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Vegni: «Il Giro resta la seconda corsa del mondo»
#21
La Strade Bianche è una corsa di RCS non penso abbia un budget poi così inferiore a quello del Fiandre e se parliamo di percorsi allora pure la Vuelta è molto meno impegnativa del Giro.

E pure il discorso sullo spettacolo di Giro e Vuelta fa acqua anche se sei stato bravo a porre la tua tesi in modo che gli altri ti diano ragione. Io però mi prendo la briga di smontartelo e di farti vedere come sia tutto soggettivo. La Vuelta 2012 è una corsa dove l'attendismo ha regnato sovrano, il voto che le do è un 5,5 e Fuente Dé non vale la sufficienza ed è un'azione d'astuzia, non di forza, visto che Contador nel momento in cui è rimasto senza gregari ha perso quasi due minuti da Valverde. Alla Vuelta 2013 do un 6,5 ci sono state tappe belle, ma il numero eccessivo di arrivi in salita finisce per svalutare la corsa. La Vuelta 2014 nasce e muore con la sua startlist starpowerosa, un 4 secco. Il Giro 2012 è da 6,5, corsa sufficiente e nulla più il cui valore cresce grazie ad una vera azione di forza(De Gendt attaccò in salita e non in pianura ed in proporzione perse molto meno dello spagnolo in un ascesa molto più lunga e dura rispetto a Fuente dé). Il Giro 2013 è da 6 con alcune tappe stupende ed altre che purtroppo sono state rovinate dal maltempo che tu usi come aggravante per giudicare la corsa, ma che può benissimo essere invece una scusante. Il Giro 2014 è da 6,5, anche qui i troppi arrivi in salita hanno svalutato la corsa.

In sostanza cosa voglio dimostrare con queste righe qua sopra: che tu pensi che la Vuelta sia stata superiore al Giro negli ultimi tre anni(liberissimo di farlo per l'amor del cielo) ed hai impostato il discorso in modo che la tua tesi fosse giusta, io ho detto che gli ultimi Giri sono stati insipidi e le ultime Vuelte schifose ed ho fatto la stessa cosa che hai fatto te, quindi di oggettivo c'è ben poco.

Poi comunque stiamo discutendo di corse mediocri, quindi c'è poco da dire questa è stata bella e questa no.

Per concludere vorrei scindere i concetti di bellezza e spettacolarità. Spettacolare è una corsa con mille attacchi e mille capovolgimenti di fronte, bella è una che a questi elementi aggiunge il fatto che racconta qualcosa. Il Tour 2011 è per me una corsa da 10 perché oltre alle svariate tappe che ci hanno lasciato col fiato sospeso dal primo all'ultimo minuto racconta anche la storia di Evans ed Andy Schleck i due eterni secondi che combattono per un posto in paradiso che spetta solo ad uno dei due, ed è tutto racchiuso in quella cronometro, dove c'era in palio molto più che la maglia gialla; ed oggi - tre anni dopo - è sempre più evidente.
 
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#22
Mi associo al discorso di Pagliarini e di BidoneJack. Una delle caratteristiche che rende unico il ciclismo è che tiene maggiormente conto del suo passato rispetto agli altri sport (eloquente l'esempio di Pagliarini riguardo il vero Ronaldo e Zidane e il falso Ronaldo e Messi) e il Giro d'Italia ha una storia che la Vuelta non ha e non si tratta solo di startlist. Il Giro del 1975 è stato incerto fino all'ultimo tra Galdos e Bertoglio, sicuramente non due nomi altisonanti, eppure almeno gli appassionati ne conoscono la storia, della Vuelta invece così su due piedi non mi viene in mente nulla che non sia degli ultimi anni.
 
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