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Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres 2013
(01-04-2013, 10:25 AM)Micheliano59 Ha scritto: Boasson Hagen ha provato a tenere la ruota di Cancellara ma gli è andata male, per il resto nulla, scandalosi i BMC ancora una volta...

Gli Sky è meglio non nominarli nemmeno, guarda: scandalosi proprio. Sisi Passi Thomas che è caduto, ma avevano un sacco di soluzioni, uno squadrone bello solido, e invece non s'è mai vista anima viva. Ma sul Teide cosa facevano...? I bunga bunga?!? Mah...
 
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Stannard volava alla SanRemo, credo più defezioni individuali, anche se il tracollo mi è sembrato complessivo : ma meglio così, robotici nelle corse a tappe, qui umani

Ma prendete Boasson, al Nord potrebbe essere bruciato, oramai si dedichi alle corse a tappe di una settimana, ha perso anche punte di velocità
 
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Lampre, un Fiandre insufficiente
Il Team LAMPRE-MERIDA ha chiuso il Giro delle Fiandre con un bottino che tradisce le aspettative: 44° posto per Pozzat0 a 4’56″ dal vincitore Cancellara, 60^ posizione per Cattaneo a 7’45″.

Queste le impressioni a caldo di Filippo Pozzato al termine della gara: “Durante la corsa stavo abbastanza bene ma, onestamente, devo dire che non sentivo la gamba al massimo. Ho comunque tenuto duro, anche grazie ai compagni, soprattutto Cattaneo e Cimolai. Stavo provando a rientrare sul primo gruppo che si era posto all’inseguimento di Cancellara, Sagan e Roelandts, ma sul Patersberg ho dovuto fare inoltre i conti con un problema al cambio che mi ha tagliato fuori da ogni gioco.
Non posso essere soddisfatto, eppure voglio guardare all’appuntamento della Parigi-Roubaix ancora con tanta convinzione e grinta: ho gran voglia di fare bene
”.

Può invece sorridere Mattia Cattaneo, 22 anni, al suo primo Giro delle Fiandre: “Sono riuscito a rimanere a lungo nel gruppo di testa, speravo di poter dare una mano a Filippo per ottenere un bel risultato. Sul piano personale, sono soddisfatto: ho voluto fortemente provare a misurarmi con le corse del Belgio, per toccare da vicino tutte le difficoltà e le atmosfere di questi appuntamenti.
I primi giorni ho faticato, poi ho iniziato a capire i meccanismi che ti permettono di non affondare. Non sono le corse più adatte alle mie caratteristiche, però nel Giro delle Fiandre ho dimostrato di riuscire a non sfigurare
”.

Questo il bilancio del ds Fabrizio Bontempi: “Non abbiamo centrato gli obiettivi prefissati. Ovviamente i ragazzi si sono impegnati, ma non è stato sufficiente. L’analisi che Pozzato ha fatto della sua prova è stata molto onesta e da qui deve partire per trovare le energie giuste per farsi trovare pronto per la Parigi-Roubaix. Bravissimo Cattaneo: voglia di apprendere associata a una grande classe, questo basta per rendere onore alla sua bella prestazione. Bene Cimolai nel supportare Pozzato nelle fasi centrali della gara, mentre Graziato e Viganò sono stati tagliati fuori da forature e incidenti meccanici. Petacchi ha dovuto abbandonare dopo il secondo passaggio sul Kwaremont per un colpo di freddo. Per Palini e Favilli il rammarico di non aver completato la corsa”.

comunicato stampa Lmpre-Merida
 
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Fiandre, tanta delusione in casa Sky
Solo 17° Boasson Hagen, caduta per Thomas

C’è delusione, in casa Sky, per il risultato del Giro delle Fiandre: il diciassettesimo posto di Edvald Boasson Hagen è certamente troppo poco per il team numero 1 del mondo.
«Purtroppo - ha spiegato il direttore sportivo Servais Knaven - abbiamo dovuto fare i conti con una caduta di Geraint Thomas poco prima dell’ascesa decisiva sul Kwaremont. La squadra ha lavorato per riportarlo dentro, ma l’impresa era impossibile. Non posso criticare nessuno, ma qualcosa non ha funzionato, visto Boasson Hagen era al posto giusto all’inizio della salita decisiva. Siamo tutti delusi, i corridori in primis, perché ci aspettavamo di più, anche se il virus che ha colpito tanti ragazzi durante il ritiro al Teide ha certamente lasciato strascichi. Ora ci concentriamo sulla Roubaix e speriamo di vivere una giornata diversa».

tuttobiciweb.it
 
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Marangoni ci scrive: «Anche se nessuno lo sa, ho concluso il Giro delle Fiandre: inseritemi nell'ordine d'arrivo!»
«Ciao, sono Alan Marangoni e come saprete corro nel team Cannondale. Domenica al Giro delle Fiandre ho tagliato il traguardo ma non avevo trasponder e numero sul telaio perché avevo cambiato bici e ho fatto l'errore di non scoprire il numero sulla maglia. Al mio posto (65°) è stato così classificato il mio compagno Bodnar che si era ritirato». Detto fatto, sostituzione effettuata ed ora Marangoni vede riconosciuto, dal nostro ordine d'arrivo del Fiandre (e nell'attesa che anche l'UCI sia conseguente), il suo sforzo nel portare a termine la difficile prova belga. Sperando che domani non ci scriva Bodnar...

cicloweb.it
 
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