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Giro d'Italia 2015 | 11^ tappa: Forlì - Imola (Autodromo Ferrari)
#21
Zakarin! Maglia rosa morale! :D

2° Beta, 3° Pelli
 
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#22
Giro d'Italia 2015: Ilnuragano a Imola - Bell'assolo del russo Zakarin. In salita Contador attacca Aru
Era calato in Italia per provare a conquistare la maglia rosa ma dopo soli quattro giorni Ilnur Zakarin aveva capito: bisognava arrangiarsi con le tappe. La Liguria è subito rimasta indigesta al russo della Katusha, che al Giro di Romandia aveva impressionato e, perché no, sorpreso. Tagliato fuori dai piani alti della generale (stamane è partito da Forlì con 42'32" di distacco da Contador), Ilnur è andato in fuga. Era la tappa giusta, per gli attaccanti (non che le altre...) e per lui.Un assolo stupendo, sotto la pioggia, terminato sul rettilineo di Imola, Autodromo Enzo e Dino Ferrari: non un luogo come un altro. Un assolo iniziato sulla penultima ascesa del Tre Monti e durato oltre 20 km. Una bella azione, anche se non porterà né la maglia rosa, né il podio al russo.

Il via da Forlì: si parla ancora di Porte e Clarke
Si riparte da Forlì all'indomani dell'affaire Clarke-Porte, il cambio di ruota che il primo ha effettuato al secondo: l'uno è dell'Orica, l'altro della Sky, entrambi australiani. Il gesto rischia di essere il momento fair play della Corsa Rosa, ma penalizza entrambi di 2'. Se per Clarke non sono importanti, per Porte significa trovarsi a 3'09" dalla maglia rosa. Non la situazione dei sogni per chi ambiva (ambisce) ad una piazza sul podio. L'undicesima tappa è complicata: 153 km da Forlì ad Imola con il Monte Trebbio subito dopo 24 km ed il circuito dei Tre Monti da ripetere per quattro volte nel finale. La pioggia non facilita le manovre. Al traguardo volante di Castrocaro Terme ricomincia la rimonta di Elia Viviani per la maglia rossa: il veronese è preceduto però da Giacomo Nizzolo e seguito da Nicola Boem, da ieri proprietario della maglia che contraddistingue la classifica a punti.

La fuga va via sul Trebbio
Sul Trebbio vanno via in quattro: Beñat Intxausti, Steven Kruijswijk, Diego Rosa ed Ilnur Zakarin. Intxausti scollina per primo davanti a Kruijswijk, Zakarin e Rosa, ma successivamente la fuga si rimpolpa. Gli uomini al comando diventano così dieci: Franco Pellizotti (Androni-Sidermec), Diego Rosa (Astana), Marek Rutkiewicz (CCC Sprandi-Polkowice), Ilnur Zakarin (Katusha), Steven Kruijswijk (Lotto.NL-Jumbo), Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Carlos Betancur e Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Beñat Intxausti e Rubén Fernández (Movistar).

Gruppo spaccato nella discesa del Prugno
A 87 km da Imola i dieci hanno 3'15" sul gruppo, poi sul Valico del Prugno inizia la pioggia battente, a scollinare è il colombiano dell'AG2R La Mondiale Carlos Betancur, diventato uomo di riferimento della squadra francese dopo l'incidente che ha portato al ritiro di Domenico Pozzovivo. Alle spalle del Beta Intxausti e Kruijswijk. Nella discesa il gruppo, frenato dalla strada bagnata, si spacca. Davanti la Tinkoff-Saxo fa l'andatura insieme alla BMC, che da inizio tappa prova da sola a chiudere sulla fuga (presto desisterà), l'Astana di Fabio Aru si fa sorprendere ma nel breve volgere di pochi metri si riporta sui primi.

Küng ci prova, davanti sono pochi
A 44 km dal termine, primo passaggio sul traguardo di Imola, il vantaggio dei dieci fuggitivi è di soli 46" sul gruppo maglia rosa. Sulla successiva ascesa al Tre Monti rimangono al comando i soli Zakarin, Hesjedal, Betancur, Intxausti e Pellizotti, con il gruppo a 51". Proprio dal plotone esce uno che al Romandia, sotto la pioggia, ha fatto vedere quanto talento abbia: Stefan Küng, svizzero classe '93 della BMC, allunga e sulle prime guadagna 200 metri. Arriverà a collocarsi 30" davanti al gruppo, in un inseguimento dei primi che finirà per essere vano. Viene ripreso ma in futuro - ed anche nel presente - sentiremo parlare molto di lui.

Zakarin va via sul penultimo Tre Monti
Il penultimo passaggio sul Tre Monti è valido come Gpm e Zakarin allunga Per prendere punti utili, certo, ma soprattutto per seminare i compagni di fuga. Scollina per primo e se ne va nella discesa, avendo un più che discreto feeling con freddo e pioggia. Al suo inseguimento troviamo ora Betancur, Hesjedal, Intxausti, Kruijswijk, Pellizotti e Rosa. Zakarin guadagna chilometro dopo chilometro ed all'ultimo passaggio è chiaro che a meno di grandi sorprese sarà lui il vincitore, con oltre un minuto sugli ex compagni di fuga (1'21" per la precisione).

L'Orica tira, Urán cade e fatica
Ora tira l'Orica di Michael Matthews, che s'illude di poter vincere la tappa, dopo aver ripreso l'uomo solo al comando ed i fuggitivi dietro a lui. L'ultimo passaggio del Tre Monti, se non dà problemi a Zakarin, lanciatissimo verso la sua prima vittoria al Giro d'Italia, è interessante per la generale. In precedenza, proprio sul traguardo, era caduto male Rigoberto Urán, a cui il nuovo taglio non deve portare tutta questa fortuna: rompe il casco, il colombiano dell a Etixx, e rientra in gruppo non senza qualche difficoltà.

Ultimo Tre Monti: Contador attacca Aru
In salita invece Fabio Aru mette l'Astana a tirare, ma è Alberto Contador che scatta. Il sardo prova a rimanere nella scia della maglia rosa ma deve desistere. La salita è breve e così la maglia bianca si riporta velocemente su Alberto, su Michael Matthews, Dario Cataldo e Igor Antón, che nel frattempo avevano chiuso. Contador ha visto che qualcuno non stava pedalando proprio benissimo ed ha cercato di capire se le sue impressioni corrispondessero alla realtà. Nel caso quel famoso Signor Qualcuno fosse Fabio Aru, tutti i torti non li aveva, Contador.

Zakarin in solitaria, Betancur ritrovato e 2°
Il gruppo s'è ormai ricomposto e viaggia spedito verso il traguardo. Là Ilnur Zakarin fatica a credere a quel che ha fatto: una tappa al Giro non era per lui cosa scontata, figurarsi la classifica. Eppure il russo porta a casa un bel successo parziale. Vittoria in solitaria, con Carlos Betancur risorto ma solo secondo, distanziato di 53". Alle spalle del colombiano Franco Pellizotti, totem di un'Androni anche oggi in fuga, poi Beñat Intxausti, Diego Rosa, Steven Kruijswijk e Ryder Hesjedal. Ottava piazza per Maciej Paterski, uscito con Philippe Gilbert negli ultimi chilometri: la coppia chiude con un ritardo di 58". A 1'02" il gruppo viene regolato da Juan José Lobato, contrariato per il risultato ottenuto oggi: da un lato è il più veloce (davanti a Bole, Gavazzi, Mori e Geschke), dall'altro è solo decimo. Peccato, ci riproverà, anche se ormai le tappe per lui non sono troppe.

Classifica invariata, domani Monte Berico
La tappa odierna non provoca grossi sconvolgimenti nella classifica generale, con Alberto Contador in rosa e Fabio Aru lì a 3", poi Mikel Landa a 46", Dario Cataldo a 1'16", Roman Kreuziger a 1'46", Rigoberto Urán a 2'10", Giovanni Visconti a 2'12", Damiano Caruso a 2'20", Andrey Amador a 2'24" e Leopol Konig a 2'30". Dopo la batosta di ieri (foratura più 2' di penalità) Richie Porte è dodicesimo, con il ritardo di cui s'è già parlato, 3'09" dalla maglia rosa. È stretto nella tenaglia formata da Davide Formolo (11° a 3'01") e Damiano Cunego (13° a 3'10"). Domani altra tappa particolare, 190 km da Imola a Vicenza, per la precisione Monte Berico. Oltre alle salite di Castelnuovo e Crosara, il finale è tutto all'insù, con pendenze importanti. Se uno tra Fabio Aru ed Alberto Contador dovesse notare qualche difficoltà nell'avversario, sicuramente affonderà il colpo.

Francesco Sulas per cicloweb.it

ORDINE D'ARRIVO
1 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 3:55:08
2 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:00:53
3 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
4 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
5 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
6 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
7 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
8 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:00:58
9 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
10 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team 0:01:02
11 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
12 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
13 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida
14 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin
15 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge
16 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
17 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
18 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal
19 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
20 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
21 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
22 Leopold Konig (Cze) Team Sky
23 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
24 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team
25 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
26 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
27 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice
28 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
29 Rigoberto Uran (Col) Etixx - Quick-Step
30 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
31 Richie Porte (Aus) Team Sky
32 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
33 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
34 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
35 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
36 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo - Vini Fantini
37 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
38 Maxime Bouet (Fra) Etixx - Quick-Step
39 Damiano Cunego (Ita) Nippo - Vini Fantini
40 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
41 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
42 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
43 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF
44 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
45 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
46 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
47 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
48 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
49 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
50 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo
51 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:01:09
52 Sergio Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
53 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
54 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:01:19
55 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:02:52
56 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:06
57 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 0:04:26
58 Ivan Basso (Ita) Tinkoff-Saxo 0:06:14
59 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo - Vini Fantini
60 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:06:49
61 Giacomo Berlato (Ita) Nippo - Vini Fantini
62 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
63 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
64 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo
65 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge 0:06:55
66 Igor Anton (Spa) Movistar Team
67 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
68 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNL-Jumbo
69 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
70 Fabio Sabatini (Ita) Etixx - Quick-Step 0:07:28
71 Tom Boonen (Bel) Etixx - Quick-Step
72 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:10:12
73 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Sprandi Polkowice
74 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:13:19
75 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge 0:18:05
76 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
77 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
78 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:18:08
79 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:19:05
80 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
81 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
82 Fumiyuki Beppu (Jpn) TrekRacing
83 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo - Vini Fantini
84 Stig Broeckx (Bel) Lotto Soudal
85 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
86 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin
87 Tsgabu Grmay (Eth) Lampre-Merida
88 Alessandro Petacchi (Ita) Southeast Pro Cycling
89 Alan Marangoni (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
90 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
91 Clement Chevrier (Fra) IAM Cycling
92 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
93 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
94 Serghei Tvetcov (Rom) Androni Giocattoli
95 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
96 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
97 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
98 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ.fr
99 Nick Van Der Lijke (Ned) Team LottoNL-Jumbo
100 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
101 Petr Vakoc (Cze) Etixx - Quick-Step
102 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
103 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
104 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
105 Greg Henderson (NZl) Lotto Soudal
106 Sam Bewley (NZl) Orica GreenEdge
107 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
108 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
109 Jaroslaw Marycz (Pol) CCC Sprandi Polkowice
110 Eugenio Alafaci (Ita) TrekRacing
111 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice
112 Iljo Keisse (Bel) Etixx - Quick-Step
113 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice
114 Thomas Danielson (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
115 Fabio Silvestre (Por) TrekRacing
116 Bartlomiej Matysiak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
117 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
118 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
119 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling
120 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
121 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
122 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
123 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge
124 Giacomo Nizzolo (Ita) TrekRacing
125 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin
126 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
127 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNL-Jumbo
128 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
129 Fabio Felline (Ita) TrekRacing
130 Rick Flens (Ned) Team LottoNL-Jumbo
131 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
132 Elia Viviani (Ita) Team Sky
133 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin
134 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
135 Janier Acevedo (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
136 Sebastian Henao (Col) Team Sky
137 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
138 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
139 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli
140 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
141 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNL-Jumbo
142 Sylwester Szmyd (Pol) CCC Sprandi Polkowice
143 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha
144 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo - Vini Fantini
145 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
146 Alessandro Malaguti (Ita) Nippo - Vini Fantini
147 Maximiliano Richeze (Arg) Lampre-Merida
148 Marco Coledan (Ita) TrekRacing
149 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
150 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
151 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
152 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
153 David De La Cruz (Spa) Etixx - Quick-Step
154 Boy Van Poppel (Ned) TrekRacing
155 Calvin Watson (Aus) TrekRacing
156 Brett Lancaster (Aus) Orica GreenEdge
157 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
158 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
159 Jussi Veikkanen (Fin) FDJ.fr
160 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
161 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
162 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge
163 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
164 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr
165 Oscar Gatto (Ita) Androni Giocattoli
166 Marco Bandiera (Ita) Androni Giocattoli
167 Kristof Vandewalle (Bel) TrekRacing
168 Gang Xu (Chn) Lampre-Merida
169 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
170 Manuel Belletti (Ita) Southeast Pro Cycling
171 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
172 Eugert Zhupa (Alb) Southeast Pro Cycling
173 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
174 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
175 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
176 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
177 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
178 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Alpecin
179 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling
180 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling
181 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
182 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF
183 Louis Vervaeke (Bel) Lotto Soudal
184 Aleksejs Saramotins (Lat) IAM Cycling
185 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
186 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin
187 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
 
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#23
Ilnur !!! Cool
 
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#24
Di solito detesto le fughe, ma in questo Giro stanno aumentando lo spettacolo e credo sia un bene per il ciclismo che arrivino, perché altrimenti gli squadroni soffocano tutti gli altri. Zakarin e Intxausti molto forti, ieri bravissimi gli italiani, l'unico "fortunato" è stato Polanc perché in quel caso il gruppo ha dormito di brutto (poi lui ha tenuto bene ma niente di che). Tappa molto bella comunque, i circuiti sono sempre il top
 
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#25
Beh, diciamo che le fughe di solito sono "fastidiose" nelle tappe clou, quelle dove ci si gioca la classifica generale. Finora è vero che ci son stati due arrivi in salita, ma comunque si trattava di due arrivi minori: forse Campitello scoccia un po' di più, toh. In tappe del genere le fughe sono fondamentali, e più sono competitive e tirate fino all'ultimo, più lo spettacolo aumenta...

Poi anche stavolta c'era davvero tanta qualità all'attacco, mentre in gruppo, se non si muovono le big (che ormai, se vogliamo essere pignoli, si potrebbero ridurre ad una sola squadra: l'Astana), regna l'incertezza. Sese
 
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#26
Zakarin: «Sono incredulo ed è tutto merito mio»
Il caso doping? «Ero giovane, ora sono un corridore nuovo»

Ilnur Zakarin esprime in russo la sua gioia per il successo di tappa nell’Autodromo di Imola: «Oggi fin dalla partenza siamo andati a blocco. Si è riuscito a sganciare un bel gruppo che ha sempre collaborato, io ho provato ad allungare una volta sola ed è stata quella giusta visto che non sono stato più ripreso. Sono felice ed è tutto merito mio. Dopo la vittoria al Giro di Romandia, già incredibile per me, è arrivato questo successo di tappa in una corsa a tappe tra le più importanti al mondo che mi regala una grande emozione».

In conferenza stampa, Zakarin ha raccontato qualcosa in più sulla tappa e di sé

Quanto sei felice?
«Non ci posso ancora credere che ho vinto, sono molto felice».

Al Romandia hai vinto la classifica generale, qui stai puntando alle tappe?
«Nel primo giorno del Giro non mi sono sentito bene così abbiamo deciso di cambiare strategia e quindi di lottare per le tappe».

Quando hai capito che potevi arrivare al traguardo, oggi?
«Solo negli ultimi due chilometri ho capito che ce l’avrei fatta».

La vittoria qui è più importante della vittoria al Romandia?
«No, sono molto importanti tutti e due, non saprei dire quale delle due è più importante».

Per voi, nuova generazione di corridori russi, Konishev, Ekimov sono dei modelli da seguire?
«Sono stati grandi esempi per noi. Specialmente per me lo è stato Ekimov, che ho seguito quando ero giovanissimo. In questo periodo i nostri corridori non sono riusciti a conquistare grandi risultati ma è il momento che russi ritornino ad alti livelli e spero che anche altri colleghi possano raggiungere traguardi sempre più importanti».

Come immagini il tuo futuro? Classiche o grandi Giri?
«Preferisco crescere come corridore di corse a tappe, cercherò di migliorare in questo senso in futuro».

In Azerbajan hai vinto la tappa regina ed eri considerato un outsider, ora pensi di poter essere considerato come corridore più quotato?
«Nel gruppo mi sento tranquillo, i compagni mi supportano, non sento pressione né stress».

Quanto ti pesa il caso doping che ti ha coinvolto a inizio carriera?
«È un ricordo brutto, ero giovane e poco seguito, cercherò di dimenticare tutto e iniziare la nuova carriera da grande corridore».

Pensi che sia giusto continuare a parlare sempre di passato, anche dopo cinque anni?
«Io sono tranquillo anche quando si parla o scrive di ciò che è capitato, ora mi sento un nuovo corridore e non do peso a ciò che la gente dice».

Contador: «Quell'attacco mi è servito»
«Ho provato perché ho visto qualcuno in giornata non brillante»

Alberto Contador torna a parlare in sala stampa con un bel sorriso in volto: «Oggi ho attaccato nel finale della salita perché ho visto che qualcuno dei miei rivali che non mi sembrava in grande giornata. In un grande Giro tutti abbiamo giorni migliori e giorni più difficili: oggi non c'era modo di fare la differenza, ma quell'attacco mi è servito. Richie? Mi spiace per lui, ma il regolamento è quello. E comunque non è certo tagliato fuori dai giochi».
E ancora: «Il casco? È vero che l'ho tolto, ma era per cambiare il cappellino che era bagnato. Il circuito di Imola? È sempre una grande emozione pedalare nei templi dello sport. E incredibile come in televisione questi circuiti sembrino tutti facili, poi quando ci pedali sopra capisci che sono duri. Un giudizio su Sky e Orica? Io credo che siano squadre differenti. È normale avere simpatie per qualcuno piuttosto che per qualcun altro, ma sono squadre differenti».
Infine una battura calcistica: «La finale di Champion's League? È vero che sono di Madrid, ma mi farebbe piacere che la Coppa più importante restare in Spagna, quindi lal Juventus preferirei il Barcellona».

Diego Barbera per tuttobiciweb.it
 
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#27
La fuga è fastidiosa se toglie tutta l'incertezza: sa alle 9 che arriverà, il gruppo lascia 10 minuti, se la giocano corridori di terza fascia. L'emblema della fuga fastidiosa è Navardauskas al Vajont, quelle non devono esistere. Se invece Intxausti va in fuga, lo inseguono, difende 2 minuti verso Campitello mi va più che bene
 
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#28
Ieri notte,mentre guardavo la replica,ho visto Aru veramente in difficoltà sullo scatto di Albertino.
Chissà chissà...
 
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#29
Aru ieri ha preso un colpo di freddo, mi pare palese, non è andato al processo proprio per quel motivo tra l'altro. Oggi dovrebbe essersi ripreso.
 
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#30
A bè,chiedo venia...ma se dovessi guardare anche il processo in replica,penso che finirei licenziato per tutti i ritardi al mattino seguente.
 
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#31
Si è ripreso alla grande....
 
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