Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Giro d'Italia 2014 | 8^ Tappa: Foligno - Montecopiolo
#61
Ruffoni ultimo Rockeggio
 
Rispondi
#62
Ma voi Rolland come lo vedete? Oggi ha fatto un bel numero, sono curioso di vedere se nella terza settimana tiene oppure penserà al Tour e lascerà perdere la classifica per poi tentare una vittoria di tappa con una fuga
 
Rispondi
#63
Premetto che è difficile seguire una corsa bene e studiare Diritto Costituzionale.
Così come è difficile studiare Diritto seguendo una corsa.

Però c'è stata mancanza totale di sussulti... ed era prevedibile, in effetti . Il mio pronostico nel topic apposito era una puttanata colossale.

Oggi bella la sfida tra la meritevolissima fuga di Arredondo, l'inseguitore Rolland (forte, il ragazzo) e il gruppo rientrante. E alla fine, anche oggi volata in salita vinta dal nuovo Valverde. Ave

Grande Evans che torna in rosa. E' già un traguardo: ora serve una tappa Wub
 
Rispondi
#64
(17-05-2014, 07:20 PM)Gallagher Ha scritto: Ma voi Rolland come lo vedete? Oggi ha fatto un bel numero, sono curioso di vedere se nella terza settimana tiene oppure penserà al Tour e lascerà perdere la classifica per poi tentare una vittoria di tappa con una fuga

Le gambe ci sono secondo me, l'attacco di oggi era un po' scriteriato, non mi è dispiaciuto. Certo che se ha ambizioni di classifica non è stato molto opportuno. Ha già detto di voler vincere la tappa di Val Martello (come metà degli scalatori), vedremo cosa farà. Ulissi invece credo resisterà in classifica almeno fino a Montecampione. Nella terza settimana è da testare, li ci sono tappe davvero dure. Una top 10 dovrebbe essere alla portata.
 
Rispondi
#65
Per me al massimo è da Top - 5.

Sicuramente Quintana, Evans, Uran, Pozzovivo e Majka dati alla mano gli sono superiori. Poi pure qualche giovane tipo Aru, Ulissi o Keldermanuccio può arrivargli davanti oltre ai veterani Basso ed Hesjedal, senza dimenticare Kiserlovski. In sostanza è materiale da Top - 10, non da podio come dice Beppe Conti.
 
Rispondi
#66
Rolland top 10 e vincitore sullo zoncolan, come ho già avuto modo di scrivere.
Peccato che a crono sia fermo e che abbia già perso molto terreno a Belfast
 
Rispondi
#67
BBC lo mette addirittura sullo stesso livello degli altri big....

Che bella sparata Moreno peccato per lui che nel finale indurisse ancora.

Purito ci avrebbe vinto facile senza Amstel e cazzi vari.....

Duarte giornata no.

Ripeto per me il Giro ha davvero poco senso ora... Triste
 
Rispondi
#68
Sì, anch'io la vedo come Auriga: mi ricorda un po' l'Anton di qualche anno fa, che venne al Giro, vinse la tappa (proprio lo Zoncolan) e poi staccò la spina. Non credo che voglia "ammazzarsi" qui al Giro, quando poi un mesetto dopo parte il Tour: vabbè che c'è sempre la Pois, però... :-/

Mi spiace tantissimo per Scarponi Triste Triste

(17-05-2014, 05:48 PM)Paruzzo Ha scritto: da Pozzovivo mi aspettavo qualcosina di più visto come ha fatto tirare la squadra.

Oddio, non è che abbia visto 'sto gran tirare: c'era sempre Vuillermoz in testa. Sì, avevan recuperato parecchio sulla testa, ma soprattutto perché salivano davvero male per via dei vari bisticci (non per nulla non son riusciti a dar via manco a Edvald)... :-/
 
Rispondi
#69
considerazioni sparse, scusate se sto scrivendo molto poco ma ho un sacco di impegni in questo periodo

-regia e commento Rai, stendiamo un velo pietoso, ora passiamo ad analizzare il rendimento dei corridori squadra per squadra
-non c'erano lo Stelvio e il Gavia in questa tappa ma comunque era una frazione di montagna vera e Ulissi l'ha vinta con autorità anche se comunque sul Carpegna era impiccato per rimanere coi migliori e quasi certamente non chiuderà nei primi 10, anche dall'intervista di Damiano nel dopo gara è stato quasi un passaggio di consegne a 10 anni di distanza tra lui e Cunego per il quale una prestazione come quella di ieri era prevedibile dopo quanto visto a Viggiano e Montecassino e si spiega semplicemente col fatto che quelli che gli sono arrivati davanti hanno fatto una preparazione specifica per il Giro mentre lui no, flop anche per Niemiec, al cui fianco è rimasto il bravo Polanc, che risente delle conseguenze delle cadute ma che si sapeva non potesse ripetere l'exploit del 2013, non male Cattaneo nella fuga considerata la passata stagione con parecchi problemi fisici ma alla luce delle qualità che aveva da dilettante almeno con Pirazzi e Quemeneur doveva rimanere
-che Kiserlovski fosse in grandissima condizione si era visto a Viggiano dove malgrado una foratura avesse perso 23'' e vedremo se riuscirà a mantenerla anche sulle grandi montagne cosa che nella passata stagione non gli è riuscita, incomprensibili le critiche al Processo per Arredondo che è fuori classifica e per quanto vada forte non credo avrebbe vinto stando in gruppo, ci si aspettava di più da Zoidl
-davvero bene Kelderman che va anche forte a cronometro rispetto a molti dei suoi rivali anche se le grandi salite alpine potrebbero respingerlo, si è invece eclissato non sappiamo se per le cadute o perchè non è in condizione Kruijswijk che pure aveva dato segnali incoraggianti nei primi giorni
-Quintana ha tutto il tempo per fare la differenza sulle Alpi ma di sicuro al momento non è al 100% come non è mai stato al 100% nel corso della stagione e in ogni caso mi attendevo da lui un attacco che non c'è stato, per quanto riguarda il dissolversi della sua squadra va detto che in parte ci sta visto che avevano lavorato molto in precedenza e che comunque Herrada e Anton non sono arrivati lontanissimi però Izagirre e soprattutto Capecchi sono oggettivamente mancati
-Evans non convincente, quando ha perso qualche metro da Morabito che stava tirando ed è stato tra le sorprese di giornata va detto che aveva Siutsou davanti che gli ha fatto il buco però nelle ultime centinaia di metri gli è mancato qualcosa e l'impressione è che abbia messo davanti lo svizzero a scopo difensivo e non offensivo, non male Sanchez che sarà sempre più competitivo giorno dopo giorno mentre sono mancati Hermans ed Eijssen che però è tra i caduti dei giorni scorsi
-Uran bene ma non benissimo però la squadra c'è con Poels che ricordiamo sempre 2° sull'Angliru nel 2011, Brambilla che già nei giorni scorsi ha dimostrato di averne e Pauwels che non è andato malaccio e crescerà strada facendo, l'oggetto misterioso rimane il solito De Gendt
-secondo alcuni Pozzovivo è stato la delusione avendo fatto tirare a lungo la squadra e premesso che non è uno scattista come può esserlo un Ulissi ci si aspettava comunque da lui un attacco nel finale che non c'è stato, chi ha impressionato in positivo ma non è una novità è stata proprio la squadra con Vuillermoz che conferma il salto di qualità evidenziato alla Parigi-Nizza, Dupont che di solito da il meglio nella terza settimana e qui invece è già in condizione e soprattutto Montaguti mai così bene in salita
-passetto indietro rispetto a quanto evidenziato nei giorni precedenti per Majka però anche lui può contare su una buona squadra con Rogers che ha dimostrato di aver preparato il Giro al di là della convocazione avuta in extremis, Roche che pur uscito di classifica rimane un corridore importante, Soerensen che crescerà giorno dopo giorno e anche il giovane Poljanski che sta facendo bene
-dopo il Giro di Catalogna e il Giro del Trentino c'erano delle perplessità su Aru nel senso che dopo il gran finale di Giro 2013 ci si attendeva da lui un salto di qualità che non c'è stato e anche la tappa di ieri ha confermato questa sensazione, con lui c'era il solo Landa a sua volta non brillantissimo forse per via delle cadute mentre esce di scena Scarponi e vedremo se dopo la tappa di oggi proseguirà il Giro o se cercherà di rimettersi per il Tour
-Hesjedal cresce dopo giorno anche se alla luce del nome che porta non sarà certo lasciato andare nelle fughe e il suo distacco in classifica è tale che il podio comunque è fuori dalla sua portata, al suo fianco è rimasto Cardoso che si conferma scalatore discreto
-per Pellizotti si profila un Giro simile a quello del 2013 se non fosse per i minuti persi a Montecassino e allora chissà che non possa uscire di classifica nei prossimi giorni per puntare ai successi parziali un po' come fece nel Giro 2009, chi invece di classifica ci è già uscito è Rosa che già al Giro del Trentino si era capito non essere quello di un anno fa per non parlare di un Sella ormai a fine carriera e di Hoogerland fin qui invisibile
-per Basso vale il discorso fatto per Hesjedal ma ha pur sempre perso 24'' da Ulissi in 500 metri e da qui a parlare di podio passano anni luce, comunque correndo da regolarista può chiudere diciamo nei primi 7-8 e peraltro altro non potrà fare visto che Moser è un oggetto misterioso, Villella si è ritirato e il resto della squadra è costruita su Viviani
-per quanto riguarda la FDJ ci si attendevano Mourey e Geniez a tentare di fare classifica ma fin qui si è dimostrato decisamente più in palla il primo che si rivelò proprio al Giro 2014 quando fece da spalla a McGee in difficoltà sul Mortirolo, tutto sommato discreta comunque anche la prova di Geniez che è capace di exploit di giornata poi per il resto ci fermiamo
-se Quemeneur avesse atteso Rolland qualche km prima probabilmente il francese avrebbe avuto quelle energie in più che gli avrebbero consentito di resistere al ritorno degli altri big ma intanto si dimostra che lui non ha paura di attaccare e che al pari della squadra non è venuto al Giro in vacanza, pur non essendo un fenomeno infatti Malacarne è comunque una valida spalla e anche Sicard e soprattutto Thurau oltre al citato Quemeneur non sono arrivati lontanissimi
-dopo il Giro del Trentino 2013 ci si attendevano grandi cose da Siutsou che invece sia al Giro che al Tour non ha brillato ma ora pur avendo sofferto nel finale sembra tornato quello dei giorni migliori e una top ten non gli è preclusa, non male nella fuga Boasson Hagen per cui un successo in una tappa intermedia non è precluso e penso ad esempio a Savona mentre la grande delusione è stata Cataldo che pure era sembrato brillantissimo a Montecassino quando da solo era rientrato sul gruppo Scarponi negli ultimi km, con lui male anche Deignan
-dopo essere uscito presto di classifica è apparso evidente come Moreno abbia cercato di recuperare energie staccandosi anche in pianura per dare il meglio nelle frazioni più adatte a lui ma la condizione è lontana da quella dei giorni migliori, ci si aspettava anche di più nella fuga da Vorganov
-forse semplicemente il livello di questo Giro è troppo alto per lui però già a Montecassino si era staccato nel finale e ieri nuovamente si è visto come Monfort così come anche al Romandia non è all'altezza dei migliori e sarà molto dura centrare l'obiettivo top ten che si era prefissato, sorprendente il crollo di Wellens che aveva così bene impressionato fin qui
-Rabottini è un buon scalatore oltre che un attaccante ma da qui a fare classifica ce ne passa e ieri si è visto il suo vero valore ovvero quello di atleta comunque non all'altezza dei migliori, non troppo lontano da lui è arrivato Finetto che sta disputando un buon Giro e potrà farsi vedere anche lui nelle tappe intermedie mentre chi delude come sempre nelle grandi corse a tappe è Ponzi
-dopo le tappe precedenti ci aspettava qualcosa di più da Pantano che comunque potrebbe essere più competitivo sulle Alpi ma la grande delusione è Duarte al di là del fatto che fosse già fuori classifica, non male Quintero nella fuga ma è tutta la squadra nel complesso a non brillare
-Pirazzi come al solito coraggioso e un po' scriteriato e in possesso anche di una buona condizione malgrado le cadute ma Bongiorno e Zardini non pervenuti malgrado almeno il primo avesse dato segnali positivi nelle tappe precedenti
-Ludvigsson e Preidler i migliori della Giant-Shimano e il primo può far bene anche a cronometro mentre il secondo essendo in crescita dopo i problemi fisici che ne avevano condizionato l'avvicinamento al Giro potrà andare a caccia di un successo sulle Alpi, Geschke ce lo si attendeva più avanti ma a parte il citato Preidler non è la montagna il terreno di questa squadra
-a Montecassino si era visto che Santaromita non era in condizione per fare classifica o meglio non ha le doti per farla e ora è uscito definitivamente di scena, non sta brillando neppure Weening mentre era prevedibile il grande ritardo di Matthews anche se qualche pseudo-esperto di ciclismo aveva detto che ieri poteva mantenere la maglia rosa
-
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di HOTDOG
#70
Ho visto solo adesso la tappa di ieri.
Che vittoria di Ulissi! Roba da standing ovation veramente!

Atteggiamento da mediocri del gruppo, la tappa era bella tosta e bisognava approfittarne. Quintana sta bene, l'ha dimostrato nello sprint su pendenze che lui non ama come altri e li ha regolati tutti, però proprio per questo era obbligatorio dare un colpetto oggi, considerato il fatto che squadroni compatti non ce n'erano, praticamente c'era solo un bravissimo Morabito.
Di montagne questo Giro ne offre a iosa, ma questo atteggiamento di rimandare al domani non mi piace proprio per nulla.

Mi sorprende Kelderman, tanti qui l'avevano indicato tra i primi, io non ci credevo tanto, bravi loro.
Ottimo Rolland, l'unico con un po' di fantasia in questo gruppo di pecoroni, anche se ha imparato un po' troppi atteggiamenti dal suo capitano. Mi dispiace anche per il mio amico Arredondo, sia per quello successo a Montecassino e sia per il mancato successo di ieri. Se vuole puntare alla maglia dei GPM ci farà divertire ancora tanto...
 
Rispondi
#71
Giro d'Italia 2014: Quintana mette le mani avanti - Dichiarazioni della 8a tappa. Nairo: «Gambe non buone»

Diego Ulissi (Lampre): «Che fatica su quello strappo finale, per fortuna ieri sera avevo studiato gli ultimi metri con i tecnici della squadra e sapevo che avrei potuto fare proprio lì la differenza. La corsa è stata molto impegnativa, il Carpegna ha fiaccato le forze a tanti corridori ma, nonostante ciò, abbiamo preso la salita finale a un ritmo elevato che ha rischiato di mettermi in difficoltà. Ho tenuto duro, avendo bene in mente quei benedetti metri al 13%, ma confesso che ho temuto che Rolland potesse fare il colpaccio. Quando è partito Moreno, ho pazientato ancora, ma l'attacco di Kiserlovski mi ha scosso, perché è partito fortissimo. A quel punto, ho dato il massimo: penso di essermi mosso bene e di aver colto per la squadra e per me un altro bellissimo successo. Nella Lampre-Merida siamo un grande gruppo, dai miei compagni a tutti i membri della dirigenza e dello staff: è un grande onore avere la possibilità di finalizzare il grande lavoro di tutti».

Cadel Evans (BMC): «In questo momento siamo in un'ottima posizione. Oggi abbiamo visto una tappa impegnativa con tutti i favoriti là davanti. Penso che quando arriveremo sulle grandi montagne vedremo una corsa diversa. Steve (Morabito, ndr) è stato davvero l'uomo del giorno per noi: la squadra ha lavorato tutto il giorno ma lui è rimasto davanti fino all'arrivo».

Nairo Quintana (Colombia): «È stata una tappa seria come durezza, con molta tensione e controllo tra i favoriti. Nonostante sia finito quarto le gambe non mi davano sensazioni molto buone oggi, non so come mai. Comunque all'inizio abbiamo tirato perché volevo provarci, penso che la caduta di due giorni fa si sia fatta sentire oggi. Per questo motivo sullo strappo finale pensavo solo a difendermi e a non perdere tempo da nessuno; ho fatto un grande sforzo per far sì che nessuno dei rivali della generale mi guadagnasse qualcosa e così è stato. Spero che sia stata solo una giornata storta e che domani il mio corpo risponda meglio».

Julian Arredondo (Trek): «Sono venuto al Giro per vincere una tappa e quello è sempre l'obiettivo. Oggi ci sono arrivato molto vicino, alla fine è stata una delusione, ma così sono le corse. Io sono qui soprattutto per aiutare Robert (Kiserlovski, ndr) e quando ne avrò l'occasione ci proverò ancora. Oggi mi sentivo benissimo fino agli ultimi chilometri. Ho dato tutto, tutto, tutto! Alla fine pensavo che sarei morto e che domani mi avreste trovato in un cimitero. Nel complesso sono soddisfatto della giornata, è bello indossare la maglia dei gran premi della montagna, proverò a tenerla il più a lungo possibile.».

Ivan Basso (Cannondale): «Mi sento abbastanza bene. Mi manca la brillantezza dei migliori ma queste prestazioni, in una prima parte comunque impegnativa, sono segnali incoraggianti sulla mia crescita. Manca ancora tanto alla fine e la parte più dura con le montagne deve ancora arrivare. È un Giro da "sfinimento" dove il più resistente e regolare potrà vincere. Mi aspetto anche delle sorprese da qui a Trieste. È un Giro più duro di quello che si possa aspettare guardando la cartina. Ed io, finora, posso dirmi soddisfatto».

Stefano Pirazzi (Bardiani): «Oggi ci tenevo a dare un segnale, uno squillo che ci sono e che il peggio sembra passato. Ho ancora diversi dolori al gomito sinistro, al collo e schiena, ma oggi ho stretto i denti e mi sono buttato in fuga. Purtroppo pur essendo in dieci non abbiamo guadagnato abbastanza minuti perché c’era Finetto che era ancora in classifica. Per questo ho deciso di scattare ad inizio Carpegna. Sul tratto più duro Arredondo si è però dimostrato più forte, ho tentato di riprenderlo in discesa ma non c’è stato verso. Questi ultimi giorni non sono stati facili però con lo staff della squadra abbiamo lavorato tanto e bene per recuperare e oggi ho iniziato a sentire le prime buone sensazioni».

cicloweb.it
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)