Jacobe Keough (UnitedHealtcare) m.t.
10. Stijn Neirynck (Topsport)

Classifica Generale
1. Bert de Backer (Skil-Shimano) 12:02:52
2. Lieuwe Westra (Vacansoleil) a 2
3. Arnoud Van Groen (Veranda's Willems) a 4
4. Dmitri Muravyev (RadioShack) a 6
5. Romain Feillu (Vacansoleil) a 7
6. Aidis Kruopis (Landbouwkrediet) a 10
7. James Vanlandschoot (Veranda's Willems) m.t.
8. Stijn Neirynck (Topsport Vlaanderen) m.t.
9. Mark Renshaw (HTC-Highroad) m.t.
10. Vladimir Gusev (Katusha) m.t.
 
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#48
Nella crono c'è Rosseler davanti o ho capito male..?! Nelle crono brevi è davvero stra-forte... Sisi
 
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#49
Si proprio lui.
Arrivato ora Westra,niente da fare.
Rosseler vince crono e 3 giorni.
 
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#50
LA PANNE. Rosseler domina crono e corsa
Sebastien Rosseler ha imposto la sua legge nella crono che ha concluso la Tre Giorni di La Panne e ha conquistato anche il successo finale nella corsa belga. Il belga della Radioshack ha preceduto l'olandese Westra ed il giovane talento polacco Kwiatkowski.

Ordine d'Arrivo
1 S. Rosseler in 18'31"
2 L. Westra a 14”
3 M. Kwiatkowski st
4 S. Chavanel a 18”
5 B. Grabsch a 22"
6 A. Grivko a 24"
7 D. Muravyev a 30"
8 R. Flens st
9 T. Vaitkus a 34"
10 C. Lemoine a 50”

Classifica Finale
1. Sébastien ROSSELER Team RadioShack in 12:31:32
2. Lieuwe WESTRA Vacansoleil - DCM Procycling Team a 6”
3. Michal KWIATKOWSKI Team RadioShack a 14”
4. Sylvain CHAVANEL Quick Step Cycling Team a 18”
5. Bert GRABSCH HTC - Highroad

tuttobiciweb.it
 
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#51
La Panne: quando l'inferno è di "Serie B"
“L'inferno del Nord”. Croce per gli atleti e delizia per gli appassionati che attendono questi appuntamenti come un bimbo attende la notte di Natale, una notte che arriva al termine di un lungo periodo, anticipata da domeniche con i negozi aperti, dall'8 dicembre e da altri giorni festivi. Nel ciclismo queste giornate si chiamano Gand – Wewelgem, Dwars door Vlaanderen, Harelbeke; nomi mitici, a tratti impronunciabili ma in grado di evocare grandi imprese e ricordi epici.

La vigilia del Giro delle Fiandre, classica con la “C“ maiuscola, è caratterizzata dalla Tre Giorni di La Panne, nobile appuntamento che il glorioso Velo Club De Panne propone dal 1977. Kelly, Vanderarden, Bartoli, Museew, Van Petegem sono alcuni nomi nell'albo d'oro della classica delle Fiandre Occidentali.

In un contesto storico come quello attuale è facile immaginare a quali difficoltà debbano far fronte gli organizzatori per proporre un prodotto appetibile al pubblico ma soprattutto a chi decide di investire nel ciclismo. La felice collocazione nel calendario internazionale catalizza sulle strade di questa gara quanto di meglio ci sia in circolazione. Ma quest'anno qualcosa non ha funzionato.

Soprassiedo sul fatto che dichiarare in anticipo di partecipare ad una gara come allenamento è di cattivissimo gusto nei confronti degli appassionati e di chi si impegna un anno per organizzare una gara; questo è un altro discorso.
I fatti. Seconda tappa della Tre Giorni di La Panne: concludono la gara in 162.

Partenza della terza ed ultima tappa: piove, si presentano al via in 154; 8 in meno rispetto a quelli che hanno portato a termine la seconda frazione. Hanno concluso la tappa in 56 che significa 98 corridori tra ritirati e fuori tempo massimo. Il motivo? La pioggia e la paura di rischi in vista del Fiandre hanno fatto pensare bene a 98 professionisti (che stavano onorando un impegno) di fermarsi ai box. Di quei 56 solamente 51 si sono presentati al via della crono conclusiva.

Sicuramente domenica assisteremo ad un grande Fiandre (se piovesse succederebbe la stessa cosa?) ma provate a mettervi per un attimo nei panni dell'organizzatore della Tre Giorni di La Panne o KBC 3 Daagse De Panne, per rimanere in clima nordico. Cosa racconterà questo signore domani quando andrà a batter cassa alla porta degli sponsor? E se gli sponsor gli dicessero che non onoreranno i propri impegni perchè un giorno è piovuto? Il ciclismo oggi ha rimediato l'ennesima figuraccia; evitabile tra l'altro.

Tutti i ragazzini che si avviano al ciclismo sognano di diventare un professionista, nello sport il termine professionista ha lo stesso significato che assume nella vita di tutti i giorni. Recita il De Mauro (autorevole dizionario della lingua italiana) alla voce “professionista”: Chi svolge la propria occupazione con cura, competenza e serietà.

Vi immaginate un chirurgo che durante un intervento dice di non essere in giornata? O un pilota di un boeing che decide di lasciare la cloche perché in fondo quel giorno avrebbe preferito fare un giro al mare? O ancora, una squadra di calcio di serie A che si schiera in campo con 7 giocatori anziché con 11 perchè piove? Ci vorrebbe più professionalità, ma sembra un’utopia, basterebbe solo un po’ più di rispetto e di educazione nei confronti di chi vive questo sport con passione vera, che toglie tempo alla propria famiglia per organizzare una gara della quale se ne parlerà un anno intero e nei confronti dei tanti tifosi che, nonostante tutto, continuano ad amare il nostro sport.

Signori che gestite squadre e campioni, invece di lamentarvi per la mancanza di denari, di sfoggiare pullman lucidi, di fare proclami sulla salvezza del ciclismo, di essere i paladini dello sport pulito, di accusare il mondo delle due ruote per qualsiasi cosa senza trovare una soluzione, cercate di essere più professionali e di rispettare di più questo fantastico sport che è il ciclismo.

Tutto dipende da voi, anche il futuro di quella gara che hanno concluso in una cinquantina (a proposito: complimenti a Jacopo Guarnieri per la vittoria e soprattutto per il coraggio, a questo punto credo sia un eroe) e che il povero organizzatore metterà sicuramente in discussione. Signori, per una volta, fate un bagno di umiltà perché se spariscono tutte quelle che voi chiamate “garette” il vostro giochino finisce e allora bisognerà andare a lavorare. Davvero.

Stefano - ciclismoweb.net
 
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