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Giro d'Italia 2016 | 18^ tappa: Muggiò - Pinerolo
#41
che bestia Trentin!

Moser: non sapevo stesse rientrando, non ci pensavo proprio.
Interv.: ma non lo sapevate stesse rientrando?
Moser: eh.. no..
 
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#42
(26-05-2016, 04:51 PM)jwill Ha scritto:
(26-05-2016, 04:49 PM)Raffaele Sarnataro Ha scritto: Moser dalla furbizia entusiasmante.

Non avrebbe potuto fare molto di più. Avesse accelerato nell'ultimo km lo avrebbe saltato Brambilla

Infatti Brambilla è stato generoso. Poteva vincerla lui come avrebbe potuto farla vincere al compagno di squadra. Ha optato per la seconda scelta.


(26-05-2016, 04:51 PM)cruijff91 Ha scritto: che bestia Trentin!

Moser: non sapevo stesse rientrando, non ci pensavo proprio.
Interv.: ma non lo sapevate stesse rientrando?
Moser: eh.. no..

Brambilla si è accorto di tutto, mentre Moser stava ancora continuando ad indugiare.

Poi certo, gli Etixx erano in superiorità numerica
 
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#43
be' hanno retto tutti. Via ci sta la calma prima dei due tapponi di domani.
 
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#44
Moser doveva scegliere se far vincere Trentin o Brambilla. Contando che Trentin ha fatto una volata di un 1km la logica ti dice di provare a prendere la sua ruota e saltarlo nel finale. Il problema è che Trentin è volato.
 
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#45
Trentin come El Chava, gran numero.
 
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#46
Ottimo Modolo comunque...a 20" è arrivato.
 
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#47
Comunque Moser è più veloce di Brambilla, se non rientrava Trentin vinceva lui, non vedo che idiozie avrebbe fatto.
 
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#48
Che faina, Trentin! Rabbia e tempismo: un capolavoro
Il Giro a Pinerolo: Matteo piomba su Moreno Moser e Gianluca Brambilla sul rettilineo finale, e li uccella alla grande

Quattro tappe vinte, sei giorni in maglia rosa tra Marcel Kittel, Gianluca Brambilla e Bob Jungels, ed una maglia bianca di miglior giovane che lo stesso Jungels sembra sempre più determinato a portare fino a Milano: quello della Etixx-QuickStep è stato fin qui un Giro d’Italia memorabile ed oggi si è aggiunto alla festa anche Matteo Trentin che con un vero e proprio capolavoro tattico di squadra ha fatto sua la 18esima tappa sul traguardo di Pinerolo. Il team diretto da Patrick Lefévère non sembrava per nulla quello a cui quest’anno erano piovute addosso numerose critiche per il fallimento nelle grandi classiche del pavé, praticamente le sue gare di casa: ma Trentin è un corridore che ha libertà in una tappa adatta alle sue caratteristiche raramente sbaglia e così il 26enne di Borgo Valsugana ha potuto festeggiare la sua prima vittoria stagionale, la terza in carriera in un grande giro dopo le due tappe al Tour de France nel 2013 e 2014.

La fuga va con 24 uomini
Con i suoi 240 chilometri, questa tappa tra Muggiò e Pinerolo era la più lunga di questa edizione del Giro d’Italia e tutto faceva pensare che quella di oggi sarebbe stata la giornata buona per una fuga da lontano. Così infatti è stato e non c’è voluto neanche molto prima che partisse l’azione che poi è arrivata fino al traguardo: dopo una decina di chilometri di schermaglie, infatti, si è formato in testa alla corsa un plotoncino di 24 corridori che non impensieriva in alcun modo la maglia rosa Steven Kruijswijk o gli altri uomini di classifica visto che il meglio piazzato aveva quasi un’ora di ritardo.

Questo gruppo di battistrada era formato da Axel Domont (AG2R), Davide Malacarne (Astana), Stefan Küng e Daniel Oss (BMC), Moreno Moser e Ramunas Navardauskas (Cannondale), Gianluca Brambilla e Matteo Trentin (Etixx), Olivier Le Gac (FDJ), Andrei Solomennikov (Gazprom), Roger Kluge (IAM), Sacha Modolo e Matej Mohoric (Lampre), Pim Lightart (Lotto), Genki Yamamoto e Gianfranco Zilioli (Nippo), Nikias Arndt e Albert Timmer (Giant), Christian Knees (Sky), Pavel Brutt, Jay McCarthy e Ivan Rovny (Tinkoff), Julen Amezqueta e Matteo Busato (Wilier). Gli uomini al comando hanno subito scavato un bel gap sugli inseguitori ma nei primi 180 chilometri interamente pianeggianti hanno continuato a guadagnare terreno fino a superare i dodici minuti.

Brutt ci prova, ma a Pramartino ecco Brambilla e Moser
Messa in cassaforte la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa, i fuggitivi hanno iniziato a darsi un po’ di battaglia sulla salitella della Colletta di Cumiana quando mancavano all’arrivo poco più di 50 chilometri: un’accelerazione di Oss e una di Küng (quest’ultimo vittima di una scivolata in discesa) hanno avuto come unici effetti quelli di far staccare Ligthart e Kluge e far scendere il vantaggio sotto agli undici minuti. Forte di tre uomini nel primo gruppo, ad una quarantina di chilometri dall’arrivo la Tinkoff ha fatto attaccare Pavel Brutt per consentire a McCarthy e Rovny di restare coperti: il forte passista russo ha guadagnato fino a 17″ sui primi inseguitori tirati da Navardauskas, ma questo cambio di passato ha fatto finire il gruppo principale a più di 14 minuti.

Brutt è stato raggiunto in cima al muro in pavé di San Maurizio e così ai piedi della salita decisiva di Pramartino s’è presentato in testa un drappello di 11 corridori: Rovny è stato il primo a forzare, ma al russo hanno risposto Moreno Moser e Gianluca Brambilla che a loro volta hanno aumentato il ritmo restando da soli in testa alla corsa. Al gran premio della montagna, posto a 19.5 chilometri dal traguardo, i due italiani avevano un margine di vantaggio di 28″ su Nikias Arndt e Ivan Rovny, poco più dietro invece inseguivano Matteo Trentin e Sacha Modolo che sono stati bravissimi ad affrontare la breve ma dura salita del proprio passo limitando i danni. In discesa il quartetto alle spalle di Moser e Brambilla s’è ricompattato e Matteo Trentin ha potuto rifiatare a ruota prima del secondo ed ultimo passaggio sul muro di San Maurizio.

Spettacolare testa a testa, Trentin rientra a beffa Moser
Sul duro strappo in pavé Moreno Moser ha attaccato per primo, ma Gianluca Brambilla ha avuto la forza per tenere e contrattaccare: un duello appassionante ma il trentino della Cannondale non si è fatto sorprendere, ha tenuto duro quando sembrava sul punto di cedere ed i due hanno superato assieme l’ultima difficoltà di giornata e hanno iniziato a studiarsi per la vittoria di tappa. Nell’ultimo chilometro Brambilla non ha più dato cambi a Moser perché da dietro stava tornando sotto proprio il compagno di squadra Matteo Trentin che aveva lasciato gli inseguitori sul muro e che con grande intelligenza ha recuperato poco alla volta per rientrare proprio al momento giusto e giocarsi al massimo l’effetto sorpresa.

E infatti Trentin ha ripreso la scia della coppa al comando proprio nelle ultime centinaia di metri e subito ha tirato dritto lasciando sul posto Moreno Moser che non ha avuto il tempo di rispondere e s’è dovuto accontentare del secondo posto con Brambilla terzo: una mossa da manuale che è valsa una vittoria meritata. Un applauso va fatto anche a Sacha Modolo che per poco non è riuscito a seguire Trentin e che ha pagato 20″ al traguardo, ma che comunque è riuscito a portare a casa una buona quarta posizione in una tappa non certo adatta alle sue caratteristiche; tra i primi 11 dell’ordine d’arrivo si sono piazzati anche Matteo Busato, settimo a 1’10”, e Davide Malacarne e Daniel Oss entrambi staccati di 4’28” da Trentin.

Giornata tranquilla per i big in vista degli ultimi tapponi
Per i grandi uomini di classifica, invece, quella di oggi è stata una giornata di transizione in vista degli ultimi due tapponi di montagna sulle Alpi tra il Piemonte e la Francia. La salita di Pramartino, quattro chilometri e mezzo al 10% di pendenza media, poteva invitare alla battaglia, ma tutti hanno preferito evitare di sprecare energie per provare a guadagnare al massimo pochi secondi e hanno rimandato a domani la vera battaglia: inoltre Steven Kruijswijk ha potuto contare sull’appoggio di un sempre più convincente Enrico Battaglin che l’ha scortato per tutta Pramartino fino ai primi dello strappo in pavé di San Maurizio a 2500 metri dal traguardo.

Proprio in cima al muro c’è stato un timido allungo di Alejandro Valverde che sullo slancio ha provato ad aprire un buco in discesa assieme a Vincenzo Nibali ed Esteban Chaves ma Steven Kruijswijk anche oggi non ha sbagliato nulla e ha dato una grande dimostrazione di tranquillità e fiducia nei propri mezzi. Alla fine quindi i big sono arrivati tutti assieme a 13’24” da Trentin, l’unica variazione di rilievo in classifica è stata quella relativa a Jakob Fuglsang che ha perso le ruote sul Pramartino e ha tagliato il traguardo con quasi cinque minuti di ritardo slittando dall’undicesima alla dodicesima posizione della generale: la fatica ha presentato il conto o il danese ha solo risparmiato energie in vista del tappone di domani con il Colle dell’Agnello (Cima Coppi) e l’arrivo in salita a Risoul?

Sebastiano Cipriani per cicloweb.it
http://www.cicloweb.it/2016/05/26/che-fa...apolavoro/

ORDINE D'ARRIVO
1 Matteo Trentin (Ita) Etixx - Quick-Step 5:25:34
2 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling
3 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx - Quick-Step
4 Sacha Modolo (Ita) Lampre - Merida 0:00:20
5 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin 0:00:30
6 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team
7 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:01:10
8 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:01:16
9 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:24
10 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:04:28
11 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
12 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast
13 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 0:05:07
14 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:05:23
15 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 0:05:40
16 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
17 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team
18 Matej Mohoric (Slo) Lampre - Merida 0:07:34
19 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo - Vini Fantini
20 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 0:07:51
21 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:08:07
22 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:08:38
23 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo - Vini Fantini 0:13:02
24 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:13:24
25 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
26 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team
27 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
28 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge
29 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
30 Bob Jungels (Lux) Etixx - Quick-Step
31 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
32 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
33 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
34 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
35 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
36 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
37 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:13:36
38 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:13:41
39 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
40 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
41 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team
42 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
43 Valerio Conti (Ita) Lampre - Merida
44 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling
45 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
46 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 0:14:24
47 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:14:28
48 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 0:14:49
49 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:15:51
50 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team
51 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
52 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team
53 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
54 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal 0:17:07
55 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:18:11
56 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin
57 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
58 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
59 José Herrada (Spa) Movistar Team
60 Pieter Serry (Bel) Etixx - Quick-Step
61 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 0:18:22
62 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:20:48
63 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:21:27
64 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
65 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
66 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge
67 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
68 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 0:21:37
69 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:23:22
70 Diego Ulissi (Ita) Lampre - Merida
71 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data
72 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
73 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
74 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge
75 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast
76 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
77 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
78 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
79 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
80 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
81 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
82 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling
83 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
84 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal
85 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo
86 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team
87 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team
88 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
89 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team
90 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
91 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling
92 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx - Quick-Step
93 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
94 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
95 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling
96 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin
97 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale
98 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin
99 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast
100 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
101 Carlos Verona (Spa) Etixx - Quick-Step
102 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin
103 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team
104 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast
105 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
106 Simone Petilli (Ita) Lampre - Merida
107 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
108 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo
109 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
110 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
111 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
112 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ
113 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
114 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
115 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
116 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ
117 Ian Boswell (USA) Team Sky
118 Manuele Mori (Ita) Lampre - Merida
119 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team
120 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team
121 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
122 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
123 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo
124 Egor Silin (Rus) Team Katusha
125 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
126 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha
127 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo
128 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
129 Damiano Cunego (Ita) Nippo - Vini Fantini
130 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
131 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo
132 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo
133 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre - Merida
134 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF
135 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
136 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo
137 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale
138 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling
139 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo - Vini Fantini
140 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
141 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo - Vini Fantini
142 Grega Bole (Slo) Nippo - Vini Fantini
143 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling
144 Philip Deignan (Irl) Team Sky
145 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
146 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge
147 Songezo Jim (RSA) Dimension Data
148 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ
149 Mickael Delage (Fra) FDJ
150 Roberto Ferrari (Ita) Lampre - Merida
151 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
152 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
153 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
154 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
155 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo
156 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
157 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo
158 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge
159 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo - Vini Fantini 0:24:43
160 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge
161 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 0:26:38
DNS Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina-Southeast
 
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#49
domani e dopodomani in tanti tenteranno la fuga, tutti quelli arrivati dopo i 20 minuti hanno cercato sicuramente di risparmiare più gamba possibile
 
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#50
Dov'è "mr. Giro di merda degli Italiani" ?
4 Italiano tra i primi 4 !!!
 
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#51
(26-05-2016, 06:08 PM)Manuel The Volder Ha scritto: Dov'è "mr. Giro di merda degli Italiani" ?
4 Italiano tra i primi 4 !!!

Io?
Beh terminiamo il giro, per la prima volta nella storia, con sole 5 vittorie azzurre. Direi magro bottino.

Domani: Kruijswijk
Sabato: Chaves
Domenica: Arndt
 
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#52
Cassani ha detto che i watt espressi dalla maglia rosa,sono gli stessi dell'anno scorso...se è cosi vuol dire che è un giro abbastanza mediocre da parte dei suoi avversari.
 
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#53
Se casaani dice il giusto:

A) nibali peggio che andare di notte
B) chapeau ad aru contador e landa x l'anno scorso
C) complimenti a kruijswijk per essersi assestato su di un livello alto. Mi piacerebbe vederlo al tour il prossimo anno. Potrebbe ben figurare, magari puntando un podio
 
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#54
L'anno scorso però ebbe la giornata nera in Liguria.
 
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#55
Eh appunto, è un dato che non vuol dire nulla.
 
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#56
Suppongo che il confronto di kruij lo facciano con una delle salite in cui e' andato bene.. per esempio il mortirolo boh
 
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#57
I watt come dato hanno senso su singola salita, su tre settimana influiscono troppi fattori per prenderlo sul serio.
 
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#58
Bella la vittoria di Trentin, ha gestito con estrema intelligenza il finale e ha avuto la "fortuna" di avere Brambilla (corridore intelligentissimo) davanti. Mi dispiace per Moser, una vittoria al Giro ci voleva proprio. Comunque non mi è piaciuto granchè come ha gestito il finale anche se probabilmente non avrebbe vinto ugualmente nella morsa dei due compagni di squadra. Giro spettacolare per la Etixx.

La tappa non ha partorito nulla, ha prevalso la paura per il weekend di fuoco e forse ormai subentra anche la rassegnazione all'invulnerabilità del tulipano. Peccato perchè il finale era invitante per creare un po' di spettacolo.
 
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#59
(26-05-2016, 06:54 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: I watt come dato hanno senso su singola salita, su tre settimana influiscono troppi fattori per prenderlo sul serio.

attimo da come l'avete scritta il messaggio è chiaro Kruiscoso non è migliorato poi tanto a livello di watt - lo può essere di sicuro sulla tenuta per tutte le tappe delle tre settimane di sto wattaggio a differenza di anno scorso dove può aver avuto delle crisi o dei passaggi a vuoto su alcune salite - sono i suoi avversari Nibali e Valverde in primis che se sulla carta hanno dei wattaggi migliori in assoluto o in soglia o sulla tenuta di un wattaggio alto per tutte le tappe che non si stanno esprimendo su sto livello presunto

insomma bravo Kruiscoso ma pessimo Nibali in primis e poi gli altri

uguale Contador Aru e Landa dello scorso anno lotterebbero per le prime tre posizioni anche nel 2016
 
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#60
No Zelk, misurare wattaggi di Giri diversi non ha senso, essù.

Comunque nell'ultima settimana Kruis non si staccò mai da Contador l'anno scorso, in compenso oltre ad Aru e Landa non tenne le ruote né di Hesjedal né di Uran a Cervinia e Sestriere. A questo Giro entrambi sono sembrati ben lontani da Kruis.
 
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