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Giro d'Italia 2015 | 15^ tappa: Marostica - Madonna Di Campiglio
#61
And-L Ha scritto:
Raffaele Sarnataro Ha scritto:Contador infinitamente più forte degli altri. Gli Astana non possono fare altro che attuare questa strategia, purtroppo non c'è nulla da fare.
anche perché mi pare che Contador possa staccare Aru quando vuole. Secondo me gli conviene correre così.. se sono bravi si portano a casa 2-3 tappe e 2 posti sul podio, non mi pare possano realisticamente pensare a niente di piu.
Il Pistolero ha un obiettivo ben più prestigioso, quello della doppietta. Per questo motivo, si limiterà a vincere senza stravincere.
 
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#62
Tiralongo ha scremato un gruppo a 10 unità, ma quelle 10 unità erano per ora i più forti, purtroppo in questo Giro c'è un parterre di basso livello e scarsa forma, quindi non è colpa sua che si staccano tutti, insomma se andiamo a vedere chi arriva nei 10 finali poi quanti hanno già fatto una top 10 in un Gt negli anni scorsi difficile trovarne, forse 3?
 
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#63
Non vabbé "peggior Giro dopo il 2009", andate a guardarvi la WWE invece che sparare stronzate.

Faccio un po' di chiarezza su Landa per chi non lo conosce. Questo da dilettante faceva quinto all'Avenir delle meraviglie dove nella tappa più dura di Risoul venne staccato solo da un certo Nairo Quintana. Al primo anno tra i pro nel 2011 vinse a Lagunas de Neila alla Vuelta a Burgos staccando tra gli altri: Menchov, JRO, Samu Sanchez e Cobo che da lì a poco avrebbe vinto la Vuelta. Che fosse forte in salita si sa da sempre, gli mancava la continuità che - come è anche normale che sia - sta trovando col passare degli anni.
 
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#64
BidoneJack Ha scritto:
Hiko Ha scritto:Onestamente a volte faccio fatica a capire le tattiche delle varie squadre. L'Astana aveva una superiorità numerica imbarazzante e mi è sembrata un grosso spreco non utilizzarla. Il loro obiettivo è vincere le tappe, si è visto fin da inizio Giro, ma non si può arrendersi prima di aver lottato...
Landa lo si doveva utilizzare in un altro modo, non può far paura a Contador se attacca ai -2km, lì il pistolero ti viene sempre a riprendere.

Anche lo stesso Contador ha perso un'occasione e non ho capito perchè. Per come si era messa la tappa poteva tranquillamente vincerla e staccare i due Astana, ma ha preferito chiudere a tutti gli attacchi (spendendo probabilmente di più). Si è notato anche oggi che fa fatica a far velocità dopo lo scatto, però vavleva la pena provare perchè controllare il Giro con due minuti e mezzo non è comunque agevole, può capitare di tutto.-

D'accordo sul fatto che l'Astana poteva muoversi diversamente, ma in che modo?
D'accordo anche su Contador, inutile gestirsi oggi con oltretutto un giorno di riposo davanti, dai una bella botta, guadagni in classifica, abbatti il morale degli avversari che provano a farsi forti del numero.
Non so in che modo l'Astana poteva attaccare Contador, ma limitarsi a scatenare la guerra ai -2 si sapeva non avrebbe portato a niente. In queste due settimane l'Astana non hanno mai fatto corsa per staccare Contador pur essendo i kazaki 10 volte la Tinkoff e trovandosi spesso 4/5/6 vs 1. Oggi mi sta anche bene abbiano corso la tappa, basta non diventi un'abitudine e che vengano sfruttate penultime salite come Mortirolo, Saint Pantaleon e Finestre.

Su Contador l'unica spiegazione che mi do è che non sia proprio al 100% e per questo venga a galla ancor di più il suo limite riconosciuto, cioè quello di riuscire a continuare dopo lo scatto, oggi mi ha dato questa impressione, e che quindi per lui sia più facile saltare da una ruota all'altra. O questo o che non vuole cannibalizzare il Giro, ma questa è un'ipotesi più da film che da realtà dei fatti...
 
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#65
Dayer Pagliarini Ha scritto:Non vabbé "peggior Giro dopo il 2009", andate a guardarvi la WWE invece che sparare stronzate.

Faccio un po' di chiarezza su Landa per chi non lo conosce. Questo da dilettante faceva quinto all'Avenir delle meraviglie dove nella tappa più dura di Risoul venne staccato solo da un certo Nairo Quintana. Al primo anno tra i pro nel 2011 vinse a Lagunas de Neila alla Vuelta a Burgos staccando tra gli altri: Menchov, JRO, Samu Sanchez e Cobo che da lì a poco avrebbe vinto la Vuelta. Che fosse forte in salita si sa da sempre, gli mancava la continuità che - come è anche normale che sia - sta trovando col passare degli anni.
ammetto di conoscerlo poco, per me era il gemello giovane di Anton e Nieve :)
 
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#66
Contador per giudicarlo definitivamente bisogna vederlo sul Mortirolo, salite come questa o l'Abetone sono il suo pane, e poi lui con lo scatto difficilmente lo stacchi.

Aru mi ricorda Sastre, comunque oggi ne aveva meno sia di Contador che di Landa, ma penso che su Mortirolo e Finestre farà meglio.
 
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#67
BidoneJack Ha scritto:
Hiko Ha scritto:Onestamente a volte faccio fatica a capire le tattiche delle varie squadre. L'Astana aveva una superiorità numerica imbarazzante e mi è sembrata un grosso spreco non utilizzarla. Il loro obiettivo è vincere le tappe, si è visto fin da inizio Giro, ma non si può arrendersi prima di aver lottato...
Landa lo si doveva utilizzare in un altro modo, non può far paura a Contador se attacca ai -2km, lì il pistolero ti viene sempre a riprendere.

Anche lo stesso Contador ha perso un'occasione e non ho capito perchè. Per come si era messa la tappa poteva tranquillamente vincerla e staccare i due Astana, ma ha preferito chiudere a tutti gli attacchi (spendendo probabilmente di più). Si è notato anche oggi che fa fatica a far velocità dopo lo scatto, però vavleva la pena provare perchè controllare il Giro con due minuti e mezzo non è comunque agevole, può capitare di tutto.-

D'accordo sul fatto che l'Astana poteva muoversi diversamente, ma in che modo?
D'accordo anche su Contador, inutile gestirsi oggi con oltretutto un giorno di riposo davanti, dai una bella botta, guadagni in classifica, abbatti il morale degli avversari che provano a farsi forti del numero.
Guadagnare su un rivale quasi morto? Ha fatto vincere chi voleva lui dopo aver dimostrato la sua superiorità, stop. Continuerà così fino a fine giro e alla penultima tappa lascia vincere Aru
 
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#68
Molti corridori tra cui Hesjedal e VDB erano già attardati a fine discesa.
 
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#69
VDB era con i primi ma è caduto in discesa. Hesjedal era già dietro
 
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#70
Giro d'Italia 2015: Landa vince, e pure Contador - Supremazia e successo per l'Astana, ma Alberto gioca da padrone
Che facciamo, lo assegniamo ad Alberto Contador il primo round alpino del Giro d'Italia 2015? È vero che a Madonna di Campiglio ha vinto la squadra a lui frontalmente contrapposta, ma sarebbe abbastanza miope non rendersi conto che la giornata è stata quasi del tutto favorevole al Pistolero di Pinto.

Terzo di tappa, qualche altro secondo raggranellato sul più vicino inseguitore, Fabio Aru (quarto), e pazienza se si è lasciato un po' di spago al secondo capitano Astana, Mikel Landa, vincitore in solitaria grazie a uno scatto ai 600 metri (ma potremmo parlare di volata lunga, non sbaglieremmo di molto).

Tanto lavoro, poco guadagno, per il team kazako, che ha tirato in maniera ininterrotta sul Passo Daone e poi sulla salita che portava all'arrivo. Il risultato è che se Contador ha minimamente rafforzato la sua leadership nei confronti di Aru, gli Astana possono vantare un altrettanto minimo riavvicinamento di Landa. Pari e patta, quindi? No, perché manca un giorno in meno alla fine del Giro, e la vittoria di Alberto è quindi più vicina.

Contador padrone, Astana da rivedere
La sensazione è che la squadra guidata da Beppe Martinelli dovrà inventarsi qualcosa di epocale per ribaltare il campione spagnolo. Non è da escludere, come ipotesi (lo sport è pur sempre aperto a ogni tipo di sorpresa), e se accadesse sarebbe un evento di cui parleremmo per tanti anni. Molto difficile, però.

Anche quando il capitano della Tinkoff viene isolato abbastanza presto - come avvenuto oggi, coi gregari di Alberto totalmente assenti per tutta la scalata verso Madonna di Campiglio - non c'è verso di stanarlo: Contador risponde in prima persona agli attacchi che subisce, dà un'idea di grande controllo della situazione in gara, non si scompone mai e se può dà una controstoccata che rimette tutti al loro posto.

Certo, oggi abbiamo assistito a un tipo di tattica (grandi trenate Astana a esaurire le energie di quasi tutti gli avversari, poi scattini nel finale), non è detto che cambiando radicalmente spartito (assalti all'arma bianca da lontano?) l'esito non possa essere diverso, più favorevole a Fabio e compagni.

Ritmo alto, fuga che parte a fatica
La 15esima tappa del Giro, l'ultima della seconda settimana, era iniziata in effetti in maniera promettente, il grande ritmo dei primi 50 km (nessuno riusciva ad andare in fuga, la media era vicina ai 48 orari) lasciava presagire che in tanti avrebbero pagato le salite dell'ultima parte della frazione.

Tra i tanti tentativi di attacco, il più convincente è stato messo a segno da Giovanni Visconti sulla salita di La Fricca. Il siciliano si è avvantaggiato col compagno Beñat Intxausti (interessato ai punti del Gpm, essendo maglia azzurra del Giro) e con Ilnur Zakarin, e ha scollinato con loro con qualche decina di secondi sul gruppo.

Sulla successiva discesa, i top team hanno mosso le loro pedine: la Tinkoff ha sganciato Sergio Paulinho, l'Astana ha risposto con Diego Rosa e la Sky con Kanstantsin Siutsou. Una coppia AG2R (Matteo Montaguti e Hubert Dupont), un paio di cani sciolti come Francesco Gavazzi (Southeast) e Brent Bookwalter (BMC), ed ecco che il drappello dei contrattaccanti è andato gradualmente a rimpolpare il gruppetto in fuga, fino a un totale di 10 unità. Il gruppo tirato dalla Tinkoff non ha però lasciato grande spazio all'azione (Visconti non era lontano in classifica).

Il contrattacco orchestrato da Visconti
Con 3' di vantaggio sul gruppo, Visconti ha deciso che non era il caso di dare ulteriore credito a quella fuga a 10 di cui faceva parte, e a 58 km dalla fine ha allungato, seguito da Siutsou; quindi si sono accodati anche Dupont e Bookwalter, e il nuovo quartetto è rimasto al comando, mentre tutti gli altri (escluso Gavazzi, che è rimasto a lungo a bagnomaria) si sono rialzati.

Sul Passo Daone, la scalata più dura di giornata, Bookwalter ha perso presto le ruote degli altri tre (tra i quali l'italiano della Movistar era quello pronto ad accollarsi il maggior carico di lavoro).

Ma ancor più importante era quanto avveniva in gruppo, dopo un paio di chilometri di ascesa: l'Astana è andata a rilevare la Tinkoff al comando, e ha iniziato progressivamente ad aumentare il ritmo. La prima trenata è stata di Davide Malacarne, poi è toccato a Paolo Tiralongo tirare il gruppo (sempre più assottigliato) fino alla cima.

Urán subito a gambe all'aria
L'azione Astana ha fatto male a molti, sin da subito. I Tinkoff si sono volatilizzati, solo Michael Rogers è rimasto accanto a Contador, mentre altri uomini teoricamente adatti alle salite come Ivan Basso e Roman Kreuziger hanno stazionato molto tempo a fondo gruppo prima di staccarsi nel finale del Daone.

Ma gregari a parte, ci sono stati anche diversi uomini di classifica che hanno issato bandiera bianca. Richie Porte si era staccato già mentre tirava la Tinkoff, diciamo che non fa più testo. Ma un Rigoberto Urán con la luce spenta già a 37 km dal traguardo non ce lo aspettavamo, e invece il colombiano è letteralmente andato a gambe all'aria.

Davide Formolo, Franco Pellizotti, Darwin Atapuma, Dario Cataldo (l'unico Astana ad aver avuto una giornata sinceramente negativa), Damiano Cunego: solo alcuni dei corridori che si sono staccati sulle rampe di questa salita (all'esordio al Giro).

La discesa fa più selezione della salita
Allo scollinamento Visconti, Siutsou e Dupont sono transitati con 1'30" su Intxausti (uscito in cima sempre per i punti Gpm) e 1'40" sul gruppo maglia rosa, ridotto a una ventina di unità.

Ma a fare i veri danni è stata la discesa, molto tecnica e insidiosa. Con l'Astana sempre a guidare, chi era nelle prime posizioni era molto avvantaggiato nello scegliere le migliori traiettorie in curva e nel rilanciare a ogni tornante. Con un'andatura a strappi, era fatale che si creassero dei buchi; in più, una caduta di alcuni uomini rientrati nella prima parte di picchiata (Atapuma, Igor Antón) ne ha rallentati altri (su tutti Jurgen Van den Broeck), contribuendo alla selezione.

A fondo discesa, il gruppo dei migliori si era ridotto a 14 unità, di cui 5 vestivano la casacca Astana. Con Aru c'erano Tiralongo, Diego Rosa, Tanel Kangert e Mikel Landa; quindi c'era la maglia rosa Alberto Contador, e a seguire Andrey Amador (terzo della generale), due diesel come Yury Trofimov e Maxime Monfort, un ottimo Damiano Caruso, il nuovo capitano Sky Leopold König, un sempre più pimpante Carlos Betancur, il sorprendente Steven Kruijswijk e Alexandre Geniez a chiudere la fila.

Il gruppo Van den Broeck era cronometrato a 30", ma l'Astana si è rimessa a fare le sue trenate già nel fondovalle prima della salita finale, e ciò ha respinto in maniera inesorabile gli inseguitori.

Contador sprinta al traguardo volante, la fuga finisce
Tra i fuggitivi, il francese Dupont si era avvantaggiato in discesa, ed è rimasto per un po' al comando solitario della corsa. Visconti e Siutsou sono stati ripresi a 19 km dalla fine, e poco dopo Contador ha ben pensato di dare una bottarella al morale degli impegnatissimi Astana: ai -16 c'era un traguardo volante con abbuoni, a Pinzolo, e il madrileno è scattato per prendersi il bonus per il secondo posto, sorprendendo gli uomini di Martinelli (che hanno provato a reagire con Kangert).

2" per Contador, ovvero nulla: ma a livello simbolico, 2" pesanti.

Ai -14, con Rosa incaricato di tirare in questa fase, è stato raggiunto anche Dupont, mentre da dietro Ryder Hesjedal decideva di uscire da solo dal drappello Van den Broeck e di porsi all'inseguimento dei battistrada: ma il margine che ormai aveva raggiunto il minuto non sarebbe più stato limato, tutt'altro.

Treno Astana, ecatombe tra gli avversari
È sadicamente divertente fare il riepilogo della selezione prodotta dal grande lavoro dell'Astana sulla salita conclusiva. Ai -12, con ancora Rosa a tirare, si sono staccati Dupont e Siutsou.

Ai -11 Diego ha esaurito il suo compito ed è ripassato in testa Tiralongo, che ha aumentato l'andatura di un quid, facendo fuori Betancur.

Ai -9 è passato Kangert, nuovo leggero aumento del ritmo, e streghe per Visconti, Monfort e Geniez (che ha provato a resistere fino ai -7, prima di staccarsi); ai -8 ha perso contatto Caruso, quindi la strada si è un po' semplificata e Kangert ha continuato a menare fino ai -3.

Landa scatta, Contador chiude, Aru soffre
A 3 chilometri dalla vetta l'Astana ha cambiato marcia: superato il falsopiano, era ormai ora di proporre qualche scatto vero. Il primo a provarci è stato Landa, ma subito Contador ha chiuso; Aru è rimasto poco dietro con Trofimov, tutti gli altri si sono staccati definitivamente.

Alberto ha accennato pure un contropiede, dopo aver chiuso sul connazionale, ma non ha avuto spazio; intanto Aru (si sa che patisce i repentini cambi di ritmo) stava riordinando le idee e ai 2300 metri si è rifatto sotto.

Ai 2 km il sardo ha tentato un suo scatto, ma ha fatto il solletico a Contador, che ha subito chiuso con Landa a ruota (Trofimov più dietro); ai 1900 metri Landa ha nuovamente proposto uno scatto e la maglia rosa ha ancora chiuso senza problemi (al contrario di Aru, che ci ha messo mezzo chilometro per rientrare di nuovo).

Ai 1200 metri Trofimov, che aveva patito non poco l'ultimo scatto di Landa, è rientrato anche lui, e per non subite un nuovo attacco avversario è partito direttamente in contropiede. Contador e i due Astana si sono guardati, e per un attimo è parso che il russo potesse effettivamente involarsi verso una clamorosa affermazione.

Landa vince, Contador non fa sconti ad Aru
La fase di incertezza fra i tre padroni del Giro (li dobbiamo definire così, ormai) è durata 600 metri. Contador ha accennato un allungo ai 900 metri, ma senza esito.

Ai 600 metri è stato allora Landa a partire forte, coi buoni uffici di Aru e forse pure di Contador (i due iberici si sono parlati un attimo prima dell'affondo di Mikel). Alberto era del resto interessato a non lasciare spazio ad Aru, e gli andava al limite anche bene che Landa (come già aveva fatto Trofimov) guadagnasse qualche metro e togliesse possibilità di abbuono al sardo.

L'azione di Trofimov si stava intanto facendo affannosa, e Landa ha chiuso sul russo ai 400 metri, tirando dritto e staccando il capitano della Katusha. Il basco non ha più avuto problemi e ha intascato una vittoria meritatissima (se consideriamo quanto ha fatto fin qui al Giro, compreso l'attacco di Campitello Matese che gli valse un secondo posto).

Ai 200 metri Aru ha tentato di prendere in castagna Contador, come già fatto a San Giorgio del Sannio; ma stavolta Alberto non ha voluto subire la volata dell'avversario, e ha reagito, passando davanti e transitando al terzo posto, a 5" da Landa (e a 3" da Trofimov); sull'allungo, il madrileno ha pure staccato Aru di 1", e se sommiamo questo secondo ai 4" di abbuono per il terzo posto (e ai 2" già conquistati al traguardo volante) arriviamo a un totale di 7" presi da Alberto su Fabio oggi.

Una selezione paurosa
Se tra i primi son volati appena pochi secondi, i distacchi per tutti gli altri sembrano provenire da un tappone da 250 km e con 5 colli alpini, più che da una frazione tutto sommato non lunghissima (165 km), con una sola salita spaccagambe e con una scalata finale abbastanza soft.

Vediamo il dettaglio: solo Kruijswijk (38" da Landa), Amador (inaspettato a questi livelli, 42" il suo distacco) e König (1' netto) hanno limitato entro il minuto il gap dal vincitore; Kangert ha tagliato il traguardo con 1'10" di ritardo, Geniez con 1'49"; Caruso ha chiuso al decimo posto a 2'13".

Poco dietro è transitato Monfort, e poi oltre i 3' sono passati Hesjedal, Visconti e Tiralongo; non citiamo tutti gli intercalati, ma ricordiamo i 5'47" di ritardo di Van den Broeck (appena 24esimo, sfinito dopo aver tirato quasi da solo il gruppetto inseguitore sulla salita finale), i 6'55" di Atapuma, gli 8' di Cunego, Urán e Formolo, gli oltre 27' (avete letto bene) di Porte.

La classifica diventa lunghissima
La generale vede ovviamente Contador al comando, Aru è secondo a 2'35" e Amador per il momento salva il terzo posto (a 4'19" da Alberto), anche se dovrà badare al prepotente ritorno di Landa, quarto a 4'46".

König è quinto a 6'36", Trofimov sesto a 6'58", Damiano Caruso scala una posizione ed è settimo a 7'10", Monfort è ottavo a 8'20" e Visconti risale fino alla nona posizione, a 9'53"; oltre i 10' il distacco del decimo, Geniez (a 10'03" da Contador).

Fuori dalla top ten Van den Broeck (10'05"), Kreuziger (10'31"), Hesjedal (11'17"), Kruijswijk (11'42"); Urán crolla al 15esimo posto a 12'42", Cunego scivola in 17esima posizione (a 15'48"), Formolo è 21esimo a 17'06".

Domani il giorno di riposo permetterà a qualcuno di staccare un po' la spina, ma non ci si potrà rilassare più di tanto visto che al ritorno in corsa, martedì, ci sarà un certo signor Mortirolo ad aspettare i corridori. La Pinzolo-Aprica misura 177 km e contiene le scalate a Campo Carlo Magno, Tonale, Aprica, Mortirolo (appunto) e poi di nuovo Aprica. Come si suol dire: potrà succedere davvero di tutto.

Marco Grassi per cicloweb.it

ORDINE D'ARRIVO
1 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 4:22:35
2 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:00:02
3 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:05
4 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:06
5 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:38
6 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:00:42
7 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:01:00
8 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:10
9 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:01:49
10 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:02:13
11 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:02:18
12 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:03:11
13 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:03:48
14 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:03:50
15 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:04:46
16 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:05:05
17 Sylwester Szmyd (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:05:10
18 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:05:11
19 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:05:14
20 Igor Anton (Spa) Movistar Team
21 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team
22 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:05:20
23 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:05:33
24 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:05:47
25 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:17
26 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:06:32
27 Sebastian Henao (Col) Team Sky
28 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:06:55
29 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:07:21
30 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:07:50
31 Fabio Felline (Ita) TrekRacing
32 David De La Cruz (Spa) Etixx - Quick-Step 0:08:00
33 Damiano Cunego (Ita) Nippo - Vini Fantini
34 Rigoberto Uran (Col) Etixx - Quick-Step
35 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
36 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
37 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling
38 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
39 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
40 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:08:55
41 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:09:36
42 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team 0:11:18
43 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:12:05
44 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF 0:14:02
45 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo - Vini Fantini
46 Ivan Basso (Ita) Tinkoff-Saxo
47 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
48 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
49 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
50 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha
51 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:34
52 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
53 Clement Chevrier (Fra) IAM Cycling
54 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
55 Maxime Bouet (Fra) Etixx - Quick-Step
56 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
57 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:16:37
58 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli
59 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0:16:49
60 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:17:17
61 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
62 Nick Van Der Lijke (Ned) Team LottoNL-Jumbo
63 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
64 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
65 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
66 Fumiyuki Beppu (Jpn) TrekRacing
67 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo
68 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Sprandi Polkowice
69 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
70 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
71 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
72 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
73 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
74 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:17:48
75 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:17:55
76 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 0:19:35
77 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
78 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
79 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
80 Louis Vervaeke (Bel) Lotto Soudal 0:24:05
81 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
82 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
83 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
84 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:27:04
85 Giacomo Berlato (Ita) Nippo - Vini Fantini
86 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
87 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
88 Richie Porte (Aus) Team Sky
89 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo - Vini Fantini
90 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling
91 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice
92 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
93 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
94 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
95 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
96 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice
97 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
98 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling
99 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
100 Gang Xu (Chn) Lampre-Merida
101 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 0:27:11
102 Alan Marangoni (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:27:20
103 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:27:33
104 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida
105 Sergio Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
106 Petr Vakoc (Cze) Etixx - Quick-Step
107 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team 0:28:11
108 Fabio Sabatini (Ita) Etixx - Quick-Step 0:31:38
109 Alessandro Malaguti (Ita) Nippo - Vini Fantini
110 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
111 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNL-Jumbo
112 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin
113 Tsgabu Grmay (Eth) Lampre-Merida
114 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge
115 Eugenio Alafaci (Ita) TrekRacing
116 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
117 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo - Vini Fantini
118 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo - Vini Fantini
119 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
120 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
121 Brett Lancaster (Aus) Orica GreenEdge
122 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNL-Jumbo
123 Sam Bewley (NZl) Orica GreenEdge
124 Rick Flens (Ned) Team LottoNL-Jumbo
125 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
126 Calvin Watson (Aus) TrekRacing
127 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
128 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
129 Bartlomiej Matysiak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
130 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
131 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
132 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge
133 Janier Acevedo (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
134 Elia Viviani (Ita) Team Sky
135 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge
136 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin
137 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo
138 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
139 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
140 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo
141 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
142 Fabio Silvestre (Por) TrekRacing
143 Eugert Zhupa (Alb) Southeast Pro Cycling
144 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
145 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice
146 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
147 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
148 Serghei Tvetcov (Rom) Androni Giocattoli
149 Marco Coledan (Ita) TrekRacing
150 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin
151 Stig Broeckx (Bel) Lotto Soudal
152 Boy Van Poppel (Ned) TrekRacing
153 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ.fr
154 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
155 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
156 Iljo Keisse (Bel) Etixx - Quick-Step
157 Jussi Veikkanen (Fin) FDJ.fr
158 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin
159 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr
160 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
161 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
162 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin
163 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
164 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
165 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
166 Giacomo Nizzolo (Ita) TrekRacing
167 Aleksejs Saramotins (Lat) IAM Cycling
168 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 0:32:02
169 Marco Bandiera (Ita) Androni Giocattoli 0:32:05
170 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Alpecin 0:32:11
171 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
172 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
173 Maximiliano Richeze (Arg) Lampre-Merida 0:32:57
174 Alessandro Petacchi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:33:06
DNS Oscar Gatto (Ita) Androni Giocattoli
DNS Kristof Vandewalle (Bel) TrekRacing
DNF Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
DNF Stef Clement (Ned) IAM Cycling
DNF Thomas Danielson (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team

 
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#71
Che Contador è il più forte siamo tutti d'accordo, ma senza quella crono avremmo perlomeno visto un'ultima settimana interessante.
Dico solo che da una parte mi passa la voglia di andare ad Aprica e Cervinia, spero che qualcuno si inventi qualcosa per vivacizzare una corsa che ripeto, a me non sta piacendo.
Per ora i colpi di scena li abbiamo avuti per cadute ed abbuoni, ed è una cosa che non mi piace. In più la crono, appunto.
Spero anche che Contador non pensi troppo al tour, tanto non è che risparmi chissà quanto controllando, e se non si muovono gli altri sia lui a fare una bella azione. Oggi non mi è piaciuto sull'abbuono, martedì vedrò dal vivo come pedala ma per me è a tutta, non puoi essere al 90% ed essere in rosa.
 
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#72
Carles Puyol 2 Ha scritto:VDB era con i primi ma è caduto in discesa. Hesjedal era già dietro


a me sembra di averlo visto fino al GPM, così come tanti altri, tipo Intxausti che era tranistato per primo del gruppo e a fine discesa era in ritardo, così come Nieve ed Henao che erano insieme al capitano Konig e gli stessi Anton e Moinard, nella discesa stretta sta curve sbagliate e qualcuno avrà fatto buchi il gruppo si è spezzato e si sono ritrovati indietro, basti pensare che i fuggitivi erano passati con più di 1' al gpm e a fine discesa avevano solo 30"
 
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#73
Cannondale Ha scritto:Che Contador è il più forte siamo tutti d'accordo, ma senza quella crono avremmo perlomeno visto un'ultima settimana interessante.
Dico solo che da una parte mi passa la voglia di andare ad Aprica e Cervinia, spero che qualcuno si inventi qualcosa per vivacizzare una corsa che ripeto, a me non sta piacendo.
Per ora i colpi di scena li abbiamo avuti per cadute ed abbuoni, ed è una cosa che non mi piace. In più la crono, appunto.
Spero anche che Contador non pensi troppo al tour, tanto non è che risparmi chissà quanto controllando, e se non si muovono gli altri sia lui a fare una bella azione. Oggi non mi è piaciuto sull'abbuono, martedì vedrò dal vivo come pedala ma per me è a tutta, non puoi essere al 90% ed essere in rosa.

Se a te non è piaciuto un piccolo capolavoro come la Spezia è ok, se non ti sono piaciute le scalate MOLTO sopra le aspettative di Abetone e Madonna di Campiglio è ok, se a te non è piaciuto il numero di Contador in una crono magnifica è ok, ma ti prego non tediarci con le tue lamentele. E questo vale per tutti i piccoli Beppe Conti che invece che analizzare le corse rompono i coglioni lamentandosi per la crono, per la startlist e dicendo che il Giro è finito(ci sono solo due salitine come Mortirolo e Finestre eh).

Ah, vi svelo una cosa, la lamentela uccide i neuroni, fossi in voi starei attento, anche se mi sa che qua almeno un paio di utenti abbiano fatto una strage peggio dell'olocausto.
 
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#74
la cosa negativa di questo giro è che ci sono 3 ciclisti di buon livello. Altri o assenti o in forma imbarazzante.
Il giro ne risente.

Ma ha ragione paglia, tappe interessanti e scalate che non promettevano nulla ma che hanno regalato qualcosa (ok niente di trascendente).
Speriamo di finire bene.
 
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#75
Vero, ma è un po' il discorso che facevo nell'altro topic, corsa dura dalla terza tappa ed outsiders che saltano come birilli. I corridori buoni c'erano pure: Uran, Porte, Kreugir. Ma chi per un motivo chi per un altro sono saltati tutti.
 
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#76
Discorso cronometro:
tutti erano a conoscenza di questa cronometro.
Sono andati a provarla,alcuni,più e più volte.
Alla fine,solo Contador,che è l'unico campione con la C maiuscola,presente a queste Giro,ha fatto la differenza.Gli altri,si sono eclissati.

Discorso tattica Astana:
anche io credo che l'Astana,stia correndo male.
Però faccio una doverosa puntualizzazione.
Stanno correndo male per vincere il Giro.Ma se il loro obiettivo,arrivati a questo punto,è quello di vincere i traguardi parziali e portare due elementi sul podio,allora lo stanno facendo bene.
Oggettivamente,come si attacca Contador?
con le gambe,è difficile,parecchio difficile.
Si dice che isolandolo lo si possa mettere in difficoltà.Bhè se poi si fa il trenino e lo si porta fino ai - 5km,non credo proprio si possa parlare di tattica ma semplicemente di normale svolgimento della corsa.

Discorso Contador Giro-Tour:
io non credo proprio che Alberto si stia risparmiando.
Mentre stai scalando le montagne del Giro,non credo proprio tu abbia il tempo di pensare alle tappe del Tour.
Dopo la caduta e la botta alla spalla,magari si è un pò spaventato.Accortosi che il fisico rispondeva bene,ha ordinato ai suoi di controllare la corsa fin dai primi km e dopodichè,beneficiando della carenza di rivali seri,fa sembrare tutto semplice.
Apro un'altra parentesi.
Contador,a mio modo di vedere,sa benissimo che in casa Astana,deve temere il solo Landa,che in salita va più forte di Aru al momento.
Però al tempo stesso,non gli conviene assolutamente andare a riprenderlo,a meno che non parta da lontano,in quanto può far leva sul fatto che l'Astana sta correndo per Aru e che quindi,lo stesso Landa (a meno che Martinelli non decida di provarci fino in fondo) sarà sempre obbligato a fare il lavoro sporco per conservare con il Sardo in secondo posto.
Ragion per cui,l'Astana,sta facendo un doppio favore ad Alberto.
Quest'ultimo da parte sua,li lascerà vincere i traguardi parziali e si garantirà,semmai ce ne fosse bisogno,la "simpatia" degli stessi Kazaki in ottica Tour,dove si vivranno giornate molto più nervose.
 
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#77
Akr Ha scritto:Oggettivamente,come si attacca Contador?
con le gambe,è difficile,parecchio difficile.
Si dice che isolandolo lo si possa mettere in difficoltà.Bhè se poi si fa il trenino e lo si porta fino ai - 5km,non credo proprio si possa parlare di tattica ma semplicemente di normale svolgimento della corsa.

L'unica sarebbe/era metterlo in mezzo: ma con Landa così lontano adesso diventa quasi impossibile. O appunto si muove da lontano - ma, insomma, ricordiamoci che stiam sempre parlando di Landa - oppure si vive nella speranza di un giro a vuoto di Contador. Ormai si son rassegnati, come dici bene si corre solo per metterne due sul podio.

(Peccato perché sarebbe stata una situazione molto interessante, visto l'assenza di tutti gli altri uomini per la vittoria della generale e la debolezza della Tinkoff-Saxo. Sarebbe davvero stato da solo. Sese )
 
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#78
Ho letto in giro robe del tipo:"bisogna mettere nella fuga del mattino Cataldo o Kangert..." e poi far attaccare a ripetizione Aru o Landa.
Eh si certo,come se la Tinkoff non inseguisse pure le mosche nelle prime ore di corsa e soprattutto,li vorrei vedere Aru e/o Landa attaccare da lontano senza poi pagare dazio.

Penso che nei prossimi giorni,vedremo un copione pressochè identico.
Anche in casa Astana,credo siano abbastanza rassegnati a vincere le tappe e portare 2 uomini sul podio.
Vista la prepotente superiorità mostrata,parrebbe di vedere un bicchiere mezzo vuoto,ma sinceramente,contro Contador,anche se da solo,ci si deve accontentare.

L'unica possibilità che hanno gli Astana,è sperare in una foratura o in un lungo in discesa di Alberto.E potrebbe pure non bastare...
 
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#79
La Tinkoff non è mai riuscita ad evitare che l'Astana mettesse qualche uomo in fuga eh. Piuttosto il problema è che se Aru o Landa partono da lontano Contador gli salta subito a ruota e vanifica tutto.

E poi non penso sai che al Tour Contador starà tanto simpatico agli Astana.
 
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#80
Difatti qualora nelle prossime tappe il copione fosse identico non mi sentirei di criticare l'Astana...piazzano due sul podio, maglia bianca (e vabbe' direte voi), vittorie di tappe (Aru credo punti a quelle sul Sestriere), maglia blu (Landa) qualora non arrivasse la fuga nei due tapponi; anche perche' non si ha la certezza delle condizioni di Aru, o meglio credo sia in ripresa ma e' "indietro" rispetto alla prima settimana...un attacco da lontano di Landa, insomma, sarebbe un'arma a doppio taglio
 
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