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Giro d'Italia 2013: clan colombiano in rotta con Sky?
#1
Giro d'Italia 2013: clan colombiano in rotta con Sky?
Urán ed Henao scalpitano. Wiggins può fidarsi?

Un giorno Angelo Massimino, ex presidente del Catania Calcio, di fronte ad una squadra poco unita, proferì una frase che sarebbe divenuta ben nota: «Ma se ci vuole l'amalgama, compriamolo: quanto costa?». Ora, lungi da noi affermare che in casa Sky non siano dei maestri nel creare lo spirito giusto del tutti per uno, siccome ad osservare bene la squadra, almeno nelle grandi corse a tappe, sui nove corridori che troviamo ognuno ha il suo compito: chi tirare in pianura, chi sfiancare gli avversari in salita, chi piazzare la stoccata vincente.

È però un dato di fatto che la Sky - ossia la stessa squadra ben amalgamata di cui sopra - allo scorso Tour de France abbia avuto qualche problemino di gestione con Wiggins e Froome: il primo era in maglia gialla, il secondo, scalpitante, avrebbe voluto e forse potuto massacrare il proprio capitano in salita. Non lo fece, ma in tutto il Mondo s'è assistito all'umiliazione del Sir da parte del paggetto sulla strada verso Peyragudes.

Ancora a pochi giorni fa risale la discussione su Wiggo al Tour (che dovrebbe essere una certezza) non già come aiutante di Froome, quest'anno capitano designato della formazione britannica, ma come seconda (o prima?) punta. Ambizione, quella di Wiggins di accoppiare Giro e Tour, che ha comprensibilmente fatto sbiancare Froome: Il buon Chris si è ripreso soltanto una volta che Wiggins ha smentito ed ha fatto retromarcia sulla possibilità di fare il secondo capitano al Tour.

In attesa del Tour che sarà presumibilmente pepato, torniamo all'oggi, ossia al Giro, situazione che se non sta sfuggendo di mano a Sir Wiggins ed al suo staff poco ci manca. Succede che nella terza tappa, quella di Marina di Ascea, quella degli attacchi di Hesjedal e dell'Astana, la Sky lasci Wiggins davanti con i soli Sergio Henao e Rigoberto Urán.

Sarebbero due scorte perfette, non fosse che la possibilità di successo dei due colombiani in un GT come il Giro è quasi pari (abbiamo detto "quasi") a quella di Wiggins. Sarà casuale che in quella tappa, mentre Evans ed Hesjedal corrono dietro a Paolini e prendono l'abbuono, il Sir resti nella pancia del gruppo. Tutto sotto controllo, la Sky è sempre la squadra da battere, il resto sono malelingue.

Cambia ancora qualcosa, ma non in meglio per Wiggins, a Serra San Bruno: è storia di ieri. Nell'ultimo chilometro cadono Salerno, Garate e Dupont; Wiggins resta intruppato dietro e perde 17". «Non è la fine del mondo», si dirà a sera in casa Sky. Verissimo, perdere 17" in un GT ci sta eccome. Non sarebbe la fine del mondo se quei due o tre compagni deputati a scortare Wiggins verso il traguardo fossero stati al loro posto, ossia a fianco a lui. Un po' il lavoro che Aru, Tiralongo ed Agnoli, per fare tre nomi, eseguono con Nibali.

Invece i comprimari di Wiggins erano nel primo gruppo. Henao chiuderà 29° ma con lo stesso tempo del vincitore Enrico Battaglin, Urán addirittura andrà a giocarsi la tappa, chiudendo al 4° posto di giornata e ritrovandosi alle spalle di Luca Paolini nella generale. Apriti cielo! I colombiani fanno corsa a sé, altro che scortare Wiggins verso la maglia rosa.

Oggi, prima della tappa di Matera, La Gazzetta dello Sport, in un articolo di Claudio Ghisalberti, parla di un Henao che resterà alla Sky presumibilmente anche per l'anno prossimo mentre di un Rigoberto Urán sul piede di partenza. Del resto il colombiano di Urrao è un classe '87, già nel 2012 fu 7° al Giro d'Italia, con tanto di maglia bianca di miglior giovane, e vuol puntare in alto. Omega Pharma Quickstep ed Astana avrebbero già mandato le loro offerte.

Il "caso Colombia", per dire le combinazioni, scoppia in casa Sky proprio nello stesso giorno in cui Richie Porte prolunga il contratto fino al 2015, volendo fare il capitano in un GT. Dando per scontato che Froome e Wiggins resteranno e che Henao probabilmente li imiterà (ma ciò è tutt'altro che una certezza) non c'è sicuramente spazio per Urán (il quale, detto per inciso, è in scadenza di contratto).

Il problema è ora capire come si muoverà la scuderia britannica nelle due settimane che ci separano da Brescia, con Wiggins che è il più arretrato in classifica tra i corridori di vertice (ma sono in tanti a dire che Bradley si stia nascondendo in vista della mazzata nella crono di Saltara). Tutti con Wiggins, anche se dovesse accusare più di una debolezza in salita (ipotesi non così remota)? Wiggins capitanissimo, specie dopo la crono di Saltara, con Henao e Urán pronti ad entrare in azione in caso di défaillance del Sir? Oppure sulla carta tutti per il Sir ma sulla strada Henao e Urán pronti a dire la loro sulle Alpi?

E soprattutto, una volta accusati da Wiggins quei tre minuti (o anche di più, o di meno. Il futuro ancora non siamo in grado di prevederlo) nella crono di Saltara, a chi andrà dietro Nibali (così come Hesjedal, Evans, Scarponi...)? Agli scattini apparentemente innocui di Henao ed Urán o a Wiggo, sempre Wiggo, solo e soltanto Wiggo?

Può essere una tattica contrastante ma efficiente, quella della Sky: seminare zizzania (si fa per dire) tra i loro per far impazzire gli avversari. Se però Froome punta al Tour e Porte nel 2014 punterà ad un GT, perché anche Urán ed Henao non potrebbero coltivare ambizioni personali già in questo Giro che non sarà messo certamente nella cassaforte di Sir Bradley Wiggins dopo Saltara?

Che la strada da Napoli a Brescia non sarebbe stata facile per Wiggins era pacifico sin dal giorno in cui il Sir disse che avrebbe preso parte al Giro d'Italia. Che si ritrovasse a dover combattere, oltre che contro imprevisti mai trovati al Tour de France, con avversari più agguerriti, su salite meno controllabili, anche contro faide interne al Team Sky, era meno ipotizzabile.

Nel dubbio, dopo la Vuelta 2011 (Froome che in salita morde il freno per difendere la roja di Wiggins: vincerà Cobo) ed il Tour 2012 (Wiggins è in giallo, Froome vuole vincere a La Toussuire ma, impeditogli ciò, umilia il capitano a Peyragudes) si apre un caso Sky anche al Giro 2013.

Forse non sarebbe ora che i britannici, i quali vogliono far somigliare la loro squadra ad un orologio, perfetto per la quantità e qualità di ingranaggi e programmazione, comprassero anche questa benedetta amalgama? Il "quanto costa?" non dovrebbe essere un problema per loro.

Francesco Sulas - cicloweb.it
 
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#2
Nhà, tutta una strumentalizzazione

Probabile se ne vadano, più Uran che Henao, ma qui sono per Wiggo
 
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