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Giro d'Italia 2014 | 15^ Tappa: Valdengo - Pian di Montecampione
#61
Una vaccata lo scorso Giro, meno male che c'era Betancur sennò Zzz
 
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#62
(26-05-2014, 06:35 PM)Danilo Ha scritto: Una vaccata lo scorso Giro, meno male che c'era Nibali sennò Zzz
 
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#63
L'ho vista ora: Aru incredibile, negli ultimi km ha tenuto un ritmo indiavolato rilanciando più volte l'azione. Difficilmente ripeterà un'exploit del genere nei prossimi giorni, però che roba, è assolutamente da podio. Duarte il solito corridore del cazzo che si ricorda una volta all'anno di avere talento.

Quintana sempre col freno a mano tirato, però mi pare che l'allergia sia un vecchio ricordo, in questa due giorni ha cotto a puntino Uran(che non è mai riuscito a tenere la sua ruota), domani(cioè oggi) inizia veramente il suo Giro in quella che probabilmente è la tappa più adatta a lui e dove i distacchi possono essere abissali.
 
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#64
considerazioni sparse un po' fuori tempo massimo:

-Aru domina una tappa ibrida nel senso che da un lato era una tappa che presentava una sola salita ma dall'altro si trattava di un'ascesa comunque lunga 18 km e al termine di una frazione che ne presentava oltre 200 dunque per certi versi non era da catalogare per fondisti ma per altri sì, in ogni caso il sardo rientra prepotentemente in gioco almeno per il podio e potrà contare su uno Scarponi quasi pienamente recuperato dopo la caduta, su un Tiralongo che anch'egli in crescita e su Landa sebbene a Montecampione sia andato male
-indecifrabile Duarte che a Oropa era arrivato ben lontano dai primi e qui va a prendersi il secondo posto ma si è detto come la continuità non sia il suo punto di forza, pensando però alle Tre Cime di un anno fa è probabilmente corridore che gradisce le frazioni con una sola salita, poco altro da segnalare oltre a un discreto Torres nella fuga mentre ci sta che Pantano sia arrivato indietro come del resto tutti o quasi che erano all'attacco a Oropa
-indecifrabile anche Quintana che a tratti appare fortissimo e in altri momenti appare invece in difficoltà e se da un lato per il secondo giorno consecutivo guadagna su chi lo precede in classifica a partire da Uran dall'altro questo trend di rimonta non è sufficiente a essere davanti al connazionale a Trieste anche perchè non ce lo vedo a fare sfracelli sul Monte Grappa, discreto anche Herrada mentre per Anton la salita era un po' troppo lunga
-peccato per i minuti buttati via tra cronosquadre inaugurale e Barolo altrimenti Rolland sarebbe in piena lizza per il podio e peraltro ha a disposizione una tappa come quella della Val Martello che è molto simile a quella che vinse a La Toussuire, benone anche Quemeneur che se avesse avuto la stessa condizione a Oropa si sarebbe giocato il successo mentre gli altri finiscono lontani e in particolare Malacarne non si è più visto davanti dopo Sestola
-non è stata una giornata storta quella di Oropa ma Uran si è dimostrato inattaccabile e ciò nonostante dal momento che ha limitato i danni le sue chances di vincere il Giro sono aumentate rispetto a dopo la crono di Barolo e consideriamo anche che se non avesse risposto al primo attacco di Uran probabilmente sarebbe arrivato con Quintana, questa volta la maglia rosa non ha avuto il supporto atteso da Poels che ha pagato la lunghezza della salita così come non è più quello di qualche giorno fa Brambilla ma per come sono disegnate le prossime tappe questi due gregari dovrebbero essere sufficienti per controllare la corsa salvo forse che nella tappa di Val Martello
-bene ma non benissimo Majka che ha fatto una crono strepitosa ma in montagna qualche limite lo ha sempre mostrato sebbene sia un corridore che al contrario di altri dovrebbe trovarsi meglio in tappe con molte salite, discrete prove per Rogers che ha fatto un gran lavoro fino a metà dell'ascesa e per Roche che lancia segnali di crescita in chiave Tour de France, chi sta andando piano rispetto a un anno fa è invece Petrov ma a Montecampione anche lui ha dato segnali positivi
-Pellizotti ama notoriamente le tappe con una sola salita e qui lo dimostra effettuando un salto di qualità rispetto alle uscite precedenti anche se per ottenere un successo dovrà necessariamente andare in fuga essendo anche piuttosto lontano nella generale, ad eccezione di un Sella in netta crescita non pervenuti gli altri ma ci sta con Rosa malato dall'inizio del Giro mentre non si capisce cosa abbia Hoogerland che si è visto davanti solo nella tappa di Savona a tirare insieme ai compagni
-Giro con molti alti o meglio relativamente alti e bassi per Moreno ma se nei giorni scorsi si è risparmiato per dare tutto a Montecampione allora ha fatto male visto che non era certo quella la tappa che poteva vincere iniziando l'ultima salita insieme agli altri big per forza di cose, benino Losada che non ama le salite lunghe
-come al solito Hesjedal man mano che passano i km si trova sempre meglio e viene confermato e quasi certamente sarà nei primi 10 a Trieste anche se per un corridore che ha già vinto il Giro non è un risultato esaltante, molto bene Cardoso che ha perso pochissimo considerando che era in fuga
-ancora una volta Evans riesce a limitare i danni però è lampante come non possa fare di più e il podio è destinato a sfuggirgli dalle mani anche perchè tra tutti i corridori che sono nelle prime posizioni e il più soggetto a crollare magari già verso la Val Martello, a sorpresa si fa rivedere competitivo al suo fianco Morabito e lo stesso Sanchez ha fatto il suo anche se col senno di poi avrebbe fatto meglio a non tirare
-primi segnali di cedimento per Kelderman che del resto è un atleta non abituato ad affrontare salite di 18 km e che già al Giro di un anno fa aveva sofferto in questi contesti, alle sue spalle sta disputando un Giro discreto anche se anonimo Goos
-la lunghezza della salita ha fatto male anche a Pozzovivo che fondista non lo è mai stato, che è ormai da molto tempo in grande condizione e che proprio sullo Stelvio potrebbe abbandonare i sogni di podio come avvenne nel 2012, peraltro anche i compagni di squadra a partire da Dupont, in misura minore Vuillermoz e anche Bouet che in montagna è stato parecchio deludente in questo Giro sono stati meno brillanti rispetto a Oropa mentre non è andato male Montaguti
-si conferma in calo di condizione Kiserlovski che si è comunque salvato ma che difficilmente riuscirà a entrare nei 10 e probabilmente Arredondo avrebbe fatto meglio a restargli al fianco invece di tentare un improbabile attacco all'inizio della salita per poi sprofondare a quasi 11' da Aru, questa volta non da l'apporto atteso al croato neppure Zoidl, bravo invece Felline nella fuga
-dopo che a Oropa aveva dato i primi segnali di crescita di un Giro fin qui anonimo Deignan tira fuori una grande prestazione e attendiamocelo nuovamente nei prossimi giorni a caccia di un successo parziale, passo indietro per Henao jr mentre si prende un giorno di riposo dopo la fuga del giorno prima Cataldo
-una volta salite come queste e pensiamo al Bondone del 2006 quando anche lì c'era solo l'ascesa finale erano il pane di Basso e invece qui arranca e seppur non crollando vede allontanarsi ancora di più la top ten che è l'unico realistico obiettivo cui può aspirare, ovviamente non pervenuti i compagni ma Moser potremmo rivederlo in una delle prossime tappe
-a parte uno scattino verso Sestola Geniez sta correndo esclusivamente per fare classifica e sebbene fosse già in difficoltà prima di metà salita ha tenuto botta fino al traguardo facendo un passo in avanti proprio nella generale, continua invece l'eclissi di Mourey
-Hansen arriva insieme a Monfort al traguardo e viene da pensare quindi che abbia atteso il belga nel finale e che aveva dunque le gambe per arrivare più avanti ma purtroppo le tappe in cui poteva aspirare a un successo sono terminate, continua nel suo Giro mediocre invece proprio Monfort che peraltro è un corridore che in fuga non ci va proprio mai o quasi e alle sue spalle tira fuori un'altra prestazione dignitosa Armee
-non sappiamo se la Neri Sottoli abbia tirato per punizione o per difendere il piazzamento di Rabottini dall'assalto di Cunego ma sta di fatto che il pescarese ha sofferto e difficilmente chiuderà nei 20 a Trieste, chiaramente lontani gli altri avendo tirato prima
-nuovamente all'attacco Zardini e Pirazzi ma non hanno la condizione rispettivamente del Giro del Trentino e del Giro di un anno fa e dunque dopo metà salita sono scomparsi, così come è scomparso subito Bongiorno che si è fatto vedere davanti solo a Savona
-è chiaro che un corridore come Cunego non si trova a suo agio in una salita affrontata dopo 200 km in pianura a tutta ma lo stesso discorso dovrebbe valere per Cardoso che gli ha rifilato oltre 6', il veronese è stato comunque nettamente il migliore della Lampre-Merida e viene da chiedersi che preparazione faccia questa squadra visto che della mancanza di doti di fondo di Ulissi si è detto più volte e a Montecampione lo ha dimostrato sprofondando in classifica ma lo stesso Cunego in tal senso sembra regredito parecchio, per non parlare di Niemiec, Anacona e di Cattaneo e Polanc sebbene questi ultimi siano giustificati dalla fuga verso Oropa che in una salita di 18 km sono scomparsi
-passo indietro anche per Preidler che non da seguito ai segnali positivi della parte centrale del Giro, ovviamente non pervenuti gli altri visto che anche Geschke non è su queste salite che può fare la differenza
-ovviamente non pervenuta l'Orica-GreenEdge e viste le caratteristiche dei pochi rimasti il loro obiettivo non potrà essere che portare la bici a Trieste e godersi i successi della prima parte del Giro
 
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#65
Hansen 23º :o
 
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