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Giro d'Italia 2014 | 11^ Tappa: Collecchio - Savona
#1
Mercoledì 21 Maggio 2014

11a Tappa
Collecchio - Savona
(249,0 km)



Presentazione

La tappa più lunga del Giro non sarà al contempo la più difficile, visto che presenta i tipici tratti della frazione interlocutoria; ma offrirà un finale in cui i big della classifica dovranno stare molto attenti, e in cui ci sarà spazio per il colpo di mano di un (gruppetto di) finisseur. Il primo obiettivo del gruppo, alla partenza da Collecchio, sarà di raggiungere il litorale: e per fare ciò bisognerà scavalcare l'Appennino, nella fattispecie il Passo Tre Croci: la salita si incontra dopo poco più di 50 km e consta di ben 13 km di ascesa al 4.6% di pendenza media (e la parte più dura sono i 4 km conclusivi, al 6.5%). Dalla cima - che segna peraltro il confine tra Emilia e Liguria - 13 km di discesa abbastanza tecnica fino a Varese Ligure, quindi un'altra ventina di chilometri non del tutto lisci (presentano uno strappetto a Torza) prima di raggiungere la via Aurelia a Sestri Levante. Da qui a Savona, 100 km tutti sul mare, sostanzialmente pianeggianti, ma non privi di un paio di interessanti strappetti: il muro di Monte Cucco a Chiavari (2 km al 9% medio ma con punte oltre il 20!) a 130 km dal traguardo, e la salitella di Monte Esoli (5 km con pendenze che oscillano tra il 5 e il 7%) ai -115. Non c'è però da aspettarsi grandi cose in questo tratto, vista la grande distanza che lo separa dal traguardo. A Savona, sede d'arrivo, si approda dopo 204 km di tappa. Ci si fermasse qui, sarebbe volata assicurata; e invece ci si tuffa nell'entroterra, perché il piatto forte della portata ligure è la salita di Naso di Gatto, che svetta a 28 km dalla fine dopo una scalata lunga quasi 8 km; la pendenza media è del 7.7% (notevole), i 2 km centrali sono all'11 e comunque fino a 1500 metri dal Gpm la salita continua ad essere particolarmente arcigna. Un paio di chilometri di discesina precedono un altro chilometro e mezzo all'insù (ma su pendenze blande), quindi 20 km di discesa per chiudere il giro antiorario e rientrare su Savona. Non una picchiata da 80 orari, ma una discesa su cui occorrerà spingere. Né gli attaccanti di turno si potranno rilassare una volta arrivati in fondo, sugli ultimi 4 km completamente pianeggianti prima del traguardo.

(cicloweb.it)


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#2
Giro d'Italia, presentata stamane la Collecchio-Savona
Da affrontare l'inedito (per il Giro) Naso di Gatto

[Immagine: showimg.php?cod=3962&tp=fgn&pos=]

Presentata questa mattina, a bordo della Costa Luminosa, l'undicesima tappa del Giro d'Italia che il 21 maggio prossimo porterá i corridori da Collecchio in Emilia a Savona: si tratta della frazione piu lunga del "Giro" edizione 2014 con i suoi 249 chilometri. Numerose le manifestazioni collaterali intorno alla tappa savonese. "Accompagneremo l'inizio della corsa rosa fino all'arrivo a Savona - ha spiegato il presidente del Comitato di Tappa Enzo Grenno- con un vero e proprio maggio in rosa".

Dopo la partenza del 2012 e dopo la parentesi femminile di questa estate con il Monte Beigua giudice della gara, la corsa rosa della Gazzetta dello Sport ritorna nel savonese. La tappa Collecchio-Savona di mercoledi 21 maggio 2014 troverà la sua conclusione logica nel capoluogo. L’assegnazione di una tappa è un premio inconfutabile alle capacità organizzative, alla bellezza del territorio e alla passione dei suoi abitanti.

Classificata come tappa di media montagna, la Collecchio-Savona, presenterà un finale decisamente interessante.
Dopo aver risalito la Val di Taro e dopo aver scalato il Gran Premio della Montagna di Passo Cento Croci, la carovana sarà chiamata ad attraversare tutta la Riviera da Sestri Levante alla Torretta savonese. Dopo di che inizierà un interessante circuito locale di una cinquantina di chilometri, circuito che affronterà la inedita (per il Giro) salita di Santuario-Naso di Gatto prima di planare su Savona dal Colle di Cadibona. L’arrivo sarà posizionato in Corso Tardy e Benech all’altezza del Palasport.

[Immagine: showimg.php?cod=3960&tp=fgn&pos=]

Proviamo ad immaginare gli scenari tecnici della tappa di Savona quando il Giro 2014 sarà proprio a metà del suo cammino.

Le prime dieci tappe, al di la di colpi di scena imprevisti, avranno sancito senza dubbio una classifica, magari provvisoria, magari senza grandi distacchi, ma certamente una classifica vera. A determinarla saranno state la cronosquadre iniziale di Belfast, gli strappi di Viggiano e di Montecassino, ma soprattutto gli arrivi in salita di Montecopiolo e di Sestola che non saranno cime dolomitiche ma che sono certamente in grado di fare del male.
Alla tappa di Savona, dal percorso praticamente identico a quelle che nelle edizioni storiche hanno portato la carovana all’ombra della Torretta, si arriva dopo la seconda giornata di riposo: le energie sono ancora abbastanza fresche e, nonostante la lunghezza della frazione, mi aspetto una fuga a lunga gittata da parte di uomini fuori classifica, faticatori, coraggiosi e passisti per vocazione. Un drappello di uomini così costituito può andar bene alle squadre che curano la “generale” e alla maglia rosa che potrebbe disinteressarsi della fuoriuscita.
Da notare anche, cosa molto importante, che il giorno dopo sarà in scena una delle tappe più significative di questo Giro, vale a dire la impegnativa cronometro di Barolo, quaranta chilometri di strada con poca pianura e tante curve e questo sarà un motivo in più per i pretendenti alla classifica finale che, presumo, lasceranno fare, salvaguardando le forze.
E la fuga va: setto, otto, dieci minuti… non importa il vantaggio. Credo che le squadre di classifica, però, non faranno lievitare troppo il divario. Il drappello di fuggitivi (una decina circa presumo) arriveranno al primo passaggio da Savona ancora tutti insieme e poi si daranno battaglia sulle rampe (e sono proprio rampe… max 12-13 %) di Naso di Gatto, “palestra” per tutti i cicloamatori della zona. I tre o quattro con più fondo e con più spiccate qualità da scalatore scolineranno quasi insieme e andranno a giocarsi la vittoria di tappa. Dietro, gli uomini di classifica saranno forse attaccati da qualche scalatore in vena di recuperare secondi preziosi ma non credo che si danneranno l’anima più di tanto. Una dozzina di uomini raggiungeranno insieme la vetta e, a meno che qualcuno dei piani alti non vada in crisi, si padalerà di conserva.

Cosa dire di questa tappa? Sicuramente non sarà decisiva per la classifica generale; vincerà un uomo di fondo, un gregario che ha ottenuto giornata di libertà, un luogotenente, magari un passista straniero abituato a fare fatica nelle strade del nord Europa. Probabilmente non sarà una tappa bellissima, però sarà combattuta e incerta: una “corsa nella corsa”. Ma, comunque sia, incanteremo il pubblico televisivo con lo spettacolo del nostro territorio, il mare, l’entroterra, la storia… La “grande bellezza” della nostra Provincia.

Carlo Delfino, comitato di tappa Savona
 
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#3
Io sarò sul Cento Croci, non lontano da casa mia Occhiolino
 
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#4
Tappa simile a quella di Marina di Ascea, anche se forse le imboscate sono più difficili da fare perché la parte finale della salita toglie un po' di "effetto sorpresa" (a vederla così). Sarebbe stato più interessante poi vederla ad inizio Giro (com'era appunto Marina di Ascea) più che a metà, quando si potevan fregare meglio corridori un po' più diesel... Sese
 
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#5
E' l'unica tappa con l'arrivo in discesa Facepalm
 
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#6
Ma la conosci te quella salita...?
 
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#7
Mi sembra di averla fatta una volta Mmm , ma ero un ciclista inesperto e fu una vera condanna
 
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#8
Bella questa tappa! Salita vera, anche se finisce lontana dall'arrivo. Una stoccata di Pozzo me l'aspetto, ma credo che all'arrivo ci siano i migliori insieme
 
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#9
Con 30 km dopo il gpm c'è poco da inventarsi, tappa "daffuga"
 
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#10
secondo me le seconde linee ci potrebbero provare, anche Rolland potrebbe attaccare
 
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#11
Mah, non è detto: il finale di salita non è male, e la discesa - visto che siamo in Liguria - non dovrebbe essere proprio banalotta. Se Rolland c'ha provato dal Carpegna, potrebbe ritentare qui :D Certo, non mi aspetto che si muova un big big, però un Rolland appunto, o anche un Hesjedal (che fu lui ad aprire i giochi a Marina di Ascea, se non mi ricordo male) ecc perché no...?! :D
 
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#12
Anche secondo me tappa da fuga...
 
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#13
Avrei visto bene Moser ma siccome ha una condizione scandalosa non penso proprio che se la potrà giocare
 
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#14
Tappa che può risultare molto interessante questa. Il naso di Gatto è una bella salita, ed una volta finita c'è solo discesa, quindi qualche nome importante potrebbe benissimo muoversi. Sono d'accordo sui nomi fatti in precedenza: Rolland ed Hesjedal, ma non mi sorprenderei se anche Evans provasse ed attaccare, questa è una tappa adatta ad uno come lui e ricorda vagamente quella di Gap del Tour 2011 dove staccò tutti.
 
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#15
CUNEGOOOOOO


e' uno dei migliori discesisti in gruppo, deve anticipare sugli ultimi km del gpm e potrebbe vincere
 
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#16
Se vince corro nudo per strada...
 
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#17
Domani per me attaccherà chi ha gamba! Pozzovivo darà una stoccata per vedere chi reagisce, la salita è troppo dura nel finale per essere lasciata lì... Avere l'appoggio dei nomi fatti da voi potrebbe risultare decisivo!

Purtroppo anche io mi aspetto che il gruppo non tiri particolarmente (e sarebbe un peccato perchè una tappa così lunga può far danni) e che di conseguenza arrivi qualche nome vomitevole davanti! Speriamo almeno ci sia un Landa in fuga
 
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#18
Ecco, se deve arrivare la fuga, una sfida come Malacarne-Weening non sarebbe male. Dietro sinceramente non so niente della salita e sono troppo scazzato per interessarmi, però una corsa dura anche in vista crono ci sta. Ai meno forti a crono conviene far fare fatica a tutti, così il giorno dopo le differenze si riducono. Certo, ci vogliono gambe, squadra, coraggio, difficile che attacchi Quintana, più facile Pozzovivo, però la BMC va distrutta prima
 
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#19
(20-05-2014, 08:56 PM)Gershwin Ha scritto: Dietro sinceramente non so niente della salita e sono troppo scazzato per interessarmi

Se giri pagina trovi l'altimetria nel dettaglio Asd
 
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#20
Secondo me domani non succede nulla tra i big, forse Quintana e Pozzovivo proveranno un timido scatto, ma solo per innervosire un po' Evans...

Questo percorso comunque è davvero orribile, salite inserite a caso con una terza settimana ridicola, molto meglio quello dell'anno scorso per dire, più equilibrato...
 
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